Racconti Erotici > Lui & Lei > Cinque giorni a Cannes - parte 2
Lui & Lei

Cinque giorni a Cannes - parte 2


di Membro VIP di Annunci69.it Virgilio313
17.06.2010    |    10.055    |    1 6.6
"Che non ci sentivamo bene e che rimanevamo in albergo… - Ok - risposi..."
…Il treno si fermò, un marea di gente insonnolita scese dal treno, si sa che quando si dorme in viaggio si riposa male, ma in quello alla massa un ragazzo ero sveglio e pimpante…Torniamo a raccontare in prima persona...
quella mattina ero sveglissimo, arzillo non avevo chiuso occhio ma non accusavo minimamente la stanchezza, non mi era capitata mai una cosa del genere. Avevo ancora l’adrenalina che scorreva imperterrita nelle mie vene tenendomi allegro e lucido; anche le altre (le mie compagne di avventura) erano abbastanza sveglie ma si erano ripromesse di non dire niente a nessuno e quindi quando stavamo insieme alle altre persone le cose proseguivano come prima di quella fatidica sera. Alla stazione c’è venuto a prendere un autobus per portarci all’hotel che sarebbe stato il mio “palazzo dell’amore” per 5 lunghissimi giorni.
Giunti in albergo ci divisero in stanze e siccome ero l’ unico maschio della mia classe dovetti stare da solo, fortunatamente l’albergo non era grande ed aveva finite tutte le singole così mi diedero una matrimoniale tutta per me, inutile a dire quanto mi sarebbe servita una camera bella grande ;) …
Ci sistemammo nelle camere e fino a pranzo non avevamo niente in programma, quindi mi misi sotto la doccia per rilassare i muscoli ed pensare alla cosa incredibile che mi è successa la sera prima, solo al pensiero di quello che mi aspettava mi tornò subito duro.
Uscii dalla doccia, mi asciugai e pensai di farmi una bella sega mentre aspettavo l’ ora di pranzo, non avevo voglia di uscire con gli altri, apro la porta del bagno e trovo Elena seduta sul mio letto che mi guarda con uno sguardo accattivante, sorridendo maliziosamente le dico: - Salve! Qual buon vento ti porta? …
e lei molto inquadrata mi risponde: - Sai non mi era mai capitato di godere così tanto come ieri sera ed ora non riesco a farmi scendere questa voglia pazzesca che ho di sentirti dentro! … Così dicendo mi prese, mi scaraventò sul letto e cominciò leccarmelo con foga, si vedeva che non era una novellina, disegnava con la lingua dei cerchi intorno al mio prepuzio per poi far sparire quei 17 cm in un lampo in fondo alla sua gola. Non mi ci volle molto a venire, cosa che feci nella sua bocca e lei bevve tutto assaporandone ogni goccia e continuando a succhiare come per cercare di prendere anche gli ultimi rimasugli, nel frattempo che mi riprendevo si spogliò e volle che le ricambiassi il favore, si sdraiò di schiena e allargò le gambe, aveva un profumo fortissimo ed un sapore che mi faceva impazzire, leccai tutto per bene soffermandomi sul suo clitoride che era diventato grosso e voglioso dopo poco mi venne in faccia innaffiandomi la faccia dei suoi umori vederla schizzare mi fece diventare uno stallone da monta, era la prima volta che andavo a letto con una ragazza sapeva eiaculare, la presi per i fianchi e la penetrai a pecorina, così forte come non avevo fatto mai per nessun’ altra e continuavo a spingere ed a spingere e lei gemeva dal piacere mordendo il cuscino per non farsi sentire, mentre urlava mi disse che stava per venire e quando ormai aveva attraversato il punto di non ritorno esclamò:- Vienimi dentro, vienimi dentro… - e così feci; venimmo contemporaneamente, ci accasciammo sul letto in uno stato di trance tutti umidi e bagnati di sudore e dei suoi umori. Quando mi ripresi lei era sotto la doccia, andai in bagno a fare pipì e sentii fare: - Ehi ben svegliato stallone!
ed io: - Grazie ma che ore sono? Non andiamo a pranzo?
e lei: - A pranzo? ma sai che ore sono? Sono le 4 e mezzo del pomeriggio ho detto ai prof. che non ci sentivamo bene e che rimanevamo in albergo… - Ok - risposi.
Tornai in camera , lei uscì dalla doccia con un paio di mutandine ed una maglietta, si mise sul letto con me e cominciammo a parlare di tante cose: del fatto che le nostre compagne stanno antipatiche anche a lei però si comporta come loro per non farsi escludere, che le dispiaceva quando mi trattavano male e andando avanti nel discorso mi disse che le altre si erano già stufate e che per loro poteva bastare per “risarcimento danni” quello che è successo la sera prima, dando prova di quanto fossero menefreghiste e di quanto gli piace comandare su tutto e tutti. Cadde il silenzio, quando all’ improvviso sento fare: - Non mi chiedi perché io son tornata? ed io risposi: - Aspettavo che me lo dicessi tu!
Lei sorrise e disse: - Io son tornata perché da ieri sera è cambiato qualcosa; mettendo le mani avanti, perché non voglio una storia sentimentale, però forse ho trovato qualcuno con cui liberare le mie inibizioni sessuali, tutto qui…
Terminata la frase esclamai: - Bhè ne son lusingato e accetto senza pensarci su due volte…
Passammo quei cinque giorni facendo sesso, del sano e morboso sesso sfrenato, utilizzando ogni momento morto per stuzzicarci o arrivare al sodo. Al ritorno a casa continuammo questa specie di relazione per molto tempo fino a che non ci perdemmo di vista dopo gli esami di maturità.
Certamente non mi dimenticherò mai di quella sera di Aprile e di quei 5 giorni a Cannes.


Spero che vi sia piaciuto racconto, commentatemi via email : [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Cinque giorni a Cannes - parte 2:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni