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Lui & Lei

Una storia vera


di Portia
09.06.2023    |    1.481    |    11 9.9
"Il suo cazzo diventa sempre più turgido e grosso..."
Apro la corrispondenza su A69, trovo un messaggio di un certo "Luca_gen66".
Si professa come un pezzo di marcantonio elegante, prestante, dotato (anzi scrive "super dotato"), duraturo, amante dei preliminari e del cunnilinguis...
Mi ispira.
Mi piacciono quelli più giovani, mi hanno sempre eccitato.
Certo lui ha 50 anni, non è un giovanotto, ma io ne dichiaro settanta, tutto sommato per me va bene.

Non mi piace indugiare.
Lo invito a casa mia.

Neppure lo sento al telefono.
Gli do un orario e l'indirizzo.
Lo aspetto.

Eccolo.
In orario perfetto.
Me lo trovo sulla porta di casa.
Bello sopra ogni aspettativa.
Alto, non magro, ma elegante come si definiva.
Occhi penetranti, sotto un fitto ciuffo di capelli sale e pepe.

Spero di piacergli.
Ho settant'anni, ma mi sento divinamente.
In realtà sono divina.
La mia bellezza non è mai sfiorita, semplicemente sono cambiata con gli anni.
Non mi sento vecchia.
Ho le pulsioni di sempre, anzi di più.
Mi piacciono gli uomini ed io piaccio a loro.

Piaccio anche a Luca, lo vedo.
Mi possiede già con lo sguardo.

Mi eccita da morire.
Mi eccita scopare con un uomo anche senza presentarci.
Mi eccita scoprire il suo corpo e vedere la sorpresa nei suoi occhi quando, una volta nuda, si accorge che ho ancora il sedere sodo, due tette come il marmo, i capezzoli turgidi.
Ma, soprattutto, una fica che non ha nulla da invidiare a quella di una trentenne.
Bagnata, calda, vogliosa, esigente.

Già dai pantaloni del completo blu gli intravedo un pacco enorme, in semierezione, quindi anche lui già sta in viaggio verso l'eros.

Sembra una persona che conosco da sempre e lui mi legge nella mente, e si spoglia senza che io glielo debba chiedere.

Mi spoglio anche io.

Fantastico.
Il cazzo che avevo immaginato era veramente notevole.
Una cappella grandiosa onorava il tutto.
Divino.
Soprattutto già in completa erezione.

Avvicino la mia fica a quel monumento che aveva in mezzo alle gambe.
Il gioco inizia.
Un gioco di sfregamenti lievi e più profondi.
Il suo cazzo diventa sempre più turgido e grosso.

La verità è che desidero questo cazzo in bocca, anche se mi pesa allontanarlo dalla mia fica, che già gronda e lo vuole solo per sé.
Mi inginocchio davanti a lui e me lo metto in bocca.

Con la mia bocca vogliosa, vorace e calda gusto ogni millimetro di questo cazzo stupendo.
Ondeggio ed oscillo in maniera regolare.
La lingua gioca con la cappella.
Lui mi asseconda.
Mi sta scopando la bocca.

Ho la sensazione che si sta trattenendo per non sborrare subito.
Sarebbe veramente troppo presto.
Nell'annuncio ha scritto "duraturo".
Io voglio che duri!

Le sue mani mi tengono la testa e dirigono l'andamento in base alla sua eccitazione.
Io sono in estasi.
Pure lui.


Mi fa sdraiare sul letto.
Mi allarga le gambe.
Dare, avere.
Prima ha preso.
Ora da.
Nello scambio non ci rimetto, anzi.

"Abile linguista", facile scriverlo, pochi lo sono veramente.

Con la lingua mi fa vibrare.
Sto urlando.
Forse lo sanno pure i vicini.
Però non voglio che si fermi.
Aggiunge anche un dito, poi due, poi tre.
Un orgasmo dietro l'altro.
Grazie, grazie, grazie.

Si alza, ora lo vedo meglio.
Per me ha un fisico da paura, una leggera pancetta e per fortuna una leggera peluria, che rende l'uomo più maschio.
Odio quelli lisci come le bisce.
Ha due cosce piene e definite, un culo duro.
Lo sto adorano.
Mi fa godere e ora mi aspetto che mi penetri.

Basta che mi sfiora la fica con le dita che mi escono dei gemiti.
Ho voglia.
Voglio essere posseduta.

Toglie le dita e finalmente il suo cazzo è dentro di me.

Lo sento.
Comincia a spingere forte.
Mi fa sentire troia.
Lo sono.
Voglio essere sua.
Godo da morire.

Assaporo ogni centimetro di lui.
Mi afferra per i fianchi per spingere meglio.
Non riesco a smettere di avere orgasmi che mi scuotono anche l'anima.
Lo imploro di non smettere.

Invece smette.
Però solo per girarmi e prendermi alla pecorina.
Io contino a mugolare.
Lui continua a scoparmi.

Senza avvertimi che stava venendo emette un urlo gutturale.
Mi riempie di sborra densa e calda.
Stravolto si accascia accanto a me.
Per la prima volta sento la sua voce.
Neppure le sento le sue parole, però.

Tra noi non c'è stato neppure un bacio.
Sesso animalesco.
In realtà quello che cercavo.


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