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Grazie...Mamma ! cap 10


di Membro VIP di Annunci69.it Virgilio313
16.05.2023    |    39.251    |    39 9.9
"Ero leggermente piegata in avanti appoggiata al muro della doccia, mentre da dietro lui si divertiva a vedermi gemere come una cagnetta..."
Il tempo sembrava si fosse fermato in quell’istante, l’attimo dove i nostri orgasmi all’unisono gridarono “Ti Amo”. Eravamo ancora sul letto di Marco, entrambi esausti con il fiato corto , entrambi sudati e ricoperti dei nostri umori.
“Mà?”
“No no…zitto, godiamoci il momento ti prego”
Accolse la mia richiesta in silenzio, abbracciandomi ed accarezzandomi con amore. Sorrisi e mi lasciai andare all’emozione, era una sensazione stupenda. Mi sentivo amata, protetta, rassicurata. Tra le sue braccia niente mi faceva paura, stavo bene e non volevo che finisse, ma non si poteva rimanere li tutto il giorno ed ahimè presi la decisione di mettermi in moto.
“Dai su…vatti a fare la doccia, che poi tocca a me “ lo incoraggiai
“Ma se la facciamo insieme Mà? “ ammiccando voglioso
“Marco dai, se la facciamo insieme è molto probabile che questa situazione che stiamo vivendo qui, la vivremo anche dillà e non ne usciamo più ahahah, dai vai in bagno”
“Ahahahah si hai ragione, ok vado”
Mentre si alzava mi urtò ancora con il suo cazzo che era tornato turgido :
“Ma si può sapere come fai ? Sei appena venuto !”
“Ahahah lo so Mà, ma che posso farci? Ho pensato di fare la doccia insieme e questo è il risultato”
“Fanculo ! Andiamo a fare la doccia ! Non posso lasciarti così” come se la cosa mi dispiacesse
Lo presi per il cazzo e lo portai trascinandolo in bagno con me, fu un momento dolcissimo, lui insaponava me ed io facevo lo stesso con lui, sorrisi, baci sembravamo una coppietta di innamorati ai primi appuntamenti. La cosa iniziò a farsi interessante quando volle insaponarmi la schiena ma appena mi girai, oltre le sue mani sulle mie spalle sentii qualcos’altro che si appoggiava a me, e non sulle spalle.
Il suo cazzo stupendamente turgido, spingeva fra i miei glutei con una prepotenza che per poco poteva essere lasciata senza attenzione.
“Hei…che succede?”
“Ahahahah eh non lo so…dimmelo tu”
“Mi sono appena presa la tua verginità donandoti la mia fica…Ma il mio culo è off-limits, non l’ho dato mai neanche a tuo padre figuriamoci”
“ahahaha staremo a vedere”
“No ! non c’è da vedere niente, il mio culo no punto”
In quell’istante il suo dito medio mi penetrò la fica da dietro e lasciai andare ad un gemito, Marco lo prese come un invito a continuare, e forse lo era veramente, mi masturbava con passione alternando la penetrazione alla stimolazione della clitoride e delle grandi labbra, mi sentivo eccitata, bagnata in un mix di umori vaginali e sapone intimo che il mio stallone stava utilizzando per lubrificarmi…anche se non ce n’era bisogno.
“Ti prego non fermarti, fammi godere...”
Non credo che queste parole erano necessarie, ma uscirono dalla mia bocca come una supplica. Non aveva nessuna intenzioni di fermarsi per fortuna, e continuò il suo lavoro con molta dedizione.
Ero leggermente piegata in avanti appoggiata al muro della doccia, mentre da dietro lui si divertiva a vedermi gemere come una cagnetta. Allungai la mano dietro a cercare il suo scettro della felicità, ed era li pronto svettante ad aspettarmi, lo accarezzavo con garbo ma con energia, iniziai a segarlo con passione e dopo pochi secondi iniziò ad accompagnare con il bacino il movimento della mia mano, mentre le sue erano impegnate a penetrarmi la fica e a martorizzare i miei capezzoli. Godevo, gemevo, mi dimenavo…e sentivo anche lui godere con me :
“Marco mi stai facendo godere come una troia! A te piace ?”
“Oh si…Mà sto godendo anche io…sto godendo anche io” parole urlate in preda al piacere
D’un tratto sentii le sue dita uscire, stavo per girarmi per chiedergli di non fermarsi ma uno strattone ai miei capelli mi fece tirare la testa all’indietro e il suo cazzo affondò in profondità nella mia fica.
Oh mio dio non ero mai stata scopata così forte, con questo impeto, mi tirava la coda mentre con l’altra mano mi afferrò per il collo quasi a lasciarmi senza fiato, mentre continuava a martellarmi la fica come un pistone.
Persi completamente il lume della ragione, gridavo frasi oscene e sconnesse, e sentivo che la cosa lo eccitava perché ogni volta che aprivo bocca lui mi scopava più forte. Sentirmi parlare in quei momenti fu troppo per lui, iniziai a sentire delle pulsazioni sul suo cazzo dentro di me, sapevo che stava per venire ed infatti i primi schizzi non tardarono ad arrivare, li sentivo chiaramente andare a sbattere contro il mio utero, uno , due, tre… Non la finiva più di sborrare e fu troppo anche per me, mi lasciai andare sotto la pressione della sua sborra dentro di me. Un orgasmo forte, potente bagnato, di quelli che ti fanno tremare le gambe e portarti su un altro piano mentale.
Rimanemmo in quel modo attaccati l’uno dentro l’altra, io sempre appoggiata leggermente al muro, lui chino sulle mie spalle a riprendere fiato, il suo cazzo ancora dentro di me che piano piano perdeva consistenza.
Mi liberai dalla sua presa girandomi verso di lui, poi scesi giù e glielo presi in bocca per pulirglielo per bene, adoro prendere in bocca il cazzo del mio uomo quando non è più del tutto duro, magari appena dopo essere venuto, mi eccita e mi piace l’idea di concedermi completamente aiutandolo a ripulirsi dopo avermi posseduta, il mix di sapori della sborra e della mia fica è il connubio perfetto.
“Wow…Grazie Mà, mi ci voleva proprio!”
“Eh lo credo bene…” mentre mi leccavo le dita dagli ultimi rimasugli del suo orgasmo, feci una piccola pausa e ripresi
“Ora laviamoci che ho un sacco di cose da fare, mica posso passare tutto il giorno a scopare con te ahahha”
“E perché no?”
“Perché ho una casa e due uomini a cui pensare, e sono sola a farlo perciò forza, usci da qui…veloce” e gli diedi una pacca sul sedere.
Uscì dalla doccia trotterellando ed andò in camera a vestirsi, sarebbe uscito a pescare con gli amici di li a poco. Così mi vestii ed iniziai il mio tram tram quotidiano, iniziando dal cambio lenzuola sui letti, ne avevano bisogno.
Poi la cucina, le lavatrici, ho spolverato, messo a stendere i panni e verso l’ora di pranzo avevo finito tutto. Una chiamata al cellulare mi fece tornare nel presente, era Marco :
“Mà ti dispiace se rimango a pranzo qui sul fiume? Ci siamo presi un pezzo di pizza!”
“No no fai tranquillo, io mi prendo la giornata per me allora, divertiti”
“Ok grazie…torno nel tardo pomeriggio a dopo”
Una giornata completamente per me dopo aver avuto due orgasmi uno più forte dell’altro, dove dovevo firmare per non far finire mai questo giorno pensai.
Mangiai un po’ di frutta per pranzo, sul divano davanti alla tv, adoravo quei momenti in cui potevo lasciare libera la mia mente di non pensare a niente, vedere le immagini che scorrevano in tv e non dover per forza cercare di seguire, ogni tanto guardavo il cellulare, mi sorseggiavo un thè freddo rigorosamente al limone quando un messaggio mi fece trasalire, era Marco. Nel messaggio c’era una foto ad autodistruzione e due righe scritte :
“Non posso pensarti un attimo che…” il messaggio finiva così

Apro la foto e c’era l’immagine del suo meraviglioso cazzo, tirato fuori dai pantaloncini, mamma mia quanto era bello, e che voglia mi faceva venire, ho iniziato subito a bagnarmi.
“E’ il complimento più sincero che potessi farmi, ma stai attento, potrebbero vederti!” risposi al messaggio con l’emoji dell’occhiolino
“Mà…non ho più 8 anni, penso di saper gestire queste cose. Sono da solo dietro un canneto, ho detto agli altri che andavo al bagno. Mi mandi qualche foto o un video? Ti prego sono super eccitato!”
Quando lessi il messaggio sprofondai nel divano, l’idea di mio figlio che si masturbava con le mie foto mentre era all’aria aperta aveva liberato nella mia mente la perversione pura che scoppiava nelle mie mutandine.
“No Marco…che mi fai fare! E’ fuori discussione”
Mi arrivò un’altra foto celata con un piccolo messaggio :
“Ti prego” nella foto c’è un primo piano della sua cappella con un gocciolone di liquido preseminale.
Dio mio che voglia avevo di leccargli quel cazzo e gustarmi quel nettare divino. Presa dal momento e da quella visione iniziai a masturbarmi con le dita dentro le mutandine, ripensavo alla mattina, alle sue sborrate, a come mi faceva sentire… Il rumore delle dita che mi defloravano si faceva sempre più forte, direttamente proporzionale a quanto mi stavo bagnando.
“Che foto vorresti ?”
“Fai tu, basta che mi fai vedere qualcosa”
E va bene allora, giochiamo. Mi spogliai completamente ed andai in camera sua, presi dall’armadio una sua canotta da palestra, che su di me sembrava più un vestito, ed ovviamente senza intimo. Tornai in salotto ed iniziai a scattare qualche foto prima al seno, tiravo la maglia a destra ed a sinistra, in modo da fare uscire i capezzoli e gliele inviai.
“Possono andare?”
Mi rispose con un piccolo video dove si stava masturbando mentre mi chiedeva di mandargliene altre, era così eccitato che vedevo un lungo filamento di umori che propendeva verso il terreno senza staccarsi dalla sua uretra, la cosa mi eccitò ancora di più.
Spalancai le gambe, sempre sdraiata sulla schiena sul divano, ed iniziai a scattare delle foto al mio monte di venere, ed alla clitoride da sopra, era quella sorta di vedo non vedo che lo fa letteralmente impazzire, ed inviai.
Mi rispose con un altro video, dove continuava a toccarsi sempre più velocemente dicendomi che c’era quasi. Era il momento di dargli il colpo di grazia. Mi misi carponi sul divano, poggiai il telefono mentre stava registrando un video tra le mie gambe, così c’era la mia fica primo piano che veniva torturata dalle mie dita, e mentre mi masturbavo gli parlavo :
“Così ti piace, la vedi la mia fichetta bella rosa, e quanto è bagnata, è qui solo per te, forza allora sborra! Fammi vedere come sborri per me…anzi vorrei che mi sborrassi sulla fica, peccato che non sei qui. Facciamo così se riesci a non venire e correre a casa per sborrarmi addosso, domani ti faccio un regalo, hai 10 minuti…decidi tu”
Inviato…consegnato…letto …
Nessuna risposta… povero non avrà resistito neanche un secondo, avrà schizzato dappertutto e si starà godendo il suo orgasmo, come biasimarlo. Stavo per ricompormi, quando ho pensato che gli avevo dato 10 minuti per tornare, ci credevo molto poco, ma rimasi li a pecorina sul divano, con la fica ormai già dischiusa e gocciolante per l’eccitazione.
Qualche minuto più tardi sentii aprire la porta di casa e qualcuno che correva verso di me, mi spaventai e cercai di ricompormi, ma era Marco che con il fiatone ed il cazzo ancora duro mi guardava infoiato .
Non dissi nulla, mentre lo guardavo gli sorrisi maliziosamente e tornai a pecorina sul divano pronta ad accogliere la sua sborra.
“Non sfidarmi Mà…non lo fare, per te farei di tutto”
Questa sua risposta arrivò in contemporanea alla sua sborrata, copiosa, densa, fiotti su fiotti mi cosparsero la fica e la schiena del suo dolce nettare, quella sensazione fu così intensa che anche io mi lasciai andare ad un orgasmo devastante, sopraggiunto all’improvviso , senza neanche toccarmi, la mi fica si rifiutò di tenere per se i suoi umori che si riversarono tutti sul divano e sul suo cazzo…
Rimase dietro di me, in piedi a guardare curioso la mia fica oscenamente aperta e grondante umori e sborra, farmi guardare mi eccitava da morire, ma in quel momento ero veramente troppo appagata, ed ancora con il fiatone dissi :
“Questo gioco ci stà sfuggendo di mano, tiri fuori il peggio di me”
“Il peggio? Dio mio Mà l’orgasmo è stato troppo forte, stai delirando ahahah”
Scoppiammo a ridere come due cretini, poi ci andammo a lavare nuovamente, ed io mi misi a preparare la cena mentre il mio stallone aspettava l’ora di cena sul divano ( accuratamente asciugato, fortuna era in pelle) .
La scuola stava per ricominciare ed io ero molto preoccupata su come si sarebbero evolute le cose, Marco stava per affrontare il suo ultimo anno e poi sarebbe andato a studiare fuori per l’università, questo pensiero mi distruggeva, ma avevo ancora un po’ di tempo e per il momento decisi di pensare solo a noi e godermi ogni momento insieme.

FINE CAPITOLO 10

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