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Mio Padre è un Mandrillo, IO sono Peggio -6-


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
07.04.2024    |    32.084    |    0 9.1
"Era un atto incredibilmente intimo e sentivo il peso della responsabilità sulle mie spalle..."
Il maestoso pene si ergeva alto e fiero davanti a noi, la sua forma magnifica catturava la nostra attenzione.
La sua perfezione e la sua bellezza mi lasciò a bocca aperta, mentre lo guardavo con ammirazione e tantissima invidia, il mio a confronto era un puffo nano. Il glande gonfio e roseo implorò il nostro tocco, come se ci pregasse di accarezzarlo con le nostre labbra.

Io e Anna guardammo questo spettacolo meraviglioso, non potemmo fare a meno di provare un intenso desiderio di esplorarne ogni centimetro. La sua lunghezza sembrava estendersi all'infinito, come se ci invitasse a scoprirne ogni curva e contorno. Le vene che correvano lungo la sua superficie aumentavano il suo fascino, facendo battere i nostri cuori con eccitazione.
Volevamo sentire il suo peso nelle nostre mani, accarezzarlo e sentire il calore della sua pelle contro i nostri palmi. Volevamo assaggiare il sapore salato della sua essenza, respirare il suo profumo muschiato e lasciare che riempisse i nostri sensi.

Anna prese l'iniziativa, la sua lingua maliziosa non fece attendere l’amichetto di Celeste. Iniziò a scorrere sulla testa del suo pene, ricoprendolo con la sua saliva. La sua mano sinistra afferrò delicatamente i testicoli gonfi di Celeste, mentre la sua mano destra mi avvolse il collo da dietro. Ero completamente perso nel momento, il mio corpo tremava di piacere. Celeste, che ci stava osservando, aveva gli occhi socchiusi e si stava chiaramente godendo lo spettacolo della bocca di Anna e del mio leggero imbarazzo.

Anna continuò a fare la sua magia, vedevo l’estasi sul volto di Celeste incapace di contenere il suo piacere. Le mani e la lingua esperte di mia sorella stavano facendo impazzire la cuginetta e io ero completamente annullato dal desiderio e dalla perversione di entrambe. Guardando Celeste negli occhi, scorsi il desiderio che ardeva in lei e l'invito implicito alla mia azione.
Le labbra di Anna si spostarono dalla cappella all’ asta, mentre i suoi denti bianchi come perle mordicchiavano la pelle delicata. La sua mano dietro al mio collo mi esortava ad avvicinarmi.
Prima di rendermene conto, mi ritrovai faccia a faccia con la zona intima di Celeste. Sentii il leggero colpetto del pene di Celeste contro le mie labbra e le avvolsi lentamente intorno alla punta del glande prima di prenderlo tutto dentro. Mentre succhiavo delicatamente, Anna prese la mia mano e la posò sui testicoli di Celeste accanto alla sua. Sentii la consistenza dura ma morbida delle sue palle e non potei fare a meno di aumentare il risucchio e il massaggio della mia lingua.
Man mano che Anna continuava a guidarmi, io prendevo sempre più confidenza con le mie azioni. Muovevo la bocca su e giù, assorbendo sempre di più il pene di Celeste ogni volta che passava.
Lo sentivo diventare sempre più duro nella mia bocca e sapevo che stavo facendo qualcosa di giusto anche se ero poco esperto. La mano di Anna scivolò dal collo fino alla mia schiena e mi avvicinò a Celeste, esortandomi a prenderlo più a fondo.

Non mi rendevo conto di quello che stavo facendo, stimolato dal godurioso intruso nel mio ano,(il plug era ancora dentro di me, come se avesse preso la residenza a tempo indeterminato) la mia bocca era un essere indipendente. Sembrava che avesse una mente propria, lavorando instancabilmente per portare piacere a Celeste. La sentivo contorcersi e gemere in estasi, mentre cavalcava le onde del piacere.

Anna ritirò la mano dai testicoli di Celeste, rimasi da solo a massaggiarli. Era un atto incredibilmente intimo e sentivo il peso della responsabilità sulle mie spalle. Ma ero determinato a fare del mio meglio, per dare a Celeste il piacere che meritava.
Mentre mi davo da fare, Anna prese a massaggiarmi il “Soldatino Felice” che ora gioiva ancora di più, purtroppo però la felicità durò poco. Si alzò dal divano, era uno spettacolo da vedere, il suo corpo luccicava di sudore e la sua espressione spudoratamente troia mi eccitava ancora di più. Quasi con cattiveria mi fece alzare anche a me e la mia bocca abbandonò il lecca-lecca carnoso di Celeste.

Mi ritrovai in piedi, il mio pene entrò in contatto con quello di Celeste, Anna cinse entrambi con le sue mani e iniziò a masturbarli contemporaneamente, il mio corpo era pervaso da una sensazione elettrica. Il calore del corpo di Celeste premeva contro il mio e potevo sentire il pulsare del suo membro che sfiorava il mio.
Le mani di Anna si muovevano abilmente intorno a entrambi, accarezzando lentamente e sensualmente le nostre spade laser. Poi la stretta, ad un certo punto. Il contatto era così intenso che quasi quasi i nostri cazzi erano sul punto di fondersi in un’unica pulsante entità.

«Siete meravigliosi! Mi state facendo bagnare tantissimo. I vostri cazzi sono così duri che li voglio entrambi e subito.»

L'eccitazione di Anna era contagiosa e mi sentivo più che pronto a soddisfare i suoi desideri. Anche Celeste era coinvolta nel momento, la sua eccitazione era evidente nel modo in cui si muoveva e ci toccava.
Anna ci teneva entrambe in pugno, la sua lingua esplorava le nostre bocche come se volesse assaggiare ogni centimetro di noi.
Alla fine, si staccò e andò verso il soppalco dove ci attendeva un enorme letto. Era uno spettacolo da vedere, con cuscini di peluche e coperte morbide che sembravano volerci inghiottire.
Quando Anna salì sul letto, i suoi fianchi ondeggiarono in modo seducente, attirando la nostra attenzione sullo splendido gioiello rosso incastonato tra le sue chiappe, il plug era ancora al suo posto, mentre il mio era scivolato a terra e rimase li abbandonato.

Celeste non perse tempo, le sue mani avvolsero il mio cazzo come un guinzaglio e mi condusse dalla mia sorellina sbavando e pronti a prenderla come lei desiderava. Quando ci unimmo a lei sul letto, sentii un senso di anticipazione crescere dentro di me.
Anna mi fece sdraiare sul letto, poi divaricò le gambe. Sentii un brivido lungo la schiena quando si mise sopra di me, i suoi occhi si fissarono sui miei con un'intensità che mi tolse il fiato. Con la mano destra guidò il mio “soldatino sempre più felice” verso le porte della sua umida e desiderosa intimità. Si chinò a baciarmi, le sue labbra morbide e tenere contro le mie.

Dai rumori circostanti, capii che Celeste aveva tolto il plug anale ad Anna e lo aveva sostituito con il suo turgido e lungo giocattolino.
Un piccolo strato di pelle separava i nostri membri gonfi. Il mio cazzo era sepolto in profondità nella calda e invitante figa di Anna, mentre il cazzo di Celeste era comodamente annidato nel buchetto stretto, ma accogliente della mia sorellina. La sottile membrana che ci separava era così delicata che sentii il glande di Celeste scivolare e fermarsi una volta che la penetrazione giunse al termine, riempiendo completamente Anna.

I nostri corpi erano così vicini che i nostri inguini erano praticamente fusi insieme, ma questa volta era diverso. Celeste iniziò a spingere più a fondo e più forte, entrando e uscendo svariate volte. Il suo movimento agevolò anche il mio. Tutti e tre eravamo come uno dei pezzi di un puzzle che si completano a vicenda.
Mentre ci muovevamo insieme in perfetta armonia, percepivo lo sfregare dei capezzoli di Anna sul mio petto. La sua bocca poggiata sul mio collo, emetteva ansimi e gemiti di piacere.
Celeste si prendeva il suo tempo, facendo entrare e uscire lentamente il giocattolo dal corpo di Anna; ogni spinta la faceva inarcare la schiena ed emettere un morbido mugolio.
Le mani di Anna si aggrappavano ai miei fianchi, il suo corpo si contorceva dal piacere mentre Celeste la lavorava con perizia. Ogni momento che passava, l'intensità della loro passione cresceva, finché alla fine, con un grido di estasi, Anna raggiunse il suo apice.
Il mio cazzo, dentro di lei, venne inondato dal suo nettare e anche io, in quel preciso istante venni. Celeste, invece, sembrava una trivella instancabile e continuò a incularla con enfasi.

I gemiti si trasformarono in urla di gioia mentre il piacere di Anna tornava e si intensificava. Il sudore luccicava sulla nostra pelle e sulle nostre anime.
La bocca di Anna tornò alla mia e la sua lingua riprese la sua danza giocosa con la mia. Il sapore delle sue labbra era come un dolce nettare di cui non potevo fare a meno. I nostri corpi erano intrecciati e il calore tra noi era palpabile. Man mano che il nostro bacio si approfondiva, sentivo crescere in lei delle nuove vibrazioni.
I movimenti energici di Celeste facevano rimbalzare i seni di Anna su di me, non potevo fare a meno di sentire un'agitazione nei miei lombi. Tuttavia, nonostante i miei sforzi per mantenere l'erezione, questa stava lentamente scemando, ma ripresi un piccolo accenno di vigore quando Anna raggiunse il suo secondo orgasmo. Una piccola scarica di energia attraversò il suo corpo e finalmente Celeste liberò il suo stesso piacere con un potente ruggito che riecheggiò nella stanza.

I nostri corpi erano stati spinti al limite ed eravamo completamente inzuppati di sudore e fluidi corporei. L'euforia del momento ci aveva lasciato svuotati ed esausti. Tutti e tre eravamo distesi sul letto, con la sensazione di essere svenuti. Tuttavia, Anna, che si trovava tra di noi, posò delicatamente le sue mani sui nostri cazzi flaccidi, accarezzandoci e massaggiandoci con tenerezza.
Chiudemmo gli occhi e assaporammo la sensazione, rilassandoci completamente.
Mentre mi abbandonavo al suo tocco, sentivo il mio corpo appesantirsi e la mia mente quietarsi. Era come se stessi galleggiando su una nuvola, alla deriva in un mare di tranquillità. Il mondo intorno a me svanì, lasciandomi solo la morbida carezza delle mani di Anna e il dolce ritmo del nostro respiro.
Per un attimo mi è sembrato di essere in un sogno, ma poi il ricordo dell’estrema perversione, mi rese consapevole dell’irripetibile esperienza vissuta quel giorno. Mi abbandonai al richiamo di Morfeo così come fecero la mia sorellina e la sua cuginetta speciale, cullati dal Bum Bum dei nostri cuori. Così il mio “Soldatino felice” si congedò fino al successivo richiamo alle armi il giorno successivo.

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Le mie storie sono basate sulle mie esperienze e possono essere considerate come dei diari, ma non sono semplici resoconti. Di tanto in tanto li arricchisco con un po' di fantasia per renderli più accattivanti.

“Questo racconto è la scoperta perversa di un rapporto molto particolare tra la mia sorellastra e la sua cugina particolare. Io sono stato molto fortunato ad essere stato spettatore di un loro incontro e sono grato a entrambe per aver condiviso con me la loro perversione.

Mi piace sperimentare e conoscere nuove persone per cimentarmi in nuove esperienze. Prediligo al 99% il mondo femminile, ma l'1% è dedicato ad un altro tipo di femminilità che ovviamente avrete potuto capire leggendo questo racconto. Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su Tlgm con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.

SONO ALLA RICERCA DI UNA DONNA CON LA QUALE SCRIVERE A 4 MANI UN RACCONTO SU UNA SUA INDIMENTICABILE AVVENTURA.
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