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Gay & Bisex

E' Successo nuovamente


di LoQuiero
01.01.2024    |    106    |    3 8.7
"Ho il cazzo di marmo che mi fa quasi male da quanto è gonfio di voglie..."
E’ SUCCESSO NUOVAMENTE
In un pomeriggio caldo di ottobre u.s. fra settimana decisi di andarmi a fare una pescata in notturna al mare .
I Km da percorrere non sono tanti, un oretta per arrivare sul posto e altri 20 m’ per andare al mio solito spot.
Erano circa le 16,00 quando arrivai, la spiaggia era completamente deserta, montai la tendina a tre posti, montai le mie canne due a surf casting e una a bolognese che con il cala sole avrei lanciato in acqua.
Faceva veramente caldo e così decisi di fare un bagno, soprattutto per levarmi il sudore, considerato che fra la camminata e portare tutta l’attrezzatura mi ero fatto una bella sudata.
Così mi spogliai completamente rimanendo nudo e mi gettai in acqua.
L’acqua non era fredda si stava veramente bene ma uscii quasi subito.
Stesi l’asciugamano asciugandomi al sole
La leggera brezza che proveniva dal mare mi faceva venire qualche brivido decisi di rivestirmi, nel frattempo pasturavo di tanto in tanto gettando in acqua piccole manciate di bigattini.
Venne l’ora per gettare le lenze in acqua prima le due canne da surf e poi mi sono messo a pescare con la bolognese dove avevo pasturato
Ogni tanto tiravo su dei piccoli pesci che abitualmente ributtavo in acqua
La pesca con il galleggiante non dava i frutti sperati per cui dopo circa tre ore che pescavo la misi nella sua custodia, pescando solo a surf
Si era fatto circa le 21,30 Per passare il tempo spippolavo il cellulare, ed inevitabilmente aprii un sito porno, non mancando di dare di tanto in tanto un occhiata alle canne
Ero assolto a guardare un video gay con le cuffie non accorgendomi che dietro me una persona mi stava osservando
Fino a quando una voce - ti piacciono i video porno?
-Mi prese un accidente mi alzai di scatto accesi la torcia posizionata sulla fronte, e davanti a me si presento un ragazzo di colore.
Tranquillo disse non ho brutte intenzioni tornavo solo in paese volevo solo sapere se pescavi niente
-Cazzo risposi fatti sentire!
-Non è colpa mia se hai le cuffie e non mi hai sentito
Quanto tempo è che mi stavi osservando gli chiesi
-Solo cinque minuti il tempo di rendermi conto cosa guardavi
-Ti piacciono gli uomini? E i ragazzi?-
-In che senso?- gli chiedo.
- lui sorride e si sbottona la camicia e io lo guardo incapace di dire una sola parola.
Lui lascia cadere la camicia e allarga le braccia, tende gli addominali ed i pettorali, la schiena dritta e una tensione armonica lungo tutto il suo corpo.
-Beh, sei fatto bene ,- gli dico io quasi involontariamente. Ed era bello. La pelle nera sudata nella sera di tarda di ottobre, i muscoli tonici e spessi e lunghi, le spalle larghe ben stondate, le gambe muscolose sotto i suoi pantaloncini aderenti. E a quel punto noto il pacco che gli gonfia.
Lui mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi. Io ho il cuore a mille, mi avvicino e lui già mi prende la mano e mi ritrovo a toccare la sua carne liscia e calda.
Mohamed. Così si chiama, con la mano comincia a palparmi il cazzo, lui prende la mia mano e la porta sul suo pacco, chiudo gli occhi lui se li abbassa e si sfila con disinvoltura i pantaloncini.
I suoi boxer neri gonfi all’inverosimile di un cazzo ancora solo immaginabile.
Con la mano scivolo nei boxer, sento i suoi coglioni gonfi e una peluria rada, la base del cazzo enorme, mentre lui mi sta baciando sul collo.
Mi toglie la maglietta. Mi dice di spogliarmi del tutto. Rimango nudo, quasi tremante, Mohamed mi sta fissando con un sorriso malizioso, io cado in ginocchio ai suoi piedi e gli mordo il pacco, gli sfilo i boxer e mi ritrovo davanti un cazzo eretto oltre i venticinque centimetri, spesso e nodoso, nero come cioccolata. Non capisco più niente, ho solo voglia di leccare quel corpo e comincio a succhiargli i coglioni, lo sento ansimare e mi eccita da matti, glielo prendo in mano. E’ così spropositato di fronte ai miei quattordici centimetri d’ordinanza. Ho voglia di prenderglielo in bocca, allora piano piano lecco e mordicchio la lunga via fino alla sua cappella gonfia.
Lo scappello mentre glielo prendo in bocca.
Scopro la mia bocca lunga e spaziosa e inebriata in fantasie di lingue e ritmi alternati, ogni volta affondo sempre di più, fino a farmi venire un conato. Ho il cazzo di marmo che mi fa quasi male da quanto è gonfio di voglie. Mohamed sta dicendo a bassa voce
-Si, succhiamelo, dai…-, mi tiene la testa saldamente in una mano, la muove su e giù sul suo cazzone al ritmo che gli piace, io mi sento una puttana, e mi eccita da morire.
Poi Mohamed mi fa sdraiare su l’asciugamano, su un fianco. Io lo vedo mentre tira la tenda, il suo culo a panettone muscoloso e tenero e forte di muscoli come la schiena larga.
Ci lanciamo in un sessantanove fatto di gemiti e il suo bacino che comincia ad ondeggiare ficcandomi il cazzo in gola fin quasi a soffocarmi. Ormai non gli sto più facendo un pompino, lui che mi sta scopando in bocca. Intanto mi succhia il cazzo lentamente, e con la saliva mi lubrifica il buco del culo. Sento fresco, e le sue dita che mi solleticano. Poi il suo medio comincia a premere contro il mio culo ben lubrificato, esita un istante prima di venire risucchiato dentro. Sento caldo, e un senso di violazione terribilmente eccitante. Lui comincia a giocare con il suo dito dentro di me, carezzandomi la prostata, fa avanti e indietro e mi succhia e io gemo di piacere e voglio solo succhiare più forte. Lui esce e poi rientra con due dita, sento il buco del culo aprirsi teneramente alla sua spinta. Ed allora che per poco non orgasmo e mi metto seduto e gli dico
-Scopami nel culo, Mohamed.- Lui ride e mi fa sdraiare sulla schiena, si mette le mie gambe sulle spalle e comincia a premere con il suo enorme uccello contro il mio culo che vergine non era più da un pezzo. E centimetro dopo centimetro me lo ritrovo dentro, i movimenti dolci del bacino che si fanno più profondi, decisi.
Sento caldo e una sensazione nuova, il suo cazzo che mi riempie mi porta ad un abbandono mai provato.
Lo vedo stagliarsi davanti a me, socchiude gli occhi e li riapre e mi guarda, mi tiene per le caviglie e mi incula con calma, io sento che mi apro sempre di più e ho i brividi lungo la schiena per i suoi colpi che mi sbattono, solleticandomi la prostata.
-Oh, si, Mohamed, scopami, dai, voglio sentirti godere…-
E lui sorride e mi guarda e comincia ad incitarmi con schiaffi sulle chiappe, aumenta il suo ritmo e il mio cazzo prende a pulsare senza che io nemmeno lo stia toccando.
A quel punto mi prende con forza e mi fa mettere a pecorina, mi sculaccia e poi mi rientra dentro, ancora più in profondità, il ritmo ancora più selvaggio.
Godo come non mai Mi tiene per i fianchi e sento il rumore delle mie chiappe contro i suoi addominali, mi sorprendevo sempre di più la voglia di concedermi completamente era inesauribile iniziai ad inarcare la schiena e offrirgli tutto ciò che potevo, spalancandomi davanti a lui e alla sua furia.
Ora capisco cosa provano le donne, ad essere lì, passive, con la carne di qualcuno che ti riempie di piacere. Mi sento una troia, e aspetto soltanto che Mohamed si avvicini all’orgasmo, ma sembra non venire mai.
Dopo altri dieci minuti di colpi nel culo, ce l’ho di nuovo di marmo, -Oh, Mohamed, mi fai godere ancora, voglio che mi sborri nel culo,- mi ritrovo a dirgli. E lui si eccita, e comincia a pompare secco, e continuare a sculacciarmi di tanto in tanto, sento il suo respiro ormai affannato. Me lo prendo in mano e comincio a segarmi, mentre lui ormai ad ogni colpo esce fuori di me e poi rientra fino in fondo, mi sembra che il suo cazzo mi arrivi quasi allo sterno. Le mani mi formicolano e sento il suo cazzo ingrossarsi e pulsare dentro di me.
Mi girare nuovamente, mi prende le caviglie mi alza leggermente portando il mio buchetto all’altezza del suo bastone, si avvicina, l’appoggia e con un solo colpo mi trafigge
E a quel punto lo sento salire, spingere a fondo, sento l’orgasmo salire inaspettato, -Oddio, Mohamed, si, si, vengo…- E un attimo dopo mi basta scappellarmi per eiaculare tre bei schizzi spessi di sborra che mi fa stringere il culo, il che manda Mohamed in estasi.
lo sento martellarmi da dietro con tutta la sua forza, lo sento godere, lo sento impalarmi a fondo e un attimo dopo sono pieno delle onde calde della sua sborra.
Poi passa un tempo indefinito con il suo cazzo che molto lentamente perde l’erezione e mi si sfila dal culo.
Esce lentamente dal culo, col cazzone duro ancora più grande di prima, e io posso sentire il mio ano respirare e contrarsi. Mohamed si china su di me, mi lecca la sborra dalla pancia e me lo prende in bocca per ripulirlo, dopodiché ingoia tutto il mio seme e si passa la lingua sulle labbra carnose.
Lui mi guarda negli occhi, -Ti piaciuto, eh, farti scopare da me?-
Era passata da poco mezzanotte, ed ero distrutto da quell’amplesso inaspettato.
Baciai Mohamed sulla bocca e lo salutai.
Ci lasciammo il n. di cell.
Sapevo che ci saremmo rivisti.
Continuai la pesca fino alla mattina.
CONTINUA.
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