Gay & Bisex

In treno


di LoQuiero
08.08.2021    |    2.494    |    4 9.9
"- brutta puttana quant’è che non lo prendevi -hai il buco del culo che sembra una galleria - che troia che sei, bevi bevi tutto Enrico continuava a..."
Quell’anno decisi di andare a vedere l’Aida all’Arena di Verona è sempre stato uno di quei sogni nel cassetto.
Erano anni che cercavo di convincere mia moglie a venire, ma tutto è stato inutile.
Quando mi decisi nessuno poteva più fermare.
Acquistai il biglietto tramite internet e fissato l’albergo
Fu così che il pomeriggio del 22 agosto del 2018, nonostante fossi in villeggiatura, vado a Pisa in macchina, prendo il treno per Firenze, e salii sul freccia rossa per Verona.
Arrivai erano 22,15 circa
Lo spettacolo ci sarebbe stato la sera del giorno seguente, ma volevo godermi un po’ la città.
Andai subito in albergo, feci una doccia rinfrescante e usci per andare in pizzeria che sceso dal taxi avevo notato nelle vicinanze e tornai in albergo.
La mattina seguente di buon ora mi sono alzato, ho fatto una bella doccia, sono sceso per la colazione , e sono andato a visitare la città.
Piazza Brà dove ho potuto visitare l’Arena in tutto il suo splendore, piazza delle Erbe, dove sono salito sulla torre dei Lamberti e vedere Verona dall’alto è stato una spettacolo magnifico, poi gli edifici storici (fra cui la casa di Giulietta) sono stato affascinato da tanta bellezza.
Pranzato, ritornato in albergo a fare un leggero riposino, che tanto leggero non è stato, aspettando di entrare all’Arena
Che devo dire, l’Aida è l’Aida una scenografia magnifica, bisogna solo vederla, la televisione non gli rende giustizia, un sogno realizzato che aspiravo da tantissimo tempo.
Dopo lo spettacolo sono andato a dormire
La mattina mi dovevo svegliarmi prestissimo, verso le 5,00 avevo il freccia rossa, avevo fissato quel treno, perché il costo del biglietto era decisamente inferiore, verso le 9,00 sarei arrivato al campeggio e non mi sarei perso la mia passeggiata mattutina lungo la spiaggia.
Salito sulla penultima carrozza, la quale mi avevano assegnato, era completamente deserta, individuata la poltrona mi misi comodo.
Mancavano 2 o 3 minuti alla partenza, quando ho sentito un rumore di trolley e dei passi che catturarono la mia attenzione.
Un signore sulla quarantina dopo aver controllato il n. della poltrona sul biglietto si posizionò proprio di lato a me nella fila a destra, e posizionato il suo bagaglio, iniziò a spippolare il suo cellulare.
Ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano, quasi imbarazzati e decisamente si riabbassavano volgendo lo sguardo altrove
il treno cominciò a muoversi , in quella carrozza non è entrato più nessuno.
Guardavo fuori mentre cominciava ad albeggiare e nel riflesso del finestrino, mi sono accorto che l’ individuo alla mia destra ( che poi risultò chiamarsi Enrico )mi guardava insistentemente, allora mi sono voltato, e i nostri sguardi si sono nuovamente incrociati questa volta più prolungati dei precedenti, Lui abbozzò un sorrisetto, che aveva tutta l’impressione di attaccare bottone, anch’io risposi al suo gesto, e mille fantasie cominciavano a penetrarmi nella testa, subito interrotte dal controllore, “biglietto per cortesia” continuando poi il controllo nell’altra carrozza e immediatamente tornato indietro.
Poco dopo Enrico si alzò e scomparve nell’ultima carrozza, poi andò nella carrozza precedente tornò e si mise a sedere continuando a guardare il suo cellulare.
Io intanto cercavo di appisolarmi un po', quando ai miei orecchi arrivarono dei lamenti dei sospiri, aprii gli occhi e vidi l’individuo che si massaggiava il cazzo da sopra i pantaloni lo guardai quasi con invidia.
-Vuoi dare un occhiata?
-cos’è? risposi facendo l’ingenuo, ma già potevo immaginare il contenuto
Lui si avvicinò e si sedette vicino a me, facendomi guardare un porno di due gay oltretutto molto belli, che si succhiavano il cazzo
- beh risposi – scusa quali sono le tue intenzioni
A quel punto mi mise la mano su una gamba facendola scivolare piano piano verso il mio pacco guardandomi fisso negli occhi .
Ricambiai quello sguardo gli dissi:
- non possiamo siamo su un treno potrebbe passare qualcuno.
-Tranquillo mi fece l’ultima carrozza è vuota e su questa accanto c’è solo 4 – 5 persone anziane che dormono.
-Perché non andiamo nell’ultima carrozza il treno fino a Bologna non ferma e il controllore è già passato Così facemmo, Lui prese il suo bagaglio e ci spostammo.
Andammo a posizionarci negli ultimi posti, Lui mi si avvicinò, mi accarezzava i capelli, poi di colpo si avvicinato e mi ha baciato, con una mano sui capelli e l’altra sul cazzo.-
Risposi a quel bacio infilando le mani sotto la su maglietta accarezzandolo mentre la libidine mi assaliva fino alla testa, il cazzo già duro premeva contro i pantaloni, fortunatamente un pò larghi.
Sentivo il profumo della sua pelle, la sua lingua si introduceva nella mia bocca delicatamente in modo dolce e sensuale.
Presi da un vortice di eccitazione pura, i nostri corpi si strinsero l’uno all’altro, le nostre mani scivolavano lungo il corpo cercando di liberarlo da quei pochi abiti che lo ricoprivano, mentre le nostre lingue si dimenavano nelle rispettive bocche alla ricerca di sensazioni più profonde.
Poi staccatosi da quel bacio passionale, la sua lingua si diresse verso il lobo del mio orecchio che succhiandolo
- mi sussurrò mi vuoi scopare? oramai completamente nudi, ma nascosti dalle spalliere delle poltrone si abbassò, passa le sue mani ad accarezzare i miei glutei, poi delicatamente con la sinistra accarezza le mie palle, quasi a volerle soppesare, mentre con la destra inizia una masturbazione dolce che poi lasciò il posto alla sua bocca sensuale.
Mi lecca tutta l’asta scendendo alle palle che delicatamente mi succhia una dietro l’altra, poi risale prendendomi tutto il palo in bocca, mentre con la lingua continua un lavoro di massaggio della cappella.
Molti mi hanno succhiato il cazzo, uomini e donne ma devo ammettere, di non avere ricordanza di uno più bravo di Enrico.
È stupendo, mi porta più volte al godimento e si ferma e ricomincia, in un gioco di suzione e masturbazione, che mi tengono in uno stato di piacere continuo.
Finalmente quel gioco tanto piacevole finisce, dal suo trolley tira fuori un condom e del lubrificante.
- vedo che sei attrezzato
-sempre, le occasioni non mancano mai
- ti è mai successo di essere stato rifiutato
- spesse volte, ma ora vieni ti metto il cappuccio , appoggiò il preservativo sulla mia cappella, e con estrema padronanza nell’azione e nel movimento, mi mise il condom con la bocca, aiutandosi leggermente con la mano
-Wow feci, meglio di una trav
-una trav mi ha insegnato
-Mmmmmm feci
Poi preso il lubrificante lo passo sul mio cazzo duro come il marmo, che implorava la sua parte di desidero, se lo passò anche sul suo buchetto, si girò si mise a 90° appoggiato alla sedile prese il mio randello l’appoggiò al suo culetto e con una spinta decisa verso il mio ventre lo feci sparire tutto.
Faceva tutto lui io fermo in piedi cercavo solo di assecondare i suoi movimenti, gemeva godeva come non mai, sembrava che nel culo avesse un vibratore tanto si muoveva a scatti.
Poi senza togliere il cazzo dalla sua figa anale, mi fa mettere a sedere e lui continua a a muoversi avanti e indietro, dall’alto verso il basso e così via i suoi mugolii si fanno più intensi.
-Mmmmmm com’è bello
-com’è grosso il tuo cazzo
-lo sto prendendo tutto
I suoi movimenti si facevano sempre concitati.
Abbasso leggermente la spalliera, lui sale con i piedi sul sedile e voltandomi le spalle continua con movimenti dall’alto verso il basso.
Su e giù, su e giù e mugolava come troia in calore Mmmmmm…………..Siiiiiii…………... Mamma ………………... Siiiiii ohoioi Siiiiii ………. come godo
I suoi movimenti di colpo cominciarono a calare di intensità fino a smettere.
Si alzò da quella posizione e si mise a cavalcioni guardandomi in faccia prese il cazzo in mano e ricominciò, su giù e accostando la sua bocca alla mia.
Mi stampò un bacio favoloso, le nostre lingue sembravano come impazzite, entrambe le bocche si spostavano al collo, a gli orecchi, sotto il mento, il petto, per ritornare a riunirsi, lui si inarcava e mi scopava, il mio cazzo sembrava prendere fuoco.
- e gridava dammelo tutto ………… Mmmmmmmmmmmm com’è bello
- io gli rispondevo dai Enrico ti stai scopando da dio - come sei brava chi ti ha insegnato a scopare così.
Aveva tanta di quella energia che alzò le braccia in alto,
-Accarezzami lungo i fianchi ti prego.
- era ormai preso da una morsa di erotismo tale che i suoi movimenti diventavano sempre più convulsi.
Accontentai le sue voglie accarezzandolo e baciandolo lungo i fianchi
Siiiiiiiiiiiiiii…… così ……. continua ………… Il mio cazzo usciva e d entrava dal suo culo che sembrava uno stantuffo i suoi movimenti si facevano sempre più intensi e violenti fino a quando un getto caldo senti scorrere sul mio ventre
-Vengoooooooo, Siiiiiiiii…….. che bello lo voglio………. lo voglio………..
Le sue pareti anali stringevano così tanto il mio cazzo che sentii l’inizio del piacere, del godimento
Siiiiii...ti vengo nel culo.
Enrico passata la propria fase dell’estasi si levò il cazzo da culo, levò il condom, mi prese il cazzo in bocca e iniziò un pompino, non ci misi tanto a venire, fiocchi di sperma inondarono la sua bocca, mi feci scappare frasi non di mia abitudine.
- brutta puttana quant’è che non lo prendevi
-hai il buco del culo che sembra una galleria
- che troia che sei, bevi bevi tutto
Enrico continuava a spompinarmi fino a quando il mio cazzo non si ammosciò del tutto.
Finito l’amplesso ci dirigemmo subito nel bagno a pulirsi e lavarsi e ricomporsi
Si ritornò nella nostra carrozza, ci sedemmo l’uno accanto all’altro ad abbracciarsi e limonare come due fidanzatini, fino alla stazione di Bologna.
Non l’ho più rivisto.
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