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Lui & Lei

Finalmente la neve


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
21.02.2024    |    4.450    |    1 9.3
"Purtroppo deve andare, il lavoro è lavoro, un ultimo bacio e poi un arrivederci a presto, per la prima volta mi dice ti amo, vado a dare la notizia a Neva..."
Adoro i film di natale,le trame che si intrecciano in paesaggi innevati, storie d'amore che finiscono con il bacio tra i due protagonisti che sancisce l'amore eterno e la fine del film.
Finora per me non è stato così , forse perché qui da noi non nevica quasi mai,o perché non sento lo spirito del Natale.
Per me è difficile apprezzarlo,un tempo non era così ,era il periodo natalizio quando ho incontrato la madre di mia figlia,in quei giorni ho provato cos'è l'amore,ma lei se n'è andata a inseguire i suoi sogni lasciandomi la piccola Neva di poco più di due anni.
Per coltivare un sogno bisogna volerlo in due e io non l'ho capita, gli amici mi mettevano sul chi vive ,era troppo frivola e voleva tutto dalla vita, più di quello che potevo darle, mettendosi con me si è liberata dalla tirannia dei genitori,ma l'idea di famiglia gli stava stretta.
Eppure non riesco a odiarla, ricordo ancora la nostra prima volta, eravamo in una baita a festeggiare con amici il Natale,quella donna mi era subito piaciuta da quando l'ho vista,quel pomeriggio approfittando che eravamo soli,mi sono fatto avanti.
Lei sembrava aspettare solo quello,ho provato subito il sapore delle sue labbra e in un attimo ci siamo trovati nudi a rotolare sul letto,ha preso la verga tra le labbra e ho toccato il paradiso,colava saliva e succhiava con la boccuccia chiusa a cuoricino,mi sembrava quasi la stretta vagina di una vergine, è stato il miglior pompino della mia vita,le ho riempito la bocca e il viso, quello splendido viso d'angelo.
Ho gustato il sapore del suo fiore fino a bere il suo primo orgasmo poi mi ha chiesto di entrare in lei.
La fichetta sembrava stretta nonostante gli umori e a fatica il pene a toccato il suo ventre piatto,lei lanciava piccoli urletti di piacere e mi incita a scoparla sempre più forte,io sbuffavo come un toro e le infliggevo colpi potenti fino a giungere il limite .
Un attimo prima di esplodere ho cercato di uscire da quella calda tana ma lei mi ha piantato le unghie nella schiena e mi ha tirato a sé,la verga non finiva più di schizzare, mentre le nostre labbra erano unite in un bacio carico di lussuria e passione.
Mentre la coccolavo mi ha detto che era vergine, talmente ero preso che ho ignorato l'evidenza,forse già aspettava un figlio e cercava qualcuno che se ne occupasse,la sua educazione le impediva di abortire e io ero un porto sicuro.
Tutti i giorni facevamo l'amore in ogni occasione e in ogni modo, fino a quando il pancione ci ha consigliato di darci una pausa,dopo il parto sono stati ancora fuochi d'artificio,ma pian piano il suo desiderio scemava e a me e alla piccola preferiva fantomatiche uscite con improbabili amiche che non conoscevo.
Quando è sparita senza una parola né una lettera in fondo me l'aspettavo,ero io a amarla,se dicessi che non ho sofferto sarei un bugiardo,ma l'amore per la piccola Neva mi ha aiutato a superare i momenti più bui.
Grazie allo Smart working sono in grado di occuparmi di lei e in mia assenza ho due sorelle che si offrono volentieri a fare da tata, Giuditta e sposata ma non può avere figli, Lina la più piccola è quella più attaccata a me e non mi nega un favore.
E a donne? Qualche storia finita male, quando ci si scotta si ha paura anche dell'acqua fredda , qualche volta una squillo e una volta al mese serata al club privè, l'amore l'ho messo in un cassetto insieme alla poesia del Natale.
Un sabato sera sto uscendo completamente spompato dal solito club,nel parcheggio sento una donna urlare,mi avvicino e vedo un tipo che la sta malmenando ,accorro in suo aiuto e metto in fuga il caprone,non sono un violento ma ho un fisico imponente e sono alto 1.90,la donna è in completa confusione,non è ferita ha solo ecchimosi sul viso e sulle braccia,la soccorro come posso,in macchina ho un po' d'acqua,lei non riesce a parlare bloccata dallo spavento, cerco di calmarla ma la poveretta trema come una foglia,mi sembra vagamente di conoscerla,se ben ricordo è una frequentatrice del club, entra quasi sempre da sola ma non mi è mai capitato di giocarci insieme.
Non posso lasciarla in questo stato ,se la porto in ospedale e si scopre che è sposata passa dei casini,le chiedo se vuole seguirmi a casa mia promettendo di comportarmi da gentiluomo, lei mi segue come un automa senza proferir parola.
A casa l'aiuto a scendere dall'auto e con l'aiuto di Lina la distendo sul divano, mia sorella è infermiera e le applica degli unguenti dove è stata colpita,poi delle gocce di tranquillante e le mettiamo delle coperte.
“Bravo fratellone è così che rimorchi le ragazze?” Lo dice ridendo,gli tiro un cuscino e poi mi lascia solo,Neva dorme e anch'io ho bisogno di qualche ora di sonno.
Mi sveglio alle nove e preparo la colazione per me e la piccola, Neva entra in cucina col suo pigiamino a piedi scalzi:”papà chi è quella donna che dorme sul divano?”, incredibile mi ero completamente dimenticato,le andiamo vicino facendole odorare un tazzone di caffè,la ragazza apre gli occhi e sobbalza,Neva con la sua manina le stringe un dito,guarda la bimba e poi me e poi si tocca i bernoccoli, dove è stata picchiata ha chiazze violacee ma è pur sempre uno schianto di femmina, avrà circa trent'anni, capelli rossi e a giudicare dalla camicetta leggermente sbottonata un seno importante.
“Ciao ben svegliata ,te la senti di alzarti o ti portiamo qui la colazione?”, è ancora un po' confusa ma si sta riprendendo:”scusa tu chi sei,mi ricordo di un cretino che voleva portarmi a casa sua e poi buio assoluto “,le spiego quanto accaduto e del perché non l'ho portata in ospedale:”su alzati la colazione si fredda e Neva ha fame,poi c'è tempo per parlare a meno che devi correre da tuo marito o al lavoro “,un sorriso finalmente le illumina il volto:”niente mariti e al negozio ci pensa la mia socia, grazie per avermi soccorso ma perché sono tutta unta?”,”non pensare a strane pratiche sessuali,mia sorella è infermiera e ti ha spalmato degli unguenti,tra poco passa a vedere come stai “.
È buffo lei in abito sexy e noi in pigiama, Neva è curiosa e le chiede se vuole giocare con lei,le dico di lasciargli prendere fiato:”Neva cerca sempre qualcuno per giocare,se gli dai corda minimo diventi la zia e non ti molla più, non mi sono presentato, sono Jerry il tuo rapitore”,”sono Eleonora,pago il riscatto a Neva che sicuramente è il capo banda “, non è solo carina, sembra simpatica e loquace,mi chiede il bagno:”certo credo che faresti volentieri una doccia,dopo quella brutta esperienza,una doccia calda giusto per toglierti il disgusto di quel caprone,vai pure il bagno e li,ci sono asciugamani puliti, intanto ti cerco un cambio e te lo faccio portare da Neva, più o meno hai la taglia di sua madre “.
Entra in bagno e sento scorrere l'acqua, salgo nel solaio e in un baule trovo gli abiti giusti,per sicurezza, prendo anche intimo mai usato e altri capi, quando esce dal bagno con quel vestito quasi mi blocco.
“Che dici mi sta bene”fa una piroetta, l'abitino le dona anche se risveglia brutti ricordi:”di a tua moglie che poi lo faccio lavare e lo riporto, spero di trovare un intimo uguale “,”non preoccuparti puoi tenerli,sua madre se n'è andata due anni fa' e a me stanno stretti e poi dovrei depilarmi “, anche il fatto che non chiede altro dimostra che è una persona intelligente .
Arriva Lina, che si mette a scherzare con Eleonora,poi le spalma una pomata che
assorbe le tumefazioni, Eleonora mi chiede se posso accompagnarla a riprendere l'auto,preparo Neva per l'asilo e poi usciamo.
Neva chiede se la sera può giocare con lei, Eleonora si commuove e le dice che purtroppo non può e la bacia sulle guance, lasciata la piccola all'asilo la porto al parcheggio,lei mi ringrazia ancora e prima di scendere mi bacia a fior di labbra,la guardo salire in auto dandomi dello stupido per non avergli chiesto il numero.
Per un mese non la vedo,poi arriva il mio sabato di trasgressione,in verità sono qui per vederla,a rischio di passare la serata in bianco, all'una ancora non si vede,sono al bancone indeciso se andare nelle stanze o tornarmene a casa, sento una mano appoggiarsi sulla spalla:”ciao Jerry cosa ci fai qui tutto solo,di solito a quest'ora ti sei buttato nella mischia","aah così conosci le mie abitudini,lo confesso aspettavo una dea è sei larrivata,ci sediamo su un divanetto con un drink, facciamo un po' di chiacchiere leggere ,le faccio il baciamano e lei sorride :”che facciamo, non mi và di stare qui,lo so sai che vengo a scopare ma non mi va di farmi vedere da tè,lo sai che sono troia ma mi piacerebbe conoscerti come uomo,sai per me i cazzi sono tutti uguali “.
“Che ne dici di una passeggiata romantica al chiaro di luna,poi si può andare a casa mia per il bicchiere della staffa , Neva dorme e Lina sicuramente torna a casa sua”.
Passeggiando ci raccontiamo la vita, anche lei ha avuto esperienze tristi e ha deciso di non lasciarsi più coinvolgere dal sentimento,devo dire che sto bene in sua compagnia e anche lei sembra apprezzare.
Ci dirigiamo verso casa mia ognuno con la propria auto, appena entriamo Lina mi strizza l'occhio fingendo di essere distrutta dal sonno e immediatamente toglie le tende,ci sediamo accanto sul divano, lei ridendo mi dice che è molto comodo,i nostri sguardi si incrociano e il bacio è inevitabile,senza parlare appoggiamo i bicchieri e tenendola per mano andiamo in camera.
È una vera notte d'amore, certo non siamo verginelli,al club ci conoscono, sanno che amiamo trasgredire ma questa notte è diverso,ci amiamo con dolcezza c'è eros ma non libidine,la verga è impiantata nella sua vagina,lei attiva i muscoli interni e inizia a mungermi senza che io mi muova,la prima venuta e contemporanea,si sentono solo mugolii per paura di svegliare la piccola Neva,ma non siamo ancora sazi, Eleonora si fa' scopare in ogni buco Mordendo il cuscino per non urlare,il suo culo e morbido come burro e mi strappa la più lunga eiaculazione
della mia vita,poi ci dedichiamo a assaporare i nostri corpi,palpo quelle splendide mammelle e succhio i capezzoli lunghi come la falange di un mignolo, Eleonora riversa gli occhi e gode.
Quando la sua bocca si impadronisce della mazza trovo spontaneo dedicarmi a un lungo cunnilingio senza pensare che sto nutrendomi anche del mio sperma ,la sua boccuccia mi porta al limite e mi lascio andare, lei assapora le ultime gocce di sperma e poi ci baciamo con le labbra intrise nei nostri umori.
È stato fantastico e senza forzature, due anime che si fondono godendo dei loro corpi materiali , è stata come una sinfonia dove ogni strumento è indispensabile per la melodia.
Poi solo coccole fino a crollare addormentati,veniamo svegliati da Neva che è saltata nel lettone;”come è bella zia Eleonora, papà sarà la mia mamma?”, Eleonora scoppia in lacrime si riveste e se ne va:”papà ho detto qualcosa di male? zia Eleonora mi piace perché è scappata”,”no piccola non è colpa tua,noi grandi siamo un po' strani,questa zia piace anche a papà, speriamo di rivederla presto, adesso dormi amore mio sono solo le sette”.
Non è possibile, ancora non mi sono fatto dare il numero e lei è uscita piangendo , forse non è il mio destino trovare l'anima gemella,ma lei è entrata nel mio cuore.
Sono triste da giorni,ci vuole tempo per riprendermi da questa nuova mazzata,anche Giuditta si è accorta che sto soffrendo, Lina è triste per me e mi prende di petto:”guarda che non è come l'altra,ho visto come ti guardava,se non ti spieghi con lei sei veramente irrecuperabile, Eleonora ti piace e piace anche a Neva,le ultime che hai portato a casa non la degnava di uno sguardo,deciditi a andare da lei “.”Già facile a dirsi, quel cretino di tuo fratello non si è fatto dare il numero e questa città è grande,senza contare che forse non vuole più avere a che fare con me “.
“Meno male che ci pensa la tua sorellina,aspetta,pronto,Giudi ti ricordi quel bel completino senape,sì proprio quello ,se aspetti i saldi magari non trovi la tua taglia,ti stava troooppo bene, bhe' non ci crederai quello spilorcio di Jerry ha deciso di compratelo ma vuole vedere come ti sta,riattacca e sorride, ,fatto, adesso ti tocca “, anche un tontolone come me capisce che il negozio dell'abito è quello di Eleonora,tremo all'idea di trovarla fredda e distaccata ma devo provarci, non ho mai provato tanto per una donna.
Alle 11 arriva Giuditta, Lina l'ha informa di tutto:”bene magari ci guadagnano l'abito e una cognata, sono proprio curiosa di vedere questa donna che ti ha fatto dimenticare la stronza,mal che vada resti il solito musone “.
Entro nel negozio con le gambe che tremano,sul subito non la vedo, dietro al banco c'è un altra donna ma poi esce dal magazzino,lei impallidisce,sul volto un sorriso triste “ma ma che ci fai qui”,”haa bene così sei tu Eleonora, ormai Jerry parla solo di te, incredibile si è deciso a farmi un regalo e guarda caso è il tuo negozio, strana coincidenza “,la socia mi viene incontro e mi stringe la mano”mi dicevi che era un bell'uomo, è proprio un manzo,sei proprio fortunata, vieni che abito hai visto, lasciamo soli questi due è da un mese che sopporto i suoi musi lunghi “.
Usciamo sul retro, vorrei dirgli tante cose ma non trovo le parole, scusami per l'altra volta,ho avuto paura sentire tua figlia dirmi quelle cose mi ha fatto sentire sporca,lo sai che donna sono, non mi hai incontrato in chiesa,tu hai bisogno di una persona diversa”,”e già perché io ero lì per caso, guarda che non cerco la verginella, m'è bastata una volta, cerco una persona reale, non so se sei tu, anche se quello che provo mi fa dire di sì,ma almeno proviamoci,di delusioni ne abbiamo avute tante, per troppo mi sono chiuso a riccio , non ti prometto mari e monti ma voglio provare a frequentarti, magari scopriamo che siamo quelli giusti,non esco di qua senza la promessa che ci rivedremo, questo è il mio numero, non voglio il tuo,se vuoi provarci basta uno squillo, questo weekend Neva è dalla zia,se ti piace il mare d'inverno fatti sentire “.
Nel frattempo, Giuditta ha comprato l'abitino,pago e usciamo dal negozio, non le ho dato il tempo di parlare, spero che telefoni sono proprio cotto,non so se verrà ma prenoto un albergo e preparo un borsone.
Alle 16 del venerdì ricevo una telefonata da un numero sconosciuto, è lei:”ciao Jerry sono stata indecisa fino a stamattina,ma la mia socia mi ha fatto ragionare, infondo non abbiamo niente da perdere e si il mare d'inverno l'adoro”,”bene dimmi dove abiti che quando sei pronta passo a prenderti “,”non occorre sono qua fuori che ti aspetto “, tempo zero sono pronto,lei è li ad aspettarmi,dio se è bella,ha le guance arrossate dal freddo e le labbra di un bel rosso vermiglio, vorrei portarla in casa e amarla ma devo trattenermi, ormai è troppo importante per me.
Arriviamo in riviera che è già buio, tempo di fare il check-in e di disfare le valigie e subito andiamo al ristorante, è un locale che conosco,si mangia dell'ottimo pesce e si può stare appartati,a volte resto a bocca aperta guardandola mangiare, lei mi rimprovera che la metto a disagio,poi d'impulso si allunga sul tavolo e mi bacia per me è il miglior dessert.
Il lungo mare è sferzato dal vento, dobbiamo rimandare a domani la passeggiata, rientriamo in albergo:”vieni Jerry facciamo una doccia”, non me lo faccio dire due volte,la seguo come un cagnolino,a ogni passo ci togliamo un capo fino a rimanere nudi.
Gli scrosci rimbalzano sulla sua pelle liscia, gocce di insinuano tra i sensi,mi getto in ginocchio a bere acqua che sembra uscire dalla sua fighetta,poi con le dita sposto le grandi labbra e mi impossesso del suo clitoride, succhio come un poppante, i getti d'acqua mi tolgono il fiato ma continuo imperterrito fino a sentirle gridare il primo orgasmo,ci passiamo la spugna a vicenda, ogni tanto tolgo un po' di schiuma è mi impossesso di un capezzolo.la mazza è così dura da farmi male,lei capisce e si appoggia con le braccia alla parete ,con le dita allarga le labbra della figa e sculettando mi invita a scoparla ,la verga scivola nella sua fessura mentre gli artiglio le mammelle.
L'acqua scorre tra i suoi capelli,ansima di piacere e si spinge verso di me per meglio sentire il cazzo che la trivella,il suo fiorellino scuro occhieggia tra le chiappe,immergo il pollice nel bagnoschiuma e lo infilò nel suo pertugio, Eleonora si muove come assatanata godendo di questa doppia improvvisata, è troppo anche per me,sparo fiotti nel suo ventre mentre urliamo il nostro piacere.
La notte è solo agli inizi,ci amiamo fino all'ultimo briciolo di forza,poi ci addormentiamo abbracciati, ogni tanto mi sveglio e la guardo,il viso rilassato e le labbra socchiuse, voglio fare di tutto per non perderla,so di amarla,ma un amore vero che forse non ho mai provato.
Passiamo due giorni da sogno,giri per i carruggi e sul lungomare, Eleonora è rilassata, mentre passeggiamo si stringe al mio braccio,non ci diciamo i nostri sentimenti ma è ovvio che anche per lei c'è qualcosa, forse tutti e due abbiamo paura di dire cosa veramente sentiamo l'uno per l'altra,il viaggio di ritorno è tranquillo, Eleonora è allegra e spensierata, l'accompagno a casa sua ,mi saluta con un bacio e la promessa di rivederci l'indomani.
Questa volta Eleonora non scappa ci frequentiamo quasi tutti i giorni, sono sempre più convinto che è la donna per me, spesso usciamo con Neva,un giro al parco o una sera in pizzeria,la bambina la cerca ,lei ci gioca volentieri ma quando sono insieme ha sempre un velo di tristezza.
Vorrei capirne il motivo e un giorno gli chiedo con insistenza il perché, non pretendo di conoscere tutto di lei,non mi importa del suo passato,ma nel mio presente c'è al primo posto Neva, è strano la bambina l'è piace chiaramente ma c'è qualcosa che la intristisce.
Forse ho esagerato a chiedere spiegazioni, tant'è che Eleonora se ne và sbattendo la porta,la tempesto di telefonate e WhatsApp per scusarmi ma lei ha inserito il rifiuto di chiamata, aspetto giorni nella speranza che mi richiami,ho sbagliato a pressarla e non voglio più essere invadente,a volte mi piazzo nascosto fuori dal negozio solo per vederla passare,per la prima volta in vita mia sto piombando in depressione, sono sicuro che Eleonora prova qualcosa per me, non capisco la sua reazione.
Quando la piccola mi chiede della zia devo correre in bagno per non farmi vedere piangere davanti a mia figlia,le sorelle mi dicono di andare a parlarle ma io non ci sento,non voglio fare lo stalker , sono sicuro di amarla ma non posso obbligarla a stare con me.
Una mattina agli inizi di dicembre, suonano alla porta, è lei,mi chiede se la faccio entrare:”sei già entrata nella mia testa e nel mio cuore,ho sempre avuto paura di dirtelo ma adesso che forse ti ho perso posso anche urlarlo, ti amo,ma voglio anche essere amato”,in tutta risposta si attacca alle mie labbra mentre lacrime le rigano il viso, Neva svegliata dai rumori corre a abbracciarla:”ciao piccola mia la zia è tornata e se mi vuoi potremo giocare insieme”.
Resto come uno stoccafisso, Eleonora va nella stanzetta di Neva e a me non resta che tornare al lavoro,ma ora sono felice si è aperto uno spiraglio nella nostra relazione.
Alle 11 arriva Giuditta, quando vede Eleonora sorride:”ragazzi andate a farvi un giro,qua ci penso io”, usciamo mano nella mano, vorrei ancora scusarmi ma lei mi interrompere:"lo so, sono stata una scema,ma anch'io tengo tanto a te,da quando ti conosco sei tu l'unico uomo che desidero,devo spiegarti il perché sono fuggita”,”non occorre adesso sei qui e tanto mi basta “.
“No se parliamo d'amore bisogna dirsi tutto, anche le cose che ti hanno fatto soffrire,io adoro tua figlia,ma quando sto con lei penso alla mia piccola che ho perso e mi sembra di impazzire, quando avevo vent'anni credevo di amare un uomo, quando a saputo che ero incinta si è dileguato,la volevo quella creatura,non come frutto dell'amore per un uomo meschino,ma perché la sentivo mia, purtroppo aveva un anno quando la meningite me l'ha portata via,e tua figlia mi ricorda lei “.
”non potevo pensare a una simile tragedia,se mi mancasse Neva impazzirei,ma io ti amo e voglio vivere la vita con te,un figlio si ama chiunque sia il genitore,ho scoperto che quando ho conosciuto sua madre era già in attesa ma non per questo, amo di meno Neva, fino a ieri era la mia vita,ora ci sei tu,se lo accetti siamo una famiglia,una famiglia piena d'amore con una splendida figlia e una mamma bella come una dea”.
“Si anch'io ti amo, spero di riuscire a vincere le mie debolezze, oggi parto per Firenze, devo procurarmi le nuove collezioni, venerdì torno e pensavo di portarvi nella mia baita in val d'ossola,la casa è isolata e il paese vicino è piccolo,ma c'è un buon ristorantino e credo sia il posto giusto per vivere il nostro primo Natale, sicuramente a Neva piacerà,se mi dici che venite ,faccio riscaldare e aprire l'acqua,le provviste le prendiamo insieme,a dimenticavo il giorno di Natale sarei felice se venissero Lina e Giuditta col marito”,mi verrebbe voglia di urlarlo si veniamo, quando lo dirò a Neva farà salti di gioia.
Purtroppo deve andare,il lavoro è lavoro,un ultimo bacio e poi un arrivederci a presto, per la prima volta mi dice ti amo, vado a dare la notizia a Neva che come pensavo è entusiasta, Lina è libera e viene volentieri, Giuditta è dagli suoceri ma ci raggiungerà il 26,la sera ci sentiamo in videochiamata, Eleonora è soddisfatta per gli acquisti, domani ultimo giro dai grossisti e poi rientra, vorrei venisse subito da me,ma come giusto deve prepararsi per la montagna,io non lo chiedo ma è lei a propormi di raggiungerla a casa sua.
Arrivo in anticipo sotto casa, lei arriva con l'auto piena di abiti, sono i campioni da far visionare alla socia, l'aiuto a scaricare tutto,in serata verrà Silvana a vedere i capi,ma per un po' siamo soli.
La butto sul letto,le alzo l'abito oltre la vita e gli sfilo il perizoma,lei cerca di ritrarsi è dalla mattina che non si lava,la sua vagina profuma di selvaggio e di urina,ma non è certo questo a fermarmi,appena affondo la lingua Eleonora comincia a mugolare,le lavoro il clitoride strappandogli piccoli orgasmi, lei mi implora di fermarmi le scappa la pipì,si precipita in bagno io la seguo.
Si siede sul water:”ti ho detto che saremmo stati insieme,ma anche qui non è il caso”,ma non riesce a trattenerla e si mette a mingere , quando finisce strappa della carta,ma io l'anticipo e le pulisco la figa con la lingua bevendo le ultime gocce di urina.
“Non credevo che eri così porco,ma questo gioco mi piace, andiamo in camera ho voglia della tua mazza”,mi distendo di schiena con le mani dietro la testa ,lei impugna il fratellino,e inizia un lento pompino salivoso,mi impegno a resistere,lei accelera il ritmo sento lo sperma risalire e stringo i denti, è quasi stizzita vuole la mia sborra, improvvisamente si insaliva un dito e me lo infila nel sedere,esplodo tre le sue fauci tanto sperma che quasi la strozzo.
Scaricata la tensione, è il momento delle carezze:”sai Jerry,non mi fai rimpiangere le serate al privè,con te sto bene e non solo a letto, ormai credo di amarti,ma c'è una cosa a cui non voglio rinunciare,te lo devo confessare sono bisex ,amo fare sesso con le donne , spero che l’accetti, potrei trattenermi anche a costo di perdere l'amicizia di Silvana ,ma ho paura di ricascarci “.
“Non dire eresie,io pretendo solo sincerità, non posso sostituire una donna,tu sei molto calda e se ti attirano le donne non c'è problema , vorrei solo l'esclusiva del tuo cuore “, parlando di queste cose,ci siamo tutti e due eccitati,la prendo alla missionaria guardandola negli occhi, non ci accorgiamo del tempo che passa, ormai si è fatto tardi, sento tossire alle mie spalle.
“Scusate ragazzi Eleonora mi ha dato appuntamento e la porta era aperta “, “ciao tu devi essere Silvana ti ho vista tempo fa in negozio , scusami è colpa mia ma non riesco a resistere al mio amore, adesso devo rientrare a fare le valigie per me e la bambina,il tempo di rivestirmi e tolgo il disturbo,non lavorate troppo “,mi rivesto e mi dirigo verso la porta, Silvana ha gli occhi fissi sul corpo di Eleonora, guardo la mia donna strizzo l'occhio e poi richiudo la porta.
Sono felice ,ci siamo rivelati i più intimi segreti, la amo da morire.
Partiamo in allegria, Eleonora e Neva scherzano, ogni tanto le da un bacino,ho il cuore che scoppia di felicità, c'è traffico ma il viaggio non mi pesa accanto alle mie donne,poi abbandoniamo la strada principale per inerpicarci su una stradina che porta al villaggio.Neva è da un po' che dorme, quando arriviamo devo portarla in braccio ,la baita è stupenda,tutta rivestita in legno e pietra,con un grande camino acceso nello stanzone principale,la casa è calduccia metto a dormire la bimba nella sua stanza e poi esco a prendere le vivande,nel frattempo Eleonora ha già portato in casa i bagagli.
Prepara un punch caldo e ci mettiamo in cucina a sorseggiare, Eleonora mi chiede se non voglio sapere niente di ieri sera,le chiedo se è cambiato qualcosa tra di noi, lei mi accarezza una mano, non servono altre parole.
La sera cucino io mentre Eleonora gioca con la bambina, Neva ormai è affezionata,e sembra che anche Eleonora ha sconfitto i suoi fantasmi, passiamo la vigilia tra i boschi e il paesino,i regali sono già nascosti tranne uno che mi tengo in tasca.
Compriamo un abete e ci divertiamo a addobbarlo, Neva è al settimo cielo, Eleonora le chiede cosa desidera da babbo natale,la bambina ci pensa:”vorrei vedere la neve e chiamarti mamma”,”la neve sicuramente arriverà e si ,se papà lo desidera puoi chiamarmi mamma”, Neva mi guarda con occhi supplichevoli:”è tardi domani è Natale,sveglia presto per scartare i regali di babbo natale,vai subito a nanna che mamma ti rimbocca le coperte, Neva saltella e grida si,si andiamo mamma,ora sono io a commuovermi.
Quando Neva si addormenta, Eleonora sorridendo mi bacia e mi dice che sono un mascalzone ricattatore, sistemiamo i regali sotto l'albero e poi ci concediamo un'altra notte d'amore,la prima vera notte da coppia.
La mattina veniamo svegliati dalle grida di Neva,ci svegliamo di soprassalto, Neva è davanti alla porta spalancata, grazie, grazie babbo natale nevica,guarda papà , guarda mamma sta nevicando, che bello.
“Vedi piccola mia se lo desideri ardentemente i desideri si avverano”, tempo di vestirci e usciamo a guardare cadere i fiocchi,le nostre labbra si avvicinano e ci scambiamo un tenero bacio.
Dal cielo continua a scendere la neve ormai il paesaggio è imbiancato, rientriamo a scartare i regali, Eleonora regala a mia figlia una bambola con tanti vestiti di ricambio, Neva l'abbraccia felice,poi ci divertiamo a scartare gli altri.
Nel frattempo arriva Lina carica di altri regalini per tutti noi,in mezz'ora facciamo una montagna di carta, Eleonora mi ha regalato un portafoglio bellissimo,e una borsetta per Lina,manca solo il mio regalo,la sorellina me lo fa notare.
“Ha ragione mia sorella, volevo aspettare il momento propizio,poi uscire con me?”, Eleonora mi guarda senza capire,ma mi segue fuori dall'uscio, fuori ormai la neve la fa da padrone,le ragazze incuriosite si piazzano alla finestra.
Pochi passi sotto la neve,mi schiarisci la voce, tolto di tasca l'anello con un piccolo solitario mi metto in ginocchio davanti a lei e le chiedo di sposarmi, per un attimo silenzio e poi urla un si che fa cadere la neve dalle fronde.
Uniamo le nostre labbra in un bacio infinito, Neva corre fuori e ci abbraccia forte le gambe.
Amo i film di Natale,ma questo bacio non è la fine è l'inizio.
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