Racconti Erotici > incesto > Grazie...Mamma ! cap 7
incesto

Grazie...Mamma ! cap 7


di Membro VIP di Annunci69.it Virgilio313
08.05.2023    |    20.091    |    13 9.9
"FINE CAPITOLO 7 Grazie a tutti i miei lettori, siete numerosissimi, come sempre like e commento sono molto apprezzati e come sempre vi invito a..."
“ Hei ? Hai fatto ? Qui è pronto ! “
“Si Mà eccomi…”
Dopo una notte come quella appena passata sarà sicuramente affamato come un lupo, ed in adolescenza si ha bisogno di molte energie, perciò stamattina : Toast con prosciutto e mozzarella, frutta fresca, e zabaione appena montato.
“Wow Mà…quanta roba ! “
“Sei affamato cucciolo ? “
“Famelico !”
“ E allora datti da fare… buon appetito”
Mangiava come un leone, un toast, un altro toast, poi riempì una tazza con lo zabaione e ci mise dentro la macedonia di frutta, e trangugiò tutto in un baleno. Un caffè per finire in bellezza il pasto e poi si ricompose.
“Mà era tutto buonissimo, scusa se ho mangiato con quella voracità ma ero veramente affamato”
“Ahahhahaha ma scherzi ? E’ un piacere vederti mangiare, vuol dire che apprezzi la mia cucina ed è un bel complimento… almeno so fare anche altro oltre a… “ e conclusi con l’occhiolino.
“Te l’ho sempre detto che sei una cuoca provetta, bhè e poi per il resto non ho bisogno di dire altro” così dicendo aprì l’accappatoio ed il suo meraviglioso cazzo era già lì pronto per me, svettante in tutta la sua fierezza.
“Aaahahah ma tu non ti stanchi mai ? Io non ho più 20 anni non riesco a starti dietro” così ridendo mi abbassai gli diedi un bacino sulla sua cappella ed iniziai a sistemare la cucina.
Senza dirmi niente mi si avvicinò da dietro, mi avvolse in un abbraccio coinvolgente e strusciò la sua eccitazione sul mio culetto bello sodo, mi baciò il collo da dietro ( maledetto infame, mi eccita da morire tutt’ora farmi baciare il collo).
Avevo solo un paio di shorts molto molto corti ed un piccolo top che poco lasciava all’immaginazione, ovviamente senza intimo, tanto ormai non ne avevamo più bisogno. I suoi baci iniziavano a diventare vere e proprie effusioni, i suoi strusciamenti sempre più spinti, io ansimavo, lui gemeva… ma poi :
“No basta ! Fermati ! Ho un sacco di cose da fare, e se facciamo così non concludo nulla, ma anzi se mi dai una mano finisco prima e poi potrei pensare a te…se farai il bravo “
“Uffi Mà…guarda come stò ! “ mostrandomi le prime gocce di liquido preseminale che sgorgavano dalla sua cappella, non posso fare altro ora.
“ Da quello che vedo sei già quasi arrivato…e va bene dai ! Siediti sulla sedia dietro di te ! “
Obbedì subito, io con molta molta malizia mi sfilai i pantaloncini, facendo un mini strip-tease, finendo per piegarmi sul tavolo e mostrargli la mia figa bollente e bagnata da dietro mentre gli shorts cadevano a terra. Inutile dire che aveva già iniziato a masturbarsi ferocemente senza distogliere gli occhi neanche per un attimo da quell’incantevole visione.
Mi girai verso di lui e sedetti sul tavolo della cucina, proprio davanti a lui. Aprii le gambe ed appoggiai i talloni sul bordo. Ora l’aveva lì di fronte a se.
“Ti piace non è vero ? La vorresti toccare…non è vero ? “ i suoi grugniti volevano dire si, ma era troppo eccitato per rispondere .
Iniziai a toccarmi piano piano, mentre con le dita aprivo il mio fiore per lui :
“Senti il suo odore ? E’ l’odore dell’eccitazione che mi provochi…vorresti leccarla ? “
Si avvicinò con il viso, ma con il piede lo rispinsi sulla sedia. :
“Eh no…ti ho concesso di venire, non di fare altro…” questo gioco mi piaceva da morire, avevo iniziato a bagnare il tavolo da quanto era eccitata. Lui protestava in silenzio per la mia decisione, ma sempre con la mano stretta intorno a quel bastone di carne e sangue.
Aveva il mio piede sul petto, mi dissi “Sai che c’è, vediamo se è perverso come suo padre” perciò alzai il piede e glielo poggiai sulla bocca. Il mio pollice gli aprì il labbro inferiore e lo feci sgusciare dentro. Non si ritrasse ma anzi, inizio a leccarlo, succhiarlo, baciarlo…
E’ proprio figlio di suo padre, lusingata e compiaciuta da questo piccolo episodio, scesi con entrambi i piedi sulla sua eccitazione, il piede destro massaggiava il glande, mentre il sinistro le sue palle oscenamente gonfie. Per lui era tutto nuovo, mi eccitavo sempre di più nel vedere che non si faceva problemi di nessun genere,ma anzi godeva e si eccitava anche lui.
Iniziai a masturbarlo ritmicamente con i piedi, unendoli così da creare una fica immaginaria. Sali e scendi, sali e scendi, il suo cazzo come il suo viso erano diventati rossissimi, non c’era bisogno neanche di lubrificarlo da quanto liquido gli stava uscendo.
“Mà…mà …sto per venire! “
“Sborrami sui piedi, vedo che ti sta piacendo…”
Non disse nulla, chiuse gli occhi, inarcò la schiena e cominciò a schizzare…I primi due fiotti molto potenti mi colpirono proprio sulla fica e sul pube, poi via via scemando tutto suoi miei piedi.
Smisi di toccarlo che era ormai esausto, rimasi li con le gambe aperte e la sborra sugl’arti e sulla fica. Mi toccai un pochino davanti a lui, quanto mi piace spalmarmi la sborra sulla fica, era una di quelle cose che mi fa impazzire. Ma dovevo tornare in me, avremmo avuto tempo per fare altro ma ora dovevo fare il mio dovere di mamma e donna di casa.
“Cucciolo, vai lavarti, vestiti e torna qui che ti devo mandare a comprare delle cose al supermercato”
“Ok …dammi 10 min e vado ”
“Bravo il mio cucciolo”
Andò a lavarsi ed uscì a fare la spesa, il supermercato era vicino casa nostra e non doveva prendere molte cose così uscì in bici.
Mentre lo guardavo allontanarsi dalla finestra mi concessi un po’ di tempo per me.
Avevo bisogno di pensare un pochino e godermi quelle sensazioni potenti ormai sopite da tempo.
Venivo da un periodo molto buio, mi ritrovavo spesso sola, non mi sentivo amata, non mi sentivo apprezzata. Vivevo una vita piatta, sono una professoressa di educazione fisica di cinquant’anni con niente da invidiare alle ragazze più giovani. Avevo un bellissimo corpo, molto tonico e snello. Il mio sedere faceva invidia da quanto era tonico e le mie tette anche dopo l’allattamento erano rimaste perfette, con i capezzoli sensibili e sempre duri.
Ma sembrava che tutto questo non bastasse, mio marito era da tempo ormai che non aveva più attenzioni per me. Era un architetto, proprietario di una grande azienda edilizia che lavorava in tutto il nord Italia, ecco perché spesso si assentava per giorni interi, e quando era in zona pensava quasi ed esclusivamente al lavoro. Non posso rimproverargli molto, si faceva in quattro per donarci una vita agiata, anche se ogni tanto una carezza, un buffetto, un apprezzamento erano il dono più grande a cui potevo ambire…ma sempre meno ne ricevevo.
Marco mio figlio, andava molto bene a scuola, aveva molti interessi : lo sport, la pesca, gli amici…Ero orgogliosa di lui, e proprio lui con le sue dolci perversioni mi ha fatto ritrovare la felicità.
Mentre facevo questi pensieri come un automa facevo le mie faccende e senza badarci mi ritrovai in piedi in salotto con tutta la casa in ordine, i letti cambiati e le lavatrici stese…wow che super donna che sono !
Marco tornò poco dopo, erano circa le 11:00 del mattino, sistemammo insieme la spesa e poi ci rilassammo sul divano in soggiorno. Ero seduta con la schiena appoggiata al bracciolo del divano con i piedi raccolti mentre lui seduto normalmente in mezzo al divano.
Guardavamo distrattamente la tv, mentre parlavamo del più e del meno, anche se vedevo i suoi sguardi che con insistenza finivano sempre sulla mia fica, appena celata dietro la sottile stoffa degli shorts di prima.
“Ma tu hai solo una cosa in testa ? “ gli chiesi sorridendo.
“ E che ci posso fare, con una donna bella come te vicino a cosa dovrei pensare ? “
“ Che adulatore che sei…” e così dicendo allungai i piedi sul suo sesso.
Era già duro, lo zabaione ha fatto il suo sporco lavoro pensai, lo massaggiavo con calma, senza fretta mentre lui con il bacino venica incontro alle mie carezze. Fece per tirarlo fuori ma lo fermai :
“Aspetta, se no il gioco finisce subito …ed io ho voglia di giocare un po’ “
Mi sorrise e mi lasciò fare. Continuavo il mio estenuante massaggio con i piedi sul suo cazzo, lui ansimava , gemeva…stava godendo tantissimo.
Tolsi il top e liberai le mie tette che non aspettavano altro che essere toccate, sfiorate. Io toccavo lui con i piedi mentre mi torturavo i capezzoli, dritti e rossi come chiodi.
“Ti piace questo giochino ? Ti piace guardarmi ? “
“Oddio Mà… così mi uccidi! Si che mi piace…”
Sollevai il mio culo dal divano quel tanto che bastava per sfilarmi gli shorts, ecco ora ero nuda proprio di fianco a Marco che iniziò subito a respirare più affannosamente.
Ritrassi subito i piedi da lui :
“Mà…no perché ? Rimettili ti prego”
“No no… so che stavi per venire un attimo fa, ed io voglio giocare…”
“No ti giuro non stavo per venire…”
“Ah tu dici? Bene allora vendiamo” così dicendo infilai la mano dentro i suoi pantaloncini, ovviamente non aveva le mutande neanche lui, presi in mano quello scettro e magia… Avevo tutta la mano piena di liquido pre-eiaculatorio …
“Eh già…non stavi per venire vero ? “ sorridendogli e leccandomi la mano, sorrise con malizia.
Presi a toccarmi la fica con quella mano che sapeva di lui, una gamba appoggiata allo schienale del divano, mentre l’altra ferma sul pavimento. Mi massaggiavo la clitoride alternando movimenti veloci a leggere carezze, mi piaceva moltissimo farlo così. Mi portava al limite e poi scemava, una sinusoide di piacere.
Marco nel frattempo lo aveva tirato fuori e si masturbava guardandomi con occhi fissi , quasi indemoniati.
“Oi calmati, stai per esplodere…Con calma, inizia toccarti lentamente, bravo così… Leccati l’indice e passalo sulla cappella, ti avvertò sarà una sensazione forte, trattieniti…”
Come un robot eseguiva ogni cosa gli dicevo, appena il suo indice bagnato sfiorò il frenulo, lo vidi irrigidirsi… :
“Ecco ci sei… piano ora, controllati ! “
Che bravo ! Mi aspettavo che iniziasse a schizzare sborra ovunque, invece si calmò ed anzi cominciò a godere di più.
“Bravo cucciolo …così ! Fai vedere a mammina come tocchi quel cazzo ! “
Ci stavamo masturbando a vicenda mentre ci guardavamo, io ero in estasi, oltre a guardarlo era l’odore che mi faceva eccitare. Le emozioni olfattive sono le più forti per me, sono gli odori che mi fanno sciogliere, l’odore di sesso, il profumo del cazzo, mi mandavano in paradiso ( o all’inferno, a voi la scelta).
L’eccitazione era al limite, stavo formando una pozza sul divano da quanti umori mi stavano uscendo dalla fica, mentre sentivo il meraviglioso suono della sua sega bagnata dai suoi di umori.
“Mà…credo di non farcela più ! “
E lo credo bene, ormai erano 10 minuti che ci toccavamo ed ero fiera di lui per essersi controllato così tanto.
“Lo so amore, sei stato bravissimo… ti faccio un regalo, come vuoi venire e dove ? “
“ Vorrei sborrarti in faccia Mà…”
Mamma mia quanto volevo sentire quelle parole… :
“Certo cucciolo, ma prima un’ultima cosa”
Così dicendo scesi con il sedere sul divano, avvicinandomi a lui sempre a gambe aperte.
“Girati, strofina il cazzo sulla mia fica e quando stai per venire avvicinamelo al viso… “
In preda ai gemiti si mise in mezzo alle mie gambe, ed inizio ad appoggiare il cazzo sulle mie grandi labbra. Quel contatto mi fece perdere il nume della ragione.
“Continua ti prego…continua”
Passava la sua cappella bagnatissima su tutta la mia fica bollente, sulle grandi labbra, su quelle piccole, sul mio buchino ed infine sulla clitoride. Gemevo, urlavo di piacere mentre mio figlio mi stimolava in modo osceno. Iniziò un movimento di andirivieni con la sua cappella su tutta la mia fica, partendo dal clitoride per poi scendere fino quasi al mio buchino dietro, e quando tornava su incastonava il glande tra le mie labbra, ad un passo dallo scoparmi la fica, ero completamente in trance e… Venni !
Senza vergogna, senza remore, solo il mio corpo, la mia mente e Marco a trascinarmi per mano nell’orgasmo più violento che abbia mai provato. Schizzai tutti i miei umori sul cazzo di Marco che non ce la fece più :
“Mà sto per sborrare…”
Si fece avanti con il bacino, porgendomi il suo cazzo davanti al viso, ancora scossa dal mio orgasmo, glielo presi in mano e lo segai velocemente davanti al mio viso e alla mia bocca aperta.
Uno schizzo dietro ad un altro, una fontana, un fiume in piena. Il mio viso e la mia bocca erano pieni della sua sborra, che libidine, che sensazione stupenda.
Si accasciò su di me, tutti e due intrisi dei nostri umori, entrambi con il fiatone, entrambi appagati.
Dopo qualche minuto, con dolcezza gli sussurrai :
“Hei cucciolo, tutto bene ? “
“Si Mà…sto riprendendo fiato “
“ Riposa mio guerriero…sei stato bravissimo”
Con tutta calma ci ricomponemmo, andammo in bagno a lavarci, poi Marco si mise sul letto a leggere io andai in cucina a preparare il pranzo. Mio marito sarebbe rientrato nel pomeriggio, e dovevo fare mente locale su come poter far funzionare la cosa con lui nei dintorni…ma credo che non avrò grossi problemi a farlo.

FINE CAPITOLO 7

Grazie a tutti i miei lettori, siete numerosissimi, come sempre like e commento sono molto apprezzati e come sempre vi invito a contattarmi su telegram per mandarmi apprezzamenti particolari, soprattutto signorine singole e coppie, non siate timidi ^^
Telegram : @Im_Virgil
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Grazie...Mamma ! cap 7:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni