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una donna diversa dentro di me cap 6


di shary88
23.05.2023    |    3.211    |    11 9.9
"Ora vediamo se veramente vuoi bene a tuo marito!” Senza aggiungere altro apre i pantaloni e mi trovo davanti un cazzo veramente mai visto! Molto lungo ma..."
La resa dei conti. Sesto capitolo.

Mi rimetto al lavoro, e quando è quasi ora della pausa pranzo lui mi chiama di nuovo al telefono e mi dice che ha già trovato il modo per risolvere il problema di mio marito è che se voglio fare le cose in fretta e velocemente ci possiamo vedere durante la pausa pranzo. Mi dà appuntamento nel parcheggio sotterraneo dove gli ho fatto il pompino. Accetto e lo raggiungo. Quando arrivo lo vedo in compagnia di un'altra persona e resto un po' stupita. Lui senza dire niente mi prende per mano e mi fa salire insieme all'altro sul sedile posteriore della sua auto e così mi trovo in mezzo a due maschi. Mi presento l'altro: lui è Bruno il capo ufficio di tuo marito. Sono terrorizzata perché non volevo trovarmi in questa situazione. L'altro sorride e con un ghigno sadico mi guarda e commenta.
“Dunque sei tu la puttanella di Paolo. Ora vediamo se veramente vuoi bene a tuo marito!”
Senza aggiungere altro apre i pantaloni e mi trovo davanti un cazzo veramente mai visto! Molto lungo ma soprattutto molto grosso e questo mi terrorizza un po'. È veramente enorme! Alberto che è posto dietro di me appoggia la sua mano sul mio capo e mi spinge contro quella colonna di carne invitandomi a replicare ciò che ho fatto qualche ora prima a lui.
“Adesso puttanella succhialo! Fagli sentire quanto sei brava a fare i bocchini!”
Cerco di divincolarmi ma ho avuto una fitta nella mia micetta quando ho visto quel palo enorme e ho ipotizzato cosa potrebbe succedere nel sentirlo dentro il mio ventre. Lui mi spinge ed io seppur riluttante mi abbasso e apro la bocca e mi prendo la punta di quel cazzo direttamente in gola. Mi trovo a succhiare quella grossa verga che lui mi spinge giù per la gola. In effetti è talmente grande che solo con un po' di fatica riesco a tenere in bocca la punta e lui se ne compiace immediatamente.
Che bella bocca che hai puttanella! Adesso succhialo bene perché non vedo l'ora di scoparti? Io tremo al solo pensiero. Lo lecco e lo pompo un po' mentre intanto Alberto da dietro ha sollevato la gonna, e quando ho messo una mano fra le mie cosce e ha scoperto che sono senza l'intimo fa una esclamazione di gioia.
“Accidenti! La puttanella non ha indossato l’intimo! Allora me la voglio assaggiare immediatamente!”
Senza aggiungere altro apre i pantaloni, tira fuori il cazzo, e con un colpo solo lo affonda dentro di me. Sul sussulto nel sentire quella verga che mi penetra da dietro e mi scopa velocemente mentre sto succhiando il cazzo di Bruno, che con entrambe le mani ora mi tiene ferma la testa e mi scopo la bocca. Sono stretta tra quei due tori che mi sfondano sia la bocca che la fica in un parcheggio sotterraneo dove chiunque può passare e vederci. È adrenalina pura che mi procura un orgasmo che non riesco a nascondere. È Bruno che se ne compiace mentre continua a spingermi sempre di più il cazzo in gola.
“Brava puttanella! Godi e adesso, così quando sborro ti do il pranzo! E vedi di non perdere neanche una goccia altrimenti ti inculo immediatamente!”
Tremo dentro di me e soprattutto nel mio culetto. Lo succhio ancora un po' e ad un tratto lui si blocca nella mia bocca e inizia a irrorare la mia cavità orale con getti di crema bianca un po' acidula, quasi salata. Ingoio rapidamente, ma più ingoio e più lui mi riempie la bocca! È una cosa sconvolgente! Doverlo fare, essendo una cosa che a me non piace molto, però lecco e succhio tutto quanto. Mentre sto ancora a ripulire il cazzo di Bruno, Alberto da dietro mi scarica nella fica un'ondata di piacere.
“Anch'io sborro troia! Adesso ti do anch’io una bella razione di crema.”
Lo sento esplodere nella mia vagina con getti caldi che mi riempiono. Restano un poco immobili e poi si sfilano e Alberto mi fa girare e pulire anche il suo cazzo, cosa che faccio in fretta. Poi prima di lasciarmi andare, mentre sento che mi cola tutto sotto, loro mi danno istruzioni.
“Allora puttanella, ascoltaci attentamente: sabato sera alle 20:00 vengo a prenderti e vieni con noi.”
Li guardo e cerco di capire cosa stanno dicendo e nonostante sia ancora stordita dal piacere provato, e da quello che è successo, cerco di in qualche modo oppormi.
“No! ma io…Perché volete questo? Vi prego basta così!”
Bruno mi afferra per i capelli e mi fa girare verso di lui e mi guardo in faccia.
“Stai zitta puttanella! Non basta affatto così! Se vuoi con quel cornuto di tuo marito abbia una vita e un lavoro più tranquillo, sabato sera alle 20:00 ti fai trovare qui pronta, altrimenti saranno veramente guai.”
Li guardo e cerco ancora di oppormi ma e Alberto che fa cadere ogni mia resistenza quando prende il cellulare e mostra un video dove io gli sto succhiando il cazzo a lui.
“Questa mattina ti ho fatto un video a troia e se non vuoi che vada nel cellulare di tuo marito, sabato sera alle 20:00 ti fai trovare qui senza nessun problema.”
Scendo dalla macchina e loro se ne vanno mentre io resto lì appoggiata un attimo al muro, mentre dalle cosce mi cola di tutto. Sento la mia micetta che mi procura delle fitte strane al solo pensiero di trovarmi ancora tra le mani di quei due maiali. Rientro in ufficio e continuo a lavorare cercando di non pensare a nulla. La sera quando vado a riprendere i miei bambini Anna vede il mio viso scuro, e mi prende un attimo in disparte e mi chiede quale sia la fonte della mia preoccupazione. Gli racconto quello che è avvenuto nel parcheggio e lei dopo un attimo di stupore scuote il capo e mi dice che questa situazione si va sempre di più ingarbugliando. Bisogna trovare una soluzione diversa ma intanto non ho nessuna possibilità di sottrarmi a questo appuntamento. La mattina dopo quando vado in ufficio, e Giulio che mi dice che la sera Sandro è impegnato e anche Mario è fuori città quindi non si farà la solita cena è giocata a biliardo in un certo modo mi sento più sollevata perché l'idea di scopare con loro e poi la sera dopo con gli altri due mi sembrava un po' troppo pesante. Lavoro tutto il giorno, e quando la sera vado a prendere i miei bimbi Anna mi dice che sabato sera anche lei ha un impegno e poiché necessita di acquistare qualcosa di nuovo la mattina dopo. Al sabato mattina raggiungo Anna a casa sua e insieme andiamo prima al supermercato a fare la spesa poi andiamo un po' in giro per negozi. La vedo alquanto contenta di condividere con me questo momento. Io sono molto preoccupata e lei comunque mi rassicura dicendo che in fondo è un sacrificio che devo fare per il bene della mia famiglia e soprattutto per la tranquillità di mio marito. Trovo le sue parole molto confortanti e nello stesso tempo mi sento dentro di me che sicuramente anche questa sarà un'esperienza che in qualche modo mi lascerà il segno. Quando entriamo in un negozio di abbigliamento lei mi dice che vuole comprare qualcosa di carino perché la sera ha un appuntamento galante. La guardo e lei sorridendo mi dice che devo stare tranquilla perché tanto Angelo è consapevole del fatto di essere consapevolmente cornuto, mentre invece Paolo ancora non è diventato. Cerchiamo alcuni indumenti e alla fine la scelta cade su due capi che in un certo modo piacciono a tutti e due perché più o meno abbiamo la stessa taglia. Uno è un vestito, un tubino elasticizzato di color rosa tenue che quando lo indosso sembra come una pelle cucita addosso. È talmente sottile ed elasticizzato che si intravede l'intimo. Lei mi dice che se lo indosso dovrò essere completamente nuda sotto altrimenti sarebbe decisamente brutto. L'altro capo è molto interessante. È una gonna di pelle nera, che le arriva al ginocchio, con una cerniera lampo davanti e sopra, abbinata una camicetta di raso nero, che mette in risalto i suoi capelli biondi. Lei mi dice di prendere entrambi i capi a cui poi abbiniamo in un altro negozio delle splendide calze autoreggenti e delle scarpe con il tacco 12. Torniamo a casa, e lascio tutto ciò che ho comprato a casa sua perché non voglio che Paolo vedendomi tornare con quegli indumenti abbia ancora più sospetti. L’altra sera durante il sesso mi ha scopato con forza e ad un certo punto quando è venuto mi ha guardato e mi ha detto:
“Anch'io ti riempio!”
Quasi a voler sottolineare il fatto che qualche d'un altro, oltre lui, mi stava inondando la vagina. Torno a casa e dopo pranzo mi rilasso insieme ai miei figli e a mio marito che sembra più tranquillo e sereno. poi dopo una cena abbastanza rapida lui esce se ne va al lavoro, mentre io porto i miei figli da mia suocera dove Angelo se ne prenderà cura fino al mio ritorno. Quando io arrivo a casa loro, è ancora un po' presto per prepararci e trovo Anna che ha organizzato tutto per la serata. Ha preparato un bagno caldo e nuda mi immergo nella vasca e mi rilasso per una ventina di minuti. Poi lei entra nel bagno con un grosso telo bianco di spugna e mi invita ad alzarmi nuda davanti a lei. Ho un brivido mentre la vedo che osserva il mio corpo e quando mi abbraccia con il telo mi sussurra che sono una splendida donna. Poi entriamo in camera sua e sul letto trovo le cose che indosserò per la sera. e lei mi invita a sdraiarmi nuda sul letto io la guardo un po' indecisa. Dopodiché mi invita a rimanere sdraiata prona con il culo in aria e dopo un attimo torna e mentre sono ancora piegata così la vedo con una grossa peretta in mano quella per i clisteri.
“È meglio essere preparate a tutto! On certa gente è quasi scontato che te lo infileranno anche qui, quindi meglio una buona preparazione.”
Mi fa due perette e anche mi dice che anche lei ne le ha già fatte. Poi mi vesto e mi avvio al mio appuntamento con l’anima confusa, il cuore in subbuglio e tanta tensione. Mi sento un agnello sacrificale e questo mi sembra troppo duro. Arrivo al parcheggio e quando scendo trovo ad aspettarmi Alberto. Mi guarda e sorride compiaciuto di quello che vede.
“Bravo a puttanella! Vedo che ti sei adeguata alla serata.”
Saliamo in auto e mentre ci dirigiamo in un luogo dove lui penso incontrerà anche Bruno per scoparmi, lui con una mano e mi accarezza le cosce e ride compiaciuto.
“Hai delle belle cosce e una bella fica pelosa come piace a noi.”
Mi accarezza la vagina, e insinua a due dita dentro facendomi gemere. Io cerco di serrare le cosce e lo guardo un po' con l'aria furiosa ma lui per tutta risposta apre la cerniera dei pantaloni ed estrae il cazzo poi prende la mia testa e mi obbliga a prenderglielo in bocca.
“Leccami e tienilo caldo perché voglio arrivare già bello pronto per sfondarti. Leccalo soltanto perché non voglio sborrare!”
Sono molto tesa e in ogni caso cerco di opporre un po' di resistenza, ma la sua mano forte sul mio capo mi impone di prenderlo in bocca. Lo lecco con calma perché lui non sborrare vuole solo sentire la mia lingua e la mia bocca calda sulla sua cappella. Così piegata non riesco nemmeno a vedere dove stiamo andando e dopo un po' di curve ad un tratto entriamo dentro un cancello e percorriamo un lungo viale alberato fino ad arrivare ad una splendida villa. Scesi dall'auto quando entro trovo ad aspettarmi una strana sorpresa: sulla soglia della porta trovo Anna mia suocera che sorridendo mi dice: benvenuta! La guardo sbigottita cercando di capire cosa lei stia facendo in quel posto. Lei non dice altro, però lei mi prende per mano e entriamo in un ampio salone dove ci sono circa una dozzina di persone. Riconosco immediatamente fra quelle persone alcune facce che mi sono già note. C’è Giulio, Sandro, Mario, Carlo, Augusto, che mi guardano e ridono compiaciuti mentre non conosco le altre persone che sono di età variabili e che mi osservano ridendo. Anna mi porta al centro della sala e mi esibisce a tutti loro con parole che mi lasciano senza fiato.
“Ecco a voi signori questa che è la nostra new entry nel cerchio magico. Lei è mia nuora una giovane puttanella che deve essere addestrata alla totale obbedienza.”
Li guardo sbigottiti e mentre sta parlando arrivano altre tre donne che già sono nude e indossano solo dei tacchi alti e delle autoreggenti. Loro mi guardano e sorridono e poi si siedono sui divani e cominciano ad accarezzare i maschi che vi sono seduti sopra. Io invece vengo presa da alcune persone tra cui anche Giulio che mi prendono per mano e oltrepassato una porta scendiamo lungo una scala a chiocciola che ci porta in uno strano sotterraneo. È molto grande e all'interno ci sono tante cose che mi lasciano stupita. Ci sono dei letti rotondi con degli specchi intorno alcune catene appese alle pareti una strana croce a X, un’altalena con delle cinghie per legare chi sta seduta sopra. Poi delle rastrelliere con fruste e dei ripiani con falli di tutte le dimensioni e colori. Sono terrorizzata, li guardo e cerco di sottrarmi a quello che immagino essere un crudele destino ma è la voce di Bruno che si materializza dietro di me mentre tiene fra le mani un'altra delle donne che è entrata appena dopo di me.
“Ascoltami bene puttanella, se vuoi bene la vita di tuo marito diventi calma e serena, tu questa sera ti lasci fare tutto ciò che vogliamo altrimenti non solo la sua vita sarà un inferno ma anche la tua cambierà radicalmente.”
Guardo Giulio e annuisco cercando in qualche modo di limitare i danni.
“Va bene, però vi prego: Non fatemi del male
e soprattutto lasciate in pace mio marito!”
Loro ridono e mi guardano mentre vengo presa e spogliata nuda, poi sollevata, e fatta sedere su quella strana altalena. Subito le mie mani vengono sollevate in alto e legate a delle cinghie alle corde dell'altalena poi la donna che era insieme a Bruno si inginocchia fra le mie cosce e incomincia a leccarmi la fica mentre io vengo fatta sdraiare all'indietro perché le corde sono allentate e così mentre dondolo avanti e indietro mi trovo una stesa di cazzi davanti alla faccia tutti da leccare da succhiare. A turno si spostano e passano tutti per la mia bocca mentre la ragazza continua a torturare il mio clitoride e ben presto un urlo riempie la sala. Godo. Godo, e il mio cervello si spegne la mia fica si contrae e comincio ad entrare in una dimensione dove i pensieri scompaiono, la mia mente si annulla, e solo il mio corpo reagisce in cerca del piacere. Ho giusto il tempo di tremare ancora dal piacere quando improvvisamente sento aprirmi le cosce e sollevo un attimo lo sguardo dal cazzo che sto succhiando per vedere Bruno che si insinua dentro di me spingendo con forza quel grosso ariete che si trova tra le gambe. Mi sento aprire la fica dilatarla fino in fondo, spaccarla letteralmente in due. Lui consapevole del fatto che ha delle dimensioni equine, scivola lentamente dentro di me che nonostante abbia provato un orgasmo ancora non sono molto lubrificata. Lo spinge un po' dentro e poi lo ritrae e lo affonda ancora. Lo fa lentamente senza fretta dopo aver fatto spostare un po' il mio corpo fuori dall'altalena in maniera che ora la ragazza che prima mi leccava si è inginocchiata ancora più sotto e prende a leccarmi anche il culo. Lui metodica lentezza, con calma, mi penetra fino in fondo. Solo la metà del suo cazzo riesce ad entrare, e quando sento la punta sbattere con forza contro l'utero urlo in un misto di piacere dolore che mi procura un altro orgasmo quasi istantaneo. È una scarica che stravolge il mio corpo lo fa tremare e mi fa urlare mentre lui adesso incomincia un movimento continuo, un va e vieni che mi fa godere in continuazione. Inizia una girandola di orgasmi mentre lui dopo avermi scopato ancora un po' e fatto godere di nuovo si sfila e lascia il posto ad un altro che mi penetra immediatamente. Lo sento entrare senza nessuna difficoltà da quanto sono ormai dilatata e sfondata. Quest'altro mi scopa velocemente e poco dopo lo sento irrigidirsi e mi scarica dentro lunghi piatti di sborra che colano dal mio buco spanato scivolando giù lungo la fica e vanno a colare fino al buco del culo dove la ragazza che sta sotto a bocca spalancata mi lecca e raccoglie anche questa sborrata. Sono stravolta, mentre un altro cazzo mi viene in bocca e un altro mi penetra. È più grosso lo sento di più perché le pareti si sono un po' richiuse. Mi sbatte e mi stantuffa velocemente anche lui poi inizia a sborrare. Quando esce lascia il posto a Giulio, che con un ghignetto sadico mi guarda e mi dice:
“La tua fica è troppo aperta! Adesso passiamo al secondo canale!”
Infila il cazzo nella fica e lo bagna degli umori e nella sborra che contiene poi dopo averlo ben ricoperto solleva le mie gambe e con decisione lo affonda nel mio culo. Mi sento aprire anche questo buco. Cerco di protestare ma non serve a niente, perché ho la bocca piena di un altro cazzo che lo spinge giù per la gola e mi costringe a succhiare con forza, altrimenti rischio quasi di soffocare. È abbastanza lungo e ciò mi provoca dei conati di vomito che cerco in qualche modo di sopportare mentre Giulio è entrato tutto fino in fondo dentro di me. Bruno lo guarda e gli dici sbrigati perché voglio assaggiare questo buco anch'io. Giulio si gira e scherzando con lui gli dice che lui sarà l'ultimo a sfondare il mio culo perché altrimenti gli altri nemmeno lo sentiranno dopo che me lo avrà sparato e sfondato con il suo cazzone. Chiudo gli occhi e mi lascio andare. Godo un orgasmo dopo l'altro senza limite di continuità mentre sento il cazzo di Giulio che mi sfonda continuamente. Ad un tratto dopo l'ennesimo orgasmo lui si sfila, e vengo fatta scendere dall'altalena e posizionata su uno dei letti. Bruno si sdraia supino e mi fanno salire su di lui e mi ritrovo di nuovo il suo grosso membro ben piantato dentro la fica. È una sensazione sconvolgente e sentire con quanto vigore mi apre e mi dilata di nuovo. Questa volta scivola più agevolmente perché sono già piena della sborra degli altri che mi sono venuti dentro. Mi spingono in avanti a distendermi su di lui e poi improvvisamente sento qualcuno che mi apre il culo mi giro, e vedo Sandro che ridendo mi dice adesso ti portiamo in paradiso. Mi spinge il suo grosso cazzo tutto nel culo mentre io mi sento letteralmente sfondare. Urlo, e subito la mia bocca viene riempita da un altro cazzo che vuole essere succhiato. Mi trovo presa così stretta fra tre maschi che mi fanno impazzire e mi scopano in ogni buco. Gode in continuazione mentre perdo il conto di quanti riempiono i miei buchi con la loro sborra. È una girandola di piacere incredibile dove io sono usata a piacimento di chiunque voglia svuotarsi fra le mie cosce, nella mia bocca o nel mio culo. Stravolta dal piacere rimango distesa sul letto dopo non so quanto tempo e quanti orgasmi provati. Sono stordita al limite dell’incoscienza. Mentre sto ancora tremando di piacere improvvisamente vedo comparire Anna e al suo fianco Paolo. Il terrore si impadronisce del mio corpo mentre lo guardo cercando di capire come mai lui si trovi al mio cospetto.
“Io… Io amore… Non è possibile!”
Tutto si annebbia e diventa buio. Quando mi sveglio di nuovo mi ritrovo nel mio letto e Paolo è seduto accanto a me e mi guarda e mi sorride e mi dice che va tutto bene. Io lo guardo cercando di capire e lui dopo avermi dato un bacio sulle labbra mi elargisce la spiegazione di tutto quello che è successo.
“Ti amo. Ti volevo diversa, ma sapevo che tu non avresti mai accettato di vivere esperienze così trasgressive. Da quanta che ho memoria delle cose, ho sempre visto mia madre scopare con altri maschi sotto lo sguardo estasiato di mio padre ed io da tempo volevo vivere la stessa esperienza. Era però quasi impossibile che tu avresti accettato così ho chiesto aiuto a mia madre che a sua volta quando ha saputo che Giulio e Sandro ti avevano scopato ha deciso che era giunto il momento che anch’io avessi il piacere di vederti godere con altri maschi. Lei conosceva da tempo Giulio, perché era il secondo maschio con cui lavorava quando facevano parte le quella squadra speciale. È per questo che tu sei stata assunta, nel suo studio e naturalmente abbiamo architettato tutto perché volevo finalmente una moglie troia. Non puoi capire con quanta gioia ho assistito attraverso una telecamera all’apertura del tuo culetto e mi sono segato e ho goduto tantissimo. La stessa cosa ho provato ieri sera mentre tutti quei maschi di scopavano e ti aprivano il culo. Non c’è nessun problema nel mio lavoro, era solo una scusa per invogliarti ad accettare di sacrificarti per me. Ti amo da impazzire, e da oggi potrai vivere tutte le avventure che vorrai perché io come mio padre sarò sempre al tuo fianco e accetterò il piacere che tu vorrai provare ogni qualvolta deciderai di andare con un altro maschio.”
Lo guardo stupita, sento dentro di me che qualcosa è cambiato profondamente e nonostante sia alquanto adirata con lui, non riesco a non pensare al fatto che tutto quello che è successo è stato solo perché io gli ho sempre negato un po’ di trasgressione. Chiudo gli occhi e mi addormento pensando che la vita adesso sarà più bella.

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