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La porno segretaria


di Membro VIP di Annunci69.it VanessaConte
25.05.2021    |    892    |    4 9.3
"Dopo un po' riemergo da sotto la scrivania, il mio capo seduto sulla sua sedia mi ordina di andare da lui e di salirgli sopra, ovviamente facendomi infilare..."
Entro sculettando nella stanza, dove si trovano tra uomini indaffarati a discutere di affari, appena mi vedono sulla soglia della porta, con il mio vestito nero attillato con la sua scollatura generosa che a stento trattiene dentro i miei seni, le scarpe aperte con le le zeppe e i tacchi a spillo alti 12 cm, ammutoliscono e mi guardano con i loro occhi vogliosi.
-Avete bisogno di qualcosa, signori- chiedo loro, - Sono a vostra completa disposizione-. Mentre continuano a fissare le mie procaci curve, il mio capo mi dice - Sì di là, nel frigorifero c’è un bottiglia di vino bianco valla a prendere e portacela con dei bicchieri-.
Vado e preparo il tutto, sistemo in un vassoio e ritorno nella stanza, quando entro e mi avvicino alla scrivania, noto con sommo piacere che tutti e tre sono completamente nudi e tranquillamente seduti sulle sedie continuano a discutere.
Mi pare chiaro che l’incontro sta prendendo una piega decisamente calda e interessante. Poso il vassoio sulla scrivania ed inizio a versare il vino nei bicchieri, ed eseguendo questa operazione mi piego quasi a novanta gradi facendo apparire tra il generoso spacco posteriore del mio vestito, il mio culo polposo, posizionandolo quasi in faccia ad uno dei due che si trova seduto difronte al mio capo, che con un occhio porcino e divertito mi guarda svolgere questa operazione.
Mentre sto ultimando di versare nei bicchieri il vino, sento due mani che leggermente mi divaricano le chiappe e subito una lingua insinuante che inizia a leccarmi l’ano. Devo dire che questa operazione mi aggrada molto, tant’è che inizio ad ondeggiare il mio sedere per farmi arrivare la lingua da per tutto.
Nella stanza la temperatura, malgrado l’aria condizionata è salita di parecchio, e per sbollentarla un po', mi rialzo facendo terminare al tipo la sua leccata mentre con il vassoio ed il culo di fuori mi avvicino agli altri due che nel frattempo si stavano menando i loro cazzi diventati già belli duri, porgendo loro il vino.
Terminato di offrire il vino a tutti e tre, prendo la bottiglia e inizio a bere facendomi scolare il vino nella scollatura del vestito. A questa visione i tre non si tengono più, allora il mio capo mi ordina di mettermi sotto il tavolo e a turno di iniziare a spompinare i loro cazzi. Ovviamente obbedisco con piacere e mi sistemo sotto il tavolino iniziando a spompinare proprio il cazzone del mio capo a cui la cappella rosso fuoco pare scoppiare da un momento all’altro, la mia lingua stuzzica il glande e i testicoli, mentre le mie mani massaggiano l’asta turgida. Passo poi al tipo che mi aveva leccato il culo e noto con piacere che è ben fornito, la cosa non può far altro che piacermi e anche a lui riservo le stesse attenzioni, infilandomi più volte il suo cazzone in bocca e stuzzicando con la lingua tutta la sua asta. Il terzo, poverino rimasto per ultimo appena mi sente piega il suo uccellone e me lo sbatte in faccia, io tiro fuori la lingua lo stuzzico e appena lui si ferma lo prendo con le mie mani e me lo metto in bocca insalivandolo ben bene. Dopo un po' riemergo da sotto la scrivania, il mio capo seduto sulla sua sedia mi ordina di andare da lui e di salirgli sopra, ovviamente facendomi infilare il suo cazzone nel culo.
Come una gatta, mi avvicino a lui mi tiro su il vestito mi sistemo sopra di lui puntandomi la sua cappella sul mio ano lubrificato e appena mi lascio lo sento entrare tutto fino alla base dei testicoli, questo ingresso è accompagnato da un profondo sospiro di piacere.
Mentre il mio capo stallone inizia a pomparmi, faccio avvicinare gli altri due e me li sistemo uno a destra ed uno a sinistra gli prendo nelle mani i rispettivi cazzi e alternativamente me li spompino. L’aria nella stanza oramai è torrida, il mio capo accompagna ogni stantuffata con grugniti e parole colorite nei miei confronti mentre gli altri due hanno iniziato a leccarmi i seni e alternativamente ci baciamo con le lingue. Uno di loro prende la bottiglia di vino e la versa sul suo uccello e poi me lo porge facendomelo succhiare, io apprezzo il gesto e ringrazio.
Dopo un po' che cavalco la posizione mi ha stancata e per non far venire il mio capo mi rialzo sfilandomi il suo uccello bollente dal culo, e mi posiziono alla pecorina appoggiata alla scrivania offrendo il mio culo allargato al primo che trova l’ingresso. A questo punto succede di tutto, il tipo che mi ha fatto succhiare il suo cazzo al vino è il più lesto e me lo pone subito iniziando a pomparmi, mentre l’altro mi sbatte il suo cazzone sulle chiappe quasi a battere il ritmo delle pompate all’altro, il mio capo invece assiste soddisfatto alla scena seduto sulla sua sedia menandosi il cazzo per mantenerlo in tiro. Dopo un po' sento sfilarmi il cazzo del tipo e subito entrare e riempirmi con il cazzo del più dotato dei tre che inizia subito a fottermi con colpi lenti e profondi.
Nel frattempo gli altri due si mettono di fianco a me e mi porgono i loro cazzi da succhiare, cosa che non può che farmi piacere. L’odore del sesso ha impregnato la stanza, nella foga di quest’orgia sento ad un certo punto uno dei tre che mi prende il mio cazzo e se lo mette in bocca iniziando a farmi un pompino, la cosa mi fa piacere, ma sono costretta a fermarlo perchè altrimenti ma fa venire. Ora ritorna il turno del mio capo, ma a questo punto decidiamo di cambiare ancora posizione, io mi giro salgo sulla scrivania e mi ci distendo, allargo le gambe e offro il mio culo al mio capo che mi infila il suo nerbo turgido iniziando a stantuffarmi con decisione, ghermendomi la base delle cosce mentre io ho distendo le mie gambe lisce sul suo corpo sudato, e mentre lui mi sta scopando gli altri due iniziano a leccarmi le gambe e a succhiare i diti dei mie piedi, provo una sensazione di eccitante incredibile perversione, insomma amiche, capite io al centro dell’attenzione di tre maschi infoiati che con i loro cazzi, le loro mani, le loro lingue e i loro corpi si stanno divertendo con il mio corpo voglioso.
Mentre il mio capo mi sta fottendo alla grande io contraendo i muscoli del sedere gli faccio sentire ancor più tutto il mio culo, uno degli altri due mi sbatte in faccia il suo cazzo ed io glielo lecco avidamente.
Sono talmente presa da questo pompino che mi accorgo a mala pena che ci è stato un avvicendamento nel mio culo, e lo noto soltanto perchè lo sento più pieno del cazzo del più dotato dei tre, che con foga riprende a scoparmi. Ora il mio capo è all’altro lato e anche egli mi porge il suo tarello da succhiare. Con le mie gambe stringo a me e aiuto nelle stantuffate lo stallone, constatando allo stesso tempo la consistenza muscolare dei suoi glutei. Mentre siamo così impegnati tutti e quattro chiedo di essere rinfrescata, e il mio capo si allontana un attimo e torna con un’altra bottiglia di vino fresco, la stappa e me ne fa colare sulla bocca un pò, ovviamente il nettare di Bacco mi scola da per tutto La stessa operazione viene riservata anche agli altri due, ed infine, lo versa sul cazzo dello stallone che mi sta scopando, portando così un po' di refrigerio anche al mio culo. Così inzuppati di sudore e vino stiamo raggiungendo l’apice del godimento, infatti dopo l’ultimo cambio alla scopata tutti e tre si apprestano alla sborrata finale.
Io oramai scivolo sul tavolo bagnato come un’anguilla e con le mie mani masturbo i cazzi del mio capo e del dotato, mentre do il ritmo, con le mie gambe alle stantuffate del terzo. Il primo a venire ed esplodere in una copiosa sborrata è proprio lo stallone che versa tutto il suo prezioso nettare sui miei seni e sul resto del corpo, e mentre io mi spalmo accuratamente il suo sperma, arriva in un grugnito di piacere quello che mi stava scopando, facendo appena in tempo a tirare fuori il suo uccello e sborrandomi tra le gambe e sul ventre. Il terzo è il mio capo che invece mi sborra direttamente in faccia.
Mentre io mi spalmo tutto quello sperma, vengo aiutata dagli altri due che mi accarezzano e mi palpano il corpo. L’odore di sborra, del vino e dei nostri corpi ha impregnato la stanza, siamo tutti e quattro sfiniti e io in particolar modo, soddisfatta guardo i miei stalloni, e già penso al prossimo incontro.
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