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sedicesima puntata : il regno di OWK


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
29.01.2020    |    6.220    |    18 9.8
"E’ eccitata e felice di poter avere sotto le grinfie quel maiale di Riccardo con cui aveva avuto, in passato, esperienze di lavoro molto negative..."
Cullata dal dolce procedere dell’auto ed avvolta dal confortevole contatto con il sedile di morbida pelle mi tranquillizzo sempre più, i cadi interni color panna dell’abitacolo contribuiscono a rilassarmi, per stare più comoda alzo il bracciolo del sedile posteriore e mi accovaccio con le gambe piegate sul sedile, senza malizia, mi appoggio a lui e con il capo sento il suo grosso membro sfiorare il mio viso, come se fosse un morbido cuscino, mi lascio affondare e in un attimo un dolce sonno mi avvolge.
Deve essere trascorso molto tempo, come mi sono assopita, altrettanto dolcemente mi risveglio, fuori i colori dell’alba sono bellissimi e mi fanno da buon presagio per la nuova vita iniziata, Luca con gentilezza mi augura il buon giorno, e Felix mi sorride, che bravi hanno guidato tutta la notte magnificamente cullandomi in un sonno ristoratore.
Anche il mio bel cuscino di carne è rimasto morbido e caldo.
Decidiamo di fermarci in un area di servizio, mi accompagnano ai bagni, inaspettatamente Felix entra con me, si inginocchia e apre la bocca, è entrato nel giusto ruolo di slave, lo riempio, avevo la vescica piena, con precisione il mio fiotto esce dalla passerina e gorgoglia nella sua gola, gli lascio il tempo di deglutire e poi ripeto lo schizzo fino a svuotami completamente. Con gentilezza mi domanda se devo fare altro, con un tono secco gli rispondo di no e di aver solo voglia di un buon caffè.
Ad un tavolino facciamo tutti e tre colazione, ne avevo bisogno, siamo in Germania quasi al confine con la repubblica Ceca, un pensiero a Riccardo, era rimasto in auto ancora stordito dai sedativi, dico a Luca di prendere delle bevande per lui, non volevo distruggerlo, quando sarebbe rinvenuto avrebbe sicuramente avuto sete e sarebbe stato necessario smaltire i farmaci che gli avevamo dato.
Riprendiamo il cammino, tra poche ore dovremmo arrivare a Černá Hora distretto di Blansko, abbiamo lasciato la Germania a Grafenau, le strade sono più panoramiche e boschi imponenti circondano un paesaggio da fiaba medioevale.
Mi distolgo dalla serenità che mi circonda per preparare gli accrediti all’ingresso nel Regno OWK.
Come la Regina Patricia mi aveva indicato, prima di recarmi al castello, dovevo passare dalla sede legale a Zlin, registrarmi e provvedere alle pratiche formali, abbastanza lunghe, per definire con esattezza il soggiorno rieducativo di Riccardo.
Diversi pensieri mi frullano in capo, da una parte il forte sentimento di vendetta per gli oltraggi subiti e dall’altra il dispiacere di perdere un notevole stallone di cui ben impressi nel corpo e nella mente conservavo ricordi fantastici.
Dovevo trovare una soluzione che mi potesse permettere di avere entrambi i risultati.
Arriviamo ai piedi di una moderna palazzina, all’ingresso una targa in ottone indica la sede del consolato di OWK, lascio i miei accompagnatori e Riccardo in auto e mi reco alla guardiola dell’ingresso.
Una impeccabile giovane funzionaria mi riceve, controlla la mia prenotazione e mi accompagna dal console.
Ovviamente inservienti, funzionari e console stesso sono avvenenti ragazze, spigliate e con fare professionale e risoluto mi accolgono, noto con piacere conoscono il mio caso, con molta disponibilità, dopo una breve indagine, mi propongono la migliore soluzione.
La prenotazione al Castello era stata fatta da Riccardo per schiavizzare Luca e renderlo impotente e schiavo da vendere in Turchia ad un suo vecchio amico cliente, grazie alla loro disponibilità, niente di più facile sostituire la vittima con lo stesso Riccardo.
Ora però sull’impotenza volevo soprassedere, ma desideravo rendere il suo stato di totale sottomissione e completa ubbidienza ai miei voleri.
Il console, Domenique von Sternenberg, con precisione mi descrive quanto laborioso e complesso sia il raggiungimento dell’obbiettivo, con un probabile tempo di circa tre mesi per poter garantire il risultato.
Risultato comunque coperto da garanzia e rieducazione gratuita in caso di inadempienze dello schiavo.
Mi accordo sul costo del trattamento, molto inferiore a quanto pensassi poiché la parte relativa a Luca era già stata versata e si trattava solo di una differenza per i servizi in aggiunta che avevo richiesto.
Senza che lo potessi chiedere, Domenique mi propone l’ospitalità gratuita per una settimana per Felix e Luca, con addestramento base e per me la possibilità, se lo desideravo, di svolgere i turni come Mistress, non su Riccardo, ma con altri clienti visto il momento di notevole affollamento presente al castello.
Accetto, sono proprio contenta di vivere dall’interno questa esperienza e conoscere le loro tecniche di raffinato sadismo.
La ringrazio, inaspettatamente mi stringe a se e mi bacia con passione, mi spinge in ginocchio e porge la sua vulva davanti alla mia bocca per essere baciata a lungo fino all’orgasmo. Mi riempie la bocca di umori, mi rialza e si lascia fluire in gola quanto stavo per inghiottire, stupenda e eccitante donna.
Mi ricompongo e trionfante raggiungo la Jaguar tenendo ben stretti in mano i vaucer per il soggiorno nel regno di OWK.
La strada diventa più stretta , attraversiamo alcuni piccoli paesi contadini, appena in prossimità di Černá svoltiamo a destra e dopo poche centinaia di metri ci appare con tutta la sua imponenza il castello del XXVI secolo sede del regno OWK, la struttura è enorme oltre 20.000 mq e fabbricati per 4000mq, anello per equitazione, laghetto, piscina, il tutto recintato da un alto muraglione in pietra.
All’ingresso un alto portone in legno scuro con ai lati le bandiere del regno e sull’arcata lo stemma di OWK,
Un picchetto di servizio ci apre e percorsi pochi metri posteggiamo, lasciamo i nostri documenti e dopo la registrazione i vaucer.
Rimango sbalordita dalla funzionalità e dalla rapidità con cui vengono eseguiti gli ordini di quella che penso sia l’ufficiale di picchetto, come si usa dire da noi, al comando della guardiola d’ingresso, mentre sono esterrefatta nell’ammirarle nelle loro provocanti divise, uno scricchiolio mi fa volgere il capo, tre carretti trainati da schiavi nudi, con tanto di codino e cintura di castità, si stanno avvicinando, sul pianale altrettante gabbie in ferro, in men che non si dica Luca, Felix e Riccardo vengono spogliati dalle guardie, nudi, segnati con un pennarello sulla schiena con sigle precise, e infilati nelle gabbie.
I loro sguardi sono persi in un velo misto di paura e terrore. Come sono arrivati con passo veloce i tre schiavi riprendono la direzione dividendosi ad un certo punto e separando il destino di Riccardo da quello di Luca e Felix.
Li vedo allontanarsi, penso proprio che ognuno avrà il fatto suo, ora tocca a me, un grazioso calesse trainato da un magnifico schiavo con una incredibile erezione, e guidato da una avvenente Mistress si avvicina, salgo, mi accomodo in una poltroncina di velluto blù, un secco colpo di frusta e mi avvio verso le stanze reali dove Patricia, Regina dell’Other World Kingdom, mi attende.
Mi accoglie con calore, come se fossi una sorella da tempo lontana, si ricorda di me ed è felice che abbia accettato il ruolo di Mistress per una settimana, non mi nasconde i suoi problemi e la difficoltà a gestire le richieste di educazione degli schiavi provenienti da ogni parte del mondo. E’ eccitata e felice di poter avere sotto le grinfie quel maiale di Riccardo con cui aveva avuto, in passato, esperienze di lavoro molto negative.
Mentre parla mi indica la mia divisa da Mistress, è eccitante solo alla vista, al corredo fissate ai fianchi due fruste differenti, alti stivali in pelle e stranamente senza mutandine, capisce il mio stupore, mi rassicura, siamo tutte senza niente, pronte a essere soddisfatte o a fare con libertà i bisogni corporali.
L’alta qualità dei servizi aveva addirittura fatto si che i tribunali di diversi paesi inviassero i condannati per reati sessuali nel regno per la loro rieducazione, oltre a questi ed in grande numero mariti e fidanzati costretti dalle compagne con cui avevano un iniziale rapporto di sottomissione.
Il livello dei servizi aveva un alto standard e prevedeva i seguenti casi:
Schiavo Novizio: una settimana di trattamenti H24, controllo della dieta, controllo della sottomissione ed ubbidienza, resistenza alle punizioni corporali. lo schiavo veniva dimesso con un certificato di qualità in cui era indicato il risultato ottenuto. ( 7.000€).
Schiavo: un mese di soggiorno in cui venivano testate tutte le variabili a cui, in futuro , avrebbe dovuto subire. Resistenza totale alle torture, sottomissione ed ubbidienza cieca, imprinting alla Padrona. In questo caso oltre al certificato, se era stata raggiunta una votazione superiore a 90/100, era prevista una marchiatura con tanto di slave serial number registrato nel regno OWK ( 25.000€)
Schiavo totale: dai tre ai sei mesi di permanenza e comunque fino al raggiungimento di tutti gli obbiettivi, solo ad elencarli mi viene paura, assegnazione del ruolo di suddito del regno, registrazione e marchiatura con possibilità di essere assunto all’interno del castello per svolgere compiti di bassa maestranza. In questo caso il risultato era coperto da garanzia con obbligo di periodici richiami gratuiti per accertare l’ottemperanza al ruolo di schiavo. (90.000€)
Condannato per reati sessuali: qui il sadismo non aveva limite, la rieducazione era garantita ed in alcuni casi il percorso prevedeva la castrazione o la riduzione ad impotenza.
Mi prende per mano e con passo veloce mi conduce nella salone per la cena, in effetti con la sola colazione del mattino avevo proprio fame.
All’ingresso di ogni porta ci accolgono due schiavi con il corpo segnato e con vari ornamenti agganciati ai genitali o di quello che resta, tutti hanno un plug nel culo con un grazioso codino che accarezza le gambe.
La sala da pranzo sembra un film, dell’epoca dei faraoni egiziani, al tavolo sono ammesse solo le Mistress, a capotavola la Regina, ed io stupita, sono al suo fianco, attorno al tavolo, inchiodati con fermagli di metallo su tavole di legno ,una decina di schiavi “ventilatori” per lato, il loro compito muovere un lungo ventaglio di piume infilato, per l’altra estremità, profondamente nell' ano, il movimento regolare era assicurato da un altro schiavo che al fianco impartiva ritmiche frustate, in sintonia con i colleghi, il suono era impressionante ma alla fine si poteva considerare come una gradevole musica di sottofondo.
Il servizio delle portate, sempre a carico di altri schiavi, il cibo è di alto livello e qualità. Una strana impressione mi aveva fatto la sedia su cui mi trovavo, la seduta divisa lasciava le gambe aperte, con i genitali esposti, il mio stupore è subito percepito da Patricia, con ferme parole mi rassicura, avvisandomi della presenza sotto il lungo tavolo di un altro tipo di servizio che potevo richiedere schiacciando un pulsante posto alla mia destra … neanche il tempo di capire che lei stessa preme il mio pulsante rosso, immediatamente sento leccarmi la passerina e il culo, un ordine secco : adesso piscia! Ne avevo proprio bisogno e mi lascio andare, la bocca avida sotto di me ingoia tutto il lungo fiotto, senza alcun rumore o rigurgito, al termine continua la pulizia con delicatezza, profumandomi, Patricia preme nuovamente il pulsante e tutto svanisce! Sono sbalordita.
Prende a parlare per farmi ritornare a mio agio, tutte le Mistress hanno potere assoluto sugli schiavi, le inadempienze sono scritte sulla loro schiena con un pennarello, presente nella cintura di cuoio della divisa.
Gli errori commessi hanno una valutazione da 1 a 100 e si esprimono ovviamente solo giudizi negativi a cui corrispondono le relative punizioni. Ognuna dispone di tre schiavi personali, scelti ogni tre giorni tra i più meritevoli, uno come latrina personale, nelle stanze non c’è wc!, uno per i massaggi e la pulizia del corpo e il terzo per i piaceri sessuali, sghignazzando mi dice: deve sempre essere pronto ed averlo bello duro!
Terminata la cena, avevo premuto il pulsante rosso per altre due volte, rilassata e goduta faccio per alzarmi e prontamente Patricia mi fa accompagnare nella mia camera da tre stupendi schiavi.
La camera è elegantemente arredata, per ricordarmi dove mi trovo ad una parete è presente una croce di st.Andrea con tanto di fermi per polsi e caviglie, a lato appese in buon ordine fruste impressionanti.
Non faccio fatica a distinguere il ruolo che dovranno avere i tre schiavi e per non sbagliami riempio lo schiavo latrina di tutto quello che avevo in corpo, a seguire un dolce massaggio con oli profumati mi prepara ad una lunga cavalcata con un superbo schiavo stallone che mi porta in estasi facendomi venire analmente senza ritegno, a seguire gli altri due schiavi provvedono alla pulizia e mi rilassano cullandomi con dolci carezze fino all’arrivo di un riposante sonno.

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