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Aceto Perugino


di alphaomega333
14.09.2016    |    3.692    |    0 4.0
"Ma aggiunse che non dovevo avvicinarmi a nessun uomo..."
Sono Marco e sono attualmente un ventenne nato e cresciuto vicino Perugia ed al lago Trasimeno che adoro specie in estate.

Palesemente sin da ragazzino scoprii la mia passione per l'aceto e con tutta naturalezza dopo che per un certo periodo lo avevo solo annusato estasiato masturbandomi, per "sentirlo veramente meglio" avevo cominciato ad infilarmi le bottiglie direttamente nell'ano semiclisterizzandomi e provando un piacere immenso ed irrinunciabile.

A quel tempo ero veramente un ragazzino e non potevo utilizzare tutto l'aceto che desideravo poichè vivendo con mia madre se ne sarebbe sicuramente accorta, quindi ne prendevo di nascosto solo un pò alla volta travasandolo in una bottiglia dal collo grosso e lungo con cui mi stantuffavo alacremente.

Le prime volte che lo facevo dopo l'orgasmo dovevo andare subito in bagno a defecare .. e spesso ci stavo anche delle mezz'ore in cui lo spingere verso l'esterno rilassato mi procurava anche quello un sottile piacere che dall'ano si trasmetteva con brividi lungo tutto il corpo, .... ma poi, una bottiglia dietro l'altra facendoci l'abitudine solo dopo qualche settimana potevo anche infilarmici dei litri volendo che non accadeva più questo fenomeno in quanto come ben noto che si crea una sorta di immunizzazione e/o resistenza.

Inutile dire che quando mia madre condiva l'insalata a me sotto il tavolo diventava durissimo ... e delle volte ero talmente eccitato che sono mi sono venuto dentro i pantaloni con il rischio che lei se ne accorgesse.

Come dicevo l'aceto sin a quel momento lo rubavo dalla credenza e dovevo limitarmi fortemente .... ma già verso i 13 anni cominciai ad avere una paghetta dalla mia genitrice e con quei soldini mi ci compravo finalmente delle belle bottiglie che potevo utilizzare pienamente e con viva soddisfazione.

All'uscita dalla scuola poi passando per i campi avevo cominciato di di nascosto con alcuni compagni di classe anche ad avere dei rapporti omosessuali, ma sino a quel momento nonostante la grandissima voglia di essere penetrato nell'ano avevamo solo espletato del sesso orale dove ammirando e palpeggiando ad occhi sgranati quei bellissimi cazzi odorosi mi ero gustato molte sborrate delizia sparate dritte dritte in gola.

Molto stranamente i rapporti con i miei coetanei per svariati motivi compreso un cambio di classe forzato per il terremoto non proseguirono e presi finalmente per la prima volta il cazzo nel culetto solo un paio d'anni più tardi quando in uno degli alimentari dove andavo a comprare l'aceto il padrone un sessantenne di origini argentine dall'aspetto efebico si accorse che quando vedevo le molteplici bottiglie esposte mi brillavano gli occhi e spesso avevo anche un'erezione che in quella particolare stagione estiva spuntava con evidenza dai pantaloncini.

Lui mi placcò alla cassa e dopo alcune domande tendenziose e piccanti si fece più audace ; io senza timore con innocenza ed il mio visetto angelico da adolescente gli raccontai tutto e di come adoravo l'aceto.

Per l'eccitazione nel sentire le mie parole erotiche gli venne quasi l'infarto ... ma qualche minuto dopo appena stette meglio sudato ed imbufalito mi ordinò di star fermo , poi andò a chiudere frettolosamente la saracinesca del negozio e prendendomi per mano con il viso paonazzo mi condusse nel retrobottega dove palpandomi e baciandomi convulsamente mi fece fare l'amore completo in maniera sublime.

Quella prima volta non mi scopò a lungo; aveva veramente un bel cazzo saporito lungo ed anche bello largo specie per un sessantenne ... ma essendo troppo eccitato se ne venne solo dopo poche pompate.

Stravolto e sudatissimo baciandomi e leccandomi i piedi intensamente sulla pianta e tra le dita cariche di erotico profumo mi supplicò di ritornare a trovarlo ed io non me lo feci ripetere due volte.
Appena uscivo da scuola verso le 14.00 andavo così tutti i giorni al negozio e lì potevo avere finalmente tutto il cazzo nonchè l'aceto che desideravo.

Mi fece conoscere anche i "piaceri del cacio" che non avevo mai ancora considerato e spesso dopo avermi sodomizzato per qualche minuto con l'uccello innaffiato con l'aceto si fermava, .... poi dopo essersi spalmato a forza tutto il cazzo con del Bel Paese o del Taleggio morbidoso riprendeva a scoparmi lentamente ma con decisione tutto sino alle palle .... e la sensazione di essere penetrato così profondamente ma morbidamente dopo la piccantezza dell'aceto mi rimandava in una sottile estasi tanto che tra mille brividi me ne venivo senza la necessità di toccarmi minimamente ...; il cazzo vibrando da solo incontrollato eiaculava spruzzando in maniera incredibile.

Spesso mentre con la voce effeminata tra un gemito e l'altro gli dicevo che ero la sua puttanella mi infilava a forza un tocchetto di buon formaggio profumato direttamente nell'ano e mentre questi all'interno del retto si fondeva lentamente lui mi sodomizzava sempre con il cazzo fradicio di aceto. Anche questa miscela reverse non era niente male .....

Il rapporto durò per più di un'anno e spesso le domeniche dicendo a mia madre che andavo a casa di qualche mio amico le passavo invece a casa sua dove avevamo portato molte bottiglie e tanti bei formaggi tra cui il mitico limburger.

Dopo aver fatto l'amore sin da subito notai che aveva i testicoli e le natiche pieni di cicatrici e lui mi raccontò spesso della sua dura infanzia dove orfano era cresciuto in un collegio di suore e queste per punirlo della sua omosessualità prima lo frustavano specialmente sui testicoli e poi lo sodomizzavano spesso con un grosso bastone di legno.

In particolare cerano due suore anziane che molto sadicamente mentre si facevano leccare i piedi odorosi lo penetravano con rabbia sino a che non sanguinava .... e spesso gli procuravano lesioni interne che necessitavano poi di ricovero di molti giorni all'infermeria interna che però era sempre omertosamente gestita da loro stesse nonchè una madre superiora ancora più sadica e perversa che lo torturava ancora più duramente costringendolo a bere sia il piscio che mangiare la cacca.

Passando poi dalla padella alla brace venne trasferito poi in seminario dai preti che però apprezzarono la sua "dote attiva" e per qualche anno dopo la maggiore età fece anche lui stesso il prete .... ma abbandonò la tonaca quando il suo grande amore un'altro prete più giovane di lui venne prima allontanato e poi costretto al suicidio dalla chiesa infame che insabbiò come al solito tutto.

Il suo amante nel suo testamento aveva anche fatto in modo che la sua famiglia benestante gli lasciasse dei terreni ed alcune case mai lui aveva preferito andare via dall'Argentina dopo questo fattaccio ed aprire un negozietto in italia dove precedentemente aveva lavorato per la santa sede per svariati anni.

Il giorno del mio sedicesimo compleanno dove imbastendo come al solito mia madre dicendogli che andavo a festeggiare con degli amici, mi ero invece preparato con entusiasmo a trascorrere con il mio amante il pomeriggio sul Trasimeno, ma purtroppo mi diede una brutta notizia e cioè che che di lì a poco sarebbe dovuto partire per l'argentina dato che le propietà che possedeva sarebbero state espropriate dal governo se non rientrava a regolare la loro posizione pagando molti arretrati nonchè firmando altri documenti vari sul lascito della famiglia del suo amore.

Il negozio quindi chiuse a tempo non definito i battenti praticamente in pochi giorni ed il mio amante benchè mi disse che sarebbe ritornato presto ebbe purtroppo invece progressivamente molte difficoltà ...; dopo le prime email quasi giornaliere passò a quelle settimanali per poi infine esponendomi alcuni problemi burocratici abbastanza complicati nonche altre problematiche con la famiglia del suo ex passare ad un paio di comunicazioni al mese scarse.

Arrivò luglio ..... era da tempo che non avevo più nessuna email e faceva caldissimo. Mia madre era andata da una sua amica a Perugia e sarebbe tornata nel pomeriggio inoltrato ed io da solo a casa sognando cazzi mi stavo sodomizzando come al solito a due mani con una grossa bottiglia di aceto.

Appecorinato sul mio letto avevo lasciato la porta della cameretta aperta e con la faccia affondata nel cuscino sentivo solo il dolce erotico rumore del liquido che sciacquettando entrava ed usciva dalla bottiglia per fluire nei miei ingordi intestini ... ; le palle gonfissime erano diventate di marmo e dopo una ventina di ulteriori stantuffate brutali sfondaprostata gemendo con voce effeminata esplosi in un classico orgasmo acetato molto poderoso ....

Stravolto e sudatissimo per il gran caldo gemendo ancora come una donnetta mi sfilai lentamente la bottiglia dal buco e girandomi verso la porta con la vista appannata la vidi .....

Non si può davvero descrivere l’espressione di mia madre che rientrata prima a casa mi aveva sorpreso !!!

In stato di shock con gli occhi di fuori aveva la bava che colava dalla bocca .... ; le sue gambe cominciarono a tremare e da sotto la gonna incontrollato un fiotto di urina caldissima uscì dalla sua vagina per bagnare il pavimento.

Provò a dire qualche cosa ... un suono gutturale uscì dalle sue labbra ma poi il suo sguardo si focalizzò sul mio ano dilatato che in quel momento preciso senza controllo emise una raffica di peti .. e lei realizzando che effettivamente sì ... mi stavo proprio sodomizzando con una grossa bottiglia di aceto ed avevo orgasmato svenne crollando al suolo.

Mi alzai scureggiando ancora rumorosamente rilasciando un forte odore di aceto nella stanza ... poi sollevandole la testa l'afferrai in sincro per le spalle mettendola seduta.

Istintivamente al volo presi la bottiglia con cui mi ero appena scopato e la misi sotto il naso della mia genitrice che respirando i vapori aromatizzati alla merda riaprì lentamente gli occhi.

Lei rinvenendo dapprima quasi si estasiò annusando il profumo dell'aceto aromatizzato ... ma poi quando capì che la bottiglia che le avevo messo sotto il naso era quella con cui mi stavo sodomizzando i suoi occhi si sgranarono per poi richiudersi in un nuovo svenimento.

Decisi così di far sparire la bottiglia ma mi serviva sicuramente l'aceto per farla rinvenire nuovamente così prima di nasconderla sotto il cuscino girandola mi bagnai la mano e la strofinai tutta sotto il naso e la bocca di mia madre che finalmente stavolta si destò rimanendo cosciente.

Le ore che seguirono furono abbastanza drammatiche .... ; non potevo chiamare un medico .. avrei rischiato di svelare la mia omosessualità nonchè la mia passione per l'aceto i caci e tutto il resto ... così a fatica sollevandola "a rate" di peso sudando come un maiale misi mia madre nel suo letto dicendole di dormire ... ma lei dai suoni gutturali che aveva emesso prima di svenire invece di addormentarsi cominciò a diventare esponenzialmente logorroica ed a tempestarmi di domande.

Dovete capire che mia madre era una quarantenne divorziata e molto molto bacchettona; alta un metro e cinquantaquattro centimetri ha sempre pesato circa 92 kg e per chi la conosce assomiglia vagamente all'attrice Josiane Balasko, ma molto più "rusticamente marcata"; casalinga da sempre, frequenta da anni solo un'amica d'infanzia che abita a perugia; è sempre stata una persona abbastanza trascurata e sciatta nel vestire e non si è mai depilata in vita sua gambe, ascelle o tanto meno il pube.
Sempre con le infradito ai suoi generosi piedi ed i capelli avvolti sopra la testa con il classico cipollone l'ultima volta che aveva avuto un rapporto sessuale con mio padre fù dieci anni prima e da allora dato che era praticamente sempre frigida aveva chiuso rinunciando persino alla masturbazione.

Aveva sempre avuto una mentalità a dir poco arcaica nonchè moralista e ovviamente non la prese affatto bene ...

Considerate che mio padre esasperato da tutta quella "muffa" ma sopratutto dalla frigidità della consorte era andato via di casa 10 anni prima e si era risposato poco dopo con una donna leggermente più anziana ma dagli appetiti sessuali più normali ..;

Quindi ovviamente lei immediatamente si fece mille pensieri e sopratutto paranoie sul fatto che ero omosessuale ...

Io ingenuamente le raccontai la verità .. di come avevo adoravo l'aceto, i cazzi nonchè la mia storia con l'alimentari argentino. Non avrei dovuto farlo anche perchè si sentì così male che credetti morisse.

Per giorni stette malissimo; telefonò piangendo disperata alla sua amica che venne a trovarla a casa e quando le confidò la cosa dicendole di avere un figlio omosessuale adoratore di aceti lei rimase prima sbigottita per poi tentare di rincuorarla come fosse accaduta una disgrazia.

Sempre per giorni la tensione si tagliava con il coltello e delle volte quando la chiamavo dal corridoio e lei dalla sua camera non mi rispondeva credevo sempre che le fosse venuto un'infarto ma per fortuna non accadde.

Nelle settimane successive però nonostante il caldo mi proibì di uscire di casa nonchè ogni giorno mi interrogò a bacchetta volendo sapere nei dettagli sempre più minuziosi tutto quello che avevo combinato in questi anni.

Io dosando stavolta le cose gli feci capire poco a poco che lei era troppo aracaica nonchè la mia irrinunciabile necessità di infilarmi anche svariate volte al giorno una bella bottiglia di aceto tutta sù per il culo e di come mi mandava letteralmente in estasi ... gli dissi che oramai da così tanti giorni mi aveva rinchiuso e che la sera quando lei dormiva io ovviamente "affamato" e disperato mi scopavo con le bottiglie rimaste in casa ma che oramai non comprandone più da tempo erano agli sgoccioli ....

Il giorno seguente entrammo nel mese di agosto; lei era stata sveglia tutta la notte ... aveva il viso bianco cadaverico, le borse sotto gli occhi e gli stessi spiritati; si presentò in camera mia con le solite infradito ed un vestaglione sgarrupato nonchè sudicio alle 07.00 precise del mattino e mi disse di alzarmi che dovevamo uscire; le chiesi assonnato e stravolto dove dovevamo andare a quell'ora e lei mi rispose con tono allucinato che da quel momento in poi le bottiglie dell'aceto me le avrebbe comprate lei ... ma aggiunse che non dovevo avvicinarmi a nessun uomo ... che non dovevo neanche pensarci !!

Stava dando leggermente di matto ... ; non le dissi niente ... non la contrariai ... andammo al supermercato e riempimmo il carrello con una ventina di bottiglie di aceto di svariate marche e poi tornammo a casa.

Sapevo che mia madre stava dando fuori di testa ... era una cosa stranissima ed irreale ... ma non potevo non eccitarmi quando con le sue mani mi metteva nelle mie tutte quelle bottiglie di aceto che sapevo benissimo quanto facevano godere.

Tornammo a casa e lei mentre sudata fradicia per il gran caldo metteva nella dispensa tutto quel ben di dio con una faccia truce e lo sguardo da squilibrata me ne diede in mano una autorizzandomi a sodomizzarmici.

Passarono alcuni giorni e lei ogni volta aveva preso a venire in camera mia dapprima con un tono dismesso e poi sempre più "normale" per vedere se avevo consumato la bottiglia al fine di gettarla via ...;
con se ne aveva una di ricambio già preparata con il dosatore di plastica asportato per essere utilizzata subito .... e con le sue mani la metteva nelle mie guardandomi bene negli occhi.

Il suo viso si era leggermente rasserenato ... ed io in fin dei conti non avendo altri sfoghi appena lei usciva dalla stanza come al solito mi appecorinavo scopandomi a più non posso.

Il problema sorse quando alcuni giorni dopo lei dopo che mi dava come da prassi la bottiglia aveva però contemporaneamente preso a lasciare la porta della mia cameretta aperta .... e dapprima dal fondo del corridoio e poi sempre più vicino all'entrata aveva cominciato ad osservarmi insistemente.

Io non chiudevo la porta ... in verità non ne avevo il coraggio ... ed allo spasmo preso dal desiderio di godere appena avendo in mano la "bottiglia carica" non resistevo e me la piantavo nel culo cercando il più rapidamente possibile l'orgasmo.

Verso la fine di agosto la sua presenza si fece sempre più palese sino a che un giorno rimase direttamente in camera.

Mi diede la bottiglia in mano e poi silenziosamente si sedette alla mia scrivania accanto al letto. Io ero confuso ma anche eccitato .....
dopo pochi minuti il mio cazzo non ne potè più e lo tirai fuori mostrandolo in piena erezione scappellatissimo a mia madre che rimase a guardarlo sempre in silenzio con occhi di brace.

Presi la bottiglia e stavolta mi distesi sulla schiena penetrandomi agevolmente con essa ...... ; scopandomi così potevo guardare la mia genitrice che era seduta vicinissima a solo un metro e mezzo da me ..... ;
cominciai a gemere mentre l'aceto entrava e mi sciacquava nella pancia ... ; osservavo negli occhi mia madre ... la osservai per un paio di minuti che sembrarono un'eternità ... poi sbottai e le dissi "Ti prego mamma .... ti prego aiutami ... aiutami ....."

Lei allora si alzò dalla sedia ... si avvicinò ed afferrando con la mano la bottiglia alla base me la spinse tutta sù per il culo facendomi gemere ..... ; l'altra sua mano andò al cazzo e brandendolo con decisione cominciò segarmi convulsamente.

Era la prima volta che stavo facendo sesso con una donna e sapendo che era mia madre dopo poche pompate uno schizzo vulcanico partì colpendole tutto il viso !!

Mai avevo avuto un'orgasmo così poderoso ... neanche quando venivo sodomizzato dal mio amore argentino.

Nei giorni che seguirono la cosa divenne una routine ... mia madre si presentava in camera mia con l'aceto in mano e mi sodomizzava stantuffandomi e segandomi con una forte determinazione sino a che non schizzavo.

Arrivò la metà di settembre e oramai dovevo ricominciare ad andare a scuola. Sapendolo mia madre mi fece un discorsetto acido e fulminante sul fatto di non frequentare assolutamente i miei amici maschi .... mi disse che ogni giorno puntualmente mi sarebbe venuta a prendere lei con la macchina e che appena rientrati a casa mi avrebbe fatto immediatamente il servizietto con l'aceto ..... inoltre se in serata o in qualsiasi altro momento della giornata ne avessi avuto il desiderio un'altra bottiglia sarebbe stata immediatamente a disposizione ed io non me lo feci ripetere due volte facendomi scopare anche per tre volte al giorno sia sulla schiena che alla pecorina.

Il mese seguente mi accorsi che mia madre era chiusa in camera sua ... attraverso la porta sentii che stava telefonando ... stava parlando con la sua amica e compresi delle frasi che mi sorpresero .... la sua amica stava palesemente spingendo mia madre a commettere un'incesto completo al fine di convertirmi finalmente all'eterosessualità o almeno al momento ad una bisessualità ... ma mia madre tentennava e sempre da quello che riuscii a comprendere ( passò proprio in quell'istante anche un'ambulanza maledetta in strada che con la sirena mi fece perdere alcune parti della conversazione ) gli disse che fino che si trattava di masturbazione ci era riuscita da subito ed anche bene ... ma riceverlo nella vagina a causa dei suoi tabù era tutt'altra storia.

Riuscii a capire dalla fine del discorso che lei da tempo oramai ogni volta che veniva a scoparmi si eccitava .. !!

Sin dalla prima volta si accorse che non era pià frigida e sopratutto nel prendere il mio cazzo vibrante tra le mani la sua fica da anni morta aveva ricominciato a pulsare e bagnarsi più che mai ....

Non sò davvero cosa mi prese ...... mi eccitai così tanto che in un'istante mi venni addosso .... riempii i pantaloni di sperma appiccicoso come quando lei condiva l'insalata ... ; ma possibile che il pensiero di metterlo nella fica di una donna mi sconvolgesse così ??

Allontanandomi dalla porta per non essere sgamato pensai pochi istanti dopo che era mia madre ... e nonostante fossi appena venuto il sapere che appunto era mia madre fece fare al cazzo una torsione spaventosa nei pantaloni sborrati dandomi delle fitte al basso ventre ......

Quella sera quando venne in camera mia per scoparmi con la bottiglia la fermai .. posai l'aceto sul comodino e la presi delicatamente per la mano facendola distendere sul letto ..... ;
Provò a dire qualche frase ma io le feci cenno di non parlare .... quindi con il cuore in gola la spogliai lentamente; ... i suoi occhi luccicavano d'amore ...... ed ammirando il suo corpo grasso, peloso ed odorosissimo mi eccitai allo spasmo .... ; gli annusai i piedi delizia leccandoli avidamente ed il loro profumo non aveva niente di che invidiare al formaggio più saporito che esistesse .... sapevo benissimo che se avessi continuato a leccarli ed annusarli così intensamente sarei venuto subito così a malincuore li lasciai per dirigermi verso la sua vagina ......

Anche quì un odore ed un sapore fortissimi ... tutto molto più intenso dell'aceto !!

Leccai lo spacco dove ero uscito sedici anni prima divorandolo di baci e lei dopo tutto quel tempo infinito di astinenza sessuale e di desiderio represso in meno di due minuti esplose in un'orgasmo squassante che la lasciò tramortita.

Approfittai .... presi la bottiglia dell'aceto e la innaffiai svuotandogliela completamente addosso .... poi distendendomi sul suo corpo fradicio ed odorosissimo finalmente la penetrai affondando tutto sino alle palle .... era la prima volta che scopavo io qualcuno ... la prima volta che lo facevo con una donna e la prima volta che entravo dentro mia madre tutta bella condita di aceto ......... !!

Nonostante la grandissima eccitazione facendomi forza in un letto fradicio di aceto tra mille guizzi riuscii a durare qualche minuto ..... qualche altro minuto in cui la mia mamma sapendo consciamente di farlo con il proprio figlio ebbe un'altro orgasmo devastante ..... ;

La sua vagina si contraeva stringendo il mio cazzo e urlando il mio nome se ne venne .....

Con gli occhi fuori dalle orbite dopo questo suo secondo orgasmo incestuoso continuai a pomparla cercando di raggiungere l'infinito .. ma eiaculai miseramente e splendidamente dentro di lei senza più forze e al limite dell'infarto.

Il giorno dopo la stanza sembrava un'acetaia ...... cessai temporaneamente le lezioni a scuola e passammo una sorta di luna di miele a casa di un mese abbondante.

Ogni giorno con lei facevo dei giochi erotici sempre più spinti tra caci aceti foot fetish e sodomia dapprima mia sola prerogativa ma poi in breve reciproca e poi .... poi ....... beh il resto ve lo racconterò un'altra volta ....
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