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Prime Esperienze

il Bull bisex ...


di xbisex
18.12.2023    |    749    |    0 9.4
"Non dicevo niente perché mi vergognavo e poi alla fine provavo anche piacere..."
‘Aaaaaahh !’ sentii il godimento di mio marito mentre riempiva di sborra la bocca di Alan, il nostro bull bisex di oggi, che nel frattempo stava scopando contemporaneamente con me sul nostro divano di casa.

Qualche piccolo schizzo di sperma mi bagnò il viso .. il ragazzo diceva che era ‘goloso’ di sborra e non mentiva. Vidi distintamente che inghiottiva velocemente dal movimento della gola per non perdere altre gocce .. poi fece scivolare fuori l’uccello di mio marito dalle sue labbra e finalmente ebbi tutta la sua attenzione per me.
Manuele, mio marito, si sollevò soddisfatto dai nostri corpi già uniti da un bel po'. Avvertii nella vagina una durezza ulteriore che mi fece capire che anche Alan stava arrivando al culmine del piacere .. io non avevo contato le volte che ero già venuta .. un poco mi allarmava l’eventualità di aver macchiato irrimediabilmente il divano .. ma poi cosa mi veniva in mente adesso! . godiamoci questi momenti!
Il ragazzo che mi stava scopando era di una educazione e una cortesia quasi innaturale .. ci guardammo negli occhi come fossimo due innamorati .. sorrise mentre il suo cazzo navigava ancora dentro di me, mi baciò sulle labbra e poi quasi scusandosi mormorò.
‘Posso venire dentro Anna?’
Lo fissai con stupore chiedendomi se mi prendesse in giro, ma aveva una espressione seria e determinata.
‘Amore’ risposi sorridendo ‘Sono in menopausa già da anni. Vai tranquillo!’
Alla mia età (non la dico - lui poteva essere mio figlio) non avevo più nessuna remora per tutti gli aspetti e le prerogative del sesso in genere .. e comunque nel suo annuncio era scritto che adorava le donne ed anche gli uomini maturi, essendo anche bisex.

Ecco ..gli vidi in viso una espressione di piacere assoluto, sentivo come avessi un palo dentro di me. Avvertii gli schizzi del suo sperma che mi riempivano la vagina, venni una ennesima volta!
Mio marito si avvicinò a noi e attese impaziente che noi due ci stacchiamo. Lo so che a lui piace leccare la sborra che cola dalla figa. Ma ancora mi sorprese con quella sua tendenza omo .. appena Alan si alzò dal divano fu svelto a prendere in bocca il cazzo umido del ragazzo. Lo succhiò e lo leccò fino a non aver bisogno di lavarlo! .ma incontentabile si chinò poi tra le mie gambe e continuò a bere più sperma possibile.

Lasciai fare, era piacevole sentire una lingua che ti stuzzica la vagina, ma so bene come sia godurioso anche per chi lecca visto che ogni tanto mi ritrovavo con la mia amica Patrizia e in quei nostri incontri lesbo, ci consumiamo le labbra e la lingua a furia di baciarci, ma molto di più nel leccare figa e culo dell’una e dell’altra.

A tal proposito, vidi il ragazzo piuttosto impegnato nel leccare tra le chiappe di Manuele. Mi sconcertava un po' tutta questa sua, pare, inesauribile e disinvolta attività bisessuale. Ed eravamo solo all’inizio!

Alan si era presentato alla nostra porta in perfetto orario. Io con le farfalle nello stomaco e mio marito con il cazzo già dritto che mi strusciava tra le chiappe da dietro.
L’aspetto e il modo di fare in quel preambolo fu piuttosto piacevole, al contrario di diverse altre occasioni.
Si vedeva che Alan era una persona a modo, educata ed istruita. Ci eravamo seduti in salotto, io sul divano cercando di sollevare timidamente la gonna senza sembrare volgare, mentre i due uomini erano sulle poltrone uno di fronte all’altro.
Qualche chiacchera con un po' di naturale imbarazzo, ma poi il ragazzo se ne uscì con una battuta piuttosto divertente,
‘Perché far soffrire quel povero uccello nei tuoi pantaloni?’ accennando alla evidente protuberanza nella patta dei pantaloni di mio marito. Il quale divenne rosso come un cocomero, ma poi si mise a ridere.
‘Possiamo iniziare a spogliarci?’ suggerì platealmente il nostro gradito ospite.
Fu come partire in quarta, ma in quei primi momenti, la cosa riguardò i due ometti e io stetti ad osservarli con una certa curiosità. In effetti era il primo bull che si era dichiarato completamente bisex e quindi di conseguenza avrebbe accontentato tutti e due.
Il fisico giovane e asciutto di Alan mi creò un po' in difficoltà, tenni ancora addosso il vestitino leggero per nascondere i miei vari rotelli e le tette non più sode. Guardando i due uomini darsi da fare mi concessi di togliermi le inutili mutandine di pizzo e allargare le gambe per iniziare a frugarmi tra le cosce.

Guardare dal vivo due gay ..(be chiamiamoli bisex) non era come vederli in un filmato. Osservavo stupita mio marito, impegnato con un certo impeto nello slinguazzare piacevolmente con il giovane. E dire che aveva sempre detto di escludere il bacio tra uomini ..e invece vidi Alan che dopo essere scivolato sopra le sue ginocchia nude, iniziarono a baciarsi con passione come due veri innamorati.

Li guardai emozionata ed eccitata. E anche se ero esclusa per il momento ad altri giochi, facevo la considerazione che, come agli uomini piace vedere due lesbiche in azione, lo stesso è probabile lo sia per le donne .. o perlomeno, per me di sicuro.
Ma loro sono già passati ai rapporti orali, il marito si è appropriato del bel cazzo lungo di Alan in bocca. Lui mi lancia una occhiata che era rivolto a me in un chiaro invito ad unirsi a loro.

Io mi faccio un po' di coraggio e mi sfilo il vestito rimanendo con reggiseno e autoreggenti. Quasi corro per non farmi osservare troppo dal ragazzo. Mi chino con il marito a contendermi l’uccello di Alan che è seduto come un pascià sulla poltrona del salotto e guardava divertito i nostri battibecchi per prendere possesso del suo cazzo.
Ci divertiamo a leccare quel magnifico palo, Alan ha una magnifica cappella grossa e dura ..mi fa un po' timore quando dovrà entrare dentro il mio culo, penso che darò la precedenza a quel ‘frocio’ di mio marito così vedo l’effetto che fa!
Alan mi solleva da terra, afferra il mio volto e inizia a baciarmi con passione, come prima con Manuele, le bocche sono diverse ma le apprezza tutte e due.
‘Posso fare ancora l’amore con te Anna?’ .. che tenerezza! Quasi mi commuove la sua infantile richiesta, forse è proprio il suo modo di proporsi, con gentilezza e un poco di improbabile ingenuità.
‘Amore’ rispondo ‘Tutto quello che vuoi, torniamo sul divano, ti va?’
Ci scostiamo da Manuele ancora inginocchiato a terra, non sembra per niente contrariato avendogli tolto bruscamente il cazzo del ragazzo dalla bocca. Ci osserva attento e lubrico... so bene come gli piaccia e lo ecciti vedere la propria moglie nell’intimità con un altro uomo.
‘Mi permetti di toglierti il reggiseno?’ ancora quel tono cortese e affabile.
‘Spero tu non rimanga deluso, non sono più le tette di una 40enne o 50enne’ poi mi mordo la lingua, così mi sono sputtanata l’età!
‘Cara signora, ha ben inteso che adoro le donne non più giovani. Mi faccia vedere il suo seno per favore’ e parlandomi con un ‘lei’ divertito, fece scivolare le spalline e sganciò con mossa rapida ed esperta il fermo nella schiena. Fu un attimo imbarazzante, diventai rossa in volto come una scolaretta, ma alla fine le mie tette sebbene rilassate furono comunque apprezzate per quel poco di rotondità residua e specialmente per i capezzoli irti come spilli subito assaggiati dalle sue labbra morbide.
‘Uhmmm.. mi sembrano le tette di mia madre’ mormorò Alan. Io pensai di aver inteso male, ma subito dimenticai quella frase perché con dolcezza mi stese sul divano e fu subito dentro di me.
‘Una figa meravigliosa Anna’ mi disse con un tremore d’eccitazione ‘Calda, umida e ancora stretta’

Ma forse era il suo uccello che era bello grosso e lungo..

Nel frattempo Manuele aveva aperto una bottiglia di prosecco e ci portò dei flûte ben ghiacciati. I due maschietti brindarono, Alan senza smettere un attimo di chiavarmi, io non riuscivo a sollevarmi e allora quel porco di mio marito pensò bene di immergere il suo cazzo nel bicchiere e poi di mettermelo in bocca. I due sembravano divertiti e a me pareva di essere in una piacevole situazione di sottomissione .. una donna-oggetto, una lurida schiava in balia dei lazzi e dei divertimenti dei suoi proprietari. La sensazione si acqui quando dopo aver imbevuto ancora una volta il cazzo nel prosecco lo offrì ad Alan che certo non si tirò indietro. Erano due bei finocchioni pensai!

Ma fu solo una piccola parentesi, il ragazzo si staccò da me per qualche attimo permettendomi finalmente di bere in tranquillità ..ma poi eravamo sempre allacciati nell’intimo, lui seduto ed io sopra di lui dandogli la schiena così a smorzacandela. E il marito fu svelto ad approfittare della nostra posizione. Mentre il prosecco terminava lui fu lì a leccare i nostri due sessi allacciati, umidi e bollenti. E’ bravo il mio maritino con la sua lingua .. venni dopo pochi minuti con quell’uccello che mi riempiva la vagina e quel martellamento della lingua di Manuele.
Io e il ragazzo tornammo poi a stenderci sul divano, lui continuò a scivolare dentro e fuori la mia figa con movimenti quasi ipnotici. Poi Manuele si posizionò sopra di me e mise il suo uccello dritto a disposizione di Alan .. così torniamo all’inizio della storia con quella sua bizzarra e pseudo infantile richiesta.

‘Posso venirti dentro Anna?’

Ora siamo tutti e tre soddisfatti da questo nostro primo round, ci rilassiamo e io da brava regina della casa vado a prendere i tramezzini ed altre cose che avevo preparato per questo momento di pausa come avevamo stabilito .. tutte cose leggere da non appesantirsi, in compenso un’altra bottiglia di prosecco sembrò come si fosse .. evaporata! A turno ci facemmo una rapida doccia per toglierci il sudore e terminammo con una tazzina di caffè e un bicchierino di liquore.

Seduti sul divano e le poltrone, (che fortunatamente non eravamo riusciti a macchiare perché avevo messo una bella coperta grossa che avevo poi già sostituita) ..ci prendemmo ancora qualche momento di relax, anche se notai che i due uccelli avevano già la tendenza a tornare dritti.
‘Alan’ gli chiedo ‘Puoi dirmi come ti è nata questa tua propensione ad incontrare persone mature… ehm anziane?’
Lui mi guarda un po' incerto, come valutasse se rispondere o no.
‘Anna, Manuele ..siete una splendida coppia e ispirate fiducia e serietà. Così posso raccontarvi brevemente come è nata questa mia attitudine, senza, spero, potervi scandalizzare’ fece una pausa poi continuò.

‘E’ successo che feci sesso con mia madre’ a quella sua affermazione io e mio marito rimanemmo un attimo basiti e increduli.

‘Circa quattordici anni fa continuò senza remore ‘Mio padre ci lasciò per una classica troietta dell’est. Mia madre rimase del tutto sconvolta, praticamente le crollò il mondo addosso e anch’io ne rimasi ferito. Io all’epoca avevo 16 anni, quel primo periodo fu terribile per noi, riuscivamo a consolarci solo tenendoci abbracciati piangendo come vitelli’
Alan sembrò quasi rivivere quei momenti, gli occhi lucidi e profondi.
‘Poi non so bene come sia potuto accadere .. eravamo nel letto e ci tenevamo stretti, stretti, cercando nel nostro affetto di consolarci. Mia madre iniziò a baciarmi sulle guance umide di pianto, poi le nostre labbra improvvisamente si trovarono insieme ..fu quell’attimo a scatenare quella bizzarra libido.
Ci togliemmo i vestiti come forsennati, i nostri corpi furono nudi e trovai subito la vagina da ..da dove ero nato io!’ al ricordo Alan fece un sorriso imbarazzato.
‘Mia madre quando successe aveva quasi 60anni, era ancora una bella donna ma l’età si vedeva.. la pelle più rilassata, il seno sgonfio, le gambe con la cellulite..’

Io mi sarei seppellita a quella descrizione impietosa perché somigliava non proprio vagamente al mio aspetto fisico attuale.

‘Ma scoprii che mi piaceva quel suo corpo maturo’ continuò il ragazzo ‘La penetrai in tutti i modi, lei gradiva che glielo mettessi nel culo, associando il modo di dire alla sua sventurata situazione.
‘Inculami!’ strillava ‘Mi merito solo di farmi rompere il culo!’
‘Quella relazione incestuosa durò circa un mese’ spiegò ‘Scopavamo quasi ogni giorno, ogni notte. Era come una rivalsa a quel nostro marito e padre che ci aveva abbandonato. Poi ci rendemmo conto di perseguire una strada che non portava da nessuna parte. Pian piano tornammo alla normalità ..lei si trovò un'altra persona con cui condividere lo spazio rimasto vuoto e io trovai consolazione con le ragazzine della mia età. Ma il fare sesso con una persona di una certa età mi era rimasta impressa, ed è per me piacevole ancora adesso cara la mia Anna’ concluse il ragazzo guardandomi con occhi quasi famelici.

‘Perdona la nostra curiosità’ disse mio marito ‘La tua verve bisex? .. da dove è nata?’
‘Semplice sono stato violentato più volte quando avevo dieci anni da un mio vecchio zio. Non dicevo niente perché mi vergognavo e poi alla fine provavo anche piacere. Come vedete sono la combinazione più assurda delle attitudini sessuali’ rise quasi di gusto e noi ci associammo, deliziati dalla sua condivisione con noi, delle sue più estreme e intime vicissitudini.


‘Vedo che il mio racconto ti ha stimolato ben bene!’ disse Alan guardando divertito mio marito che da un po' se lo stava menando gocciolando precum in abbondanza.
‘E’ ora di passare all’anale, che ne dite?’ esclamò il ragazzo senza più tante manfrine.
‘Preferite sodomizzarmi o essere inculati?’ continuò sorridendo ‘Tu Anna dovresti avere solo una possibilità, a meno che non usi uno strapon!’
‘Tesoro, io preferisco non usare troppo quegli arnesi di gomma, quindi direi che andiamo sul classico. Adoro sentire il mio culo pieno da un vero uccello .. anche se il tuo è piuttosto grosso .. vedi di essere delicato e paziente’
‘Possiamo escludere il detto prima le signore?’ intervenne mio marito che evidentemente non vedeva l’ora di prendere possesso di quel cazzo così prestante.
‘Se posso proporre ..senza dovervi farvi litigare’ disse divertito Alan ‘Perché non vi mettete tutti e due a 90 e io vi accontento passando alternativamente nei vostri due bellissimi culi?’
La proposta fu accettata con entusiasmo e piuttosto divertiti io e mio marito ci mettemmo fianco a fianco appoggiati al divano. Da bravo bull il ragazzo ci spalmò il gel tra le chiappe e parzialmente anche dentro con un dito o due per poter predisporre per bene l’ano.
‘Gradite intanto qualche schiaffo nei glutei’ domandò con estrema naturalezza. Tutti e due approvammo quella pratica manesca. Se provavi un po' di dolore all’esterno forse sentivi meno quando entrava quel suo grosso uccello!
Alan ci schiaffeggiò per qualche minuto, le nostre chiappe probabilmente diventarono rosse e bollenti. Il ragazzo si chinò verso di me e mi domandò come fosse costernato se mi aveva fatto troppo male. Non poteva immaginare che quando andavo dall’amica a leccarci le fighe, usavamo addirittura la stecca per frustarci e umiliarci a vicenda.
Terminò il mini supplizio e subito sentii la sua cappella puntare nel mio buchetto. Precedenza alle donne dunque! Manuele mi fulminò con lo sguardo, ma stette attento nel vedere quel grosso cazzo predisporsi per entrare dentro di me.
Iniziò a spingere e io cercai di aiutarlo facendo altrettanto, fino a quando l’ano cedette allargandosi e ricevendo con minimo fastidio quella prima parte dell’uccello. La cappella pronunciata di Alan fu dentro di me.. poi piano, piano tutto il suo cazzo scivolò fino a sentire le sue palle schiacciate su di me. Dio quanto era grosso! Alan fu attento a non muoversi per quei primi istanti facendomi apprezzare quella ingombrante presenza.
‘Ti fa male amore?’ mi chiese con quel suo tono da timidone.
‘Nooo .. fai pure tesoro’ mormorai con affanno ‘Fammi godere con il mio culo e scusa se ..gocciolo un po' di pipì’ purtroppo la mia vescica era diventata sempre più sensibile con l’età. E quando lo prendevo didietro avevo quello stimolo inarrestabile di urinare.
‘Ti adoro Anna, non mi dispiacerebbe che tu mi pisciassi addossò disse il ragazzo, mentre con lentezza estraeva il suo uccello dal mio culo. Sentii un po' di male ma sopportabile .. come si diceva: il coltello fa più male quando lo si estrae dalla ferita.
Uscì del tutto e io percepii una sensazione di vuoto dentro e il mio buco che per qualche attimo rimase dilatato e aperto ..sentivo l’aria fresca che mitigava quel leggero bruciore.
Alan passò a mio marito e con soddisfazione vidi qualche sua espressione di dolore mentre quel grosso cazzo gli allargava il buco del culo. Ogni tanto usavo con lui un mio uccello di silicone quando gradiva essere penetrato ..ma non era certo della dimensione del pisellone di Alan!

Fu così che per una buona mezz’ora fummo ‘seviziati’ da buon Alan. E fu talmente imparziale che riuscì a sborrare in tutti i nostri due culi con mossa rapida e decisa, passando in velocità dall’uno all’altro.

Fine dell’incontro, ma rimanemmo così contenti che convincemmo Alan per una prossima volta, a passare un intero weekend insieme a noi.

E questa è ancora un’altra storia tutta da raccontare…




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