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Gay & Bisex

Sono solo parole


di scrittore
30.04.2024    |    24    |    0 8.0
"“Qui non si può passare cazzo” esclama ma io indosso le cuffiette e anche se ho sentito le sue parole faccio finta di nulla..."
Passeggio come al solito presso gli impianti sportivi ma ora che la stagione dovrebbe migliorare cambio parte del mio percorso e allungo un pezzo verso l’abbazia di S. Bartolomeo.
Per arrivare fin lì mi servo di un ponte dove possono transitare solo pedoni, cicli, carrozzine, passeggini, sedie a rotelle, etc. e alla fine per accorciare qualche metro di strada ci sono delle scale che evitano due piccoli pezzi.
Queste scale finiscono in una via chiusa dove c’è un’abitazione recintata e con un cancello in ferro.
Proprio oggi fuori ci sono parcheggiate due auto, una Peugeot nera e un vecchio Mercedes verde che quasi danno fastidio.
Cammino in salita poi per il ritorno utilizzo una corsetta dolce senza mai strafare e quando sono a pochi metri dalle scale di poco fa noto un tizio appoggiato sul cofano di una delle vetture.
“Qui non si può passare cazzo” esclama ma io indosso le cuffiette e anche se ho sentito le sue parole faccio finta di nulla.
“Ohi, dico a te, dove cazzo vai” e anche adesso me ne frego di ciò che dice anche perché non c’è nessun avviso che impedisce il passaggio.
Siamo quasi vicini, le scale sono proprio dove sta lui e mi accingo a scendere la prima quando lui insiste: “vieni in casa, ti rompo il culo”!
Mi blocco, ora voglio proprio vedere e lo guardo e lui: “entriamo, sono solo, ti sfondo il culo bene bene”.
Ci sono due possibili risposte: ok vengo oppure ma vaffanculo; in pochi istanti devo cercare di capire se è un pazzo che una volta in casa vorrebbe picchiarmi e ammetto che ha un fisico possente ma non grasso, è alto almeno dieci centimetri più di me e mi pare in forma oppure ci ha provato immaginando che non mi sarei fermato; ok vengo rispondo!
Apre il cancello e dopo pochi metri il portone di casa; capisco che è una casa vissuta, non vive da solo ma ha compagnia, una famiglia, una moglie, figli, genitori, un compagno ma non vive da solo, troppi indizi lo fanno percepire.
La sua mano finisce sulla mia nuca e la lingua in bocca, sono impreparato mentre limona con forza e le bocche sono attaccate, una mano finisce sulle mie chiappe e dopo un breve massaggio la infila sotto i pantaloni della tuta e mi stringe le natiche poi il dito va sul buco e lo massaggia; non ha mai staccato la bocca dalla mia.
Mi lascia la nuca sapendo che non me ne vado e afferrando una mano la porta sul suo cavallo, è in erezione piena ed è duro, durissimo, lo sento che pulsa fremente, che bel bastone di carne.
Ci stacchiamo e non mi dà tregua, alza la mia maglia e mi lecca e morde i capezzoli, abbassa i miei pantaloni appena sotto le cosce e mentre il dito torna al suo posto afferra il cazzo e mi masturba, un gioco di mani e dita che mi fa trasalire e mentre chiudo gli occhi mi spinge sul largo divano di pelle emi fa mettere in ginocchio per poter leccare il culo mentre continua a masturbarmi, rischio di venire.
Lo appoggia letteralmente sul buco del mio culo lubrificato, non so come ha fatto a slacciarsi i pantaloni ma il cazzo preme e lentamente va dentro allargando il passaggio e facendomi lamentare e subito sceglie quel ritmo che gli permette di scopare a lungo mentre scava il mio sfintere e lo fa diventare accogliente.
Con le chiappe strette tra le sue mani fa come vuole, adagio, veloce, brutale anzi la brutalità non manca mai, mi schiaffeggia e urlo poi comincia a spingere veloce e forte con un ritmo indiavolato e dopo qualche istante mi chiede di voltarmi e lo sperma mi lava il viso, è bollente e un poco ne ingoio anche se avrei voluto sborrare anche io.
Non è finita come pensavo, mi chiede di togliere tutto e così fa lui poi sono seduto e in piedi difronte mi chiede di leccare il suo corpo, lecco il petto e i capezzoli duri, la pancia e l’ombelico e il cazzo è di nuovo duro, finisce in bocca ancora con il sapore dello sperma e poco dopo è di nuovo durissimo, si volta e mi porge il culo, la lingua gioca con il suo buco e un dito va dentro e quando si rigira è teso al massimo, afferra le mie gambe e le solleva poi si appoggia sul divano e cerca il culo, entra deciso e urlo poi spinge come se fosse l’ultima scopata e mi fa tremare tutto, sento che le pareti del culo sono stressate dal cazzo che brutalmente sfonda come aveva promesso all’inizio poi le ultime bordate le ricorderò a vita, è come se dovesse entrare tutto, le palle anche, sono davvero spinte portentose e quando si sfila e spruzza lo sperma mi colpisce dappertutto, mi lava per quanto ne esce e appena termina di schizzare afferra il mio cazzo e con due colpi mi manda in estasi e sborro anche io mentre con la mano aperta tenta di raccogliere il mio seme per spalmarlo poi sul mio viso e in bocca, cazzo che scopata.
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