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vita da schiava - decima parte


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
18.05.2019    |    3.645    |    1 10.0
"Apre i rubinetti di un grande vasca da idromassaggio e quando l’acqua è a livello mi aiuta ad entrare, i profumi delle essenze e dei sali da bagno è..."
Vita da schiava ….. non è poi male !
Un raggio di sole filtrando tra le tende mi risveglia, sono nuda , avvolta da un soffice piumone in una bella stanza, non ricordo nulla, ultima immagine … forte dolore, vertigine e perdita dei sensi.
Ho dormito profondamente, mi sento riposata e il mio corpo è rilassato, di colpo mi vengono in mente la marchiatura e gli anelli ai testicoli, tremante con la mano mi tocco, la marchiatura è protetta da un sottile adesivo gel e la catenella che unisce gli anelli mi eccita a toccarla … mi ero quasi dimenticata sono la Sua schiava.
Rimango ancora a letto con gli occhi socchiusi, mi godo quella tranquillità insperata ed assaporo il piacere di quanto mi circonda, il mio sguardo cade su un biglietto ben in vista sul comodino al mio fianco, con apprensione allungo la mano e lo apro, inizio a leggere.
Sono i Suoi ordini, come al solito precisi e senza tanti convenevoli, mi rassicura del contratto stipulato e mi concede due settimane per impostare il mio ruolo di schiava. Alla mattina del quindicesimo giorno avrei iniziato ad essere al Suo servizio e fino ad allora non lo avrei visto. Di me si sarebbero occupate la Signora Laura e la servetta Daniela, l’elenco delle cose da fare era attraente e riguardava la cura del mio corpo, l’educazione ai compiti che mi attendevano e un ricco guardaroba sexy corredato da vari oggetti sado maso che avrebbero dovuto servire per le mie costrizioni e punizioni.
Leggendo iniziavo a bagnarmi per l’eccitazione, come se mi avessero letto nel pensiero, la porta si spalanca senza preavviso, entrano la Signora Laura e i due stallieri, mi si avvicinano, tolgono senza garbo il piumone, mi capovolgono con il sedere all’aria e mi ficcano nel culo un fallo enorme, senza lubrificare in un sol colpo, urlo e subito una scarica di frustate mi fa capire: devo stare in silenzio …
Poi in ginocchio davanti ai loro cazzi, svuotano la vescia nella mia gola, ingoio, faccio molta fatica, qualche fiotto mi sfugge dalle labbra, sospendono la pisciata e mi prendono violentemente a schiaffi, capisco, riapro la bocca e con più attenzione vedo di non lasciarmi sfuggire nulla, non finiscono più di pisciare!
Laura divertita assiste dandomi ogni tanto secche frustate sul mio sederino.
Dopo la pioggia dorata segue la panna calda, mi fanno capire di non toccare con le mani i loro cazzi, devo tenere le braccia dietro la schiena e a turno mi infilano, fino al limite del vomito, i loro cazzi in gola, aiutandosi a vicenda nello spingere la mia testa contro il ventre fino a far arrivare le mie labbra alla base del loro membro. Vengono uno dopo l’altro e a bocca spalancata espongo il loro seme, un comando secco di Laura: ingoia ed eseguo.
Laura prende un taccuino in pelle rossa e inizia a scrivere, è il registro delle punizioni, mi dice, ogni comportamento scorretto equivale a punizione, ed ogni sera mi verrà presentato il conto!
Entra anche Daniela, la servetta, si avvicina ad un grande armadio, prende alcuni capi d’abbigliamento e li pone sul letto, poi prende il braccio e mi trascina in bagno, adagiata su un lettino inizia a riempirmi di acqua tiepida con emolliente il mio ventre, questo trattamento ci sarà ogni giorno dopo aver preso piscio e sperma in bocca tocca alla pulizia dell’ano e dell’intestino, in modo da poter sempre essere pulita e profumata per tutto il giorno, cosi dice cercando di essere gentile mentre mi sentivo scoppiare la pancia.
Un comando: trattieni ! è una parola sto esplodendo, mi contraggo al massimo e cerco di placare la tensione intestinale, il tempo passa e non dice nulla ho i crampi e tremo, mi sorride e con una calma esasperante si avvicina e con un cenno indica dove finalmente posso liberarmi, pensavo fosse finita li invece, sempre con gesti gentili, mi ripete il trattamento per altre tre volte, solo alla fine della quarta evacuazione esclama, vedi adesso l’acqua è pulita ! Ma non era finito per il mio culetto, vedo che cosparge un fallo simile ad uno spazzolino del water di dentifricio e poi come se si trattasse di pulire i denti , lo infila e con meticolosità strofina con energia, smette, altro clistere di risciacquo e a seguire un trattamento sicuramente più dolce, mi massaggia lo sfintere con diverse creme profumate . Termina il lavoro rimettendomi il plug, dovrò sempre tenerlo, mi verrà tolto solo alla sera prima di andare a letto.
Apre i rubinetti di un grande vasca da idromassaggio e quando l’acqua è a livello mi aiuta ad entrare, i profumi delle essenze e dei sali da bagno è rilassante, mi godo il momento sono goduta come non mai, mentre i getti d’acqua calda mi accarezzano Daniela massaggia con vigore le mie spalle , dopo una ventina di minuti scarica l’acqua e apre un violento getto d’acqua freddissima, mi sento veramente rimessa a nuovo.
Ritorniamo nella camera e con cura procede a vestirmi come se fossi una bambola, la sua delicatezza mi sorprende, vorrei baciarla, mi trattengo sicuramente incorrerei in qualche punizione, la guardo dolcemente e le sorrido … meglio così scoprirò tra breve che sarà lei a somministrarmi ogni sera le punizioni.
Guardo con eccitazione la mia figura allo specchio, sono bellissima, anche il trucco delicato e perfetto contribuiscono a rendermi ancor più femminile, anzi una bellissima femmina con un tocco di sex appeal indiscutibilmente malizioso e provocante. Mi darei un bacio!
Scendiamo nella sala da pranzo, Daniela mi dice che il mio pasto sarà solo alla mattina, la dieta sarà sempre imposta ed anche il quantitativo delle portate. Mi accomodo in una sedia scomodissima che mi fa arrivare quasi in gola il fallo che si trova nel mio culo, come richiesto devo essere sempre senza slip, con la gabbietta alla pisellina, il freddo della seduta mi blocca un po’, non l’avessi mai fatto, un urlo di Laura, che seduta davanti a me aveva osservato la reazione, DEVI SEMPRE SORRIDERE, NESSUNA SMORFIA SCHIAVA!
Apre il libretto rosso e scrive nuovamente!
Composta mangio educatamente in silenzio, mantenendo postura e sguardo verso il basso come mi era stato indicato, Daniela mi serve le varie portate, devo sempre finire tutto. Il cibo è vario e molto buono è un’abbondante colazione sicuramente sufficiente per alimentarmi per le previste ventiquattro ore.
Laura mi spiega la necessità di un pasto solo per poter rimanere pulita per un giorno intero e poter essere sempre pronta alla monta qualora mi venisse richiesta. Aggiunge la possibilità di bere della panna solo nel caso di richiesta deep throating profondi da parte di maschi che vogliono far raggiungere il vomito. Inizio ad avere qualche idea su cosa mi stia aspettando!
Sento Daniela alle mie spalle, mi stringe al collo un grazioso collare di acciaio foderato internamente in pelle, lo chiude con un lucchetto e lo assicura ad una catena che porge a Laura, elegantissime usciamo e si parte in auto verso la città.
Daniela in divisa da autista è seduta alla guida io e Laura nei sedili posteriori, la pelle mi accarezza le cosce, come mi è stato ordinato non devo mai accavallare le gambe, devo sempre averle leggermente aperte e la gonna sollevata in modo da avere il contatto diretto sul mio sedere ed il plug ben appoggiato in modo che rimanga ben posizionato nel culo. Sto entrando nel ruolo, la catena del collare pendola sul petto e mi eccita dolcemente.
Il primo negozio è un grazioso sexy shop di un amico di Padrone Riccardo, era stato avvisato della nostra visita, ci accoglie con gentilezza per nulla stupito dal mio collare e relativo guinzaglio, anzi ad un comando di Laura mi piego a novanta e dopo aver sollevato la gonna esamina il plug , una volta sfilato , lo porta alla mia bocca per farmelo ingoiare, per poi rimettermelo tutto dentro di nuovo, non fiato e con il sorriso sulle labbra lo lascio fare …….! Quattro sonori sculaccioni , mi abbassa la gonna e inizia lo shopping.
Un amore di completino rosso fuoco ed un altro nero , li provo e soddisfano Laura, intanto vedo il proprietario del negozio con un gonfiore esagerato in mezzo alle gambe, Laura non curante mi fa spogliare davanti ai suoi occhi, questa volta provo un corsetto fetish in pelle, strettissimo, in due mi tirano i lacci fino al limite, un paio di stivali e una parrucca nera alla Valentina completano l’abbigliamento.
Alle mie spalle vedo arrivare Daniela con un set di oggetti per frustare, ne ha presi diversi ed impressionanti, Laura vede il mio stupore e con sfrontatezza rivolgendosi al proprietario dice: li vuoi provare? Quello non aspettava altro, annuisce con la voce strozzata è paonazzo da sotto i pantaloni si capisce la sua erezione mostruosa, Daniela gli si avvicina, gli porge la prima frusta, si inginocchia ai suoi piedi e in un baleno prende in gola un cazzo mai visto saranno stati almeno trentacinque centimetri di bastone grosso e nodoso.
Intanto Laura mi aveva piegata in avanti trattenendomi con la catena verso il basso, iniziano i colpi, sibili sempre più forti e dolore lacinante al sedere, ci sa fare il maledetto, mi sforzo e rimango immobile ed in silenzio, spero che Daniela lo svuoti rapidamente con la sua super bocca, non è cosi , il porco le sfonda la gola mentre prova con cadenza sistematica le vari e fruste su di me, mi stupisco di me stessa, resisto al dolore crescente senza fare un benché minimo movimento, è rimasta solo una lunga frusta, oltre tre metri, di nerbo di bue, deve essere terribile, inizia a fendere l’aria facendola schioccare e per fortuna Laura lo ferma, godi maiale, dice con voce imperativa, per quello che abbiamo preso si è pagato abbastanza!
Non ci posso credere la carta di credito per gli acquisti ero io! Daniela rapida lo finisce e poi mi si avvicina e mi cola in bocca una quantità esagerata di sperma, come al solito in ginocchio espongo la mia bocca piena ed al comando di Laura ingoio… Uscendo Laura prende ancora un paio di scarpe e altre parrucche, voltando le spalle al proprietario sghignazzando gli urla “adesso siamo pari porco”.
Ero rimasta in corsetto stivali parrucca nera corta collare catenella pisellina e culo scoperto con dentro il solito plug, a strattoni in mezzo alla gente ,che ci osserva stupita di una simile visione, ci siamo incamminate verso l’auto, mi sembrava in capo al mondo. Come se non bastasse Daniela appena dietro di me ogni tanto mi rifilava qualche colpo incitandomi a stare dritta e camminare bene. Un trio imperdibile, ogni tanto qualche mano mi toccava lasciandomi pesanti apprezzamenti. Cercavo di rimanere impassibile con sguardo altero muovendomi sinuosa e provocante sugli alti tacchi degli stivali, cercando di far superare al pudore una sfrontata carica erotica.
Un passante, un bel ragazzo , ci ferma e si mette a parlare con Laura, come se fossi un oggetto in vendita la Signora, dopo una breve contrattazione vedo che allunga la mano e il ragazzo le mette nel palmo un paio di banconote, rabbrividisco, proprio come temevo, gli porge la catena che mi pende dal collare e Lui con uno strattone mi trascina via, pochi passi e entriamo attraverso un portoncino semichiuso in un piccolo cortile con giardino e panchine bianche con un bel tavolo di pietra al centro.
Mi spinge contro , mi scaraventa con la pancia sulla fredda pietra, con un colpo secco mi sfila il plug e neanche il tempo di riprendermi sento dentro un cazzo, non largo ma incredibilmente lungo, mi arriva in fondo senza che senta il suo pube contro le mie natiche, con una violenza senza pari mi scopa facendomi urlare dal dolore, il ritmo è insostenibile, i colpi sono sempre più forti e profondi, mi sento violentare , come mi era stato insegnato da Daniela cerco di stare ferma senza opporre resistenza donando completamente il mio corpo a quel cazzuto violento ragazzo.
Non ne posso più.
Il ritmo dell’inculata cala e diventa più dolce anche se gli affondi nel mio sfintere si fanno via via sempre più profondi, sta cercando di mettermelo tutto dentro, sento gli orifizi cedere alla sua pressione e con una incredibile determinata delicatezza si appoggia tutto al mio sedere. Rimane fermo, sento le sue pulsazioni e mi riempie…. Ma cosa succede? Rimane sempre dentro di me nel profondo, immobile,dopo essere venuto non si è ridotto di nulla, mi tiene bloccata e non mi lascia la possibilità di muovermi, sento un getto caldo dentro di me, sta pisciandomi nel culo! Nel profondo delle mie viscere! Dopo tanta violenza una sensazione deliziosa, veramente inaspettata ed unica. Si svuota la vescica con una pisciata interminabile, poi lentamente, molto lentamente si sfila lasciando il tempo agli sfinteri di chiudersi e trattenere i suoi liquidi, mi gira ed in ginocchio lo ripulisco, come da puttanella esperta so ben fare, con uno strattone mi rialza e mi bacia con passione, brava, mi dice, sei stata brava, sento le sue mani armeggiare sul mio culo e mentre continua a baciarmi mi rimette il plug.
Adesso ti tieni il mio piscio nel culo ! mi tira dietro di lui e mi riporta dalle mie due aguzzine .
Da quanto capisco non si conoscevano, li sento parlare e scambiarsi numeri di cellulare, il ragazzo si raccomanda di farmi tenere il suo piscio nel culo, si gira e si allontana. Come se non fosse successo nulla Laura riprende a camminare tirandomi con la catena come se fossi una cagnolina al guinzaglio. Vedo l’auto la mia sfrontata esposizione, sta per fortuna, terminando.
L’auto corre veloce, siamo fuori città, Daniela ha una guida sportiva e sicura, mi rilasso cullata dai morbidi sedili in pelle, Laura si complimenta con me per la bravura dimostrata con il cliente, sicuramente lo dovrò rivedere perché le sono molto piaciuta! Mi ricordo di avere ancora dentro di me i suoi liquidi, inizio ad avere dei problemi a trattenerli, uffa mai che si possa stare tranquille.
Arriviamo in un centro benessere, non una solita spa, sembra quasi una clinica, un’infermiera ci accoglie e vengo subito fatta sdraiare su un lettino a pancia in giù, sue inservienti lo spingono lungo un corridoio fino ad una stanza che all’aspetto sembra una camera operatoria, difatti lo è! Vengo spogliata, mi levano il plug facendomi espellere in una bacinella tutto quello che tenevo in pancia ed indosso un camice aperto posteriormente e molto corto.
Entra una equipe di sanitari, ma cosa stanno facendo? In due mi tengono ferma ed una mano femminile mi appoggia alla bocca una mascherina… uno, due e tre e mi spengo!
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