Prima volta nel culo - storia vera

Giovani, inesperti, tanta voglia di fare l'amore .
Questa era la nostra situazione di fidanzatini, ahimè tanti anni fa.
Cercavamo qualsiasiluogo che potesse darci intimità e ogni posto diventava una meravigliosa alcova.
Raramente avevamo una casa libera, perciò spesso ci appartavamo in macchina nelle campagne intorno alla città oppure andavamo in un piccolo garage, dove ci nascondevamo nella sua macchinina dopo aver chiuso la saracinesca,
Ma il luogo che ci sembrava una reggia era una piccola cantina sotto casa dove in mezzo a tante cianfrusaglie c'era anche un vecchio materasso, messo lì prima di essere buttato via.
Quando andavamo là, spostavamo tutto per creare lo spazio per distendere il materasso e ci sembrava di essere in un 5 stelle lusso. L'importante essere insieme e nascosti a tutti.
Lì ci potevamo scatenare, spogliarci completamente, vedersi nudi, distendersi con calma, tutte cose che in macchinaerano difficili da fare.
Lei era poco più che ventenne, bella e formosa. Sapeva usare la bocca in modo divino.
Iniziava sempre prendendolo in bocca, spompinarlo bene per farlo diventare duro (non ci voleva molto a quei tempi), poi toccava a me a leccarla e masturbarla per bene. Anche a lei piaceva sentire la mia lingua entrarle fra le grandi labbra ed io mi ero dimostrato fin da subito bravo a baciarle il sesso. Poi facevamo l'amore, spesso in posizioni canoniche.
Una sera nelle nostre contorsioni sul materasso, mi ritrovai dietro a lei che si trovava in posizione fetale. La accarezzavo, le mie mani si erano impossessate dei suoi grandi e sodi seni e il mio uccello strusciava sui suoi glutei.
Approfittai di quella posizione per scendere con una mano e allargare un po' le natiche per appoggiare la cappella fra le natiche proprio in prossimità del suo buchino vergine.
Lei non era molto d'accordo a farlo, ma era talmente eccitata che si lasciò fare.
Misi le mie dita fra le sue labbra e lei le leccò bagnandole bene. Poi le portai sul suo buchino stretto cercando di lubrificarlo il più possibile.
Avevo il cazzo che scoppiava dalla voglia, lo appoggia e iniziai a spingere lentamente.
inizialmente lei cercava di opporsi. Le sussurrai parole dolci, consigliandola di rilassare i muscoli.
Sentii la sua resistenza cedere e la cappella iniziò ad entrare nel suo orifizio.
"Mi fa male" mi sussurrò. Ma non si oppose. Intanto io la masturbavo, stuzzicandole il clitoride e mettendole due dita nella fica.
La sentivo sempre più bagnata e l'uccello scivolava sempre pià nel suo intestino. Sentivo stringere l'asta dall'anello di carne. Stavo godendo come un pazzo oltre che per il piacere fisico anche per il senso del gesto. La stavo inculando e solo la parola mi faceva eccitare come un matto. Mi sembrava impossibile che il mio uccello potesse entrare lì dentro,
Confesso, è la verità, che non durai molto e dopo pochi colpi le schizzai nel culo tutto il mio seme caldo.
Anche lei venne (era di orgasmo facile!) .
Aspettai che la tensione si allentasse per potermi sfilare da lei e un rivolo di sperma scivolò sulle sue natiche.
Il giorno dopo mi raccontò che dovette correre in bagno a casa perchè aveva talmente tanto sperma in corpo che le sembrava di aver avuto un clistere.
Purtroppo me lo concesse solo un'altra volta perchè diceva che le faceva male. Forse è stata colpa della mia scarsa esperienza....