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LUNA PIENA MALANDRINA


di giullare74
05.07.2015    |    1.024    |    0 8.0
"Dopo di che l'uomo si allontanò, si dileguò e rimasero gli altri a giocare..."
Doveva essere una semplice cenetta a due ed invece è diventata un'esperienza entusiasmante.
Eravamo villeggianti in riviera vicino a Fano ed eravamo pronti per la nostra cenetta di rito per il nostro anniversario di nozze.Non avevamo pensato a nulla di trasgressivo, pesce e un buon bicchiere di vino, magari una bella bollicina, poi in riva al mare ad eccitarci per poi finire in camera da letto per trombare come ricci. Ci preparammo per l'evento vestendoci casual, niente di impegnativo, bermuda e maglietta io e vestitino fiorito Maria, il classico da serata di mare, poco sopra le ginocchia, un pò scollato ed aderente in vita. Devo dire che Maria la preferisco così, senza niente di vistoso, cose semplici, il resto lo fa il suo corpo che adoro tutto, anche le piccole imperfezioni che me la rendono unica. La cena è prenotata in un luogo più verso l'entroterra in quanto, essendo in luglio temevamo il caos tipico del periodo. Ci sedemmo, mangiammo, qualche toccatina qua e là, qualche sguardo ammiccante ma niente di più, solo qualche bicchierino di troppo che un ottimo spumante ci aveva concesso. Pagata la cena usciamo e ci dirigiamo verso l'auto -Hai visto cosa c'è?- mi interroga Maria -Cosa c'è amore?- le rispondo io -La luna piena!- mi fa notare Maria indicandomela con il dito -Tempo da lupi mannari!- riprende -Da cazzi mannari!- ribatto io in modo scherzoso. Ci mettiamo a ridere e ci abbracciamo baciandoci facendo scendere la mano fino all'attaccatura delle natiche e non resisto fino a che non le sento riempirmi la mano. Sento il filo del perizoma e pum! ecco che il coso comincia a svegliarsi, c'è da dire che anche la lingua di Maria ha fatto il suo lavoro! -Facciamolo all'aperto, la luna piena ti farà vedere tutto come piace a te.- mi dice mordicchiandomi il lobo dell'orecchio. Fatta, la testa già ha preso la sua strada o meglio la ragione si è spostata dalla testa all'uccello come succede a tutti noi uomini in simili frangenti. -Ho visto un boschetto a circa un chilometro da qui, andiamo? - Annuisco, un'ultima strizzata di chiappa ed andiamo. Raggiungiamo il luogo ed in effetti noto subito che la luna fa una bella luce, il parcheggio è troppo vicino alla strada quindi decidiamo di scendere ed inoltrarci un pò nella vegetazione. Notiamo tre o quattro macchine ferme a qualche decina di metri da noi ma, non sentendo e vedendo movimenti ne dentro ne fuori decidiamo di sorvolare (come ho detto ora ragiona l'uccello!). Dopo qualche attimo sentiamo qualche mugolio ma non riusciamo a capire cosa fosse, in primis ci insospettiamo, la ragione fa qualche centimetro di risalita ma poi ridiscende subito. Andiamo avanti ed intanto i rumori aumentano fino a farci intendere che non erano semplici rumori ma segni di godimento. Scostata qualche fronda e facendo attenzione a non farci sentire, vedemmo, dall'altra parte di un piccolissimo spiazzo una scena a dir poco eccitantissima. C'erano un ragazzo steso, una ragazza che lo stava cavalcando e altri tre uomini e una ragazza che li stavano gardando. La cavallerizza sembrava molto giovane, credo arrivasse a stento ai 18 anni, il ragazzo steso idem mentre dei tre uomini uno circa la loro età, uno sui quaranta mentre il terzo decisamente più attempato, direi sulla settantina, la ragazza che osservava assieme ai tre avrà avuto circa 30 anni. Ad un certo punto l'uomo più anziano si avvicinò alla coppia che stava stesa e, mettendosi davanti a lei gli pose davanti alla bocca il suo cazzo facendoselo ingoiare. Nel frattempo i nostri occhi cominciano ad abituarsi maggiormente alla luce lunare e oltre alla scena descritta vediamo che la ragazza in piedi si era messa fra gli altri due ed aveva iniziato a masturbarli senza distogliere lo sguardo dalla ragazza impalata.La scena era eccitantissima, sentivo il cazzo scoppiarmi e vedevo Maria intenta ad osservarli. Come se fosse la cosa più naturale del mondo tirai fuori il cazzo e lo misi, da dietro, in mano a Maria che dopo avermelo stretto iniziò a muovere la mano avanti ed indietro. Intanto la ragazza trentenne si era inginocchiata ed aveva iniziato un bel pompino ad entrambi i cazzi, prima uno poi l'altro fino a che non si sentì il settantenne rantolare, prendere la ragazzina per la nuca e rivolgere lo sguardo verso l'alto. Dallo sputo che fece la diciottenne capii che le era venuto in bocca. Dopo di che l'uomo si allontanò, si dileguò e rimasero gli altri a giocare. Uno dei due rimasti si staccò dalla trentenne e prese il posto dell'anziano. Cavolo, per come era giovane la ragazzina ci sapeva fare con i cazzi! L'altra ragazza si tolse gli slip, si alzò la gonna ed appoggiatasi ad un albero si fece prendere da dietro dal giovane. A questo punto feci girare Maria, la misi in ginocchio, le feci calare il vestitino e le poggiai il glande turgido tra le labbra fino a che non iniziò a farselo sparire in bocca con dei movimenti eccezionali. Il pompino di Maria è il migliore del mondo vi giuro! Alzai la testa e voltatomi verso destra, poco distante da noi notai un uomo nella mia stessa posizione e con una donna attaccata al suo uccello. Sembrava imitaci. L'uomo si accorse della nostra presenza ma mi fece solo segno di stare in silenzio. Facendo finta di niente continuavo a godermi il pompino dopodichè mi stesi a pancia in su e mi feci montare da Maria tenendola con il viso verso i ragazzi goderecci. La sentii animarsi più del normale e venire in un orgasmo colossale bagnandomi le palle con gli umori che venivano dalla sua fica. Mi spiegò poi che il vedere la ragazzina intenta in una doppia penetrazione l'aveva eccitata fino a farla venire. Misi Maria a pecorina e umettandole per bene il buchino posteriore iniziai ad incularmela lentamente fino a che, non vedendo che anche la trentenne se lo stava prendendo nel culo, non accellerai fino quasi a farle entrare anche le palle in culo. Preso dalla libidine io e un pò dal dolore Maria non ci accorgemmo che si era avvicinato a noi il settantenne che con molta naturalezza mi disse di voler solo guardare. Si avvicinarono anche gli altri due della coppia di destra fino a scopare al nostro fianco. L'anziano si tirò fuori in cazzo ancora moscio e lo mise nella bocca dell'altra donna che, una volta in bocca aumentò i colpi di reni che si fermarono un attimo per permettere al compagno di penetrarla analmente. Il cazzo del vecchio si irrigidì ancora e Maria, trovandosi la bocca della donna a pochi centimetri dalla sua gli si avvicinò ulteriormente. Il settantenne colse la palla al balzo e ne approfittò per farsi fare un bel pompino a due bocche. -Perchè non ci venite tutti e tre in bocca e sulle tette?- esclamò la donna. Io e il compagno, entrambi al limite ci alzammo, le mettemmo a bocche unite e prima io poi lui le rivestimmo le facce con un bel pò di sperma al quale si aggiunse quello dell'anziano. Dopo esserci ricomposti il settantenne, che si chiamava Luigi, ci spiegò che il terreno era il suo e che lo metteva a disposizione di chiunque volesse scoparvici, che la ragazzina diciottenne aveva in realtà 20 anni e che era la figlia ninfomane di suo fratello. Chi accedeva al terreno sapeva che lui poteva arrivare in qualsiasi momento e farsi fare qualche servizietto, quello era il prezzo. Noi capitammo lì per caso e ci divertimmo un sacco sia nell'osservare che nello scopare. Parlando poi con Maria mi rivelò che la ragazzina le aveva fatto tenerezza quando la vide con il cazzo dello zio in bocca intanta ad ingoiarne lo sperma poi, quando toccò a lei, mi confessò che la cosa l'aveva eccitata. Bel casino pensai e comunque tutto questo ci ha fatto trascorrere una serata che altrimenti si sarebbe persa nella monotonia. A presto e alla prossima
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