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Gay & Bisex

io e Fausto


di marconzo
02.07.2014    |    7.927    |    1 9.4
"Credetemi è tutto vero , un’ora di sesso vissuta in questo modo la si ottiene dopo una frequentazione prolungata col partner, avere un rapporto del genere è..."
Quando sei gay è normale guardare nei bei ragazzi prima il pacco poi la faccia ed infine il fisico,
se questi 3 parametri sono soddisfacenti la mente si scioglie in pensieri tipo quanto lo avrà grande ,come scoperà bene , bacerà da dio, se mi concedesse il suo corpo per mezzora me lo leccherei come un gelato e via via finche non ne passa un altro magari più bello ancora e si ripetono i pensieri , qualche volta, molto raramente, però può capitare che tra i due tipi si incrocino gli sguardi e i pensieri di entrambi siano gli stessi allora il desiderio di entrambi in questi casi si concretizza e la storia va a buon fine. In vita mia la storia del genere più singolare mi è capitata a milano alla stazione centrale. Giovane bello e con pochi soldi ho passato una notte in stazione per poter prendere il 1° treno per Genova alle 5 . La sala di attesa della 2^ classe era come un porto di mare
gente di tutte le razze che entrava ed usciva in continuazione alle 23 mi sistemo su una poltroncina con l’intento di farmi un pisolino da una visione generale del posto passo ad un’ottica più particolare e vedo seduto 2 metri davanti a me con gli occhi chiusi un bellissimo ragazzo sulla trentina in bermuda color cachi felpa grigia capelli castani un po lunghi.
Me lo scruto e vedo che è veramente bello quindi i soliti pensieri. Dopo una decina di minuti dal quale nn avevo staccato lo sguardo lui apre gli occhi fa una panoramica poi vistosi fissato i nostri sguardi si incrociano ed entrami ci fissiamo , chiudiamo gli occhi, ci rifissiamo insomma vogliamo parlarci , lui mi chiede una siga e alzandosi per venire a prenderla il mio sguardo corre sul pacco abbastanza pieno pensando a quello che ci sarebbe stato dentro, gli do la siga e lo faccio accendere con l’accendino(allora si poteva fumare ovunque) si risiede al suo posto , si passa la mano sinistra
sul pacco aggiustandosi il cazzo, beate quelle dita. Nei nostri continui sguardi traspare il desiderio di far conoscenza ed alzandosi il suo vicino di poltroncina mi siedo accanto a lui, per parlare
gli dico che andrò a Genova, lui parla italiano con un accento spagnolo mi dice di chiamarsi
Fausto, di essere figlio di emigrati italiani in uruguai e di tentare la fortuna in italia. E’diretto a Taranto da parenti e non ha molti soldi. Mi piace molto ed io devo piacere a lui gli propongo di venire a Genova con me il biglietto lo avrei pagato io, lui felice del fatto acconsente . Alle 5 via da milano siamo in uno scomparto con atri passeggeri e seduti accanto sembriamo due vecchi amici, lui ha capito che sono gay e appena prendiamo le gallerie tra Milano e Genova mi sento accarezzare inequivocabilmente la mano al buio, non mi sembra vero poter avere una storia con lui ne segue
un continuo sdruscio cercando di non far carpire la scena agli altri passeggeri sonnecchianti. Finalmente verso le 7 del mattino siamo a Genova ed appena fuori la stazione principe troneggiava un’insegna “PENSIONE R..A” gli propongo di andare a riposarci vista la notte passata in bianco. Prendo una matrimoniale ed andiamo in camera,chiudo la porta a chiave e un’emozione indescrivibile mi assale. Senza alcuna inibizione si spoglia completamente e si distende sul letto a faccia in su e mani dietro la nuca contemplo questo bellissimo prodotto della natura ma il mio sguardo è più focalizzato sul suo cazzo moscio, mi vengono pensieri del tipo ,diventerà duro?, quanto sarà grande? saprà penetrarmi bene? Non resta che prendere quello che ho a disposizione. Anch’io mi spoglio ma rimango in slip , mi stendo accanto a lui e quando la mano va delicatamente a posarsi sul suo cazzo Le sue dimensioni sono già aumentate, lo accarezzo lo prendo in mano lui aumenta sempre più fino a diventare il bellissimo cazzo pulsante che cerca luoghi più caldi della mano. La mia bocca diventa l’anticamera della sua voglia e lo spompinamento provoca in tutto il suo corpo dei movimenti incontrollati di pura goduria. Le sue mani spingono il mio capo sul cazzo con delicatezza mista a vigore, io inginocchiato tra le sue cosce vengo avvolto come in una morsa dalle sue gambe sulla schiena sto quasi soffocando ma sono appagato totalmente da questa situazione. Le sue mani ora sollevano la mia faccia verso la sua e l’incontro delle nostre labbra crea degli slinguamenti che provocano una vibrazione di totale godimento dei nostri corpi. Il mio cervello in questo momento è vuoto di pensieri sono sereno in un momento di sesso nella più totale estasi che solamente un gay può capire come lo sto vivendo. Anche Fausto è gay ma orientato sull’attivo quindi sa esattamente come far godere un passivo ha qualche anno meno di me ma la sua carica sessuale è straordinaria. Me ne rendo conto quando lui sopra di me mi incula magistralmente senza farmi sentire alcun dolore e scopandomi all’inizio dolcemente e poi via via in crescendo fino a farmi toccare il cielo a colpi di cazzo, delle cappellate che culminano con un inturgidimento del suo cazzo seguito da inondamento interno e pulsazioni di svuotamento sperma . Subito dopo ci siamo addormentati e alle 3 del pomeriggio mi risveglio e lui dorme ancora nudo accanto a me
lo accarezzo e parliamo un po poi devo andare al porto per prendere il traghetto per la sardegna lo
accompagno alla stazione Principe gli faccio il biglietto per Taranto ci promettiamo di rivederci,
Peccato è stata l’unica volta. Credetemi è tutto vero , un’ora di sesso vissuta in questo modo la si ottiene dopo una frequentazione prolungata col partner, avere un rapporto del genere è stato straordinario e unico in tutta la mia vita.
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