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Sfondata nel Camerino


di MaraTravCa
15.02.2013    |    37.526    |    8 8.7
""Sarai la mia troietta da camerino allora?" Mi chiede "Ohh si dammi solo un minuto" dico dirigendomi verso il reparto trucchi..."
Come ogni domenica pomeriggio, in preda alla noia, vado al negozio cinese di ficucia per delle compere. Neaanche il tempo di entrare nel negozio e subito mi fiondo nel reparto femminile in cerca di qualcosa di interessante. Disinvolto frugo tra mini e corsetti senza accorgermi dello sguardo incuriosito di un uomo. Lui sembra sorpreso di vedere un ragazzo impegnato nella scelta di abiti femminili e così, dopo aver scambiato un po di occhiatine si avvicina e dice: "Non mi dica che anche lei qui per un regalo?" Dice con charme.
"Beh si un regalo per una amica" rispondo.
"Magari può darmi un parere se può, sa anche io voglio prendere qualcosa per una amica" disse.
"Certo perché no." Sorrido e continuo con lo shopping.
"Gentilissimo" Sorrede anche lui. Un uomo sulla cinquantina, fronte alta, bel sorriso, poi io ho un debole per i maturi quindi già inizio ad eccitarmi e decido di fare la troia quale sono. Mi avvicino sculettando da lui con una parrucca in mano presa da un manichino e dico: "Beh come sto?"
"Ah ah ah", sorride divertito "molto bene" continua.
"Beh avrà capito che non c'è nessuna amica ma sto comprando un po di vestiti per me" dico aggiustandomi sulla testa laparrucca bionda, sotto lo sguardo incuriosito e un po preoccupato dei commessi.
"Sarà meglio che la rimetta al suo posto" faccio rimettendo la parrucca sulla testa del manichino.
"Allora che pensa? secondo lei questa roba è per me?" Chiedo suscitando l'ilarità del signore.
"Lasci che mi presenti sono Marco e non credevo di finire in una situazione del genere oggi anche se qui si fanno sempre incontri interessanti" mi dice porgendomi le sue mani curate.
"Bene marco allora questo regalino? Vuole un parere?" Chiedo.
"Veramente non c'è nessun regalino era solo una scusa per avvicinarmi, sa anche io sono un patito di biancheria femminile e vedere un ragazzo armeggiare in questo settore mi ha incuriosito parecchio. Poi avevo capito qualcosa vedendoti...sarà che non hai neppure un pelo sulle braccia"
"Oh beh allora facciamo che mi darai un tuo parere sui miei acquisti" dico sorridente.
"Cosa mi consigli?" continuo proponendogli una mini cortissima.
"Non male" dice prendendo perizoma, calze a rete e un corsetto nero.
"Sarai la mia troietta da camerino allora?" Mi chiede
"Ohh si dammi solo un minuto" dico dirigendomi verso il reparto trucchi. Afferro un rossetto, poi vado nel reparto scarpe, prendo un 44 decoltè e mi fiondo nel camerino sfuggendo agli sguardi dei commessi.
Strano a dirsi ma sono in un camerino con uno sconosciuto e per niente male. Inizio a spogliarmi. Sono depilata completamente. Nuda di fronte al signor Marco, metto un po di trucco e di indosso la parrucca. Mi riempie di complimenti e mi dice che sono proprio femminile. Indosso calze a rete, mini e corsetto. Continua con i complimenti e inizia ad accarezzarmi. Chiaramente sono molto eccitata quindi cedo subito alle sue lusinghe e ricambio le carezze. Lui mi spinge contro il muro e mi infila la lingua in bocca con vigore. Sento il suo membro ingrossarsi e spingere verso di me. Lui mi accarezza tra le coscie e continua a parlare ma dobbiamo fare piano per non essere sentiti perché siamo pur sempre in un camerino. La sua mano si insinua tra la mini fino al perizoma. Sento le sue dita sul sedere e poi sulle palle che mi afferra con sicurezza. Emetto un gemito e lo bacio sul collo. Sono eccitatissima e inizio a palpeggiargli il cazzo. Sembra grosso e dopo alcuni minuti lo stringo in mano, mi metto in ginocchio e lo lavoro con la bocca. Lui mi tiene la testa spingendomi il suo membro fino alla gola. Sono preda di uno sconosciuto. Metto il preservativo sul suo cazzo lo inumidisco e quasi imploro di essere presa. Vengo accontentata. Sono in piedi e accolgo tra le mie natiche il cazzo di questo sconosciuto.
Ci sa fare e mi sfonda molto bene. Dopo mi gira e mi prende da davanti spingendomi contro il muro. La posizione è un po scomoda ma godo da matta. Mi aggrappo alle sue spalle e lui mi tiene sotto e nel mentre spinge come un treno continuando finché non decide di mettermi a novanta gradi.
Io sono un giocattolo nelle sue mani e obbedisco ad ogni suo comando. Sento il suo fiato sul collo e a stento trattengo i gemiti. Inizia a giocare con il mio pistolino davanti. Su e giù per alcuni minuti perché vengo subito. Lui mi sfotte un po constatando il mio alto grado di eccitazione. Mi stringe forte il collo e viene. Io resto a novanta gradi sfondata mentre lui si pulisce davanti. Lo ringraziai poi mi salutò con un bacio e prima di uscire.
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