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Grazie...Mamma ! cap 8


di Membro VIP di Annunci69.it Virgilio313
10.05.2023    |    23.181    |    16 9.9
"Erano più o meno le 15:30 quando mio marito tornò a casa, ero sul divano in salotto a godermi un po’ di televisione..."
Erano più o meno le 15:30 quando mio marito tornò a casa, ero sul divano in salotto a godermi un po’ di televisione. Avevo indosso una gonna a frange sopra il ginocchio ed una magliettina leggera, ovviamente scalza. Adoravo camminare per casa a piedi nudi, mi piaceva molto la sensazione del pavimento fresco sotto la pianta dei piedi. Sono sempre stati molto sensibili, ed una mia zona erogena molto particolare, che mi restituiva gioie infinite se stimolati nel modo giusto.
Franco mi venne a salutare con gioia, mi girai verso di lui e con uno dei miei migliori sorrisi :
“Amore che bello vederti ! Ben tornato”
Era rimasto interdetto sulla porta :
“Ehm…tutto ok ? “
“Si si scusami…ma sono rimasto senza fiato vedendoti. Sei bellissima !”
Erano mesi che non mi faceva un complimento, che gli sia mancata sul serio stavolta ?
“Grazie amore” così dicendo mi alzai e corsi ad abbracciarlo.
Ricambiò il mio abbraccio con passione e mi baciò con foga, uno di quei baci che vogliono dire altro, mi ritrovai così stretta nella morsa delle sue labbra e delle sue braccia, mentre le sue mani vagavano sul mio corpo : schiena, fianchi, culo …fino a che una mano non risalì lungo il mio interno coscia arrivando alla mia fica, ed ovviamente non portavo le mutandine.
“Hei ma…non porti le mutandine ? “
“Amore è un caldo atroce, e le mutandine mi stavano procurando un’irritazione, così le ho tolte”
“Ma …Marco ? Sai che è in preda agli ormoni, e se ti vedesse ? “ disse sorridendo
Povero il mio maritino, se solo immaginasse quello che faccio con Marco, credo che morirebbe all’istante per un infarto.
“Ma no tranquillo, sono molto attenta, e poi è dillà in camera a leggere… O almeno è quello che mi ha detto, ma probabile che stia facendo altro alla sua età . Ah eccolo invece ! “
Dal corridoio spuntò Marco che salutò suo padre con affetto e si fermò con noi in salotto a fare quattro chiacchiere.
Franco si mise a sedere sulla sua poltrona preferita, mentre io e Marco stavamo sul divano, ci raccontò di come era andato il viaggio, del lavoro, dei progetti, poi ci chiese come erano andate le cose qui in casa in sua assenza… Marco prese subito la parola :
“Benone Pà, sono stato a pesca con gli amici, anche se non abbiamo preso nulla hahahaha, poi niente di che le solite, sono contento perché ho avuto modo di legarmi molto a mamma in questi giorni…”
Mi si gelò il sangue dentro le vene, a che gioco stava giocando…
“Che bello ! Sono contento che siete stati bene e soprattutto che vi siete avvicinati molto. Sai mi sento molto in colpa perché vi trascuro spesso, sto cercando di fare il possibile per non farvi mancare niente ed essere più presente anche se non è semplice. Ma sapere che ci sei tu a prenderti cura della mamma quando non ci sono mi fa stare meglio”
Io abbozzai un sorriso e con la scusa di preparare qualcosa da bere per via del caldo andai in cucina, Marco si offrì di accompagnarmi per aiutarmi.
“Che cazzo fai ? Sono seria … quali erano i patti ? Non una parola, non un allusione… e tu che fai ? Appena rientra a casa dopo giorni gli metti la pulce nell’orecchio ? “
“Dai Mà … è stato divertente, in fondo non ho detto nulla di che”
In effetti mi sono fatta prendere in contropiede da questa cosa inaspettata, non aveva detto niente di che, ed anzi potevamo usare questa cosa a nostro favore, Franco non si sarebbe insospettito se da quel momento avessimo passato più tempo insieme.
“Ok … ma basta allusioni di questo genere ! “
“ Va bene Mà, neanche una parola… mi perdoni ora ? “
Stavo preparando da bere, girata verso il lavello, e gli tenevo il broncio. Di tutta risposta mi si avvicinò da dietro con la scusa di prendere un bicchiere dalla credenza mi appoggiò la sua erezione sul culo.
“Togliti subito, che fai ? “
“Mi faccio perdonare…” rispose malizioso
“Si si ti ho perdonato…ora allontanati però “ risposi in preda al panico e purtroppo anche all’eccitazione
“Sicura…? “ sentii in quel momento la sua mano chiudersi sulla mia fica bollente e fradicia.
“ Da quello che sento non vorresti che mi staccassi da te”
“Invece si …togliti ! Sono così bagnata per tuo padre non per te ! Appena arrivato si è accorto che ero senza mutandine ed ha cominciato a masturbarmi e mi sono eccitata. Perciò torna di là, e nascondi quell’erezione in qualche modo”.
Rimase di sasso… probabilmente ho esagerato a dirgli quelle cose, l’ho sicuramente ferito, ma gli servirà da lezione. Deve capire che non può sempre ottenere ciò che vuole e soprattutto quando vuole.
Uscì dalla cucina senza dire una parola e si chiuse in bagno, così almeno si sarebbe calmato un pochino.
Tornai in salotto da Franco che mi aspettava, era veramente contento di vedermi, glielo si leggeva in faccia.
“Marco ?” chiese curioso
“E’ andato in bagno, tra poco torna”
“ Ok allora ne approfitto un attimo” e si lanciò su di me.
Wow che impeto, che forza, mi ero dimenticato di che uomo fosse. Baci, carezze, palpate … mi stavo eccitando da morire.
“Amore fermati, fermati… Marco tornerà tra poco”
“Che guardi allora ! Mi sei mancata troppo ! “
Allungò una mano sotto la gonna e mi penetrò con due dita, da quanto ero bagnata non fecero la minima resistenza. Ansimavo mentre lo guardavo negli occhi :
“Ti prego… fermati… Marco …”
Ma ovviamente non si fermò e mi fece raggiungere un orgasmo inaspettato facendomi bagnare tutto il divano e la gonna. Mi baciò profondamente e disse :
“Stasera ti dò il resto ! “
Poi si allontanò ed andò verso la camera, per prendere il cambio e farsi una doccia. Marco uscito dal bagno si diresse in camera e chiuse la porta.
Io rimasi li sul divano tutta bagnata dai miei umori, con la testa che vagava tra i meandri più reconditi della mia mente, eccitata come non mai… Avevo due uomini dentro casa ed entrambi mi desideravano, un sogno proibito!
Aspettai che Franco fosse sotto la doccia ed andai in camera di Marco, lo trovai a masturbarsi sul letto :
“Ma non avevi fatto in bagno ? Di nuovo ? “
“Mà …sono uscito per tornare in salotto ma ho sentito dei rumori strani e vi ho visti…Mi è tornato di nuovo duro e stavo cercando di sfogarmi”
Lo guardai con dolcezza, quando non esagerava nel fare il superuomo, era dolcissimo vederlo alle prese con le sue pulsioni. Guardai verso il bagno e allungai l’orecchio, l’acqua scorreva ancora, scivolai sul letto di Marco e glielo presi in mano :
“Guardami ! “ gli dissi con voce languida.
Mi guardò in profondità nei miei occhi, mentre con la mia mano gli davo piacere, quel piacere che bramava sempre di più ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Senza emettere un gemito, venne! Il primo schizzo mi prese alla sprovvista, finendo sul suo addome, poi rapida mi abbassai su di lui e finì di venirmi in bocca, per evitare di sporcare tutto. Mi staccai da lui ingoiando tutto e stampandogli un bacio sulle labbra con ancora il suo sapore in bocca.
Chiusi la porta ed andai in camera a cambiarmi, poi in salotto a ripulire il macello di prima.
Passammo una giornata tranquilla, nel pomeriggio io e mio marito uscimmo a fare due passi ed un aperitivo, mentre Marco uscì con gli amici. Ci ritrovammo tutti a cena riuniti in cucina.
Non avevo voglia di cucinare così abbiamo ordinato dell’ottimo sushi e preso un paio di bottiglie di vino bianco, un Sauvignon Blanc ed un Vermentino di Sardegna per festeggiare il ritorno di mio marito e la ritrovata serenità .
Bhè Franco, fattosi prendere un po’ la mano alzò un pochino il gomito, la situazione fu molto buffa, ma ad un certo punto sono stata costretta a chiedere a Marco di aiutarmi a portarlo in camera, poggiato sul letto si addormentò immediatamente.
“Fortuna che stasera ti doveva dare il resto ahahah” disse ridacchiando Marco
“Dai lascialo stare, voleva lasciarsi andare, era visibilmente contento di essere a casa con noi e sono contenta di averlo visto felice e rilassato…avrà occasione di SCOPARMI a dovere, non temere …” con fare lascivo e tutta tronfia me ne tornai in salotto dopo avergli lanciato quella frecciatina.
Mi raggiunse in un attimo, abbastanza alterato e mi disse :
“Che stronza che sei ! Non ci si comporta così! “
“ahahahah io ? e perché che ho detto ?” quanto mi piace fare gli occhi e la voce da cerbiatta innocente
“Lo sai benissimo ! A me toccano i rimasugli, mentre lui ti può scopare…”
“Marco… ne abbiamo già parlato, godi di moltissimi privilegi, ed io son ben contenta di lasciarteli, ma quello no ! “ poi ripensandoci aggiunsi :
“Ah perché quello che ti lascio fare o ti faccio sono solo scarti ? “ mi guardò stupito… avevo colto nel segno
“No Mà…non penserei mai una cosa del genere, ti giuro!”
“Non la penserai, ma l’hai appena detto o sbaglio?”
Diventò tutto rosso, cercava di trovare un’argomentazione valida per difendersi dai miei attacchi, ma era come infierire su un cucciolo ferito…
“Ahahahahaha dai calmati, stavo scherzando ! Lo so che non pensi realmente a ciò che hai detto, sei solo vittima della situazione e degli ormoni…vero ? “
“Si si…confermo ! Scusami non volevo essere fuori luogo!” così dicendo mi abbracciò.
Gli diedi un bacio sulla fronte e ci mettemmo comodi sul divano. Avevo indosso il vestito con cui ero uscita il pomeriggio, vestitino a tinta unita lilla con la parte del busto leggermente più tirata rispetto alla gonna che si apriva leggera fino a metà coscia, ero uscita anche un paio di sandali alla schiava bianchi, ma li ho tolti appena entrata in casa. Marco si era già messo comodo ed aveva solo un paio di pantaloncini da basket molto larghi, e probabilmente senza intimo.
Ci mettemmo comodi sul divano, quello che ormai era diventato il nostro “posto speciale”. Allungai i piedi sopra le sue gambe e gli chiesi un massaggio. Non se lo fece ripetere due volte. Passava i pollici sulle piante, un movimento lento ma costante, con la pressione giusta. Avevo iniziato a bagnarmi, adoro i massaggi ai piedi…e Marco lo sapeva bene.
Alternava tocchi leggeri a pressioni più spinte, sul collo del piede passava le sue dita quasi sfiorandomi, per poi scendere verso il malleolo … brividi di eccitazione risalivano tra le mie gambe ed esplodevano dentro le mutandine.
Alzò una gamba e si portò il piede alla bocca, voleva vedermi la fica mentre mi succhiava e mordicchiava leggermente le dita. Le mie mutandine erano già vistosamente bagnate, così con non curanza mi disse :
“Sarà il caso di toglierle ? “ strizzandomi dolcemente l’occhio
“Si … ne ho bisogno, ma prima vai a controllare tuo padre, se sta dormendo ancora profondamete”
Si avviò immediatamente, e dopo qualche secondo :
“Via libera…dorme beato”
Mi alzai dal divano sollevando il vestito, mi sfilai gli slip e glieli tirai, rimanendo con il vestito alzato per farmi guardare da lui, che ne frattempo aveva iniziato a masturbarsi da dentro i pantalocini.
“Siediti” gli ordinai
Senza fiatare si rimise seduto e gli salii sopra a cavalcioni. Avevo la mia fica nuda a contatto con il suo cazzo e solo il sottile tessuto dei pantaloncini ci divideva.
“Eccolo il mio stallone... ti sento voglioso, ce l’hai durissimo stasera” gli dissi con malizia all’orecchio
“E’ così per te Mà…” rispose ansimando
“Uhhh che onore…ti piace la fica della mamma vero ? Cosa vorrei fare stasera ? Sono tutta orecchi…” mentre continuavo oscenamente a strusciarmi sul suo cazzo, i miei umori gli avevano bagnato tutti i pantaloncini formando una bella macchia scura sulla sua erezione.
“Non te l’ho mai leccata Mà…vorrei leccartela!”
E bravo il mio porcello, che bell’idea che ha avuto :
“Oh si… mi piace, ci facciamo un bel 69…sdraiati sul divano”
Si liberò dei suoi pantaloncini e si sdraiò subito, controllai il corridoio e via libera. Non mi tolsi il vestito, così qualora mio marito si fosse svegliato avrei avuto più possibilità di inventarmi qualcosa, anche se in quel momento in preda all’eccitazione non mi importava se ci avesse beccato.
In un attimo fui su di lui, immaginavo la sua bramosia nel vedere da sotto la mia fica che si avvicinava al suo viso, lo potevo capire bene perché anche io avevo la stessa sensazione nel vedere il suo cazzo avvicinarsi alla mia bocca. Poi il contatto ! Mi elettrizzai… la sua lingua si muoveva scomposta e veloce, era eccitante ma non tanto piacevole, d’altronde era la prima volta che leccava una fica :
“Cucciolo, aspetta … allora comincia a leccarmi con la punta della lingua sulla clitoride, il bottoncino in alto, colpi leggeri e veloci, poi inizia a scendere e comincia a leccarmi tutta la fica dal buchino dietro fino alla clitoride, con decisione ed usando tutta la lingua, dal basso verso l’alto e poi alterna con la lingua sul bottoncino…”
Mi stupiva ogni volta di quanto apprendesse velocemente, con il suo cazzo in bocca godevo e mi dimenavo su di lui come una giumenta che si fa fottere dal suo stallone, aveva capito alla perfezione quello che volevo. Sembrava che non aveva mai fatto altro in tutta la sua vita, non ci stavo capendo più nulla, tanto da lasciare il suo cazzo e concentrarmi sull’orgasmo che montava furioso dentro di me.
“Oh si si …ti prego continua! Continua che mamma ti viene in bocca !”
Poi il colpo decisivo, mentre mi leccava la clitoride mi penetrò con due dita senza dirmi nulla…non ce la feci più e gli schizzai tutto il mio piacere, tutto il mio amore sul suo viso. Un orgasmo potente, lungo, avvolgente… mi lasciò senza fiato, scossa da una moltitudine di contrazioni involontarie che mi facevano sconquassare tutta.
Mi ripresi dopo un paio di minuti, avevo la testa confusa, leggera …
Mi sollevai e mi sedetti vicino a lui che si era ricomposto, lo guardai :
“Scusami mi son lasciata andare ad uno dei migliori orgasmi della mia vita…grazie cucciolo, sei stato meraviglioso, sei stato decisamente all’altezza della situazione”
“ Bhè Mà…ho avuto la maestra migliore dopo tutto” mi rispose sorridendo
Aveva tutto il viso ed il petto bagnato del mio piacere, il suo maestoso e fiero cazzo svettava ancora voglioso e bramoso del suo agognato orgasmo.
“Come e dove vuoi venire stasera?” gli chiesi con dolcezza, mentre con la mano lo segavo dolcemente
“Godo come un matto a venirti sulla fica, mi eccita terribilmente vedere la mia sborra lì”
“Ti confido un segreto…eccita da morire anche me” così dicendo scesi con il sedere sulla seduta, portando la mia fica al bordo del divano.
“Accomodati…riempimi la fica di sborra”
Si posizionò fra le mie gambe oscenamente divaricate e si masturbò con foga, non staccava gli occhi dalla mia fica che ancora sgocciolava umori. Con due dita mi aprii le labbra mostrandogliela in tutta la sua bellezza .
“Mà sborro…sborrooo”
Il primo schizzo centrò perfettamente l’obiettivo, avevo la sua cappella pulsante sborra a pochi centimetri dalla mia fica, volli esagerare, così gli presi il cazzo ed appoggiai la punta proprio sul mio buchino più prezioso, mentre con la mano continuavo a segarlo… schizzò tutto il suo seme dentro di me.
Per lui fu troppo, una sborrata mai vista prima, un orgasmo durato un minuto. Scivolò sul pavimento, senza fiato, in preda al piacere più puro… mentre dalla mia fica colava sul pavimento tutto il suo caldo e denso amore per me.
Dopo un tempo che mi sembrò infito :
“Mà ?”
“Oi…”
“Ti amo…”
“Anche io Ti amo!” dissi con serenità appagante
“Ora però corri in bagno, io sistemo qui e poi mi vado a lavare anche io… buonanotte”
Si alzò a fatica, mi diede un bacio e mi augurò la buonanotte.
Andai a dormire di li a poco, dopo aver pulito tutto ed essermi lavata per bene, appagata, rilassata…Felice!

FINE CAPITOLO 8

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