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Prime Esperienze

Nicole la mamma del mio amico, la mia prima volta - pt. 1


di ferroz30
20.04.2020    |    42.739    |    21 9.6
"Fu proprio in una di queste circostanze che un giorno accadde quello che per me era a dir poco inimmaginabile..."
Quella che sto per raccontarvi è una storia realmente accaduta ed è in particolare il racconto della mia prima volta in cui ho fatto sesso con una donna, per ovvie ragioni utilizzerò nomi non reali.
Sono un ragazzo di 35 anni, ma le vicende sono accadute 18 anni fa, quando allora diciassettenne avevo come quasi tutti i miei coetanei, la passione per le donne mature.
In particolare la donna che più attirava la fantasia della nostra cerchia di amici era Nicole, la mamma di Marco, un mio compagno di squadra con il quale condividevo la passione per lo stesso sport.
Nicole era la mamma trentottenne dei sogni erotici di tutti i ragazzi della squadra, con un viso angelico e sempre poco truccato, dei capelli neri e dei profondissimi occhi castani. Ma con un enorme seno che letteralmente esplodeva nel suo fisico asciutto, era infatti molto snella ma con una sesta coppa D che risultava impossibile da non notare.
Le poche volte che seguiva la nostra squadra, nello spogliatoio volavano commenti e battute sul suo seno, dove nemmeno Marco poteva poi far troppo, a parte qualche brutta faccia a sentenziare i commenti troppo spinti. Nicole sembra non amare essere appariscente, ed indossava per di più Jeans, T-shirt o maglioncini a seconda della stagione. Solo in qualche evento particolare ricordo di averla vista con un abito più "succinto" che lasciava intravedere una scollatura infinita e delle gambe bellissime.
Ad ogni modo io ero l'unico fortunato a poterla vedere più spesso, i miei genitori infatti non riuscivano ad accompagnarmi regolarmente ad allenamento e quindi, quando il meteo lo permetteva mi recavo a casa di Marco in bici. Da li Carlo, il padre di Marco, ci accompagnava ad allenamento in macchina.
Fu proprio in una di queste circostanze che un giorno accadde quello che per me era a dir poco inimmaginabile... Anche perché fino a quel momento io (ragazzo moro, alto circa 190cm sportivo si, ma sempre con un pò di pancetta) non avevo avuto chissà quali avventure con le ragazze, certo c'era stato del petting, qualche pompino, qualche leccata... ma non avevo mai fatto sesso.
Tornando alla storia, era un giorno di Maggio e i miei non potevano portarmi ad allenamento.
Presi il mio 3310 e inviai un SMS a Marco dicendo che quella sera sarei andato da lui in bici e sfruttare il passaggio di suo padre. Dimenticai poi come spesso mi accadeva all'epoca di avere un cellulare e non vidi il suo messaggio di risposta...
Alle 17.30 presi quindi la mia bicicletta e raggiunsi la casa di Marco che distava circa 15 minuti da casa mia, quando suonai il campanello come al solito mi aprirono il cancello, entrai parcheggiai la bici e mi avviai verso l'ingresso della villetta, ma mi anticipò Nicole che apri la porta e mi chiese un pò sorpresa che ci facessi li. Mi disse che il figlio le aveva detto di avermi scritto un messaggio dove mi avvisava che lui e il padre non c'erano quella sera per non ricordo quale evento... Amareggiato le risposi che non avevo guardato il telefono prima di partire, e mi preparai a risalire sulla bici per rientrare. Lei forse notando un pò di dispiacere sul mio viso mi invitò a prendere almeno qualcosa da bere prima di rifare tutta la strada per tornare a casa. Un pò controvoglia entrai...
Quel giorno Nicole indossava una t-shirt bianca che le andava tremendamente stretta sul seno e un paio di pantaloncini corti, inizialmente non mi passava minimamente per la testa nessun pensiero perverso, a parte i miei occhi che erano perennemente attratti da quelle tettone.
Mi fece accomodare sul divano e mi passò il telecomando della TV dicendomi di mettere dove volevo, lei intanto avrebbe finito di fare qualche faccenda domestica. Dopo una decina di minuti mi ero talmente annoiato che mi alzai, la ringraziai e le dissi che sarei tornato a casa approfittando della serata senza allenamento per studiare un pò.
Fu proprio in quel momento che però accadde l'imprevedibile, eravamo in cucina e mi disse che avrei almeno dovuto accettare qualcosa da bere, guardò in frigorifero e prese una Coca, quando però aprì la bottiglia il liquido al suo interno esplose come se fosse un vulcano e cercando di contenerlo Nicole finì per "lavarsi" la maglietta. Io ero in piedi di fronte a lei ed avevo uno strofinaccio appoggiato sul mobile al mio fianco, lo presi e quasi istintivamente iniziai ad asciugarla ridendo per l'accaduto. Mi accorsi subito però di avere un'occasione più unica che rara e fu così che approfittando della situazione presi fra le mani una tettona e la strinsi...
La reazione di Nicole non fu delle più docili e mi freddò immediatamente con un: "ma che cazzo fai?!" fu in quel momento che mi resi conto della possibile cazzata che avevo combinato, mi passarono per la mente migliaia di pensieri in cui Nicole avrebbe potuto raccontare l'accaduto ai miei, a Marco a suo marito... Non riuscii nemmeno a chiederle scusa, mi girai e mi diressi verso la porta per scappare a casa.
Ma mentre raccattavo il borsone da terra e mi apprestavo ad aprire la porta per scappare mi raggiunse Nicole, mi chiamò e mi chiese scusa per la brutta reazione avuta pochi istanti prima... Tenendosi a distanza mi disse che non era un problema e che sarebbe rimasto il nostro piccolo segreto, ma che a quel punto voleva sapere qualcosa in più...
Iniziò quindi ad avvicinarsi, io non avevo più aperto bocca ero praticamente pietrificato, avvicinandosi mi chiese: "Mi spieghi come mai tu e i tuoi amici ce l'avete su con ste tette?". E pronunciando la frase se le strinse con le mani da sopra la t-shirt. Ero scioccato! non riuscivo ne a rispondere, ne a muovermi. Guardavo solo quella maglietta bianca sporcata di Coca dove le sue mani stavano stringendo quelle due tette enormi. Continuando a camminare verso di me aggiunse: "beh a questo punto se ci tenevi tanto a toccarle, almeno fallo bene!" e si sfilò la t-shirt. A dividere quelle enormi tettone dai miei occhi ora c'era solo un reggiseno di pizzo nero che sembrava dover cedere da un momento all'altro... Quando Nicole fu a un passo da me non capii più nulla e allungai le mani, iniziai a stringere quel seno cercando di toccarne il più possibile, anche se mi sembrava che due mani non potessero bastare per tutta quell'abbondanza. Le sue mani si misero sopra le mie quasi a volerle aiutare a sorreggere tutto quel peso, mentre Nicole socchiuse gli occhi ed inclinò la testa verso l'alto. Ora che avevo il suo enorme seno fra le mani e che credevo di aver raggiunto un sogno impossibile, mi resi conto di volere di più, anche perché sotto la mia tuta il mio cazzo era già più che mai sull'attenti.
Feci quindi scivolare le mie mani alla base di quelle tettone e sollevai con fatica il reggiseno facendole uscire e sobbalzare, alla vista di tutto quel ben di dio per poco non venivo nei pantaloni. Nicole aveva dei capezzoli fantastici di un colore perfetto, con delle grandi areole sulle quali portai subito le mie dita. Sentivo che la cosa le piaceva dall'aumento del suo respiro ed iniziai a succhiarli, ora Nicole con una mano stringeva la mia faccia su quelle tettone mentre la mia bocca continuava a succhiare. Stavo per esplodere... Volevo sborrare!
Staccai la mia faccia a malincuore da tutto quel ben di dio, presi Nicole per le spalle e la girai di schiena, tornai immediatamente a toccare quelle enormi tette con le mie mani, ma prima abbassai pantaloni e boxer ed iniziai a strofinarmi sulle natiche di Nicole che ora iniziò anche a gemere. Portò una mano dietro la schiena in cerca del mio cazzo che sentiva solo aderire al suo sedere, inarcò la schiena in modo da farmi avere una presa ancora più decisa sul suo seno e un contatto maggiore con il suo culo.
Afferrò il mio cazzo con la mano e sembrava ne stesse valutando le dimensioni, (ho un cazzo di lunghezza normale, 18cm, ma molto grosso), poi si portò la mano alla bocca la leccò, la insalivò e tornò a massaggiare il mio membro... sentivo che stavo per esplodere ed in pochi secondi infatti inondai i suoi pantaloncini e la sua schiena di sborra, mentre lei diminuiva l'intensità dei suoi movimenti con la mano fino a smettere. Si rigirò verso di me, mi mise le mani attorno al collo e ci baciammo. Credevo di essere in paradiso, ero frastornato da mille emozioni, e la baciai come se fosse la donna della mia vita... fu un bacio bellissimo e quando finì i nostri sguardi si incrociarono per la prima volta da quando era iniziato tutta quella meravigliosa serie di eventi. Poggiò la sua fronte contro la mia e con voce maliziosa mi disse: "Non pensare di aver finito, ora tocca a me!". Mi prese per mano e mi portò verso il divano....

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