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Vacanze parte 4. Trio lesbico


di Cosmo360
13.03.2024    |    16    |    0 6.0
"Si dimenava sotto i colpi di lingua che dava, sentiva che si bagnava sempre più e allora prese a torturarsi il clitoride fino a raggiungere l'ennesimo orgasmo..."
Non fu solo chiacchierata che fecero, mentre stavano parlando mia sorella si avvicinò a mia sorella e le chiese: " come va col sesso con mio fratello"? Mentre diceva ciò la guardava negli occhi e una mano sfiorò il viso. " bene, rispose mia moglie, spesso abbiamo dei diversivi....personali, non per forza tra noi due". Che vuoi dire? Fu la domanda di mia sorella a quell'affermazione. Sai, continuò mia moglie, spesso mi incontro con un'amica e possiamo il pomeriggio insieme, tuo fratello invece va a trovare amici; lui non si ferma a uno solo, e quando ci ritroviamo la sera ci raccontiamo la giornata e scopiamo come non mai, si eccita a raccontarmi cosa ha fatto e ad ascoltare la mia avventura. Mentre raccontava questo la mano di mia sorella non era ferma sul viso, continuò a scendere sul suo corpo, a sfiorarle il seno, ad accarezzare i fianchi e formare dei piccoli cerchi con le dita sulla pancia. Cominciò a diventare rossa mia m9glie, l'eccitazione stava salendo e aprì leggermente le gambe per dare il via libera alla cognata che poteva arrivare lì, al punto dove il godimento aumenta. " mio fratello....quindi....", certo, si diverte anche con uomini, fattelo dire da lui, disse mia moglie.
Mia sorella le prese la testa tra le mani, avvicinò la sua e si scambiarono un lungo bacio. Gli indumenti che avevano in dosso cominciarono a essere sparsi per il salotto, rimasero solo gli slip ( il reggiseno non lo indossavano) ma anche questi presto volarono via e rimasero nude, ammirandosi. Le lingue giocavano e danzavano, l'eccitazione saliva. Mia sorella fece scendere la mano al monte di Venere e poi...ancora più giù a sfiorare le grandi labbra e sentì tra le sue dita che era tutta bagnata la cognata. Due dita entrarono e e kia moglie so bagno' ancora di più. Più forte, dai, muovile e mentre diceva questo apriva più le gambe per darle più spazio per poter farla godere. Gemeva, si dimenava e raggiunse un primo orgasmo. Tremava tutta, era rossa in viso per l'eccitazione e l'orgasmo raggiunto, ma la cognata non era soddisfatta di ciò e scese col viso tra le gambe. La lingua prese a giocare con clitiride e ancora una volta mia moglie raggiunse l'orgasmo che la bagno' tutta. Non erano stanche, continuavano a baciarsi e a cercare il piacere; mia moglie si staccò e con la lingua accarezzava il corpo della cognata, dal collo al seno, si attaccò ai capezzoli mordicchiandoli e il respiro si fece più intenso. Disegnava con la lingua una discesa verso il ventre e arrivò all'inguine. Il pelo, ben curato e mon molto, copriva la figa, si fece largo in quel boschetto con la lingua fino a toccare le grandi labbra che erano gonfie e pronte per godere. Entrò dentro con una lentezza che faceva sussultare e genere la cognata, emise un urlo che risuono' in tutta casa ( io dormivo e avendo la porta chiusa non sentii nulla), era un urlo che precedette una fontana di orgasmo, bastò poco per farla godere. Le dita giocavano col clitoride, era gonfio e mia moglie si meravigliò perché era un piccolo cazzo che prese a succhiare, questo trattamento di piacere portò la cognata ad avere un secondo orgasmo in poco tempo. Saresti una fantastica amante, disse mia sorella, sai usare la lingua come poche e poi....le dita sanno dove toccare i tasti giusti per far raggiungere le vette del piacere. Si fermarono per un po, per riprendere fiato, ma restarono abbracciate e si guardavano negli occhi che sprizzavano di felicità. Ripresero a baciarsi, era un bacio appassionato e carico di erotismo, le mani sfioravano I loro corpi, erano a sedute una di fronte all'altra a gambe incrociate, non erano sazie di ciò che avevano vissuto prima. Mia moglie fece stendere la cognata e riprese a esplorare il suo corpo, la osservava, baciava ogni centimetro della sulla pelle, la sentiva respirare più forte e non sazia di prima, la fece voltare e con la schiena ben in vista prese a rifare lo stessi gioco che stava facendo con il ventre. Scendeva lungo la spina dorsale, sfiorando con dita e lingua, arrivò ai glutei che prese a mordicchiarli donandole piacere. Aprì le gambe e dette la possibilità all'amante di turno, che era la cognata,di godere del suo buco del culo che prese a giocare e inseriva la lingua. Si stava nuovamente bagnando, non erano ancora soddisfatte dell'amore che si stavano dando. Si dimenava sotto i colpi di lingua che dava, sentiva che si bagnava sempre più e allora prese a torturarsi il clitoride fino a raggiungere l'ennesimo orgasmo. Mia moglie si spostò e si nutri' di quel succo che usciva dalla figa, fu un susseguirsi di orgasmi e mia sorella si arrese, era troppo stanca. Si lasciò andare a un riposo ristoratore mentre mia moglie era sempre accanto a lei e la teneva stretta a sé, sentiva il battito del cuore che era diventato normale e lo stesso il respiro.
" mamma, zia, che fate nude stese a terra, con solo un lenzuolo che vi separa dal pavimento? E perché siete rosse in viso"? Queste furono le domande che mia figlia porse alle due donne quando entrò in salotto. Vieni in mezzo a noi, rispose la madre e così fece la figlia, si distese voltandosi su un fianco verso la madre. La zia l'abbraccio' da dietro e la strinse a sé facendo sentire il suo seno che poggiava sulla schiena. Zia....fu solo la parola che uscì dalla sua bocca mentre la madre le accarezzava il seno. La spogliatoio lentamente di quei pochi indumenti che aveva, le baciavano il seno e la schiena portandola a una eccitazione tale che le sue mani cominciarono a sfiorare il corpo della madre. Cominciava a sentire un formicolio in mezzo alle gambe e a bagnarsi, la zia le accarezzò il culo e la madre la figa, era presa da due fuochi e non riusciva più a trattenersi dall'eccitazione, cambiò posizione e portò la figa sul viso della zia, voleva assaggiare la lingua della zia che non aspettava altro, quel dolce frutto succulento era sul suo viso, pronto per essere mangiato e pronto da bagnarla tutta. La lingua cominciò a saettare dentro e a cercare il clitoride che era duro, lo prese tra le labbra, come se facesse un pompino, un orgasmo la colse e inzuppo' il viso della zia. " sbrodoli come tua madre, ne fai tanta", disse la zia che era piena di umori della nipote. Si accascio' sul petto e cerco di calmarsi ma non ebbe successo, la madre di fronte a lei le mordeva il seno, i capezzoli erano di nuovo duri e la fece scendere dalla zia e prese a baciarla, assaporando i suoi umori. Non erano ancora soddisfatte le tre donne. Dovevano godere insieme, la madre si posiziono' tra le gambe della figlia offrendo la sua figa a lei, era un 69 spettacolare, le lingue che penentravano nelle fighe, che leccavano le grandi labbra, gli umori che colavano, era unbsusseguirsi di godute. La zia non era spettatrice, si mise di fianco alla cognata e penetrava von le dita lo spingere, un gioco erotico che le portò a un orgasmo infinito. La madre cominciò a tremare tutta, il respiro si fece più intenso e una scarica la prese, squirto' tanto da bagnarle entrambe. Non ce la faccio più, non ho più forze, disse la madre; si tolse da sopra la figlia e si distese al suo fianco. Ora tocca o noi godere, disse la nipote alla zia che non aspettava altro, la baciò a lungo e la teneva stretta a sé, le mani le accarezzavano la schiena per poi scendere lungo le natiche e poi le gambe, la nipote dal canto non stava ferma, le mani entrarono nella figa della zia che cominciò a sentirsi bagnare, i visi erano sorridenti stavano dandosi piacere e la madre le osservava. La nipote scese col viso tra lecgambe della zia, non vedeva il momento di godersi di quella figa e di assaporarne i piaceri. La lingua prese a giocare con la fessura e sfiorava il clitoride per pii lasciarlo, aveva la sensazione che la figa la chiamasse, le grandi labbra erano gonfie e le baciò. Le bloccò la testa e.....un orgasmo potente la investì e la bagno' tutta. Nipotina....sei una favola a far godere. Il respiro era affannoso, pesante, non dai tregua. Non mi sembra che tu hai 18 anni e fai questi giochi da poco. No zia, sono già parecchi anni che li faccio con una compagna di classe. Non ho più forze, prima tua madre, ora te, mi avete svuotato di succhi e di forze, dovete venire a trovarmi più spesso, le vacanze levdovete fare ogni anno, anzi vengo anch'io a trovarvi. Si addormentarono a pomeriggio inoltrato tutte e tre abbracciate per terra, vol solo lenzuolo che le separava dal pavimento, quel lenzuolo che era intriso dei loro orgasmi.
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