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Incontro i miei zii al club scambisti


di Gius812020
16.02.2024    |    13.993    |    9 8.8
"Le poggiai l'uccello sul culo e iniziai a palpeggiarle standole poggiato dietro e intanto le baciavo il collo..."
Erano anni che frequentavo quel club e mai avevo incontrato qualcuno di mia conoscenza, non che fosse un problema essendo single.
Era una sera aperta a coppie che cercavano single ed io dopo pochissimo tempo avevo già conosciuto una coppia e deciso di giocare insieme.
Ci spostiamo al piano superiore dove altre coppie già giocavano con singoli, una stanza vetrata per coppie esibizioniste ospitava due coppie mature dove le due vacche scopavano un ragazzo più o meno della mia età circa ventanni mentre i due cornuti guardavano e si segavano.
Ma...io quel tipo lo conosco.....Uno dei due segaioli io lo conoscevo, feci due passi indietro per assicurarmi che fosse proprio lui ed era chi pensavo che fosse.
La lei non riuscivo a vederla in quanto era coperta dal ragazzo che se la scopava alla missionaria, sarei potuto restare a guardare dal vetro della sala fatto apposta per guardoni ma nel dubbio che fosse una mia conoscenza non volevo si accorgesse subito di me. Stavo già elaborando un piano per poter avere un mio personale tornaconto.
Mi diressi nella mia stanza con la mia coppa, anche loro maturi e con marito segaiolo.
Cecilia una bella donna di 55 anni dal fisico abbastanza in linea sui 70 kg con un altezza di circa 1.70, capelli bruni lunghi alla spalla, una generosa 6 di seno, gambe pienotte ma non grosse un bel culo tondo ne piccolo ne grande. Diciamo una fisicità perfetta per una donna della sua età.
Lui un uomo dal fisico generoso, spalle larghe e abbastanza muscoloso con la passione cuckold.
Si accorsero che passando dalla stanza ebbi prima un esitazione, mi soffermai a guardare con interesse e poi ripresi la camminata verso la mia stanza.

" Ti intrigavano quelle due coppie? Hai fantasie da guardone anche tu?" fu la domanda del lui di coppia.
"No semplice curiosità " fu la mia breve risposta.

Non avevo voglia di spoilerare quello che avevo in mente ne tanto meno dire che pensavo di conoscere una delle due coppie o quanto meno il cornuto segaiolo. Non ora almeno.
In camera Cecilia fu subito un turbine di eccitazione e abbracciandomi prese subito a baciarmi in bocca, le nostre lingue si intrecciavano e si godevano a vicenda mentre lui si spogliava in tutta fretta.
Mentre le lingue si intrecciavano iniziai a spogliare Cecilia togliendole rapidamente la stretta camicia che a stento conteneva il generoso seno e tirando subito giù la zip della gonna che fece cadere la gonna sul pavimento e rivelò un bellissimo fisico asciutto, le sue gambe non avevano cellulite erano perfette nella loro pienezza, stava su tacchi da 10 molto eleganti ed erano coperte da autoreggenti nere molto eleganti.
L'intimo era di pizzo nero con dei grandi spazi sul seno che rivelavano le grandi areole marroni ed i capezzoli generosi, il perizoma invece non nascondeva dalla parte anteriore di pizzo una pelosa e folta figa molto curata nei contorni.
Anche Cecilia non perse tempo a strappare via i bottoni della mia camicia rendendola uno straccio,

"Te ne compriamo un'altra " le parole forse offensive del cornuto.
.
Lo guardai con aria di disprezzo ma la moglie fu molto rapida nell'afferrarmi il viso girarlo verso di se e riprendere a baciarmi mentre con le mani prima tastò l'uccello ormai di marmo nei pantaloni e poi afferrando la cinta, slacciarla e lasciar cadere giù i pantaloni.
La mia lingua scivolava lungo il collo di Cecilia con l'intento di scendere rapidamente su quei capezzoli mentre la mano saliva lungo la spalla a cercare i gancetti del reggiseno per sbottonarlo e toglierlo via.
Una sagoma mi appannò la luce, era il marito postosi dietro Cecilia ed afferrandole i gancetti le sbottonò il reggiseno

" Voglio essere io a regalarti le tette di mia moglie"

Con fare quasi di un bambino che riceve un regalo tira via il reggiseno scosta un po' indietro la moglie e con un sorriso di soddisfazione mi dice

" Ecco a te le enormi poppe di Zia Cecilia"

"Zia Cecilia" cazzo quella parola in un attimo mi aveva riportato alla stanza vetrata, e se quella vacca alla missionaria fosse proprio zia Carmela? Quel laido segaiolo era di certo suo marito ne ero certo. La mente ritorno ad elaborare la circostanza e molte furono le ipotesi che mi affollavano la mentre mentre gli occhi erano fissi due quelle due bombe che nonostante l'età le dimensioni e la gravità si mantenevano discretamente bene.

Non potevo scopare Cecilia e pensare a zia, non mi sarei dedicato e quindi cercai di liberare la mente e concentrarmi su quella vacca che non aspettava altro che le aprissi le cosce e me la scopassi davanti a quel cornuto del marito, alla fine che fosse zia o no io comunque la scopavo a casa sua, la sua figa potevo averla come e quando volevo.

Presi a leccare i capezzoli turgidi di Cecilia che nel godimento del momento aveva già infilato una mano nelle mie mutande e afferrato il mio uccello con esclamazione di stupore.

" Oh dio ma qui abbiamo una mazza da baseball"

Lui subito con fare servizievole senza che nessuno gli avesse rivolto la parola mi tira giù lo slip e fa uscire il mio uccello, Cecilia mi scosta dal suo seno per guardarlo e rivolgendosi al cornuto esclama

" Siamo al doppia del tuo" Sorrise e riprese a toccarlo.
" Sei cazzettino cornuto?" fu la mia domanda e girandomi per guardarlo per la prima volta nudo notai che aveva un cazzo di una quindicina di cm tozzo, a mio parere non male per la sua fisicità.

Ripresi a leccare quei capezzoli non riuscivo a staccarmi, quelle tette erano burrose, morbide e sode allo stesso tempo, enormi da stringere tra le mani e belle da palpeggiare.

" Poggiati qui a pecora, voglio che le tette siano penzolanti" dissi a Cecilia che ubbidiente come una servetta si pose con le mani poggiate sulla scrivania la spalla piegata e le tette che pendevano come quelle di una vacca.

Le poggiai l'uccello sul culo e iniziai a palpeggiarle standole poggiato dietro e intanto le baciavo il collo.

" Sei di marmo" sussurrò lei mentre le miei mani stringevano i seni.

Senza rispondere la girai, la sdraiai sulla scrivania e mi ritrovai il cornuto di fianco.

" Siediti" Esclamai perentorio e autoritario. " Le mutandine le sfilo via io"

Le afferrai dalla molla e le tirai via, le lanciai in faccia al cornuto che le strofinò un po' sul viso ed io apri le gambe di Cecilia per gustarmi quella bellissima visuale della sua figa pelosa ma ben tenuta.
Dopo qualche secondo di osservazione avevo la lingua che andava su e giù sulle grandi labbra della figa, l'allargai piano con due dita e iniziai ad entrare con la lingua nella figa.
Iniziava a bagnarsi, era calda umida e profonda, pronta per accogliere il io uccello li sulla scrivania davanti al cornuto.
Mi sollevai le apri le gambe reggendola dalle caviglie e poggiandole l'uccello sulla figa lo strofinai prima su quel meraviglioso pelo e poi lo infilai piano nella ormai allagata figa di Cecilia.

" Guarda qui cornuto come si scopa una vacca del genere, senti come geme e gode. L'hai mai fatta godere cosi?" Non attesi la sua risposta e ripresi " Con quel cazzettino non saresti in grado nemmeno di farle sentire che la stai scopando. Oggi te la rimando a casa soddisfatta come mai è successo da quando hai la sua figa"
"SEGAIOLO" Gli urlai deridendolo.

Sentivo Cecilia godere e muoversi dal piacere, il mio uccello andava avanti e dietro nella sua calda figa e le mie mani reggevano le caviglie ma quelle tette aspettavano di essere strizzate cazzo.

" Reggi le gambe aperte coglione" fu il mio ordine al marito che da bravo cuck si adoperò subito.

Mentre lui le reggeva le gambe aperte io scopavo la moglie e gli stringevo i seni tra le mani.

Stavo per far scendere Cecilia da tavolo per cambiare posizione quando sento un tocco dalla spalla scendere al culo, era quel cornuto che stava strisciando un dito sulla mia schiena, lo guardai con uno sguardo interrogativo e lui subito mi disse

" Ti dispiace se ti infilo un dito per farti un prostatico?"
Non mi era mai successo ma mi incuriosiva.
" Ok ma si delicato"
Aveva la mano piena di vasellina e le dita scivolavano con delicatezza all'interno del mio culo e quado fu alla prostata senti un gran piacere crescere, una sensazione mai provata, sentivo che l'uccello diventava sempre piu duro e la voglia di sborrare cresceva esponenzialmente.

" E' un chirurgo" mi chiarì Cecilia.

Ecco perché era stato cosi delicato nell'arrivare, sapeva dove mettere le mani il bastardo.

No ma non potevo sborrare così, avrei voluto fotterla ancora alla missionaria a smorza candela e soprattutto mi avrebbe dovuto dare il culo dove avrei svuotato i coglioni.

Ahimè non fu così.....il tempo di pensare a questa cosa che il mio uccello stava scaricando tutto il contenuto dei miei coglioni nella figa pelosa di Cecilia che gradendo quel fiume in piena urlò

" Ohhhhhh Cristoooooo siiiiiiiiiiiii"

Ero deluso dalla prestazione, incazzato come una iena, si avrei potuto riprendermi e scoparla ancora ma la sborrata principale che avrei voluto farle nel culo era finita nella figa.

Allora la mente torno alla sala vetrata.

" Senti cornuto, ora devi farmi un favore per contraccambiare quello che io ti ho lasciato fare"
" A disposizione" fu rapida la sua risposta.
" Ora vai nella stanza vetrata, controlla che ci siano le stesse coppie di prima e proponi di giocare tutti insieme, loro possono anche mantenere il loro toy boy ma voi portate per forza il vostro"

Non spoilerai di conoscere qualcuno in quella sala.

Il cornuto partì per dare seguito alla mia richiesta mentre io e Cecilia ci riprendevamo con un bel pompino fatto da lei magistralmente mentre le mie dita assaggiavano il buco del culo di lei.

Torna il cornuto con un gran sorriso.

" Possiamo andare, ci aspettano"

Subito mi alzo e con Cecilia di fianco ed il cornuto avanti arriviamo alla stanza vetrata.

Eravamo tutti nudi, entriamo e subito ci fu una reazione di imbarazzo, da parte mia fintissima ma penso anche da zia la quale ebbe forse più una reazione di stupore nel vedermi li che di imbarazzo visto che scopavamo già da 3 mesi.
Mio zio non sapeva cosa dire, era basito, stravolto con un colore calce in volto e le due coppie più il ragazzino non ne capivano il motivo.
Spiegato """" a malincuore"""" il motivo fui io a riprendere le redini della situazione.
Pensai qui mi gioco tutto, soprattutto la possibilità di potermi scopare zia non più in clandestinità a casa sua.

" Visto che ormai siamo qui e ci siamo dentro fino al collo io proporrei, da parte nostra " indicando zio e zia " Di lasciare i pregiudizi e di comportarci come avventori di questo club nelle più totale normalità. Divertiamoci tutti insieme e fuori da questa mura ognuno viva la sua vita come a 10 minuti prima di questo incontro"

Mia zia tacque mentre il marito accenno una timida protesta

" Non saprei a questo punto come comportarmi. Propongo di giocare tutti ma zia e nipote no"
" Ma dai orami ci siamo dentro come ha detto Marco, alla fine anche voi giocavate con un ragazzo giovane, le parentele lasciamole fuori dal club" Furno le parole di Cecilia.
" Non saprei....tu lo faresti?" ribatté zio rivolgendosi alla donna.
" A questo punto la mia unica domanda e paura sarebbe.....Ma fuori da qui manterremmo lo stesso stile di vita?"
" Nessun problema per me" Fu la mia rapidissima risposta per cercare approvazioni.
" Tu che ne pensi?" Disse zio a zia Carmela.
" Cecilia ha ragione, lasciamoci andare ai piaceri del corpo ma Marco mi rivolgo a te, ascoltami bene perché qui ci va di mezzo la famiglia" Si fermò mi asservo con ammonimento e riprese " Sei capace di scindere la vita del club con la vita privata?"

Era chiaro che zia recitava la sua parte ed io dovevo fare la mia

" Certo zia....se siamo tutti d'accordo per me non ci sono problemi"

Decidemmo in comune accordo di giocare e che i mariti avrebbero mantenuto i ruoli di cuck mentre io e l'altro ragazzo avremmo soddisfatto le signore.

Da subito il ragazzo si mostrò intraprendente e conoscitore dei giochi e rivolgendosi a me con una punta di eccitazione e forse tanta cattiveria nei confronti di mio zio e mi dice

" Io zia Carmela me la sono gustata parecchio e mi sento di consigliartela a patto che tu mi lasci provare Cecilia"
" Accordo stipulato " risposi sorridendo e gli allungai una mano in modo scherzoso per sugellare l'accordo.

Da subito il ragazzo si avveto' su Cecilia leccandole la figa mentre io prendendo zia la distesi sul lettino e spalancandole le cosce per far si che anche il mio cornuto potesse guardare la sua meravigliosa figa mi distesi di fianco leccandole il collo e con la mano accarezzando la folta figa pelosa.

" Vorresti assaggiarla ?" Chiesi al mio cornuto
" Solo un pazzo non vorrebbe ma mi godo lo spettacolo. scopala dai" mi rispose.
"Ti accontento subito ma dopo ti farò una sorpresa" gli risposi

Mi posi davanti a zia e spalancandole le cosce presi a scoparle la figa.
mi distesi e la misi a smorza candela mentre l'altra manza matura mi metteva la figa in faccia facendosela leccare per bene.
Intano il mio giovane amico stava assaggiando il culo di cecilia. Che invidia.

" Dimmi come? A me non l'ha ancora dato?" Chiesi
" Vuoi il culo lurido?" mi chiese l'altra vacca che aveva la figa sul mio viso
" Oggi non ho spaccato nemmeno un culo" risposi

Spostandosi dal mio viso si mise a pecora e guardandomi ordinò

" Spaccami il culo dai, il tuo amico ha pensato di sfondare tua zia ora sta sfondando Cecilia ed il mio culo resta vergine stasera"

Non mi feci ripetere due volte la richiesta e subito mi infilai nel culo di quella Laida.

Mentre zia senza il mio consenso si era inginocchiata davanti al marito di Cecilia e lo stava spompinando.
I due cornuti si stavano segando, allora ebbi l'idea.

" Fermi tutti con le seghe" Esclamai.
Ora regaliamo a questa baldracche un bukkake.
"Tutte in ginocchio baldracche" ordinai

E tutte pronte come cagnoline si posizionarono.

Presi zia dal gruppo la scostai dalle altre e dissi agli uomini di avvicinarsi, ci saremmo dovuti segare tutti e sborrarle in viso a turno, prima io.....diritto di prelazione.
Cosi facemmo nelle proteste delle altre.

" Zitte per voi risolvo dopo" tuonai

Feci una bella ma non soddisfacente sborrata in faccia a zia mentre guardavo mio zio in viso.
Era una sensazione di potenza, mi ero fottuto la moglie davanti a lui ed ora le stavo sborrando in faccia.
A seguire sborrò il marito di Cecilia, poi l'altro cornuto ed in fine mio zio.
La faccia grondava sborra, era lurida, gocciolante e provata da tutte quelle sborrate.

" E quindi per noi cos'hai in serbo direttore" Esclamò sarcastica l'altra vacca matura.
"Aspettate e vedrete"

Andai di sotto in sala da ballo e reclutai 8 nerboruti uomini di colore, quattro per ognuna.
Ordinai che fossero spompinati a fondo e che ognuno dei quattro avrebbe dovuto sborrare in viso alle proprie vacche.
Cosa che fecero magistralmente luridando le facce delle vacche mature che non si persero occasione di accordare con i nerboruti uomini di colore una serata di scopate complete.

Aspetto i vostri commenti per sapere se volete sapere cosa è successo con zia dopo la serata al club









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