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Prime Esperienze

La Strega Magali 18 anni dopo


di Portia
15.07.2023    |    6.815    |    26 9.3
"Io riprendo il fagotto con le mie bacche, salto dalla finestra e me ne torno nel bosco..."
Pete la mattina si svegliava sempre con la pancia bagnata e le lenzuola appiccicate al corpo.
Si era anche accorto che le serve che gli rifacevano il letto ogni giorno, ridacchiavano tra di loro, mentre cambiavano la biancheria.
Non vedeva l’ora di farsi il bagno per togliersi di dosso quella roba appiccicosa.
Lo insaponava ancora la sua Tata, che con le mani indugiava ogni giorno di più in mezzo alle sue cosce.
Pete era ancora ingenuo, ma di sicuro non disdegnava quell’attenzione e si era accorto che il suo cazzo ne era più felice di lui.
Si faceva passare il sapone ovunque, ma alla Tata diceva: “Ti prego puliscimi meglio qui” ed indicava l’asta, i testicoli e la zona verso il buchetto del sedere.
Il cazzo gli diventava duro, e rimaneva così a lungo, cosa che lo costringeva a rimanere in camera sua, nudo, sul letto.
La Tata usciva dalla camera e pensava che il bambino che aveva cresciuto stava diventando un uomo, ma non spettava certo a lei spiegargli certe cose.

Dopo mezzanotte è l’ora delle streghe.
Oggi c’è il plenilunio e sono fuori per raccogliere delle bacche di berberis che mi servono per fare una pozione.
Per essere efficaci vanno raccolte in una notte di fine estate, ai raggi della luna.

Mi spingo fino al limitare del bosco e scorgo le luci che rischiarano il castelletto di sir Paul.
Mi avvicino.
Con un salto arrivo ad una finestra aperta.
È ancora caldo e fa piacere addormentarsi con la brezza che viene dal bosco, con i profumi che sprigiona di notte, con gli animali notturni che vi abitano e che ti cantano la ninna nanna.

Scorgo un giovane sul letto.
Nudo.
La pelle diafana, ancora completamente glabro, i muscoli non ancora da uomo, ma neppure da fanciullo, i riccioli scomposti sul cuscino.
Sembra un cherubino.
Sembra un essere innocente, ma dorme e mugola, sembra che stia godendo.
La luce fredda della luna gli illumina in mezzo alle gambe un cazzo portentoso.
Questo bel principe sta diventando grande, lui non lo sa ancora, ma l’asta che ha glielo sta dicendo.
Incredibile come un ragazzetto possa avere un membro da uomo.

Sono sbalordita.
Sono affascinata.
Sono eccitata.
Di notte tanti anni prima ho già posseduto il padre di Pete, sir Paul.
Di notte spiavo spesso sir Paul cbf

Questo è una tentazione troppo grande.
Sono una strega, ma ho le voglie di qualsiasi donna.

Salgo sul letto, e facendo più piano possibile per non svegliarlo lo cavalco.
La mia fica eccitatissima è già bagnata e risucchia il cazzo del giovane principino.
Mi sento riempita.
Ha una verga lunga, larga e dura.

Inizio a muovermi su quell’asta, Pete a questo punto si sveglia.
Non è spaventato, da sotto comincia ad assecondare i mie movimenti.
La luna mi illumina e mi vede.
Non so se abbia capito che sono la strega che abita nel bosco del suo castello.
La Strega Bianca, coi capelli color del latte e la pelle di alabastro.
Non dice nulla: spinge solo con il bacino e fa dei piccoli gemiti.
È vergine, ma durato.
Mi ciuccia le tette, e intanto spinge.
Inevitabilmente sborra.
Mi inonda, mi allaga, mi fa godere all’unisono con lui.

Scivolo via da sopra di lui.
Non spreco neppure una goccia del seme che gli è rimasto sulla punta.
Lo pulisco bene con la mia lingua.
È nettare.

Il cazzo gli torna subito duro.
Con un dito mi allarga la fica.
Poi le dita diventano due, poi tre.
Godo anche così.
Pete il principino è piccolo, è ingenuo, era pure vergine, ma impara subito.

Mi fa girare e mi monta alla pecorina.
Mi sbatte tanto che sento le sue palle sulla mia fica.
Estasi.
Allo zenith del piacere stavolta urla e mi riempie di sperma per la seconda volta.

Ha i riccioli incollati alla fronte per il sudore.
Aspetta che il cazzo si ammosci tenendolo dentro la mia fica.
Poi si stacca.
Mi bacia, ma non mi dice nulla.
Era poco più di un bambino e adesso è un uomo.
Però si mette di fianco poco dopo si addormenta.
Io riprendo il fagotto con le mie bacche, salto dalla finestra e me ne torno nel bosco.


L’indomani mattina ancora dorme quando le serve entrano per rifargli il letto.
Con stupore si accorgono che le lenzuola non sono bagnate.

Intanto la Tata ha preparato il bagno per Pete.
Quando gli insapona la schiena si accorge che ha dei graffi sulla schiena, che formano sei lettere:
M A G A L Ì.

(Anche alle Streghe piacciono quelli più giovani, anche di parecchio.
Magalì ha circa 290 più del principe Pete.)

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