Racconti Erotici > Gay & Bisex > IO e SALVATORE (IL NAPOLETANO) E MARCO
Gay & Bisex

IO e SALVATORE (IL NAPOLETANO) E MARCO


di marconzo
28.10.2008    |    21.334    |    2 7.7
"Va avanti così per un po mi piacerebbe fare un trio e in tono di scherzo faccio la proposta al napoletano, la sua risposta è stata lapidaria e secca, nella..."

La storia che segue è reale al 100% è la più bella e nel contempo quella che mi ha fatto piu male .Avviene in una località sperduta all’estero in un cantiere di lavoro di 35 Persone solo uomini. Premesso che avendo io (gay non dichiarato) una posizione di rilievo nell’impianto non posso sputtanarmi perciò muoversi con cautela e furbizia è fondamentale per vivere tranquillo. Quel 9 settembre di tanti anni fa arrivano dall’ italia 5 nuovi addetti per sostituirne altri ai quali era scaduto il contratto. E’ molto bello vedere facce nuove in una realtà simile ci portano una ventata di nuovo in un ambiente così stretto. Si presentano stanchi del viaggio e tra loro vi è un bellissimo ragazzo di 22 anni si chiama Marco ed è nuovo di questa società. Lo osservo senza farmi notare troppo, registro i suoi dati (non è sposato) e gli assegno il suo alloggio. Mi sembra molto bene educato e pulito tra me e me ho subito pensato che farsi un tipo del genere sarebbe stato il massimo ma razionalmente ho capito che sarebbe stato un traguardo impossibile in quanto un tipo così altro non può essere che uno sbranatore di figa. Comunque in quel periodo stavo veramente bene in quanto avevo in corso una storia con un meraviglioso ragazzo napoletano ,il sesso non mi mancava. Di regola tutte le sere ,dopo la cena, nel locale mensa ci si tratteneva a parlare del più e del meno un po con tutti, una partitina a carte e poi a letto. Col napoletano invece di andare a nanna stavamo assieme nel mio alloggio per berci ancora qualcosa e il più delle volte si faceva sesso, la storia durava ormai da due mesi, bastava guardarci un attimo negli occhi per capire quello che volevamo. Sessualmente il napoletano sapeva il fatto suo era solo attivo e baciava da dio, se in lui si voleva trovare un difetto erano le ridotte dimensioni del suo cazzo, per il resto era perfetto .Si sedeva al centro del divano con le braccia alte sulla spalliera e quando ne aveva voglia bastava guardare il suo pacco per vedere che era già in tiro, io mi sedevo accanto lui e mentre lo baciavo Intensamente gli palpavo il pacco , gli sbottonavo la camicia, abbassavo la lampo dei pantaloni e cominciavo un alternanza di baci e pompino lui emetteva sospiri fino a quando si alzava si denudava e si stendeva sul letto io facevo altrettanto però rimanevo solo con lo slip in quanto gli dava fastidio vedere il mio cazzo. Mi stendevo accanto a lui e lo leccavo tutto da capo a piedi oppure gli divaricavo le gambe e inginocchiandomi fra esse lo spompinavo con dolcezza ,quando
Gli leccavo i capezzoli si contorceva con gemiti di pura goduria. Quando allungava il braccio per spegnere la abat-jour capivo che voleva scopare e solo al buio mi denudavo, mi stendevo sul fianco accanto a lui dandogli le spalle ,quando portava il suo cazzo tra le mie natiche allungavo la mano per portarlo sullo sfintere. Con estrema dolcezza pian piano mi pentrava con piccoli movimenti entra e d esci fino a che non era tutto dentro me lo sentivo bello duro e senza sentire dolore. Infine ci giravamo e lui sopra mi si dava da fare come meglio sapeva , mi faceva morire quando mi infilava la lingua nell’orecchio o quando mi allargava con le mani le natiche per farlo entrare di più o quando ,non so come facesse, stava col corpo immobile ed il cazzo che entrava e usciva dentro di me ,era una valanga di sesso in crescendo. Quando mi rendevo conto che stava venendo portavo le mie braccia dietro la sua schiena e lo stringevo fin quando non veniva copiosamente con gemiti goduriosi. Era veramente appagante fare sesso con lui il meglio che potesse capitarmi. Ma man mano i giorni passavano guardavo sempre di più Marco era bellissimo un fisico scolpito Pensavo sempre a come potesse essere nudo mi affascinava l’idea di farmelo, lui era taciturno,da buon ligure non dava molta confidenza e subito dopo la cena si ritirava dandoci la buona notte. Volevo conoscerlo meglio,capire se avevo un briciolo di speranza, perciò lo invitai nel mio alloggio col napoletano per bere un goccio assieme e prendere un po di confidenza. Così da quella sera Marco cominciò a frequentare il mio alloggio, si facevano tanti bei discorsi,del più e del meno, volevo scavare nella sua sfera sessuale per capirci qualcosa. In sostanza lui aveva preso tanta di quella figa da dire basta era schifosamente eterosessuale e tirando delle conclusioni capii che non ci sapeva fare più di tanto ma data la sua bellezza le troie gli offrivano la figa perché farsi un tipo del genere è come conquistare un trofeo. Il napoletano a seconda delle domande che facevo a Marco si rendeva conto che me lo volevo fare ridacchiando in merito. Le serate finivano dandoci la buona notte e loro due uscivano diretti ai rispettivi alloggi logicamente quasi sempre il napoletano ritornava da me per non perdere le nostre sane abitudini e godere nei nostri amplessi. Quel che non va è che mi sto sempre più innamorando di marco e quando faccio sesso col napoletano penso a quell’altro. Va avanti così per un po mi piacerebbe fare un trio e in tono di scherzo faccio la proposta al napoletano, la sua risposta è stata lapidaria e secca, nella sua saggezza
mi ha proposto di non alterare il nostro bel rapporto ,se lo volevamo entrambi sarebbe durato così com’era per altri 15 giorni dopodiché finendo il contratto lui sarebbe partito ed io avrei potuto fare quel che volevo. Forse non avevo capito che il napoletano mi voleva veramente bene e non accettava di dividermi con nessuno. Man mano passavano i giorni la mia cotta per Marco non mi lasciava spazio ad altri pensieri stavo veramente male, una sera il napoletano stava poco bene perciò dopo cena preferì andarsene a letto così io e Marco siamo rimasti soli, si parla e si beve finchè faccio con lui il mio comig-out , confessandogli di essermi innamorato di lui di aver voglia di farmi una storia etc.etc. lui pressoché sconvolto mi fissava con un’espressione tra il ghigno e lo schifo al punto che senza fiatare se ne è uscito fuori. ero molto turbato non sapevo che cosa ne sarebbe scaturito in seguito . Nei giorni che seguirono a tavola non mi degnava di uno sguardo od un sorriso sembrava un estraneo , ero a pezzi pensavo di averlo perso anche come amico. Intanto arriva il momento in cui il napoletano ci lascia alle quattro del mattino arriva un taxi a prenderlo, sconvolto dalla tristezza di perderlo, lo accompagno e lo saluto per l’ultima volta la sera prima forse sapendo che era l’ultima volta ha scopato come pochi al mondo sanno fare se posso permettermi mi ha amato con tutto il cuore. Appena parte il taxi non riesco a controllarmi mi parte un pianto a dirotto, devo parlare con qualcuno ho bisogno di sfogare il mio dolore per quel che ho perso. Solo con Marco posso farlo perciò mi reco nel suo alloggio e senza bussare entro lui si sveglia di colpo gli dico in lacrime di stare calmo ho solo voglia di parlare con qualcuno lui annuisce e poi puntualizza “purchè sia solo parlare”.Rimane steso a letto senza pigiama coperto dal lenzuolo fino all’altezza dello stomaco ,si nota il petto senza peli ed un rigonfiamento del lenzuolo che delinea un’abbondanza di attributi. E’ bellissimo ha una bocca con labbra meravigliose che nascondono una dentatura perfetta gli occhi verdi ed i capelli lisci con la riga in mezzo un naso normale. Gli parlo di me e del napoletano gli confesso quel che c’era stato tra di noi e quanto lo avevo amato , lui mi disse che non se era accorto ma la cosa non lo infastidì più di tanto. Gli dissi che volevo rimanere amico con lui ed egli puntualizzò “ solo amico” ok. C’è da dire che Marco è pieno di donne come ho già detto ed in mezzo a tutto questo troiame emerge Antonella forse la sua vera donna della quale sembra un po innamorato ,un giorno Marco riceve una telefonata sua madre lo informa che Antonella aveva una storia con un calciatore. Orrore il bello conteso da mille donne era stato caricato di corna,lui che le donne le aveva sempre Mollate, che avrebbero fatto salti mortali per scoparselo,era incazzato nero gli sembrava inverosimile lo consiglio di non chiamarla ed aspettare che si faccia viva lei. Detto fatto dopo qualche giorno la contatta di sera e poco dopo entra nel mio alloggio raggiante di felicità lei aveva negato tutto e lui le aveva creduto.
Si siede sullo stesso divano dove sedeva il napoletano nella stessa posizione, verso un po di rum in un bicchiere e porgendoglielo mi siedo a terra tra le sue gambe divaricate lui è sorridente e pensieroso gli metto una mano sul bel pacco. Lui ha una reazione gli dico stai calmo non ti faccio niente di male , quindi metto le mani una sopra l’alra sul pacco e su di esse la mia guancia. Lui è muto silenzioso però sento il suo cazzo si stà ingrossando Muovo appena il palmo della mano e non mi sembra vero che stia prendendo forma un qualcosa di enorme,non fiato e non alzo lo sguardo godo la semplice palpazione di quello stupendo arnese dentro i pantaloni, ho paura che Marco si ribelli ma non succede dopo qualche minuto avverto il movimento appena percettibile delle sue anche ed è a quel punto che gli domando se posso prenderlo in bocca, non mi risponde ed allora piano piano ad uno ad uno mollo i bottoni dei suoi jeans ed infilo la mano dentro la patta, ora bisogna infrangere la barriera degli slip .Sempre in silenzio con le sole mani lo faccio sdraiare sul divano riesco a mollare la cintola e poi abbasso Lo slip il tanto necessario per far venir fuori il cazzo. Una visione celestiale mai visto un cazzo così bello e una cappella così grande, lo metto in bocca e comincio una pompa mai così desiderata è bellissimo averlo in bocca succhiarlo e vederlo, Marco sicuramente gode ma non vuole darmi Nessuna soddisfazione fino a quando esclama a voce bassa “ se continui così mi fai venire” rispondo io che è quello che voglio. Continuo il pompino finchè mi arriva una sborrata in bocca
Non mi scompongo e ingoio fino all’ultima goccia. E’ stato bellissimo riuscire ad ottenere quel che più desideravo al mondo, ero tanto felice, infrangere quel tabù è stato un gran trionfo per me. Dopo quella meraviglia di pompino ho rimesso il cazzo dentro gli slip ho chiuso i bottoni della patta insomma ho rimesso le cose in ordine . Marco ha continuato a non parlare gli ho offerto una siga che ha fumato tacendo ,dopo se ne è andato a letto. Rimasto solo mi sarei messo ad urlare dalla
Gioia mi son fatto un segone pensando al suo cazzo che mi inculava e poi ho dormito come un ghiro felice e beato. L’indomani a cena siamo seduti a tavola con tutti gli altri si parla del più e del meno Marco è più taciturno del solito e terminato il pasto si congeda salutandoci e va via. Io mi trattengo un po col gruppo poi decido di andarmene,arrivo nel mio alloggio e penso a Marco mi chiedo che cosa avrà non resisto stare in quello stato perciò vado nel suo alloggio apro la porta senza bussare e lo trovo steso a letto a pancia in su con le mani dietro la nuca con il solo slippino nero , gli domando se ha qualche problema lui risponde che voleva stare un po solo a riflettere, a quel punto penso di andarmene ma lui mi invita restare ed accendergli una siga. Marco ha solo un posacenere pertanto per fumare assieme mi siedo sul letto all’altezza delle sue gambe e fumiamo In silenzio l’occhio puntualmente mi cade sul pacco e vedo che senza alcun fare il suo cazzo comincia a gonfiarsi fuori misura tanto da sollevare l’elastico dello slip, capisco che ne ha voglia perciò gli metto la mano sopra e mentre glielo palpo sono assalito da dei brividi di freddo e di voglia di sesso, spengo l’abat-jour e porto la bocca sullo slip cerco di infilare la lingua sotto l’elastico per leccargli la cappella non resisto abbasso l’elastico con la mano e me lo metto in bocca lui muove le anche quindi gli piace,al buio mi spoglio finchè non mi corico a fianco a lui mi avvicino alla sua bocca per baciarlo ma la trovo impenetrabile alla mia lingua ,meglio non insistere, riesco a sfilargli lo slip e mi inginocchio tra la sue gambe lo spompino lo lecco su tutto l’addome e gli chiedo di accendere la luce , mi è impossibile a parole descrivere la perfezione e
la magnificenza che avevo davanti , Marco ad occhi chiusi rispegne la luce ed io continuo a godermi tutto il suo cazzo a mia disposizione. Penso chissà se mi scoperà e decido di provarci
coricandomi a fianco a lui gli rivolgo il culo e poi porto una mano sul suo fianco per girarlo verso di me ,ci sta, porto quella meraviglia di cazzo davanti allo sfintere e con un leggero movimento lo faccio entrare,sento un minimo di dolore che sparisce quasi subito,per far posto al piacere di averlo dentro ancheggio per farlo entrare fino in fondo , è sublime sentirmelo dentro ma ne voglio ancora di più e mettendogli il palmo sulla natica me lo carico sopra, lui è come un cadavere col cazzo duro, è sopra di me gli comprimo le sue natiche ed è finalmente tutto
dentro. Mi ci son voluti 2 mesi per assaporare questo momento non avrei pensato di riuscirci ce l’ho messa tutta e ci son riuscito sono tanto felice. Gli dico fai quello che vuoi ora e lui comincia a stantuffare, prima pian pianino poi man mano si eccitava sempre più forte finche dice “vengo” senza un sospiro solo una bella cappellata sul finire .Avverto il fiotto di sperma che mi inonda il culo appena mi rendo conto che vuole scendere lo blocco con le mani e lo prego di restare com’è finchè il cazzo esca da solo. Poco dopo il cazzo perde l’erezione e basta una lieve contrazione dello sfintere per uscire, a quel punto si corica a fianco a me,gli chiedo se gli è piaciuto e lui mi risponde che la figa è molto meglio. Stronzo che non è altro a volte si può anche fingere di dire la verità e lo si fa per compiacere il prossimo, pazienza intanto io avevo raggiunto il mio scopo carnale ma dal lato dei sentimenti non avevo acquistato nulla, volevo che mi volesse anche un po di bene ma questo non fu. Ad ogni buon conto ero felice comunque, almeno 2 volte la settimana prendevo la mia dose di cappellate il suo cazzo mi piaceva sempre di più e di lui ero innamorato perdutamente malgrado a letto non andava per niente forte però la sua bellezza,il suo fisico e il suo cazzo per me erano un appagamento totale. Averlo dentro e sentirlo sborrarmi dentro mi faceva uscire di testa l’amavo tanto per lui avrei fatto qualunque cosa. Stava terminando il periodo del mio contratto e cominciavo già a pensare al dopo con momenti di tristezza, la fortuna ha voluto che i miei capi mi chiedessero di prolungare il mio periodo di altri 2 mesi, a conti fatti avrei terminato il periodo con Marco, dissi subito di si e così la mia storia con lui durò 3 mesi, nei quali durante il sesso per lui non è cambiato per niente . Sarebbe stato bellissimo durante le scopate sentirlo ansimare baciarci, cambiare posizione, niente di tutto questo solo un cazzo a disposizione per la mia bocca e quattro cappellate con sborrata in culo. Malgrado tutto a distanza di 28 anni la mia passione per lui è rimasta integra,e il periodo che ho vissuto con lui è stato il più bello della mia vita. Sarebbe stato l’uomo della mia vita lo avrei amato alla follia. Il giorno della partenza è arrivato sono moralmente a terra però devo sorridere ai colleghi che saluto .Marco è felice di tornare a casa non vede l’ora di ritornare da quella bagascia di Antonella io un po meno benché a casa mi aspetta mia moglie e ………. Sull’aereo ho tentato di prendere la mano di Marco e stringergliela ma lui non ha voluto, era proprio finita. A roma ci dividiamo ogn’uno per la sua strada, pianto, promesse di rivederci etc. prendiamo diverse strade. I giorni,i mesi e gli anni che seguono non attenuano i miei pensieri su di lui,non ho mai passato un giorno senza pensarlo almeno un attimo ma di fatto era solo un ricordo. Tre anni fa a distanza di 25 anni il pomeriggio di natale sono in turno (ho cambiato lavoro) squilla il telefonino riconosco subito la voce di Marco che mi fa gli auguri di natale, sono sconvolto le mie pulsazioni salgono vicino all’infarto non ci posso credere che si sia ricordato di me dopo tanto tempo, non mi pare vero comunque parliamo di tante cose delle famiglie etc. e decidiamo di vederci da me quale mio ospite. Tutte le sere prima di addormentarmi penso a lui intensamente alle emozioni che ho avuto con lui insomma non vedo l’ora di rivederlo. A metà luglio vado all’aeroporto arriva con la moglie ed il figlio, in sala d’attesa il tempo non passa più finchè sento l’annuncio di arrivo del volo. Mi precipito all’uscita cominciano ad arrivare i passeggeri poi i nostri occhi si incrociano, è lui, gli vado incontro con estrema naturalezza lo abbraccio lo bacio e saluto moglie e figlio. E’ cambiato tanto, quel fisico scolpito che aveva ha lasciato posto alla pancetta di un cinquantenne che se li dimostra, i capelli castani con riga in mezzo si sono diradati fatti grigi e portati all’indietro sul viso qualche ruga, peccato non sarebbe dovuto invecchiare. Durante il trasferimento dall’aeroporto a casa parlo con la moglie e devo dire che mi sembra in gamba il figlio ha sedici anni è un bel ragazzino ma niente a che fare con suo babbo in compenso è simpatico intelligente e chiacchierone. Non voglio fare il depravato ma ha un bel pacco che sicuramente ha preso dal padre. All’arrivo a casa gli faccio vedere le
camere sono contenti e io pure. La mia felicità però e destinata a durare poco, mi rendo subito conto che lui mi evita fa di tutto perché non rimanga solo con lui se stà per succedere va in bagno e non esce più, sono tanto deluso, una mattina riesco a stare qualche minuto con lui gli dico che voglio abbracciarlo e stringerlo a me per una volta almeno e lui con un ghigno che non dimenticherò mai più, senza rispondere mi dice di no storcendo il capo. Tutto il mio amore per lui da quel momento è sparito, non sono più andato in spiaggia dandomi malato non lo sopportavo più perché avevo capito che non era venuto per me ma per farsi una gita a sbaffo mi ha fottuto elegantemente giocando sui miei sentimenti si vede che col passare degli anni è diventato anche un figlio di puttana. Quei 10 giorni che è stato a casa sono diventati un inferno alla fine li ho accompagnati in aeroporto lasciandoli sul marciapiedi senza accompagnarli in aerostazione
tanto era stato il disgusto. Passati altri 2 anni ho visto delle sue chiamate sul cellulare, non ho mai risposto ne conto di farlo, Marco ne ho conosciuto solo uno in quell’angolo sperduto che tuttora rimpiango solo quello è il Marco che avrò sempre nei miei pensieri.

P.S.
Gradirei gentilmente da chi mi legge avere qualche opinione.grz
[email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per IO e SALVATORE (IL NAPOLETANO) E MARCO :

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni