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La lezione di Giulia


di Neptunian
13.05.2021    |    611    |    0 6.0
"Era un po' più larghe delle sue mani, morbide ma non troppo..."
Quella sera Giulia era stesa sul divano. Francesco si era messo vicino a lei, cingendola e poggiando la testa sulla spalla della mamma. Giulia ricambiò, stringendolo a sé con un braccio dietro la schiena.

Non pensando che il figlio lo avrebbe visto insieme a lei, aveva scelto un film da Netflix. Se lo avesse saputo, avrebbe scelto un film meno esplicito.

Francesco era ancora un adolescente. Giulia sapeva benissimo che bastava un allusione, un sorriso, un niente, per trasformare ogni tipo di interazione in una fantasia sessuale. Aveva visto benissimo l'imbarazzo del figlio quando le amiche della mamma lo stringevano in abbracci calorosi. Aveva visto benissimo come guardava le cugine, che fidandosi di Francesco, non avevano timore di rimanere poco vestite. E aveva visto benissimo come si gonfiassero i suoi jeans quando la zia scherzava con lui.

Voleva sapere se era riuscito a sfogare i suoi istinti o se come accade a tanti adolescenti, l'inesperienza lo bloccava. In cuor suo sperava che una delle sue amiche si stesse vendicando con il figlio.

Giulia era una troia. Non si definiva così ma sapeva che era sua la etichetta. E la accettava. Quello che faceva era molto semplice: faceva stare bene gli altri. Si era stancata di spiegare alle sue amiche fighe di legno che non darla faceva solo soffrire i loro mariti. Si era stancata di spiegare che se non fosse stata lei, sarebbe stata un'altra.

La lista di mogli gelose con qualcosa di cui vendicarsi era molto lunga. E Francesco era l'unico bersaglio, visto che non era nè sposata nè fidanzata.

La sua attenzione fu riportata alla realtà da qualcosa di duro che premeva sulla sua gamba. Sullo schermo c'era una scena di sesso, i seni della protagonista in bella vista. Gli sguardi di Giulia e Francesco si incrociarono.

"Che c'è? Non hai mai visto un paio di tette?"

"Uhm..veramente no mamma"

"Non ci credo..e tutte quelle ragazze carine a scuola?"

"Ma quelle non le fanno mica vedere!"

"Però hai visto le mie. E le hai anche toccate. Non ti ricordi?"

"Solo un po'...e poi tu sei mia mamma!"

"Appunto! Giro mezza nuda per casa proprio non c'è nulla di male se le guardi alla mamma, e non ti ricordi nemmeno come sono fatte?"

"Scusa mamma..."

Francesco era diventato rosso come un pomodoro. Era vero, le camicie da notte di Giulia erano corte. E aperte. Bastava l'angolo giusto per scoprire che forma avevano le sue aureole. Bastava poco per capire che spesso Giulia non portava mutandine e che quello era l'unico indumento che celava le sue meraviglie.

Giulia sospirò. Non poteva farlo soffrire così.

"Va bene. Te le faccio vedere io così quando sei con una tua amica sai come sono fatte."

Giulia spinse verso il basso lo scollo, liberando la sua quarta abbondante. Francesco sussultò. Erano troppo grandi e vicine e il suo corpo reagì immediatamente. Giulia sentì quell'asta indurirsi e non potè non compiacersene.

"Ti piacciono?"

"Sì..."

"Le vuoi toccare?"

"Ma sei la mia mamma..."

"Proprio perchè sono la tua mamma le puoi toccare! Io le tette ce l'ho per fartele succhiare a te, mica per gli altri."

Francesco rimasè immobile. Fu Giulia a prendere la sua mano e a portarsela al seno.

"Dai toccale, così ti togli la curiosità. "

"Va bene"

Francesco prese coraggio e inizio a massaggiare le tette della mamma. Era come aveva detto lei, sembravano fatte apposta per lui. Era un po' più larghe delle sue mani, morbide ma non troppo. Erano come se le immaginava quando pensava di toccarle a qualche ragazzina della sua età.

Che non avesse mai pastrugnato una donna, Giulia non ci credeva. Gliele stringeva esattamente come piaceva a lei. Non c'è nulla di male, gli sto solo insegnando come si fa, si trovò a pensare mentre realizzava che era tanto che non si divertiva. "Non posso scoparmi mio figlio" si disse risoluta.

"Hmm..ti senti meglio adesso?"

"Sì mamma"

"Le puoi anche succhiare se vuoi."

Non era un se: Giulia prese la testa di Francesco e la porto la sua bocca di fronte al suo capezzole. Lui la guardò e dopo un attimo di incertezza, aprì la bocca e assaggiò il seno della mamma.

Con il figlio le succhiava le tette e il suo cazzo le premeva sulla pancia, Giulia era persa tra la lussuria e il mantenere quel poco di dignità che le rimaneva. Mio figlio no, non posso scoparmi anche lui. Doveva farlo venire prima che le venissero idee peggiori.

Francesco smise di succhiare, ma solo per peggiorare la situazione. Si portò più in alto, mettendo i loro volti uno di fronte all'altro. Si guardarono mentre i loro corpi si sfregavano l'uno contro l'altro.

"Mamma..."

Poi avvicino la sua bocca a quella della mamma. Un bacio, che tenero, pensò Giulia mentre si infilava la lingua in bocca al figlio. Doveva insegnargli come farlo bene però si disse mentre insegnava a Francesco ad andare a tempo con lei.

Fu Giulia a interrompere quel bacio.

"Senti Francesco, la mamma ti ha insegnato tante cose oggi, adesso però basta se no domani fai tardi a scuola."

"Va bene mamma"

"Mettiti qui."

Giulia fece distendere il figlio e iniziò a sbottonargli i jeans.

"Queste cose le faccio solo per insegnarti e per farti calmare. Adesso che sai come si fanno, le puoi fare con le ragazze della tua età."

"Ok"

Gli tirò fuori l'asta e la cinse con la sua mano. Sarebbe stata una cosa veloce, pensò Giulia, ma si sbagliava. Erano passati dieci minuti, lui era ancora più duro e lei ancora più bagnata. A questo punto potrei anche fargli vedere cos'è un pompino, pensò. Poi ebbe un'intuizione.

Fu lei ad avvicinare la bocca a quella di Francesco questa volta. Le loro lingue si toccarono di nuovo, Giulia spingeva la sua in fondo alla bocca di lui, e lui faceva lo stesso. L'asta nella sua mano iniziò a pulsare e lui iniziò ad agitarsi. Lo strinse forte a sè mentre si assicurava che non potesse scappare da quel bacio.

Francesco ormai mugugnava di piacere nella bocca della mamma. Giulia sentì il figlio irrigidirsi e il suo cazzo contrarsi. Doveva farlo. La troia dentro di lei aveva bisogno della sua parte e sapeva che se avesse continuato a reprimerla sarebbe stato solo peggio.

In un attimo, la bocca di Giulia passò da una parte all'altra del corpo di Francesco. Fece giusto in tempo a infilarsene metà in bocca ed aggiustarne l'angolo per bearsi del figlio venirle in bocca.

"Che buona..." disse Giulia guardando un Francesco incredulò. Si leccò tutte le dita, e poi passo al pube del ragazzo. Quando finì di pulirlo, lo guardò.

"Facciamo così, sarà il nostro segreto. Quando non hai una ragazza con cui sfogarti vieni da me."

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