Prime Esperienze

l'inizio


di shark2011
10.02.2013    |    5.375    |    2 9.9
"Era una normale giornata di primavera, di quasi quattro anni fa, mi ero recato al centro commerciale per fare la spesa, e lì mi aggiravo tra scaffali e..."
Era una normale giornata di primavera, di quasi quattro anni fa, mi ero recato al centro commerciale per fare la spesa, e lì mi aggiravo tra scaffali e carrelli, a un certo punto noto una ragazza bionda con i capelli a caschetto, un viso angelico degli occhi azzurri splendenti, insomma una di quelle donne che non puoi fare a meno di sbirciare e nello stesso tempo fare gli indifferenti. Non era una tutte curve e sinuosa ma aveva un non so che, qualcosa che mi attraeva. Inutile dire che lei si accorgeva dei miei sguardi, non so dire se languidi o lussuriosi, mi guarda e sorride e va via. Io non posso far altro che maledire la mia timidezza e il mio orgoglio maschile di un eventuale rifiuto ad un approccio. Non sono uno molto intraprendente con le donne nel senso che non mi getto all’arrembaggio se non sono sicuro di poterla conoscere, così continuo ed esco dal centro.
Mentre mi reco verso l’auto, ormai arreso alla mia timidezza, lei, invece si trova dietro di me, senza che mi accorgessi, mi avvicina e mi chiede di farle accendere la sigaretta, non ci credo, mi sembra strano quasi irreale quello che accade, invece no lei e lì accanto a me ed è evidente che anche lei vuole conoscermi. Si comincia a paralare del più e del meno e dopo aver percorso la galleria del centro commerciale, ci sediamo a bere qualcosa, lei è colta, intelligente e molto carina, non certo la solita stupidina che se la tira. Trascorriamo più di un ora a disquisire di lavoro, interessi ed anche della nostra vita.
Quando ormai credevo che la cosa finisse lì, almeno per quel giorno, mi chiede di accompagnarla al suo albergo, lei è in vacanza al mare da sola, ovvio che non ci penso su due volte, intuisco che non le sono certo indifferente e la discussione verte verso argomenti sicuramente pruriginosi. Mentre si parla il mio sesso, si gonfia a dismisura, così senza ritegno, lei capisce e sorride e guarda il rigonfio dei pantaloni, io mi sento in imbarazzo, non sono certo un ragazzino, ma la situazione mi eccita e intriga tanto.
Arriviamo nella sua camera, e mentre apre la porta, mi tocca il pacco, facendomi eccitare ancor più. All'interno della camera, non senza fatica riesce a impossessarsi del mio bastone. E' così duro e gonfio che il jeans non si slaccia e lo zip non scende, riesce nel suo intento e con maestria e dolcezza lo percorre con le dita lo cinge con la mano, mi fà impazzire con il suo tocco lascivo e sensuale da femmina passionale, poi finalmente lo accarezza delicatamente con la lingua lo percorre tutto, mentre io fremo e lo ingoia tra le sue turgide labbra facendomi sognare e deliziandomi con la sua bocca accogliente el asua lingua avvolgente. Continua così per un po’, sembra che gusti un gelato che non ha mai fine, finalmente decide di denudarsi, ha un seno minuto grazioso con due capezzoli turgidi e dritti come due lance, si struscia il cazzo su di loro li titilla con la punta del glande, con voluttà mi guarda negli occhi e sorride. Io ormai sono alla sua mercé, mai mi era accaduta una cosa simile, mi sembra di essere l’interprete di un pornofilm o di uno di quei racconti erotici e certo le esperienze con le donne non mi sono mai mancate ma una cosa come questa non mi era mai accaduta.
Mi spoglio anch’io, lei mi spinge sul letto s’impossessa ancora del mio cazzo e continua a sbocchinarlo con avidità, a me piace molto questo gioco, voglio ricambiare, amo fare sesso partecipe ed attivo, anche se è gradevole essere l'oggetto ad uso di una femmina, voglio farle una ripassata di lingua sulla topa, farla venire sono molto bravo in questo è una di quelle cose che piace tanto alla mie compagne di giochi, voglio abbeverarmi del suo succo la immagino bagnata e umida e vogliosa di ricevere il cazzo dentro, ma c'è un ma.
Mi accorgo che gli slip sono rigonfi dentro non c’è una topa ma…….. un pesce d’aprile………. Resto sorpreso, mi sono sempre considerato un maschio tutto d’un pezzo, come mi sono potuto sbagliare così, nessun segno nulla che mi avesse fatto sospettare qualcosa, la sua voce è armoniosa dolce suadente non certo quella di un trans e i capelli sono i suoi, nessuna parrucca, ne sono certo li accarezzavo e li scompigliavo mentre succhiava con avidità.
Lei si accorge della mia sorpresa anche perché improvvisamente il mio creapopoli appassisce, che situazione, lei da persona intelligente qual è comprende, mi tranquillizza mi dice che non è necessario continuare che la colpa è sua perché magari doveva dirmi prima con chi avevo a che fare, che anche lei era eccitata e che io gli ero piaciuto sin dal primo momento e aveva voglia di un maschio vero, io non capisco mi sento disorientato, e lei cosa fa, mi da un bacio in bocca con una passione e un ardore che mi lascia esterrefatto, mi prega di non andar via di restare anche senza fare sesso, vuole avere vicino un uomo, una persona con cui parlare, quel paio d’ore trascorse prima gli sono piaciute molto è stata una conversazione interessante non futile, mi chiede ancora scusa. Io faccio per rivestirmi sono alquanto disgustato di me stesso non di lei, per quel bacio che non ho rifiutato. Mentre mi rivesto, parliamo le dico che no, non vado con gli uomini. Lei mi spiega che si ha il cazzo, ma è piccolo e minuto lei si sente una donna è una donna, mi dice che il suo stato è quello della trans gender, . che non ha avuto il coraggio di operarsi e che insomma si sente bene con questo suo corpo e gli piacciono gli uomini perché si sente donna.
Parole parole…….. però lei mi piace è bella e carina sa stimolarti anche di testa sa prenderti, forse anche più di una donna vera, resto titubante e lei mi bacia ancora, cedo al suo fascino e alla sua passione, i suoi baci mi eccitano li sento veri vividi.
Continuiamo così abbracciati a baciarci con una passione sfrenata la sua bocca sa di fragola la sua lingua avvolge la mia, lui si rialza si erge impetuoso le preme sulla pancia lei lo sente e mentre continua, a baciarmi lo prende con la mano facendomi fremere, poi scende e con la lingua mi percorre tutto il corpo m’inebria di piacere ed io finalmente mi lascio andare smetto con le seghe mentali del maschio.
Lo prende tra le labbra continua a fare ciò che aveva interrotto, io sono nell’estasi più assoluta tanto ardore e passione in un rapporto orale difficilmente mi era capitato in passato, poi ritorna su, cerca la mia bocca vuole sentire la mia lingua, mentre si sistema il mio cazzo tra le cosce e comincia a simulare un coito, sento che mi vuole dentro, mi chiede se mi va di farlo sì, ci sto come sarebbe possibile rifiutare a quel punto, mi sento molto eccitato ed attratto da lei, anche se non capisco come sia possibile. Con estrema gentilezza vi mette sopra il condom, lo cosparge di olio profumato, mi viene sopra mi chiede di lasciarla fare. Iniziamo una lunga cavalcata tra le sue urla ed i gemiti, non pensavo che potesse essere così bello penetrarla.
Francamente in passato ho avuto rapporti anali con donne ma non mi hanno mai lasciato una grande soddisfazione per tanti motivi che non sto a scrivere.
Non riesco a capire quanti orgasmi ha avuto, il suo lato b mi sembrava più una bella e graziosa topina tanto era accogliente, poi esausta e stanca si stende sopra di me mi abbraccia mi bacia, io mi sento felice, anche se non sono venuto e dentro sento ancora una certa forma di repulsione, ma sono frammenti e retaggi che credo siano normali in una situazione del genere.
Lei ha visto che io sono ancora in erezione e vuole farmi avere l’orgasmo, lo riprende in bocca e con la maestria che le è congeniale, lo sugge con passione.
Ora sono io che la voglio ancora, le chiedo se le và, e lei con un sorriso felice, mi dice di si, mi vuole ancora, la metto a pecorina sul bordo del letto, ed io mi sistemo all’impiedi, ora sono io il padrone della situazione, ma non voglio certo farle del male, anche perché la bestia non è ancora doma è più selvaggia di prima, lei mi chiede di far piano considerate le dimensioni, io la penetro con la punta piano e dolcemente la sento sussultare, inizio un lento movimento mi piace molto, lei si eccita ancor di più avverto un suo orgasmo e subito dopo e lei che con tanta voglia e foga se lo infila tutto, sino ai testicoli, mi piace inizio a cavalcarla con forza sento i suoi mugolii trasformarsi in gridolini di piacere e poi in urla, gode gode e gode tanto e questo mi fa eccitare ancora di più, vedo il suo pisellino che pur rimanendo di piccole dimensioni è diventato duro, ho voglia di farla godere ancora di più, comincio a toccarlo con delicatezza, a lei piace molto mi dice di continuare mi prega di menaglielo mentre la scopo, lo faccio e mi sembra natuarale donarle questo piacere anche se mai avrei pensato di maneggiare un cazzo che non fosse il mio. Lei è impazzita di piacere la sento godere ancora ed io mi eccito ancora di più. Ma non voglio ancora venire, decido che questa cosa deve continuare comincia a intrigarmi ed eccitarmi e piacere sempre di più. Lei è visibilmente esausta, smetto di scoparla, e ci gettiamo entrambi sul letto ci abbracciamo come due innamorati anche se certamente non lo siamo, ma come due amanti focosi si.
Io sono ancora lì in tiro, è sorpresa di vederlo ancora lì bello pimpante credeva che le ffossi venuto dentro, io ho ancora voglia, mi ha eccitato oltremodo menarle il suo piccolo e grazioso pesciolino. Decidiamo di fare un bel testa coda, ed io per la prima volta prendo un creapopoli nella mia bocca, lei è felice, le piace molto che lo succhio, voleva che lo facessi ma non aveva il coraggio di chiederlo. Pur se piccolo è duro, sembra una grossa clitoride e mi ritorna in mente un’amica con cui ho fatto sesso che aveva una clitoride enorme. Mi piace è piacevole e sono molto eccitato, non credevo potessi mai fare una cosa del genere, lei capisce che sta arrivando il momento dell’eruzione e anziché scostarsi, inizia con maggiore vigore a spompinarlo, vuole bere il mio succo, vengo ed è stata sicuramente la goduta più bella della mia vita, lei lo beve tutto, lasciandomi finalmente esausto e appagato.
Elena questo è il suo nome, ci siamo rivisti ancora dopo quel giorno e sino a quando è ritornata a Milano, siamo rimasti molto amici, ci sentiamo spesso ed ovviamente lei viene sempre a fare le vacanze qui in zona, è inutile dire che i nostri incontri sono sempre infuocati e di una passione sfrenata.
Dopo tanto ho capito che il sesso fatto con la persona giusta è foriero di mille piacevolezze.
Grazie Elena mia preziosa amica.
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