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Al matrimonio di mio cugino carabiniere


di Membro VIP di Annunci69.it GiadaLabbraBollenti
09.08.2017    |    9.842    |    14 9.6
"Quante volte uscivamo in comitiva con le fidanzate e con una scusa i maschietti mi portavano nei bagni per un bokkino al volo, uscendo dopo poco come se nulla..."
Finalmente è arrivato il giorno del matrimonio di mio cugino Marco: bello come il sole, moro moro dallo sguardo intenso, un atleta con la divisa. È sempre stato il mio preferito tra i tanti cugini della mia famiglia. Quella che era la sua fidanzata e che poi è diventata sua moglie, è stata mia coinquilina, tempo fa. Una coppia splendida e felice. Ed io felice per loro. Fin da piccoli abbiamo avuto un rapporto speciale: dalla prima volta in cui giocando a casa mia fece cadere apposta sotto il tavolo una carta di un gioco e mi ordinò di riprenderla. Con mia sorpresa trovai un cazzone enorme davanti alla mia bocca e sentii la sua voce già maschia dirmi "Amò hai visto che bella sorpresa? Dai prendilo tutto in bocca, lo so che ti piace". Non me lo feci ripetere ed iniziai a sbokkinarlo intensamente, la mia lingua era un vortice intorno alla sua cappella, le mie labbra una caldissima ventosa che succhiava tutto fino alle palle, fino a sentire l'esplosione della sua sborra che mi inondò tutta la gola e che ingoiai fino all'ultima goccia. Sentirlo ansimare e godere mi diede una grande soddisfazione. Non era la prima volta che lo facevo: già da un paio di settimane l'altro mio cugino insieme ad un amico più grande prenotava i pomeriggi i cui ero sola, senza i miei in giro a controllare. I due avevano parlato e mi dissero che volevano farmi essere la loro troia di famiglia. Fu così che iniziarono a farmi sempre più spesso compagnia e sparsero la voce a tutti i 15 cugini, altrettanti nipoti ed alla fine anche ai loro papà, i miei zii. Venivano a casa, mi portavano fuori, ogni occasione era buona ed io ero sempre più felice di essere la loro femmina troia. I momenti più belli erano per le feste quando a casa di qualche parente si concentravano cene e pranzi. I parenti lontani rimanevano a dormire a casa e la notte era sempre una gran festa visto che dormivamo tutti insieme: io ed i maschietti da una parte e le femmine sempre in altre case. Bastava chiudere la luce per accendere i nostri desideri: farli godere insieme per tutta la notte era meraviglioso. Per natura ero sempre stata femminile, snella, dalla pelle liscia e vellutata e piano piano crescendo negli anni iniziai cure ormonali per diventare sempre più la loro donna. La mia mamma lasciava correre mentre il mio papà venne a mancare presto. Ciascuno dei maschi della famiglia sapeva ma teneva il segreto con le proprie donne, mogli o fidanzate che fossero. Così da soli do insieme venivano da me perché solo io riuscivo ad esaudire i loro desideri ed a farli godere senza limiti. Quante volte uscivamo in comitiva con le fidanzate e con una scusa i maschietti mi portavano nei bagni per un bokkino al volo, uscendo dopo poco come se nulla fosse. E nessuna ha mai sospettato niente, anzi ero amica delle loro fidanzate. Così venne naturale che il mio bel cugino Marco mi proponesse di essere la loro schiava per la festa di addio al celibato, che passai sotto il tavolo mentre 40 maschi cenavano ed io uno ad uno li spompinavo. Quella notte, finita la cena fui presa da tutti e riempita come non mi era mai successo. Una goduria per amici e parenti. Marco è un carabiniere stimatissimo, e già mi aveva presentata a tanti suoi colleghi ed amici. Fui però sorpresa il giorno delle nozze. Prima che si celebrasse la funzione in Chiesa con tanti suoi colleghi in divisa, amici, famiglie e naturalmente i miei parenti. La sposa non era ancora arrivata così mi fece cenno di andare in canonica. Mi appartai con lui, si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio col suo accento napoletano così sexy "Quant si bbell, non ce la faccio sto troppo teso, aggià sfugà" così con le mani mi portò la testa davanti al suo pacco già in tiro ed iniziai a succhiarlo. Mi girò, mi alzò la gonna ed iniziò a scoparmi la fica anale fino a riempirla del suo caldo nettare. Rilassato e disteso andò a pronunciare il suo "Sì". Io ero ancora bagnata ma felice della loro radiosa felicità. Inutile dirvi come è andata al ricevimento tra cugini, amici e zii. La cosa più bella me la disse il mio cuginetto Marco, sussurrandomela all'orecchio:"Mi sono sposato ma ricordati che tu sarai sempre e per sempre la mia troietta di famiglia". Ci baciammo con gli occhi, e tornammo a ballare mentre un altro mio cugino mi fece l'occhiolino.
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