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Lui & Lei

Il colloquio


di ferroz30
30.04.2022    |    9.546    |    3 9.6
"Quel top sportivo che indossa ha l'aria di poter esplodere da un momento all'altro e in cuor mio vorrei che accadesse..."
Questo è l'incredibile racconto della cosa più inaspettata che mi sia accaduta ultimamente...

Da poco più di anno ho cambiato azienda, passando da una storica e consolidata realtà a quella che sarà una vera e propria sfida personale.
Dopo il primo periodo di "scoperta" le cose iniziano ad andare molto bene, le commesse si sommano ed inizio ad avere bisogno di una mano per le mansioni che posso anche delegare. Ne parlo quindi con il mio socio e decidiamo di assumere una persona giovane che possa essere formata e inserita in azienda.
Mettiamo annunci sui maggiori canali di ricerca e in pochi giorni arrivano diverse risposte più o meno interessanti, do un'occhiata ai vari curriculum e faccio organizzare alla segretaria diversi colloqui per conoscere i profili degni di nota.
Nel giro di una settimana passano in azienda una decina di persone equamente divisi fra ragazzi e ragazze, ho già notato qualcuno di interessante ma mancano ancora due persone da conoscere.

Oggi tocca a Jessica, l'appuntamento è fissato alle 14.00, ma alle 12.30 la segretaria mi chiede se posso spostare tutto alle 18.30 perché Jessica ha avuto un impegno inderogabile con il lavoro attuale e non riesce ad arrivare prima. Penso che non sia il miglior biglietto da visita per farsi assumere, ma non avendo altri impegni decido di concedergli questa possibilità.
Prima del suo arrivo controllo il suo CV noto che ha 25 anni, ha studiato in una scuola molto buona e lavora per un'azienda molto interessante che già conosco di fama.
Dalla foto inoltre vedo che tutto sommato è una bella ragazza, come un paio di quelle già passate a parlare.

La nostra azienda chiude alle 18.00 e quando Jessica arriva è ormai quasi deserta, la segretaria mi saluta proprio mentre lei sta entrando e mi dice che siamo rimasti solamente io ed un altro ragazzo, poi conoscendomi aggiunge le solite raccomandazioni per ricordarmi di eseguire bene la chiusura dell'azienda.

Faccio accomodare Jessica nella sala riunioni dove svolgeremo il colloquio ed inizio un pò a squadrarla. Devo ammettere che mi ha fatto subito una splendida impressione, sembra alta circa un metro e sessantacinque, è mora e ha gli occhi nocciola, indossa un paio di jeans aderenti e un anonimo maglione di lana bianco e largo, che però sembra celare al suo interno un gran bel seno (quello che è il mio vero punto debole con le donne).
Purtroppo causa covid il viso è coperto da una FFP2 che nel male però fa concentrare l'attenzione sui suoi bellissimi occhi da cerbiatta.

Dopo le classiche presentazioni le chiedo se vuole un caffè o un bicchiere d'acqua, ma Jessica mi dice di essere apposto, passiamo quindi ad colloquio un pò più tecnico ed incentrato su quello che ricerchiamo. Le chiacchiere però aiutano ad aumentare un "pericoloso" gioco di sguardi amplificato dall'utilizzo delle mascherine.

Mentre le chiedo ulteriori informazioni sui software che sa utilizzare, veniamo interrotti da Alessandro (uno dei due ragazzi rimasti in azienda), che bussa alla porta e richiede la mia attenzione. Mi scuso con Jessica e le dico che mi sarei dovuto assentare per un paio di minuti.
Risolto il problema con Alessandro lo ringrazio e lo saluto delegandogli anche il compito di spegnere tutto e di lasciare solo la porta di uscita aperta.
Rientro nella stanza del nostro colloquio e vedo che Jessica si è tolta la mascherina e sta dando un occhio al telefono, cerca di affrettarsi a posarlo vedendomi entrare ed anche di rimettersi la mascherina. La fermo prima che lo faccia e le dico che se vuole possiamo anche proseguire senza.
Credo sia anche giusto che un datore di lavoro veda in faccia la persona che vuole assumere.
Per lei non sembra essere un problema e posa la mascherina sul tavolo, io a quel punto tolgo anche la mia e ci scambiamo finalmente anche un sorriso.
Ora posso anche ammirare la bellezza del viso della ragazza che ho di fronte, e scoprire che oltre a delle bellissime labbra ha delle sexy fossette sulle guance quando sorride.

Il colloquio procede comunque in maniera molto formale e dopo qualche minuto arriviamo alla conclusione. Purtroppo Jessica non sa utilizzare un software per me indispensabile, ma si è resa disponibile a fare un corso di formazione o comunque ad imparare ad utilizzarlo nel breve periodo.
Mi alzo per accompagnarla all'uscita e tolgo un pò di formalità a quell'incontro chiedendole se vista l'ora ora sarebbe andata a fare qualche aperitivo. Lei mi sorride evidenziando le fossette e mi dice di non avere programmi per la serata. Così nella penombra dell'azienda ormai deserta arriviamo alla porta d'uscita.

Ecco in quell'istante non so ancora capire cosa sia accaduto nella sua mente...
Mentre le apro la porta le poggio una mano sulla spalla in maniera amichevole per farla uscire, le sorrido e la saluto dicendole: "Bene Jessica, grazie e ci aggiorniamo presto in qualsiasi caso."
Lei rimane ferma a guardarmi negli occhi a pochi centimetri da me, poi da uno sguardo alle sue spalle, mi riguarda negli occhi, si spinge verso me e mi bacia!
Per un attimo rimango pietrificato e sorpreso, tanto che lei si allontana quasi impaurita di quello che aveva appena fatto, ma ci riguardiamo negli occhi e perdo il controllo.
La riporto a me con la mano e questa volta la bacio io.
Le nostre lingue si cercano e si incrociano subito.
Richiudo la porta e la appoggio con la schiena al muro intensificando ancor più il nostro bacio, Jessica mi stringe a se portando le sue mani sulle mie spalle e abbracciandomi, sento che cerca un maggiore contatto quando inarca la schiena spingendo il suo bacino contro il mio.

Le mie mani iniziano ad esplorare il suo corpo e lei sembra acconsentire, piega una gamba in modo da aiutarmi con la presa lasciando che i miei polpastrelli partano da sotto il ginocchio e le accarezzino tutta la coscia fino a soffermarmi sul suo sedere che è veramente bello sodo ma ancora stretto all'interno dei jeans.
Procedo con la mano verso l'alto e il largo maglione bianco non è di gran resistenza alla mia mano. Sotto al maglione trovo finalmente contatto con la sua pelle liscia e morbida. La cosa mi da un ulteriore scossa e mentre le nostre lingue ancora si intrecciano, sposto la mia mano sul seno.
In quel momento mi rendo conto che il maglione non le rendeva davvero giustizia, sento un seno enorme compresso in un reggiseno che al tatto sembra essere di quelli usati in palestra. Cerco di afferrare tutto quel ben di dio, ma è davvero impossibile. Sarà perché compresso nel reggiseno, o perché davvero enorme ma la mia mano non ne trova la fine.

Sono in balia dell'eccitazione e completamente preso dal momento. Le mie voglie prendono il sopravvento, guardo Jessica negli occhi e vedo quel sorriso a metà fra la voglia e l'imbarazzo, ma poi quelle fossette mi fanno scordare tutto.
La sollevo da terra abbracciandola a me e la porto verso il mio ufficio. In quei brevi attimi non ci diciamo una parola... Solo sorrisi e sguardi.

Appoggio Jessica alla mia scrivania e mi allontano di quel poco giusto per avere lo spazio necessario a togliermi il maglione, ho già deciso che la voglio qui e ora!
Lei però si alza e mi sorprende nuovamente dicendomi: "siediti li!".
Vorrei essere io a comandare il gioco ora, ma ho la sensazione che sia meglio ascoltarla e vado a sedermi sulla mia sedia. Jessica toglie il maglione facendomi finalmente vedere quel seno che seppur ancora contenuto nel reggiseno è davvero maestoso.
Quel top sportivo che indossa ha l'aria di poter esplodere da un momento all'altro e in cuor mio vorrei che accadesse.
Ora però è il turno dei jeans, li slaccia e sfila le scarpe quasi contemporaneamente, poi si volta e li sfila piegandosi davanti a me in quello che è sempre più uno striptease ipnotico.
Sembra talmente incredibile che inizio a chiedermi se sia reale o meno... Ma non ho il tempo di pensarci, perché Jessica porta le mani sotto al reggiseno e lo toglie sollevandolo verso l'alto facendo uscire quelle enormi tette che finalmente sobbalzano libere.
Mi concentro un momento per realizzare quanto splendida sia la visione che ho di fronte, una ragazza acqua e sapone con un fisico splendido con due tette pazzesche conosciuta pochi minuti fa e che ora è quasi completamente nuda nel mio ufficio. Ad inizio giornata non avrei potuto immaginare un finale migliore nemmeno in uno dei miei sogni erotici.

Jessica ora si dirige verso di me che resto imbambolato a guardarla dalla mia comoda sedia, si china verso e mi bacia nuovamente. Le mie mani vanno subito a cercare il contatto con quelle fantastiche tette, mentre lei inizia a slacciare i miei pantaloni.
La aiuto a sfilarmeli sollevando il bacino, lei decide di portarsi via anche i miei boxer liberando subito il mio cazzo che è visibilmente desideroso delle sue attenzioni. Mi sfilo anche il corpetto restando completamente nudo sulla sedia.
Una volta liberatasi dei miei vestiti porta subito le sue mani sul mio membro iniziando un bellissimo e lento massaggio. Poi mi guarda negli occhi, si inginocchia e lo fa sparire dentro la sua bocca.

Cazzo se è brava, sono completamente in estasi, Jessica alterna succhiate e lingua in modo formidabile li intervalla a momenti in cui si diverte solamente a guardarlo, leccarlo e baciarlo. Il tutto per me è condito dalla vista di lei in ginocchio e dai suoi occhi che spesso vanno ad incrociare i miei.
Sono in un fantastico sogno dal quale spero di non risvegliarmi, ma mi rendo conto che il meglio deve ancora venire. La ragazza, che ormai si è completamente lasciata andare, nell'ultima succhiata lascia un bel pò di saliva sul mio cazzo, solleva il busto e se lo infila fra le sue tettone che tiene strette fra le sue mani.
Inizio a pompare perché la situazione e la sensazione è pazzesca, le mie mani si aggiungono alle sue su quelle enormi tette che sembrano infinite, vorrei quasi arrivare alla fine così. Ma per fortuna mi trattengo, mi alzo perché la voglio completamente mia.

Aiuto Jessica ad alzarsi a sua volta, una volta in piedi la giro di spalle e la attiro verso di me. Le mie mani sono sempre su quel seno che ora preso da dietro riesco a toccare e stringere splendidamente. Le sue invece sono vanno a cercare il mio cazzo dietro di lei e continuano il massaggio interrotto poco prima.
Ci baciamo e poi la piego in avanti facendola appoggiare di nuovo alla mia scrivania.
Credo che questa scena resterà nella mia mente ogni volta che rientrerò in ufficio...
Jessica si sposta a lato il perizoma che ancora aveva addosso e mi sussurra: "non toglierlo mi eccita di più così".
Io non penso minimamente di disobbedirle e spingo il mio cazzo dentro di lei, facendola gemere di piacere. La prendo per i fianchi e inizio a pompare, Jessica asseconda i miei movimenti spingendosi verso di me rendendo la cosa splendida.
Sono attimi di puro piacere, mentre la pompo le mie mani le accarezzano i capelli, le stringono il seno le schiaffeggiano il sedere. Sento che si sta bagnando tantissimo e i suoi gemiti mi fanno capire che sta per venire, finché non inarca la schiena e con un lungo sospiro le sento dire: "Oh si... Si... vengo...".

Ho la sensazione che manchi pochissimo anche a me e voglio il gran finale.
Lo tiro fuori e senza che dica nulla come se fossimo in simbiosi, lei si gira, si inginocchia davanti a me e lo riprende in bocca.
Questa volta con molta più foga della prima. I movimenti sono secchi e decisi, simili al ritmo che avevo mentre la pompavo. Non ne servono molti per farmi capire che sto per venire, la avverto, ma la cosa non sembra affatto fermare il suo ritmo... Anzi sembra darle maggior vigore. In pochi istanti le riempio la bocca del mio seme e sebbene lei diminuisca il ritmo non molla la presa.
Continua con il suo splendido massaggio trattenendo tutto il mio succo. Si stacca solo quando capisce che non ce n'è più, La sento deglutire, poi mi guarda e mi sorride.

Le do una mano ad alzarsi e la abbraccio. Ci baciamo nuovamente, è un momento magico, ci siamo scambiati pochissime parole da quel bacio sulla porta ma sembriamo due libri aperti capaci di capirci senza bisogno di parlarci.

Ci ricomponiamo scambiandoci un sacco di coccole e baci, ma sempre con poche parole, ed una volta vestiti la posso finalmente invitare a cena.

Chissà se Jessica avrà superato il suo colloquio...
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