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Slavepiera - NONA PARTE


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
25.04.2019    |    1.338    |    4 9.9
"Un sibilo nell’aria ed un fortissimo morso sul fondo schiena, era Lui che mi incitava a muovermi … Percorrevo a ritroso il cammino, sempre bendata, e..."


Avevo freddo e tremavo, erano passate quasi cinque ore di una monta ininterrotta e l’ultima , che sarebbe stato il premio, mi aveva letteralmente distrutta. Anche Riccardo , ultimo nella lista dei Padroni, non mi aveva certo risparmiata, penso il culo fosse sanguinante e dalla bocca, tra forti conati di vomito, ormai colava sborra che non riuscivo più a deglutire.
Poi finalmente un po’ di pace o almeno cosi pensavo, sono colpita da un susseguirsi di fiotti caldi di piscio, mi lavavano tutto il corpo, inzuppandomi il volto e la bocca, erano le altre nove vacche che “goliardicamente” festeggiavano la loro sconfitta e la mia vittoria!.
Non ne potevo più! Altro silenzio e leggeri colpi di spugna con acqua cada e sapone si stavano occupando della mia pulizia, erano i due stallieri e la troietta, che lasciandomi sempre legata, accudivano, finalmente con dolcezza alla cura del mio corpo. Le loro manovre di pulizia si spingevano anche a profondi clisteri disinfettanti ed a lavaggi della bocca e della gola.
Un leggero profumo mi avvolgeva e un massaggio con unguento, molto energico, miracolosamente mi stava riportando in forma, come se quello che avevo appena subito fosse di colpo scomparso dal corpo e dalla mente.
Al solito le situazioni piacevoli terminavano lasciando spazio a trattamenti ben diversi, infatti un violento colpo mi rendeva ancora piena di un gigantesco plug con codino da cavallo e liberata dalla gabbia della monta venivo preparata come pony girl con freddi finimenti in cuoio a cui un tintinnio metallico mi avvertiva essere stato attaccato il calesse.
Un sibilo nell’aria ed un fortissimo morso sul fondo schiena, era Lui che mi incitava a muovermi …
Percorrevo a ritroso il cammino, sempre bendata, e guidata dalla troietta con strattoni al morso che mi bloccava la bocca, la fatica era notevole ma inspiegabilmente minore dell’andata!
Mentre mi avvicinavo al camioncino, il rumore dei tre scivoli, altre frustate d’incitamento e poi bloccata come all’andata con la faccia contro il divisorio.
Sento parlare alle mie spalle, una voce femminile e Riccardo, mi si avvicinano e mi danno entrambi colpi leggeri di frustino, e poi assieme esclamano …:
”BRAVA SCHIAVA SEI PROPRIO UNA GRAN BELLA VACCA DA MONTA”
Un turbinio di pensieri nella mente, chi era la femmina a fianco di Riccardo, era lei che ho portato seduta sul calesse?
Mi aspettava un lungo viaggio per rientrare, pensavo, alla villa di Riccardo, al nostro futuro, la stanchezza cominciava a prendere il sopravvento, non riuscivo a trovare una posizione per riposarmi ed il grosso plug nel culo iniziava a darmi forti bruciori …. Di colpo, come un cavallo, stremata, mi addormento in piedi, sorretta solo dalle stanghe del calesse , ero sconvolta e infastidita da quell’ultima anonima presenza femminile.
Non immagino quanto tempo sia trascorso, uno stridio di freni e i soliti rumori degli scivoli, mi fanno sobbalzare, mi liberano il morso dal divisorio del camion e con colpi ben assetati di frusta inizio a scendere.
Non ho dubbi è proprio lei sul calesse, perché al mio fianco c’è Riccardo a guidarmi, mi portano in fondo ad un cortile con ghiaia fine che mi martoria le piante dei piedi e vengo staccata dal calesse. Mi parla, il tono è dolce e come al solito fermo, sono una serie di ordini a cui senza parlare annuisco per conferma, mi lascia sfilandomi di colpo il plug dal culo e rifilandomi due forti ceffoni che fanno uscire lacrime dagli occhi, la sento ridere e sbeffeggiarmi. Sono carica di invidia verso questa figura sconosciuta coccolata amorevolmente dal mio Padrone.
Dopo essermi lavata e profumata come ordinato, preparo il culetto e rimetto la gabietta alla pisellina, ormai quasi scomparsa per i dolori subiti.
La troietta, gentilissima, mi porge una tunica bianca, è l’unico indumento che indosso, fermata con un’alta cintura in vita con una serie di grossi anelli, due polsiere e altrettante cavigliere e al collo un bel collare in pelle, con uno strattone del guinzaglio vengo fatta uscire dalla camera.
Finalmente la vedo, in fondo al salone, si stanno baciando con passione, sono gelosa, tanto gelosa!
Mentre vengo avvicinata al divano continuano le loro effusioni come se non ci fossi, non fanno sesso si baciano con grande trasporto, rimango li in piedi a poco più di un metro da loro tenuta ferma al guinzaglio.
Ad un ordine di Riccardo la troietta mi sfila la tunica, lasciandomi nuda con la cintura ai cui anelli fissa ai quattro lati delle corde che hanno il compito di bloccarmi, poi versa a terra tanti gusci di noce finemente spezzati, porge a Riccardo il guinzaglio e con uno strattone sono ai suoi piedi, le mi e ginocchia implorano pietà per il dolore!
La femmina bionda non lo bacia più , è al suo fianco , e mi fissa superba . Lui Inizia a parlarmi.
Dopo le ultime prove superate brillantemente conferma di accettarmi per quattro anni come sua schiava.
Sarò a sua disposizione, come già sottoscritto nel contratto firmato in barca, 24 ore al giorno senza periodi di riposo.
Il giorno seguente, accompagnata dalla Signora Laura, si chiama così la stronza al suo fianco, mi recherò dal mio datore di lavoro e presenterò le dimissioni.
Sempre la Signora Laura provvederà agli acquisti di ogni tipo, necessari a quanto sarò tenuta a svolgere .
Tutto il necessario per vivere sarà fornito da Lui, io non avrò denaro , ma per ogni necessità o cura la Signora Laura provvederà affinché io sia accudita nel miglior modo possibile.
Per gli spostamenti sarà messa a disposizione una Jaguar d’epoca con autista la famosa troietta, Daniela, il suo nome, provvederà ad accudire le cure del mio corpo, la pulizia e la vestizione.
La voce cambia tono, aiuto! Iniziano i doveri nei suoi confronti, l’elenco è infinito!
Praticamente ogni momento del giorno o della notte devo essere a sua disposizione e la perversione dei trattamenti mi fa rabbrividire.
Ogni mancanza sarà punita con colpi di cane, la punizione, per tutte le manchevolezze della giornata, avverrà prima di andare a riposarmi alla notte .
Ma non è tutto, ricordandomi quanto onerosa sia la sua ospitalità, esige che un valore doppio di quanto spende per il mio mantenimento venga ricavato da “prestazioni con terzi”!
Qui inizio a tremare, le ginocchia non le sento più, mi distraggo, se ne accorge, un cenno, e dodici violente frustate ,impartite da Daniela, mi riportano alla lucidità .. di sottomessa.
Riprende con severità a parlare, dovrò una volta a settimana partecipare a eventi privati con tema BDSM estremo, sarò seviziata da ricconi perversi e filmata per la loro sadica gioia.
Questo circuito di depravati è internazionale e spesso mi dovrò trasferire anche in altri paesi per partecipare alle loro feste. I trasferimenti saranno quasi sempre fatti in auto o con jet privato messo a disposizione dal riccone di turno.
Per tranquillizzarmi aggiunge ..ogni trattamento sarà controllato dalla Signora Laura, con lo scopo di salvaguardare la mia salute ed integrità .
Gli incassi di queste “ feste”, se il mio comportamento risulta essere gradito agli organizzatori, dovrebbero coprire l’importo fissato a 10.000€ mensili. Se per vari motivi ciò non accadesse dovrò arrivare alla cifra stimata con prestazioni a privati da puttana di classe a pagamento …. sempre in tema S/M!
Cala il silenzio , per qualche minuto, secca la domanda :
ACCETTI SCHIAVA D’ ESSERE MIA PER QUATTRO ANNI A QUESTE CONDIZIONI?
Questa volta i dubbi mi assalgono mescolati ad una più che sensata paura di andare incontro a chissà quali trattamenti di sadici perversi …. Aspetto, deglutisco , tremo, prendo fiato e con un urlo liberatorio:
SI PADRONE RICCARDO ACCETTO , SARO’ SUA SCHIAVA PER QUATTRO ANNI.
Bene schiava Piera ora sarai marchiata sulla natica destra con le mie iniziali e avrai un anello attaccato alle palle passante per i testicoli che testimonieranno il mio possesso sul tuo corpo.
Non emetto parola, il terrore mi blocca, sono rigida e contratta, sento Daniela che mi alza e mi blocca il collo ad una catena che pende dal soffitto, la mette in tensione fino a farmi quasi soffocare, anche le caviglie oscenamente divaricate vengono bloccate a grossi anelli fissati al pavimento.
Con un cigolio sento avvicinare un carrello con un braciere e con terrore vedo sopra i carboni ardenti una lunga stanga di ferro con all’estremità quel simbolo di cui portavo il segno sulla coscia interna, mamma mia quanto era più grande e già rosso arancio dal calore.
Di fronte una serie di aghi per posizionare un grosso anello.
Mi divincolo, non voglio più sottostare a quelle torture, urlo di lascarmi libera , non ne voglio più sapere di quel mondo, lancio insulti a tutti , mi maledico per la stupidità che ho avuto … niente, attorno a me impassibili mi osservano e quasi compiaciuti per la mia reazione continuano nei terrificanti preparativi per portare a termine la mia trasformazione in schiava.
Solo Riccardo ordina a Daniela di mettermi anche due anelli ai capezzoli , per rendermi più interessante..
Invece a Laura, ordina di spogliarsi, mettersi a pecorina la suo fianco e di prendere in bocca il suo cazzo.
Quel porco maledetto vuole vedere le sevizie che mi faranno, godendosele facendosi tirare un pompino!
Tanto dolore, urlo come una invasata, l’acre odore di carne bruciata mi toglie il fiato, e vedere lo sguardo divertito di quella femmina con in bocca il suo gigantesco membro mi dà quasi un dolore ancora più forte.
Mi posizionano gli anelli , infilandoli nei buchi fatti prima con gli aghi, vengono bloccati e uniti tra di loro con una catena.
Adesso sono sistemata! … sono una schiava, non resisto più dolore, rabbia, stanchezza hanno il sopravvento, mi lascio andare e svengo.

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