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Se un furto diventa piacervole. Molto piacevole!


di Membro VIP di Annunci69.it GiadaLabbraBollenti
03.10.2021    |    8.958    |    11 9.8
"Irrefrenabile il desiderio porta le mie mani ad aprirgli del tutto i jeans sdruciti ed abbassargli le mutande ed in un istante il suo Cazzone già duro e pronto..."
Ogni tanto torno nella casa dove sono cresciuta, teatro delle primissime esperienze di quando ero bambina. Così in jeans attillati, perizoma bene in vista, maglietta aderente e capelli raccolti arrivo con la mia valigia a casa. Già fantasticavo degli incontri da organizzare quando scopro che la serratura è forzata ed i ladri hanno fatto visita a casa! Che disgrazia! Chiamo i miei cugini che però sono a Napoli e girano l’intervento a dei loro colleghi. Prima però sento il fabbro per riparare la serratura. Si presenta un bellissimo ragazzo barbuto e muscoloso come piace a me e subito la mia fica anale inizia a bagnarsi. Entriamo in casa tutta messa sotto sopra. Completini di pizzo e calze dappertutto che neanche un negozio di intimo! Lui professionalissimo fa finta di niente e lavora mentre io inizio a raccogliere e sistemare le cose.
“Devo prendere un caffè, tutte le mie cose sono fuori posto!”.
“Non si preoccupi signorina, vede che la macchina del caffè non è stata rubata. Glielo preparo io, mi dia due minuti”.
Aveva le mani grandi e callose da lavoratore e delle gambe sexy da calciatore a forma di uncino avvolte da jeans sdruciti che mettevano in evidenza tutte le forme.

Chiede di usare il bagno, ma lascia la porta aperta così l’occhio cade e lo guardo mentre a gambe larghe fa pipì. Sexy da morire! Si lava le mani ed io accorro a porgergli una asciugamano. La patta è gonfia ed ancora aperta. La tensione sessuale alle stelle.
“Che disastro, eh?”
Non riesco a rispondere subito. Mi chino istintivamente a raccogliere alcune cose per terra e con il viso ad altezza del suo pacco, ancora sbottonato, guardo i suoi occhi sibilando “Beh, si…”.
Irrefrenabile il desiderio porta le mie mani ad aprirgli del tutto i jeans sdruciti ed abbassargli le mutande ed in un istante il suo Cazzone già duro e pronto era nella mia bocca. Inutili i tentativi di balbettare qualcosa che assomigliasse ad una protesta (“ Ma cosa fa, ahaaaaaa….”) le mie labbra avide succhiavano come non mai questo cazzone duro come il marmo, venoso e dalla cappella grossa, ed in pochi secondi vengo inondata da potenti schizzi di piacere che ingoio fino all’ultima goccia.
Pulisco tutto, lui si ricompone e mi fa il caffè: “Sei fantastica” dice, ed aggiunge “Sai che sono ancora duro? Nessuno mi aveva mai fatto godere così rapidamente con la bocca”. Eccitata come non mai dalla mia sfacciata troiaggine, faccio scivolare lentamente il mio perizoma ed alla vista del mio culo e delle mia fighetta, già aperta, questa volta senza esitare, mi prende i fianchi, tira fuori il suo Cazzone dai jeans, e già durissimo mi sfonda con un colpo netto e potente il mio buchetto già lubrificato dalla voglia e inizia a scoparmi con vigore facendo prima urlare dal dolore e poi mugolare dal piacere. Lo sento tutto, scivola forte ed accelera sempre di più fino a quando lo sento pulsare dentro di me e mi riempie del suo seme. Suona un attimo dopo il citofono: è la Polizia. Si ricompone, Velocemente saluta e va via.

Arrivano due splendidi poliziotti: uno sui 25 anni l’altro, il capo, sui 35.
Alti, mori, barbuti e palestratissimi. I loro occhi erano vispi ed i modi gentili e ruvidi allo stesso tempo. Il fatto che siano stati preparati dai miei cugini mi rassicura, ed intuisco anche una certa eccitazione nel vedermi. L’occhio cade sulla loro bellissima divisa e poi, inevitabilmente sui loro pacchi. Il più giovane è già eccitato: si nota subito un notevole rigonfiamento in mezzo alle gambe; anche l’altro è duro ma più imbarazzato. Sono in piedi davanti a me, con le gambe aperte che mi fanno domande su domande. Io non riesco a distogliere lo sguardo dai loro pacchi e questo a loro piace, piace tantissimo. Dobbiamo fare il verbale cosi preparo loro un caffè e li faccio sedere per stare più comodi.
“Sono suoi tutti questi completini intimi?”
“Si sono una stilista”
“Suo cugino ci ha avverititi”, dice il più giovane dei due sempre più visibilmente eccitato.
“Sono una stilista, adoro essere sexy. Ed adoro far godere bei maschi specie se in divisa” aggiungo io.
“Si, suo cugino ha chiamato un amico comune e ci ha spiegato…”
“Che cosa?” Chiedo maliziosamente.
“Della sua grande ammirazione per noi poliziotti”.
A volte raggiungo una spudoratezza incredibile, ma i loro cazzoni erano talmente duri e spingevano contro i pantaloni aderenti che mi pareva doveroso dare sfogo alle loro pulsioni.
“Si, è vero. Io sono sempre a disposizione. Tutte noi femmine dovremmo sempre essere pronte a far rilassare i tutori dell’ordine che ci proteggono”. A questo punto faccio cadere volutamente la loro penna a terra per avere una scusa per mettermi in ginocchio, una delle mie visuali preferite. Le loro gambe larghe sembravano invitare le mie mani a scivolare verso i loro pacchi duri. Così in pochi secondi ho prima iniziato a massaggiarli e poi ho aperto la patta ed iniziato a succhiare prima uno poi l’altro. A contatto con le mie labbra hanno iniziato subito ad ansimare. Il più giovane aveva un Cazzone durissimo e doppio mentre l’altro era lungo e con la cappella enorme. Il capo dei due si alza in piedi per palparmi la fichetta anale, così in pochi minuti uno davanti ed uno dietro, inizio a strusciare il culo ed a sbocchiate con le me labbra bollenti sui loro pacchi.
“Ma noi siamo in servizio” tentò invano di protestare uno dei due proprio mentre lo presi in bocca e sentii un sospiro di piacere profondo. In pochi minuti avevo un cazzo in bocca ed uno che mi pompava la fica anale. Sembravano indemoniati e poco dopo mi riempirono del loro seme direttamente in corpo: uno in gola mentre l’altro direttamente in pancia.
“Siete stati fantastici. Chi l’avrebbe mai detto che un furto sarebbe stato così piacevole?”
Risate di tutti.
Firma del verbale e appuntamento per il giorno dopo.
“Se ha bisogno di un aiuto per mettere a posto…”
“Decisamente si”, risposi.
“Bene, domani alle 8 in punto saremo da lei”
“Con enorme piacere” dissi.
Ed avevo ancora in bocca il sapore del loro succoso piacere.
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