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LA STRANA FEMMINA ….. UNDICESIMA PARTE


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
21.06.2019    |    1.731    |    8 10.0
"Entrando richiamo l’attenzione di diversi uomini in coda ad attendere il turno del loro piacere, il maitre apre un piccolo sportello, mi spoglia nuda, mi..."
Mi sento strana, sono bendata in molte parti del corpo ed immobilizzata ad un letto con robuste cinghie di cuoio, non sento il mio corpo. Devono avermi anestetizzata e nella bocca impastata ho un pessimo gusto amaro di medicinale, anche le labbra fatico a muoverle, ma cosa cazzo mi hanno fatto?
Non sono ancora del tutto cosciente cerco un pulsante per chiedere assistenza quando una mano si avvicina al braccio e mentre viene cambiata la flebo, la voce femminile di Daniela mi rassicura:
-Brava, mi sussurra, sei stata veramente brava, vedrai come sei diventata bella!-
Oddio! mi viene di colpo in mente il contratto firmato a Padrone Riccardo in cui permettevo modifiche , a Suo piacere , del mio corpo, un brivido mi assale: cosa mi avranno fatto?
La risposta svanisce nei meandri della mia mente, perdo nuovamente conoscenza e un turbinio di immagini e ossessioni da incubo mi cullano in sogni allucinanti.
Passa un tempo indefinito, ogni tanto intravedo figure e sento voci attorno a me , non distinguo il sogno dalla realtà, devo essere costantemente mantenuta sotto farmaci, qualche volta infermieri mi cambiano i bendaggi ma non riesco a percepire il contatto delle loro mani sul mio corpo, anche i pochi versi che riesco a fare sono molto strani e non mi riconosco.
Finalmente dopo diversi giorni, di cui non ho memoria, il mio cervello inizia a funzionare, sono sempre immobilizzata, ma almeno non ho addosso quella infinità di tubi che mi collegavano a macchinari mai visti.
Una voce severa, forse un dottore,con termini medici elenca una serie d’interventi da rabbrividire, capisco solo una cosa sono diventata una “strana femmina”.
Laura e Daniela, rispettivamente l’amica del Padrone e la sua sadica serva, rimangono nella stanza, mi slegano ed iniziano a massaggiare tutto il mio corpo, lo tonificano con unguenti profumati, mi rigirano più volte , sento qualcosa di strano, infatti “ manca qualcosa! I miei genitali sono spariti!” in più ho due bellissime tette ed una fighetta da verginella.
Non solo, una volta fatta alzare mi permettono di osservarmi allo specchio,vedo riflessa l’immagine di una bellissima femmina!
Il volto è trasformato, le labbra sono voluminose, i fianchi ed il sedere ingrossati , la pancia piatta ed ii capelli incredibilmente lunghi, ma le sorprese non erano finite, quando faccio per parlare e chiedere spiegazioni emetto una voce femminile con un tono molto alto, anche le corde vocali erano state trasformate, non ero più io.
Laura mi elenca le trasformazioni subite, e le cautele da osservare per almeno le due settimane successive.
Oggi stesso alla sera avrei ripreso il servizio presso una casa di piacere a Locarno, avrei solo usato la bocca per servizi orali di ogni tipo, ancora stordita dagli eventi annuisco e in men che non si dica mi ritrovo vestita elegante, sul sedile posteriore dell’auto che viaggiava veloce verso nord.
Un signore grasso e calvo ci attendeva alla porta di una specie di albergo, Laura ,con il solito rituale, dopo avermi messo collarino e catenella mi consegna nelle sue mani.
Vengo tirata con forza in un’ampia stanza, solo due pareti avevano grandi fenditure circolari che si aprivano a diverse altezze , capisco subito di cosa si trattava… una sala da glory hole o qualcosa di simile.
Sopra ogni buco la descrizione del servizio che il cliente poteva farsi fare .. un po di tutto quello che l’oral permetteva, testa esposta in basso e bocca in alto per permettere di scopare in gola, foro dove infilare il cazzo e lasciar fare un lavoretto in anonimo, capo bendato e servizio dall’alto in basso, bocche aperte pronte a ricevere sperma o piscio e temo anche altro.
Quasi tutte le postazioni erano operative e molto eccitanti i rumori delle sventurate e i gemiti di piacere dei clienti.
Entrando richiamo l’attenzione di diversi uomini in coda ad attendere il turno del loro piacere, il maitre apre un piccolo sportello, mi spoglia nuda, mi fa accomodare a cavalcioni su una specie di cavallina per atletica, alla cui sommità sporge un cazzo gonfiabile già di buone dimensioni, un po di lubrificante e mi ingroppa. Mentre fissa la catenella ad un gancio appena sotto il foro dove da li a poco sarebbe uscito il primo cazzo, con voce severa spiega il funzionamento del lavoro.
Il cazzo nel culo mi avrebbe avvertito il trascorrere del tempo concesso per il servizio, gonfiandosi ad ogni minuto sempre un po’ di più. Per arrivare a lacerarmi se il cliente non veniva entro venti minuti, a quel punto un inserviente avrebbe provveduto a farmi finire il servizietto a suon di frustate. Dovevo ingoiare la sborra e terminato avvicinarmi ad uno spruzzatore per presentare la bocca fresca al cliente successivo.
Prima di uscire mi augura buon lavoro, mi ammanetta e le lega in alto al soffitto strattonandomi verso il primo cazzo da svuotare.
Un lavoro massacrante, sembrava che tutti i maschi della svizzera per provare la nuova arrivata, si fossero messi n fila. In verità da porca ninfomane quale sono, dopo oltre tre settimane di digiuno sessuale un po di sex non mi dispiaceva proprio, però dopo tre ore, indicate da un grosso orologio appeso alla parete sopra di me, iniziavo ad avere qualche problema …. Avevo tenuto un ritmo da super star una media di dieci minuti a cazzo, impressionante avevo bevuto quasi una ventina di schizzi. Il cazzo nel culo non era fastidioso, anzi contribuiva a darmi eccitazione e a farmi lavorare con la bocca al meglio.
Terminata la quarta ora vengo liberata, ho un’ora di pausa, prima di riprendere in un’altra postazione. Nella stanza di attesa, coricaste su poltroncine e divani altre ragazze attendevano il loro successivo servizio, provo a parlare ed incredibilmente senza problemi s’inizia a discorrere e spettegolare su quello strano lavoro.
Tra di loro c’è un po di tutto, studentesse squattrinate, vecchie trav, una trans con un corpo tumefatto, qualche distinta signora e alcune classiche puttane avanti con gli anni.
Ognuna aveva in genere lo stesso servizio, non erano schiave come me, ma in genere lo facevano per denaro ed a parer loro era anche molto redditizio.
A mia differenza, mentre lavoravano non erano legate ed era tutto loro interesse essere svelte con i clienti per accumulare più denaro.
Nella maggior parte, per problemi estetici, il cliente non vedeva il loro corpo e gustava unicamente l’abilità oral. Se questa era apprezzata venivano maggiormente gettonate.
Mi stupisco di quanto venissero le prestazioni, non avevo avuto il tempo di leggerle entrando, ma si trattava di un minimo di 100FRsv a ben 500 per quelle più estreme ,ma ahimè anche le più richieste.
Sopra ogni postazione il prezzario, con nome della puttana e la tariffa per ogni prestazione.
Incredibilmente erano tutte soddisfatte di quello schifoso lavoro, ma la più giovane tra loro, visto il mio sgomento, freddamente, dopo avermi chiesto quanti ne avessi fatti, mi ha lasciato senza parole, facendo semplici pompini in quattro ore avevo fatto incassare quasi 2500 Frsv!
Nel loro caso dovevano lasciare un “affitto “ di 100 franchi all’ora.
Poi la giovane disgustata indicandomi il trans aggiunge, la vedi quella, si fa cagare in bocca per 500 Frsv, non immagini quanti soldi guadagni, mentre le tre puttane si dedicano al piss, qui in svizzera è richiesto quanto i pompini. Mi confessa di non essere mai riuscita a sopportare quelle schifezze.
Un secco richiamo ci riporta al lavoro, altra celletta, altra posizione e purtroppo come temevo altro lavoro di bocca.
Questa volta ho un cappuccio in testa e sono bendata, supina su un tavolaccio con il capo completamente all’esterno della parete, bocca rivolta verso l’alto, si tratta di deepthroat profondi e piss con ingoio, questo sarà il menù per le prossime quattro ore… Rabbrividisco ancor di più quando alla bocca viene fissato un divaricatore ed il capo bloccato all’asse, prima di lasciarmi , il solito plug gonfiabile nel culo con le solite raccomandazioni sul tempo da impiegare per ogni cliente
L’attesa è breve un getto caldo di piscio mi arriva violento in gola. Tossisco, ma non posso farci nulla e il maiale continua con abilità a riempirmi la gola con piccoli fiotti lasciandomi il tempi di deglutire con relativa facilità. Qualche sonoro ceffone e se ritardo nell’ingoio mi vengono tappate le narici…. I miei polsi sono bloccati nella parte interna della parete, sono in totale mercè di una lunga fila di porci in attesa.
E’ da un po’ passata la mezzanotte,anche questo supplizio termina, a differenza delle “colleghe “ che una volta rivestite ritornano alle loro case, io sono accompagnata in una pregevole suite, il grasso maitre mi toglie collare e manette e chiude la porta alle sue spalle appuntamento a domani alle 15.
Sono stanchissima ed eccitata ,addosso porto tutti gli odori del mondo, vedo i miei vestiti sul letto , un lampo ed un’idea, se scappassi, mi rinfresco velocemente, tremante mi appoggio alla porta e con la massima cautela raggiungo l’ingresso, non c’è nessuno , furtiva e lentamente mi avvicino alla porta d’uscita e via sono libera corro come una disperata lontano da quel locale di tortura.
L’ari a della notte è fresca, un unico pensiero ossessivo, lo lascio, non si era nemmeno fatto vedere in clinica, gli avevo donato il mio corpo e lui se va bene era a caccia di qualche altra stupida come me da sedurre ed avviare alla prostituzione, impressionante il denaro che oggi gli avevo fatto avere..oltre 5000Frsv.
Cammino veloce lungo un viale alberato, ogni tanto passa lenta al mio fianco qualche auto, io assorta nei pensieri non ci bado, di colpo mi rendo conto di essere in Svizzera, senza documenti e senza un soldo!... sono proprio stupida!
Una folle decisione, adesco qualche automobilista , mi faccio un po si franchi e poi tento di passare a piedi la frontiera, di solito non fanno storie.
Con disinvoltura mi espongo provocante, avevo tolto il reggiseno e d espongo le belle tette, ho successo, il primo cliente si ferma, ci accordiamo per un pompino con ingoio ma lui vuole anche la mia bocca per pisciaci dentro, per 200 franchi e vai! , è contento e soddisfatto mi riporta al viale di prima e appena scendo dall’auto un altro giovane mi lampeggia con i fari, ha una bella vettura scoperta, vuole che lo segua a casa sua e mi lasci possedere per tutta la notte… sparo 1000 franchi, non ci credo, mi mette in mano la banconota e di stucco salgo pronta ad accontentare ogni sua voglia.
I lunghi capelli al vento, i capezzoli delle tette liberi, la fighettina socchiusa ed il mio culetto pulsante mi rendevano, per un momento ancora felice, dopo tanto penare.

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