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Gay & Bisex

Massaggio Thai


di LoQuiero
09.04.2023    |    311    |    1 9.4
"Ad un tratto cominciò ad ansimare più forte, i suoi fremiti divennero più caotici e frequenti, il suo viso si era tramutato in una smorfia di piacere..."
Quel giorno dovevo andare a Roma ad un convegno di due giorni
per la precisione il convegno finiva la mattina del giorno successivo
Treno prenotato A/R, albergo prenotato.
Non sto a descrivere la pesantezza di quel convegno, una cosa allucinante, non vedevo l’ora che finisse.
Il giorno dopo ero completamente esausto, stanco sia fisicamente che mentalmente.
Finito il pranzo chiamai un taxi per portarmi alla stazione avevo il treno alle 14,50, avevo ancora una quarantina di minuti a disposizione.
Iniziai a girovagare un po’ per la stazione, fino a quando mi sono imbattuto in uno di quei cartelloni che proiettavano immagini pubblicitari.
L’occhio mi colpi quando apparve la pubblicità di un centro benessere Thai.
Sentivo proprio la necessità di un bel massaggio.
Segnato l’indirizzo, mi sono recato alla biglietteria per disdire il treno e prenotarne uno successivo.
Per fortuna l’addetto mi confermo che c’era posto nell’ETR delle 18,50.
Prendo un taxi e mi faccio portare a destinazione.
La vista all’esterno del centro era molto bella, dentro era un spettacolo.
Mi reco reception dove c’era una graziosa ragazza tailandese, che parlava molto bene l’italiano.
Mi chiese subito se avevo prenotato, logicamente la mia risposta fu negativa.
-OK rispose, poi mi chiese che tipo di massaggio, non sapendo come rispondere, l’unica risposta che potevo dare è stata questa:
- Guardi ho solo bisogno di un massaggio rilassante della mente e del corpo.
La ragazza sorrise lievemente, pagai la prestazione e mi fece accomodare nella sala d’attesa
Solo dopo pochi minuti un giovane si presentò invitandomi a seguirlo.
Entrammo in una stanza attrezzata con lettino ed oli vari per il massaggio e mi fece accomodare nello spogliatoi mi disse spogliarmi completamente, di lavarmi i piedi passandomi un asciugamano piccolo ed uno grande che mi misi in vita.
Posizionato sul lettino e iniziò il massaggio non prima di avermi sistemato per bene l’asciugamano che mi mise sopra le natiche
Le esperte e sapenti mani del giovane iniziarono a scivolare delicatamente sulla mia pelle, lavorando molto sulle gambe e sulla schiena.
Dopo circa 10 m’ mi tolse l’asciugamano rimanendo completamente nudo andando a massaggiare i glutei, spesso entrandomi nel solco delle natiche .
Poi il giovane iniziò a massaggiarmi vicino alle palle, andando a sfiorare leggermente il culo, ma non mi dispiaceva.
Ogni tanto sentivo i suoi polpastrelli accarezzarmi il buco del culo quasi volesse entrare dentro, lo lasciavo fare forse anche perché mi piaceva.
Successivamente mi fece girare avevo il cazzo barzotto.
Mi massaggiava il petto il viso poi scendeva giù verso le fosse iliache sfiorandomi il cazzo.
La mia impressione era che i suoi massaggi erano troppo passionali, forse era solo un impressione.
Scendeva giù verso le gambe mi massaggiava i piedi poi risaliva fino sfiorare il mio cazzo, avvolte spostandolo per lavorare nei punti migliori.
Il cazzo aveva delle reazioni quando mi massaggiava vicino al culo e le palle, adesso era duro come un palo d’acciaio, non lo controllavo più.
Il ragazzo continuava a massaggiarmi nei punti più delicati, sentivo il piacere assalirmi piano piano, avevo gli occhio chiusi, volevo che continuasse all’infinito, fino a quando il ragazzo mi prese il cazzo in mano iniziando una piacevolissima sega.
Ero completamente prigioniero delle sue mani, perso nel suo massaggio liberatorio dei sensi.
Per un po’ smise apri gli occhi il ragazzo stava togliendosi il camice, rimanendo completamente nudo mettendo in mostra il suo perfetto fisico e sorridendo mi disse io mi chiamo Sasha
questa volta mentre mi massaggiava sentivo il calore del suo cazzo vicino alla mano, un po’ ho resistito poi ho allungato il mignolo per toccarlo, poi non resistito l’ho preso in mano, era un bel cazzo di almeno 20 centimetri e grosso di circonferenza, lo toccavo con enorme eccitazione.
Sasha salì sopra il lettino iniziò a massaggiarmi con il suo corpo, si muoveva delicatamente facendomi sentire la sua mazza fra le cosce.
Le nostre mani danzavano lungo i fianchi poi Sasha avvicinò le sue labbra alle mie mia unendole in un bacio senza fine.
Sasha si staccò e avvicinandosi con la sua mazza alla mia bocca mi invitò a prenderlo, non era la prima volta che prendevo un cazzo in bocca, ma questa volta c’era un alta attrazione erotica, era buono il suo cazzo profumato grosso, iniziai a leccarlo e succhiarlo con passione.
Sasha mugolava dal piacere, Mmmmmmh……. come succhi bene, scommetto che non è la prima volta, non risposi ma quella frase mi eccitò ancora di più, e la mia foga sul quel cazzo aumentava sempre di più.
Lo feci stendere sul lettino ripresi il suo cazzo in bocca, lui era scosso da fremiti sempre più frequenti.
Per quanto desiderasse, passai a baciargli le gambe, fino agli alluci, per averlo tutto mio.
Intanto il suo cazzo si ingrandiva, poi con un impeto si mostrò in tutto il suo splendore.
Era la settima meraviglia del mondo: lungo, ma soprattutto grande; tanto che avrebbe spaccato qualsiasi buco avrebbe incontrato. Mi fermai a guardare questo strumento del piacere.
Le palle erano grandi modellavano perfettamente quello scroto troppo piccolo perché le contenga, ed il prepuzio era troppo corto per contenere quella mostruosità.
La cappella violacea pulsava velocemente di desiderio, e fuoriusciva già una gran quantità di liquido gustoso.
Lui mi guardò voglioso e io gli feci i complimenti per tanta grazia.
Mi sorrise e disse:
“È tutto per tè, leccalo, ti prego”. Tutta quella gentilezza, una delle sue doti migliori, non era necessaria, anche perché io mi ero già avventato a quel palo della cuccagna.
Lo presi in mano, e cominciai a menarglielo piano, ma violentemente per il desiderio.
Osservavo affascinato, quasi ipnotizzato, il nascondersi e svelarsi del glande, quasi fosse un bambino giocoso.
Lo guardai mentre godeva, si mordeva le labbra e strizzava gli occhi. Il suo respiro si faceva sempre più affannoso e veloce, sentivo il suo cuore battere come non mai.
Gli feci allargare le gambe e cominciai a leccarlo, partendo dall’ano, finendo per succhiargli i coglioni.
Poi salii per l’asta e con la mia lingua gli leccai tutta la cappella, già ricoperta da molto liquido dolciastro. Lui mi guardava estasiato, mentre continuavo a leccare e a giocare con il suo glande, esplorando anche la sua gigantesca uretra.
Mi accarezzò dolcemente il viso, Poi smisi di giocare e cominciai a spompinarlo come si deve, dapprima piano, poi sempre più velocemente.
La sua schiena si inarcava di piacere e tutti i suoi muscoli si contraevano in modo aritmico, caotico. Continuava a carezzarmi e io cercavo di ingoiare tutto il suo uccello, senza però riuscirci per la sua eccessiva grossezza.
Ad un tratto cominciò ad ansimare più forte, i suoi fremiti divennero più caotici e frequenti, il suo viso si era tramutato in una smorfia di piacere smisurato, e si mordeva il labbro, fino quasi a farlo sanguinare.
Sasha mi fermò e in un orecchio mi sussurrò se volevo provare un altra piacevole sensazione, toccandomi il buchetto e infilando un dito.
Capii subito cosa voleva
La mattina per fortuna ero andato abbondantemente di intestino per cui mi ritenevo di essere abbastanza pulito, ma Sasha era così prevedibile che mi passò un clistere monouso e di andare in bagno a farmelo
Infatti ero pulitissimo, quando tornai nella stanza trovai Sasha con del lubrificante in mano, e dopo avermi preso un po’ il cazzo in bocca, e farmi sussurrare qualche frase inusuale, tipo….. Si bravo….. così …. mettimelo tutto in culo….. sfondami con il tuo bel cazzo, mi fece mettere sul lettino in posizione prona, e mettendomi sotto le natiche un rullo, prima mi lecco a dovere facendomi quasi urlare di piacere, poi mi spalmò del lubrificante nel mio buchetto, prese un preservativo e se lo mise infine avvicinò la sua cappella, cercando con molta delicatezza, di entrare senza farmi male si chinò su di me abbracciandomi e baciandomi mentre il suo cazzo penetrava lentamente spinse fin quando la cappella mi entrò completamente
"Dolore?"
"No tranquillo"
Un'altra spinta e mi entrò per metà e un bacio, un'altra spinta e mi fù completamente dentro, qui mi rimase per un po’ fermo e ricominciammo a baciarci
Sasha: io ho un bel cazzo eppure l'hai preso senza problemi"
Io: è da un po’ che ogni tanto mi metto nel culo dei falli finti e tu sei il primo con cui faccio sesso"
"Ohhhh ma è bellissimo, sono, se si può dire i primo della tua vita che ti penetra e che fà sesso con te, sono felicissimo"
"Sai ero curioso di provare cosa si sentiva ad avere un vero cazzo nel culo ed è.........bellissimo stupendo una sensazione impagabile"
"Posso iniziare a scoparti allora"
"Si Sasha scopami scopami con amore con tenerezza ma anche con forza"
"Si tesoro"
Sasha cominciò a scoparmi lentamente ma molto profondamente e ogni volta che mi penetrava fino in fondo ci baciavamo poi il ritmo aumentò ed io sentii il piacere invadermi fino a diventare godimento
"Ohhhhh mmmmmm siiii"
"Ti piace tesoro?"
"Siiii mi piace ohhhhhh mmmmmm"
"Sei un ragazzo stupendo, un amante impagabile"
"Siii grazie scopami dai Sasha siiiiiii"
"Vuoi diventare il mio ragazzo? il mio amante?"
"Se mi scopi così sicuramente ohhhhhhhhhh"
Una vampata di calore invase il mio viso e getto di sperma uscì dal mio cazzo riversandosi sulla mia pancia, godevo… godevo da matti
"Ti posso sborrare nel culo così diventi veramente mio?"
"Siiii siiìììììì sborrami nel culo ma aspetta a venire ti prego scopami ancora"
"Tesoro hai un culo divino, non ce la faccio più, velocemente si levò il preservativo e in solo colpo mi penetrò nuovamente sborroooo sborroooooooooooo"
Il mio culo si riempì di una cascata di sborra calda e densa una sensazione stupenda, di appartenenza
"Sai Sasha quando mi scopavi e poi che mii hai sborrato dentro ho avuto proprio la sensazione di appartenerti di essere il tuo amante, ed è bellissimo"
Rimanemmo per un pò così. col suo uccello ancora nel mio culo ma sentivo che si stava afflosciando e quando uscì gli diedi un bacio.
Ci rimettemmo a posto
"Grazie Sasha mi hai reso felice mi hai regalato la cosa più bella della vita.

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