I muratori in negozio. La prima volta con un nero"

Eccomi a raccontare un altra esperienza della mia bella signora, che oramai non perde più occasione per farsi scopare ogni qualvolta le se ne presenti occasione. Questa risale a circa un mese fa.

Era un mercoledì pomeriggio quando stavo rientrando a casa dal lavoro un po' prima del solito, Come di consueto appena finito il turno, le telefonai.

" Ciao amore mio, ho finito un po' prima stasera Tu sei ancora in negozio?"

Dall'altra parte del telefono, sentivo strana la sua voce, Un po' affannata.

" Sì amore, Sto facendo tardi per colpa dei lavori che stanno facendo alla facciata del negozio. Quando arrivi, bussa ché mi sa che c’è una sorpresa anche per te"

Inizialmente non capivo di cosa stesse parlando, e non mi posi il problema per la mezz'ora della durata del viaggio.
Arrivato davanti al negozio trovai la serranda aperta per metà, e dalle tende della porta notavo uno strano movimento.
All'improvviso sentì dare un giro alla mandata della serratura, Allora spinsi la porta ed Entrai nel negozio richiudendomi la porta alle spalle.
Restai di sasso quando davanti ai miei occhi vidi una scena che prima mi gelo il sangue e poi subito dopo mi provocò un brivido e un rigonfiamento alla patta dei miei pantaloni...

Tre muratori si spostavano dietro al mobile separé del suo negozio, a torso nudo e con i cazzi fuori dai pantaloni, mentre Marika appoggiata ad un tavolino veniva scopata da un quarto ragazzo di colore, che la stava letteralmente usando alla pecora, gettandole sonori schiaffi sulle natiche.

Il ragazzo che la stava scopando, accorto della mia presenza aumentò il ritmo, tenendola per i capelli e impedendogli di girarsi.
Anche gli altri tre ragazzi di nazionalità marocchina, tornarono vicino a lei ponendogli i loro attrezzi vicino alla faccia, dove la sua lingua saettava da uno all'altro cercando di afferrarli.
Dopo pochi secondi il nero la fece alzare e girare, e tenendola per i capelli le indirizzò la faccia verso di me.
Appena mi vide, le uscì un sorrisetto malizioso sulla faccia.

"amore vieni qui dai... Gli avevo chiesto dei lavori extra, ma loro hanno frainteso...."

Notai subito le dimensioni esagerate di quel ragazzo di colore, che lei non aveva mai provato prima, ma dai gemiti sentiti in precedenza, notavo apprezzare...
Anche gli altri 3 erano ben dotati, molto ben dotati e sembrava scalpitassero nell attesa di poterla avere anche loro...
Infatti uno dei tre la prese con forza la fece sedere sul bordo del tavolino, e sollevatele le gambe gli infilò il suo randello in figa, prendendola dalle tette e con una spinta le entro tutto dentro..

"dai cazzo scoparmi... Fammi godere.... Scoparmi"

Si sentiva il suono secco dei colpi che riceveva, mi avvicinai al bordo del tavolo e liberato il mio cazzo dai pantaloni, lo prese in mano mentre ansimava cone una troia.
Il nero salì a cavalcioni sul tavolo e spostate le mani del ragazzo che la scopava, avvicinò il suo Palo alle labbra di Marika. Le passò una mano dietro la nuca, e iniziò a spingere per farglielo entrare in bocca.
Contro ogni aspettativa mia, riuscì nell'intento di farglielo scomparire completamente nella sua bocca.
Sotto i colpi della scopata che stava ricevendo, la vedevo intenta a portarsi tutto quel ben di dio fino alla radice in bocca, lo stringeva e con occhi da vera esperta lo osservava, bagnato dalla sua saliva, prima di ricacciarselo in gola..
Quella lingua che ben sa usare doveva aver fatto già un bel lavoro, perché dopo pochi minuti, con un verso animalesco le riversò in bocca un fiume di sperma caldo, che vidi fuoriuscire dai bordo delle sue labbra.
Gli altri tre marocchini continuavano a scambiarsi di posto, alternando una scopata di figa e una nel culo.

"dai facci sentire come gode la nostra troia, ti divertivi a mostrarci le tettone sotto la divisa, ora prendi questi cazzi... Puttana"

Intanto che le scopava o il culo, lei si passava le dita sul clitoride, leccandosi le labbra, e così anche gli altri 2 eccitati da una donna che si stava dimostrando più aperta di quello che immaginavano, le leccava o i capezzoli strizzandogli quelle 2 tettone enormi.

Era paonazza in volto, stremata ma non sazia.
Mi iniziò un pompino fantastico, ma durò poco perché venne trascinata a terra dal nero che si era ripreso dall'orgasmo esteso a terra la tirò a se... Lei stava per farsi impalare, ma lui la tenne sollevata, puntò al suo buchetto e appoggiata la cappella enorme, la tirò per i fianchi, sparendo completamente nel suo culo...
Un grido di dolore e una smorfia diedero la misura di quanto quei quasi 30 cm la stessero facendo aprire...

"ahhhhhhhh... Così mi rompi cazzo... Mhhhh ma quanto cazzo é grosso...."

"bella troia adesso ti faccio godere per bene"

"si si si.... Ma quanto cazzo mi piave
.. Dai spacca i tutta, vengo, vengo"
Erano le uniche frasi sconnesse che riusciva a dire in presa all'eccitazione.

E prese, tenendola dei fianchi a dettare il ritmo della scopata.
Mi parai davanti a loro ed approfittai della posizione per avvicinare il mio cazzo alla sua figa, e sollevata dalle gambe, presi a scopare la figa.
L'uccello che le stava scopano il culo era talmente grande, che la sentivo stranamente stretta davanti...lei gemeva da morire.

Gli altri tre si menavano il cazzo davanti alla sua faccia e poi presero a sborrare sulle tettone e sui suoi occhiali.....
Il più anziano del gruppo le teneva la coda dei capelli e facilitava il lavoro dei 2 colleghi, che sembrava non sborrassero da mesi.
Lei d'altro canto cercava con la lingua di contenere quel fiume caldo che le scendeva dal viso.
Quella scena fece arrivare al culmine anche me, che estratto l'uccello, balzai in avanti per avvicinarmi alla sua bocca e schizzare tutto il mio piacere direttamente nella sua gola...

Il nero inizialmente continuava imperterrito il suo lavoro, la teneva per le tette e continuava ad incularla.
Finché uno degli altri 3 non la tiro su di peso, la fece infinocchiare e diede il tempo a quell'altro di alzarsi.
Le si parò davanti e piazzato il bastone tra le sue tette, prese a scopare la bocca....
Così sembrava proprio non resistere a lungo, infatti, fece un passo indietro e versò sulla sua lingua altri getti di sborra...

Era a terra, stremata dai notevoli orgasmi che aveva avuto.

I 4 si tirarono su I pantaloni e si diressero verso l'uscita,
"signora domani non siamo in cantiere, ma torneremo, e saremo lieti di accontentare di nuovo le sue richieste."

Usciti tutti si sollevó da quella posizione:
"vado a darmi una lavata, poi voglio un bacio...
Quei 4 si sono serviti per bene di me"

"ah amore mio... Ho visto, ma chissà che cazzo gli hai fatto per farli arrapare così.." provai a ribattere.

"ma nulla di che, ho solo chiesto al capo cantiere se ormai che erano qui, potevano dare un occhiata allo sgabuzzino, e mentre ero di là é arrivato Amed, quello di colore, e già avevo notato guardasse intensamente all'interno della mia maglia, perché sotto la cintura era uscito un bozzo incredibile, poi mi sono girata, e appena mi sono chinata ho sentito che si appoggiava a me.... E poi non ho capito più nulla, mi sono girata, ed è stato più forte di me, ho passato una mano sulla sua patta, ed ho voluto per la prima volta saggiare con mano le dicerie sui neri.... Ohh altro che vere.... Verissime.... Poi hai visto anche tu come è andata a finire.... "