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IN CERCA DI LAVORO – INIZIA IL PERIODO DI PROVA


di Alvertn
21.05.2018    |    10.015    |    7 8.0
""Dai che sto per venire" "Siiii, anche io" Poi io sborro schizzando Luca dal viso alla pancia, e subito dopo il mio primo schizza, ..."
IN CERCA DI LAVORO – INIZIA IL PERIODO DI PROVA


Valentina, splendida Valentina.
Distesi nel lettone a riprendere energia, io non resisto. Ha un corpo troppo bello, mi stimola moltissimo.
Mi alzo e mi posiziono fa le sue cosce, impugno i polpacci e le alzo le gambe.
Un buco di culo candido, bello, un leggero rosello dove chiude. Noto che non è verginello, che è stato manomesso o meglio penemesso.
Bello e desiderabile. Mi ci affondo con ma faccia fra i glutei sodi, e lecco quell'accesso, lo lecco e provo a violarlo con la lingua. Piano piano sento che poco cede. Entro e lei sospira, freme, gode. Passo a leccare dal buchetto sono alle palle e su alla cappella trattandola come
Crema gelato sul cono.
Sono bravo in questo, lo so, me lo dicono in tanti. E lei gode con sospiri e mugolii, qualche grido le scappa ma riesce a soffocarlo.
Torno al buchetto.
Lecco e aiutandomi con le dita apro un pertugio, le piace e ha contrazioni ed io prendo il loro ritmo per penetrarla con la lingua piano piano ma costante. Poi dentro e lei sospira e grida rumorosamente.
Mi godo il buchetto, ruoto la lingua e gioco con le pareti. Gridolini e sospiri ad ogni movimento di lingua.
Ha il cazzo duro che pulsa di piacere.

Mi sto gustando il buchetto entrandoci con la lingua e con le dita, alterno per allargarlo e poter entrare meglio, e la lingua ogni volta procede in profondità.
Lecco il buchetto, mi piace, vibra e si contrae ai miei passaggi. Gode e sospira Valentina. Segue i miei passaggi aprendo o chiudendo le cosce stringendomi a se.
Le allargo le gambe, mi avvicino bene. Posiziono la cappella, premo, si dilata, mi apre, spingo piano, mi ospita, aumento la spinta, sono dentro, piano piano, tutto dentro.
Ad ogni centimetro di penetrazione un grido o un sospiro.
Sono a fine corsa, Valentina alza la testa, mi sorride "splendido, prendimi, sono tua, scopami, sbattimi, sborrami non fermarti, daiiii"
Obbedisco e la chiavo con forza, non violento ma colpi forti e prolungati, a volte esco per rientrare profondamente in un sol colpo, e lei sussulta, si agita, gode
È bellissimo vederla godere, gode per quanto le sto facendo, gode del mio cazzo che scorre in lei, dentro di lei profondamente, unendoci nel ritmo, nel corpo, nella voglia intensa di godere l'uno dell'altra.
Una scopata idilliaca, ma come tutte le cose finiscono, e contraendomi, aumentando il ritmo che la forza dei colpi vengo dentro di lei sborrando e continuando a sbatterla e sborrando a schizzi abbondanti e intensi.
Valentina gode della mia sborrata, stringe le chiappe per stringere il mio cazzo e sentirlo pulsare in lei.
Poco, pochissimo dopo che io finisco di riempirla anche lei viene, senza toccarsi, il suo bel cazzo lancia schizzi sulle sue belle tette, cospargendole di chiazze bianche e poi i getti si accorciano sino a colare direttamente sulla pancia.
Io sospiro, attendo di riprendermi prima di uscire da quel caldo posticino, che tanto mi stringe e vibra di gioia.
Mi sfilo lentamente, tirandomi dietro dello sperma mio.
Vado a succhiarle il cazzo, pulirlo bene poi lecco e succhio la sua sborrata, salendo dalla pancia alle tette, leccando e succhiando pulendo la pelle dallo sperma.
Sulle tette mi diverto, oltre che a ripulirla mi godo i suoi capezzoli turgidi e lunghi, leccandoli, succhiandoli e mordicchiandoli.
Valentina gode di tutto questo, trema di piacere. Mi blocca la testa su un capezzolo e la spinge contro "si dai, continua, mi piace dai"
Tenendomi li, si agita con le gambe.
Lentamente abbandona la pressione sulla testa, appagata dai piaceri, e si rilassa con un gran lungo sospiro.
Io ne approfitto scivolo sopra di lei, disteso su di lei, con il cazzo ancora duro, e la bacio. Un bacio ben corrisposto, completato dal suo abbraccio forte e la sua lingua impazzita nella mia bocca.
Restiamo cosi, abbracciati a baciarci per diverso tempo.
Mamma mia che bello, goduto per me e per lei.
Quando realizzo piacere agli altri per me è un piacere immenso. Vedere che è felice, soddisfatta, piena delle tue attenzioni, mi fa sentire al settimo cielo. È più bello di sborrare, di godere quell'attimo, invece far godere è un piacere che dura, dura anche giornate intere e mi sento felice di aver reso felice Valentina.
Restiamo cosi, io sopra di lei.
Il calore dei corpi che si condivide, sento il suo battito sul mio cuore, sento il suo respiro tornare normale, sento le sue mani scorrere ed accarezzarmi schiena glutei e testa, assaporo la sua bocca, sento la sua lingua.
Valentina mi fa scendere, mi chiede di succhiarle il cazzo, lei distesa ed io me lo godo tutto. Non è molle ma neanche duro.
Non impiego molto a farlo tornare in forma, bello tosto rigido e pulsante.
Con la mano mi alza la testa e finisce il pompino, mi fa lettere alla pecorina a bordo letto.
Lei dietro in piedi accarezza i glutei e il mio buchetto
Allarga le chiappe con le mani, si avvicina e sputa più volte sul buchetto, che poi arriva li vicino.
Con le dita lubrifica l'accesso, vi entra decisa con il medio, lo muove dentro e fuori, lo ruota, sente l'elasticità.
Si avvicina, scorre la cappella fra le chiappe su e giù più volte, eccitandomi in attesa della sua venuta, in me.
Finalmente appoggia, il mio ano si contrae dalla voglia di averlo.
Valentina finalmente si decide e spinge, ed io da troia che sono mi sposto incontro a quel bel cazzo che desidero intensamente, facendo ritmo con lei nella scopata.
Mi godo ogni entrata, ogni affondo, ogni uscita e rientro, ogni movimento, ogni pulsazione.
Partecipo e mi faccio scopare godendo del suo cazzo e sentendola godere del mio culo.
"Cazzo. Luca aveva ragione. Sei una troia meravigliosa, dopo non si può fare a meno di riaverti, sbatterti e usarti. Voglio venire dentro di te, voglio riempirti il culo, voglio goderti tutto"
Proseguiamo la scopata con il ritmo in costante aumento, e mentre Valentine mi penetra io le vado incontro arretrando il bacino, e quando arretra io mi allontano. Mantengo il ritmo imposto da lei e mi piace sentirlo dentro, sentirlo affondare in me, sentirla fremere di piacere e la sento agitarsi, il cazzo che pulsa, che vibra, che .... si sta per venire, sta per riempirmi.
Con voce dolce, suadente, godendo e sospirando " dai troia, ancora un attimo e ti riempio, si voglio riempirti, sborrare dentro di te, sei mio, troia mia, siiiiii sborrooooo"
E sento il cazzo pulsare dento me lanciando il sui carico di gioia, di nettare, di sospiri e grida.
Sborra infinitivamente, non smette di riempirmi, e comincio a sentire tracimare il caldo sperma, che esce e scivola fra le chiappe sino alle palle e lungo il mio cazzo.
Valentina si appoggia e distende sulla mia schiena, "bellissimo, sei... sei una meravigliosa troia da sbattere." Poi non ha più fiato. Respira profondamente e recupera.
Si rialza staccandosi dalla mia schiena, due sberle una per culatta, esce da me, il mio buco freme e su agita, aria fredda entra e disturba mentre la sbarra fluisce all'estero.
Si fa leccare e succhiare il cazzo, che faccio volentieri assaporando la poca sborra rimasta sulla cappella.
Infine un grande bacio prolungato e doccia
Una doccia assieme, con carezze e baci. Poi è il momento dei saluti.
"A domani al lavoro. Ti presenti da me che ti dico poi tutto. Domani è domani. Ok? Nel lavoro siamo solo colleghi, fuori si può ripetere se ti va"
"Sicuramente, sia per domani colleghi che per rivederci. L'unico dubbio è su Luca. Non vorrei che si incazzasse per questo nostro incontrarci."
"Tranquillo, mi ha consigliato lui di conoscerti profondamente e che non mi avresti delusa, ed è stato molto bello. Poi ha aggiunto che rotto il ghiaccio ci sarebbe stato anche lui. E sai come è fatto. Io ho sostituito te sino ad oggi, e non sono gelosa che tu sia tornato nella sua vita, anzi. Se poi ci troviamo in tre, o tu con lui o lui con me o tu con me, va benissimo per tutti e tre, sicuramente per Luca e me, ma credo anche per te"
"Certamente. Se domani gli dici che hai rotto il ghiaccio domani sera saremmo in tre, e ho voglia del cazzo di Luca per tanti motivi, vecchi e nuovi, ma anche del tuo cazzo e di voi due assieme."
"Ok se me lo chiede saprà. Altrimenti no"
"Per me puoi comunicarglielo senza problemi, poi sarà lui a decidere che cosa vorrà fare"
Un ultimo bacio lungo, e un saluto al domani. Non ho problemi a rientrare a casa, abita a circa un chilometro da me, una ventina di minuti al massimo a piedi con passo da passeggio.
Notte tranquilla, dormito profondamente, forse anche per la stanchezza accumulata con Valentina. La sveglia mi tira fuori dal letto, quasi tirandomi per i capelli, ma una volta lavato sono presente ed attivo
Mi presento in ufficio alle 8,30, Valentina nella sua postazione mi dà il benvenuto ed il buon giorno.
La guardo con altri occhi, quelli che sanno il suo segreto, se poi segreto è. Effettivamente non si vede nulla, nel senso che non si vede il cazzo. Ti confonde le idee e la vista la bella Valentina.
Arrivo da lei, mi fa accomodare, ultimi documenti da firmare, poi mi accompagna in quello che sarà il mio nuovo ufficio.
"Qualunque cosa necessiti, o informazioni, contattami o vieni da me.
Dimenticavo, ho visto Luca ed è rimasto contento che ci siamo conosciuti bene."
"Cosa ha detto?"
"Nulla di particolare, si che vedrà quando sarà libero per vederci assieme"
Poi esce.
Io inizio a guardare i fascicoli che ho sulla scrivania, e mi faccio degli appunti per capire meglio le varie situazioni e se ho capito bene gli eventi.
Alla pausa pranzo bussano alla porta, “avanti” ed è Valentina “ho visto che non uscivi, è l’ora della pausa pranzo, se ti va andiamo assieme così vedi alcuni posti dove normalmente si va e siamo convenzionati.”
“grazie sei gentilissima, vengo volentieri. Non mi ero accorto che fosse passato così tanto tempo. E’ volato via senza accorgermene. Ho visionato diverse pratiche e dovrei avere dei chiarimenti sulle stesse. Poi mi dici con chi dovrei confrontarmi per avere chiarimenti?”
“si ma adesso è pausa, quindi non essendoci emergenze si va a mangiare qualcosa. Poi si ritorna a lavoro, ok?“
“perfetto, ti seguo.” Prendo la giubba e ci avviamo.
Parliamo di attualità, nessun accenno alla serata precedente e ai piaceri provati.
Così sono gli accordi e così devono essere rispettati totalmente.
Mentre andiamo ad un locale mi indica altri due convenzionati, ma mi dice che ve ne sono altri tre oltre a quello a cui stiamo andando.
Il locale dove andiamo ha zona bar e zona ristorante, prezzo convenzionato per un primo o antipasto, un secondo e contorno acqua e caffè. La scelta dei piatti è fra due o tre primi e altrettanti secondi. Mi faccio consigliare da valentina e mangio bene, buono e non pesantemente condito. Rientrando mi dice che le delucidazioni sulle pratiche che ho sul tavolo le posso avere in parte da lei o direttamente da Luca. E per Luca devo avvisarlo co messaggio per incontrarlo in ufficio, e lui risponde sempre dando un orario che rispetta abbastanza bene. Arrivati mi scrive il numero di cellulare per messaggiare a Luca e ci salutiamo. ”arrivo fra 5 minuti” mi dice mentre mi avvio all’ufficio.
Passati i 5 minuti arriva e guardiamo le pratiche assieme. Si congratula con me per i quesiti che pongo, che sono perfetti nel contesto che si stà analizzando.
Assieme risolviamo quasi tutte le pratiche tranne due, che Valentina non si ricorda cosa fossero e che forse non è stata ne informata ne le ha seguite indirettamente.
“per queste devi contattare Luca, io qui non posso aiutarti. , manda messaggio. A fine lavoro aspettami che andiamo a bere qualcosina assieme. “
“per me va bene anzi sono contento.”
Mando il messaggio a Luca, generico sulle pratiche da visionare. Poi riprendo ad analizzare le pratiche non ancora aperte.
Passata mezz’ora ed arriva il messaggio di Luca. “aspettami dovrei arrivare verso le 18.00. fermati anche se dovessi ritardare, che ci si vede e si discute, poi chissà?”
“va bene a dopo” rispondo, poi vado da Valentina.
“messaggio del capo. Devo aspettarlo, dice che sarà qui verso le 6. Farò tardi quindi non so se riusciamo a farci un apericena, a men che non ti raggiunga dopo quando ho finito”
“be credo che il dopo ci sarà Luca sicuramente. E non solo lui. Anche perché mi ha detto di aspettarlo .”
"Ma ti ha detto che il dopo lavoro sarà a tre?"
"No, non ha detto nulla, ma lo conosci forse meglio di me, e non credo si faccia scappare l'occasione per conoscerci assieme, penso sarà un dopo di fuoco, e farai tu il centro. Ti va?"
"E si che mi va, mi fai indurire il cazzo al solo pensiero. A dopo allora, spero"
"A dopo"
Alle 18 iniziano ad uscire i colleghi. Li sento salutare Valentina, la mia porta è accostata e non chiusa.
L'ultimo alle 18,10 esce.
Luca arriva alle 18,15, lo sento salutare Valentina e dirle di avvisarmi di andare da lui fra cinque minuti.
Valentina arriva da me ed io la anticipo" sentito, fra cinque minuti vado da Luca"
Lei mi guarda, sorride e annuisce con la testa. Torna indietro lasciando la porta aperta.
Con Luca faccio in fretta, mi da le risposte e chiarisce i dubbi spiegandomi lo svolgimento degli eventi e le motivazioni delle decisioni prese.
Finito chiama Valentina.
"Hai impegni stasera? Vi invito a casa mia, un drink, qualcosina da mettere sotto i denti e poi ... vediamo."
"ok . Sono libera"
"Anche io non ho programmi per stasera" mi affretto a dire
"Ottimo allora se non ci sono altri dubbi ci spostiamo da me. Usciti di qui non si parla più di lavoro. È tassativo."
"Perfetto"
"Lo so" di Valentina.
Arriviamo a casa di Luca. Valentina la conosce bene, si muove come fosse casa sua. Prende i bicchieri, dal frigo la bottiglia, un vassoio per mettere i bicchieri e portarli sul tavolino davanti al divano, dove mi ero seduto. Luca è in doccia. Non ha detto nulla, ma se sente lo scroscio dell'acqua.
Valentina versa in due bicchieri, facciamo il brindisi, e sorseggiamo.
"Intanto che lo aspettiamo, iniziamo a divertirci."
Detto e fatto. Mi bacia e mi spoglia.
Mi tolgo le scarpe senza slacciarle, faticano a sfilarsi ma vanno. Mi apro i pantaloni, ma è Valentina che me li toglie assieme agli slip. Io sono nudo e svesto lei.
Una voglia del suo corpo, ricordando il nostro incontro, mi eccita e stimola. Cazzo già duro.
Appena è nuda anche lei, mi prendo in bocca il suo cazzo, lo succhio avidamente, lo abbandono per leccarle le palle e l'asta, passare la lingua sulla cappella e riprenderlo in bocca e sino in gola.
Il suo cazzo si inumidisce e assaporo i dolci umori.
Luca arriva "bravi vi vedo all'opera. Avevo proprio voglia del tuo culetto. Mi è piaciuto molto ieri, se mi fai ricordare quante volte ti ho preso, ed hai fatto la troia con me e per me. Tornerai a farlo vedrai."
Si lecca il mio culetto, giocandoci, aprendolo con le dita, sputandosi sopra, allargandolo con le mani o mettendo le dita dentro, osservandolo. Poi finalmente sento la cappella scorrere frani glutei. Io succhio e palpeggio Valentina che gode della mia bocca e della mia lingua, ma io ora sono concentrato a percepire ogni piacere di quell'uccello pronto ad entrare, ad aprirmi, a prendermi, a penetrarmi a scorrere tutto dentro me, sino in fondo, tutto e sono già in attesa della sua sborrata, ne ho una voglia matta.
Spinge e entra lentamente, non ha fretta, avanza piano ed io mi godo questo allargamento dentro di me, questo avanzare lento, che mi apre e riempie, questo piacere che avanza in me ed aumenta con il procedere dentro.
Riverso il mio piacere per quel cazzo che inizia a scoparmi, al cazzo che succhio sempre con maggior foga e passione.
Quando Luca decide che è il momento di prendere il ritmo della scopata, il ritmo intenso forte con colpi e affondi violenti, anche Valentina prende quel ritmo e mi scopa la bocca. Si vede che ne hanno fatte di cose assieme per avere questa perfetta sincronia.
Io comincio a perdermi nel piacere, godo nel sentirmi preso da entrambi assieme, di un cazzo in bocca ed uno in culo, di quegli affondi che mi fanno vibrare e sentire i loro membri in tutta la loro grossezza e lunghezza. Fremo e assecondo come posso il ritmo. Ho le gambe stanche, anchilossate dalla posizione, scomoda si ma resisto, voglio cazzi... si li voglio profondi in me. Luca aumenta il ritmo, sorrido dentro di me, capisco che è all'apice del piacere, sento il suo cuore dentro il mio culo, il pulsare frenetico del suo cazzo, i sospiri e le frasi iniziano solo ora ad uscire dalla sua bocca
"Cazzo che culo, che bel culo da troia che hai, lo hai sempre avuto, era troppo che non me lo facevo. Dai dolce troia mia, dai. Ancora un pò e ti riempio, dai che sto per sborrare dai stringi il buco forza"
Alle sue parole escono e si sormontano quelle di Valentina
"Si, verissimo sei una troia, mi succhi fuori anche l'anima, non smettere, forza dai, ti sto per sborrare in gola, ti riempio anche io, dai troia continua." E mi prende la testa, afferrandomi per i capelli e scopandomi con forza e colpi profondi. Mi manca il respiro ma resisto, anzi godo, non sono più in grado di intendere e volere, sono tutto loro, alla loro mercé, ma lo voglio. E voglio la loro sborra, tutta, sino all'ultima goccia. E Luca esplode dentro me, sento pulsare il cazzo, sento lo sperma uscire a getti, lo sento caldo dentro di me, sto godendo felice. E un fiume di sborra mi arriva in gola. Valentina sta godendo e venendo. Non molla in miei capelli, anzi li stringe e li tira per gli spasmi del godimento.
Sborra più della serata in cui ci siamo conosciuti sessualmente, è molto più eccitata, e si svuota con copiosi schizzi caldi, con sospiri e gemiti. Io sborro senza toccarmi, dal piacere e dall'eccitazione che i due mi hanno dato, ed anche io sborro copiosamente svuotandomi e rilassandomi.
Il buco lo tengo stretto dai muscoli anali per far godere di più Luca ma anche per sentirlo meglio e godermi quel cazzo che da troppo non avevo più in me e che mi ha svezzato e fatto diventare troia per il piacere di averlo e prenderlo, o meglio avere tanti cazzi per me.
Valentina abbandona i capelli, esce dalla mia bocca e mi passa il cazzo pulitissimo dalla mia lingua, sul viso sulle guance e sul naso.
Luca arretra lento, come ha sempre fatto, per farsi desiderare nuovamente dentro, e fa qualche breve affondo. Poi esce sospirando
"Bello, che bello"
Io mi giro e sorrido, Valentina sospira sfiancata dal piacere..
Decidiamo una sosta. Ne approfitto per lavarmi e quando torno stanno preparando qualcosa da mangiare.
Mangiamo seduti su sgabelli alti con schienale basso, tutti nudi come siamo, un po da far ridere.
Un caffè e poi ci si sposta in camera, finalmente comodi su di un lettone.
Luca si stende in diagonale sul letto, “valentina stenditi con il cazzo contro il mio.”
Valentina si stende e prosegue la diagonale di Luca con i due cazzi e palle che si toccano, nel groviglio di gambe divaricate.
Vedo la testa di Luca con le braccia aperte e le mani dietro la testa, il corpo, il cazzo che riprende con il cazzo di Valentina e su sino alla testa. Bella posizione. “Succhiaci i cazzi ora, assieme.”
Li prendo in mano uno alla volta e li raddrizzo avvicinandoli, Poi li prendo con una sola mano alla base e apro la bocca, e piano affondo. La bocca totalmente aperta li contiene a fatica ma ci stanno
Lecco le cappelle ma poi abbandono e inizio a pomparmi i due cazzi piano scendendo lentamente, poco e risalgo un pochino di più e risalgo ancora, e di nuovo giù sino ad arrivare quasi in gola. Di più impossibile. Li pompo bene e a lungo e loro mi incitano e si godono il bipompino assieme
Succhio avidamente questi due cazzi congiunto. La bocca spalancata li contiene ma la mandibola fatica a rimanere in quella innaturale apertura. Me li porto quasi in gola, il più profondo possibile, abbassandomi e giocando sul cambio dei ritmi. Sia per farli godere sia per respirare meglio. I due mi incitano, mi spronano ad accelerare, a succhiare con più forza, ma due insieme non è cosa facile, sono impegnativi solo a tenerli in bocca, a farli entrare, a scoparli su e giù tenendo una profondità massima per non avere conato, e sopra tutto per respirare bene, cosa essenziale per un bel pompino.
Me li lavoro per una mezz'oretta abbondante accompagnato dai loro sospiri, dai loro gridolini di piacere, dalle loro incitazioni, alle loro volgarità "dai troia succhia, sei una scrofa insaziabile, forza datti da fare" ed altre su toni più pesanti.
Ma io mi godo questi due cazzi, uniti nella mia bocca, accettando il fastidio alla mandibola, e a qualche affondo eccessivo che mi toglie il respiro.
È una cosa da provate, molto strana, pulsano in modo diverso, reagiscono in modo diverso ma lo percepisci assieme nello stesso momento nella tua bocca. Sono messaggi a volte contrastanti, di godimento o di ritiro, ma sono insieme e ti confondono, ti spiazzano, ma sicuramente ti fanno piacere e godi.
Luca "bravo, ora siediti sopra"
"Ma... due insieme non li ho mai presi, mi si rompe il culo, dai Non scherzare"
"Siediti sopra, se vuoi sul ripiano trovi il gel lubrificante, metti quello se hai paura"
"Non è paura, è terrore, è certezza che me lo rompete cosi assieme"
"No, vedrai non si rompe niente. Ti siedi sopra e sei tu che scendi piano piano, ti fermi e aspetti di dilatarti e prosegui. Vedrai che entra tutto senza problemi. E godi come una gran troia"
"Ok, io ci provo perché sei tu Luca che me lo chiedi. Se senti che non passa però mi fermo e non se ne fa niente"
"Intanto inizia poi vedremo"
Sono spaventato, assieme i due cazzi fanno un diametro enorme per il banchetto del mio culo, troppo secondo me.
Ma proviamo, li accontento e poi rinuncio a proseguire, così non protesteranno.
Prendo il gel, ne metto tanto sul buco e anche dentro, poi ne verso diverso sui loro cazzi e lo distribuisco menandoli.
Sono duri come pietre.
Con il gel rimasto sulle mani ripasso il mio buchetto, ed entro un pò.
Mi alzo, scavalco i due con una gamba, mi accuccio, vedo di mettermi per prendere i due membri, che Luca tiene assieme e dritti, trovato il centro prendo una posizione comoda appoggiando bene per evitare movimenti strani mentre li ho dentro, che potrebbero farmi ulteriore male.
Si sono titubante, certo che mi farà male ma ci provo, poi rinuncio e mi sfilo. Poi prendo in mano i due cazzi, Luca non li lascia per adesso.
Mi sposto e li sposto per il mio buchetto. Ma sono due le cappelle, pressoché alla stessa altezza, se centro il doppio palo le cappelle solo fuori dall'ingresso, quindi devo provare a centrarne una e allargare per accedere l'altra.
Posiziono una, non so di chi sia, e francamente non mi interessa. Mi abbasso pianissimo, millimetro per millimetro. Poco della prima è dentro, mi fermo e comprimo la seconda contro la cappella prima, con una mano le tengo strette ed unite, con l'altra Toro le culatte per allargare e farla impuntate ed accedere. Un lavoro minuzioso, tirando le chiappe in tutte le direzioni per aprire e fare entrare, molto gioca il gel lubrificante.
Dopo molti tentativi la seconda cappella inizia a entrare, la prima avanza aprendosi la strada.
Mi abbasso lentissimo. Il buco li sento teso, forzato da questa massa eccessiva ma stimolante.
Sento, che mezza cappella è dentro, di entrambi.
Sento la dilatazione al massimo, sento forzare l'ano in modo inusuale e troppo forte. Ma a parte questo disagio e fastidio per adesso non ho male
Grazie gel, sei magico penso fra me
Resto fermo in quella posizione, scomoda per tutti.
Luca e Valentina si agitano, vorrebbero entrare subito, sono ben eccitati dal bipompino che ho fatto prima e senz'altro vogliono sborrare, ma dovranno attendere i mie tempi. In questo momento. E non so per quanto, comando io.
Spingo di culo, permette una piccola avanzata dei membri, spingo di nuovo e percepisco un'altra minuscola intromissione.
Mi sembra che l'ano appia preso le nuove gigantesche misure e che si sia dilatato bene, la tensione al buco rimane ma è diminuita. Buon segno, forse li accetta e sopporta
Mi decido a provare a scendere ancora .... le cappelle costrette una sull'altra avanzano assieme. Il fastidio e la senzazione che qualcosa di enorme mi stia aprendo c'è, ma inizia un piacere psicologico, un piacere della mente che mi porta ad una nuova erezione e una resistenza anale maggiore.
Ho gli occhi chiusi, concentrato sui due cazzi che mi entrano, o meglio sul mio ex culetto che si allarghi ma non si rompa. Ascolto e percepisco ogni movimento, ogni millimetro di quelle carni, e mi muovo di conseguenza.
Piano piano e finalmente le due cappella hanno passato l'ano, che si stringe leggermente per incontrare i cazzi duri.
Al pensiero di essere riuscito a prendere così tanto spessore in me, mi fa godere e piacere, ora comincia anche quelli fisico.
Luca e Valentina si godono questo culo stretto, quasi da verginella, che li costringe strettissimi in questo andito mio, a questo interno caldo
Provo ora a calare, le cappelle sono dentro, mi sento riempito, farcito dai due cazzi come un cappone da mettere al forno. Mi piace, mi dà fastidio, mi sento l'ano teso, nuovamente.
Scendo concentrato su quanto sento, partecipo a questa forzatura, godendomi ogni dilatazione, ogni pulsazione, ogni vibrazione, ad ogni millimetro di profondità.
Mi sto impalando, con questi due cazzi assieme come un cazzo da elefante. Continua la mia discesa, lenta ma inesorabile. La dilatazione è oltre quanto pensavo potesse essere, esistere, succedere.
Mi trovo sorpreso ed incredulo quando sento che finalmente sono seduto su loro, che la discesa è terminata e che sono impalato per tutta la lunghezza dei cazzi.
Mi fermo, sorpreso e felice. Mi godo questo momento unico ed irripetibile, anche perché non mi presterò più a una simile pratica.
Valentina e Luca si godono il mio culo sfondato, stra aperto.
Loro hanno i cazzi schiacciati fra loro dentro le mie viscere che si sforzano a contenerli, e mi passano tutti piaceri che arrivano fortissimi alla mia mente.
Provo e ci riesco a scoparmi, su e giù, lento con un leggero aumento di ritmo.
I due godono, stanno per svuotarsi, lo dicono apertamente sospirando in attesa della esplosione.
Luca mi impugna il cazzo e mi sega. "Dai che sto per venire"
"Siiii, anche io"
Poi io sborro schizzando Luca dal viso alla pancia, e subito dopo il mio primo schizza, ambedue vengono con schizzi non coordinati per me è una sborrata costante, il caldo nettare mi innonda e nel contempo inizia ad uscirmi
Godiamo gridando e sospirando ed io mi perdo nel piacere.
Bellissimo ma faticosissimo per il mio culo.
Infine mi rialzo sfilandomi dai due membri ed appena escono perdo la loro sbotta, buco divaricato oltre che aperto.
Tappo con la mano, e veloce mi sposto in bagno
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