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Uno Spritz... molto caldo


di CpMorbida
25.12.2023    |    395    |    2 8.0
"Iniziamo ad alternarci come una macchina perfetta per darle piacere, lei gode e godiamo anche noi..."
È sabato pomeriggio pre vigilia di natale, sto finalmente ultimando gli ultimi acquisti per queste feste, quando suona il telefono e dal display dell'auto vedo che la chiamata arriva dalla mia mogliettina Marika, con la quale per inciso non stiamo passando proprio un momento idilliaco, il lavoro, il poco tempo a disposizione da ritagliarci per noi, si sta riflettendo negativamente anche sulla nostra vita sessuale, ed essendo sempre stati molto affiatati, questa situazione ci sta destabilizzando e non poco:

M: Ciao amore mio, sei ancora in giro?
Perché se ti va, Marco ci ha invitati a fare un aperitivo da .........., che tanto lui ha finito il giro della settimana e si fermerebbe volentieri a farci gli auguri.

L: Ehi Maki, si sto rientrando ora da Bologna ma c'è un gran casino per strada.
Ma poi Marco chi? Il tuo rappresentante?

C'è stato un attimo di silenzio al telefono, e lo capivo, perché Marco è quel rappresentante con cui è finita a letto già un paio di volte, con lui e il suo collega Luca, ma di Marco ne ha sempre parlato come di un gran maiale, e non ha mai negato il suo interesse per lei, come lei non nega quello che le suscita quel ragazzo:

M: Si... Marco... Quel Marco.
Ma se non ti va è uguale, facciamo qualcosa solo io e te, tanto i bimbi sono dai nonni.

L: Ma no dai. Uno spritz lo bevo volentieri, e così finalmente conosco anche sto famoso rappresentante.
Solo che io non sarò lì prima di un oretta.

M: ma non preoccuparti, io ho appena chiuso il negozio e devo andare a casa a cambiarmi.
Ci vediamo direttamente lì per le 19:30.

Ci salutiamo e procedo verso il locale.
Un po' sono curioso di vedere questo Marco, ricordo bene la videochiamata che mi fece fare mentre erano a Lisbona, e ripensandoci sento ancora una strana eccitazione.
Arrivo nel parcheggio ma non vedo la macchina di Marika, così aspetto e fumo una sigaretta.
Cinque minuti e vedo entrare nel vicolo una BMW, dove al posto del passeggero riconosco mia moglie.
Parcheggiano e la vedo scendere, e rimango a bocca aperta, è bellissima, e sensuale fuori misura.
Un vestito nero con la gonna sopra il ginocchio, una scollatura che poco nasconde delle sue forme abbondanti, calze nere, tacchi e un trucco leggero, tranne che per il rossetto, rosso acceso.

"Ehi amore, mio ti presento Marco, lui è Luca, mio marito...
Ci siamo sentiti prima di venire qui e si è offerto di accompagnarmi, così dopo non abbiamo qui 2 macchine e posso tornare a casa direttamente con te"

"Oh benissimo, piacere Marco, finalmente ci conosciamo di persona" ,

gli dico mentre guardo davanti a me effettivamente un bel ragazzo, alto, moro, e si vede ben curato.

"Ciao Luca, piacere mio.
Avevo proprio piacere di passare a conoscerti, e di fare una bevuta con la mia cliente preferita"

Vedo effettivamente nei suoi occhi una malizia esagerata, e noto il rossore sulle guance di Marika, ma va be', cosa vuoi che sia un aperitivo....
Ci accomodiamo e iniziamo a chiacchierare del più e del meno per rompere il ghiaccio, Marco si rivela effettivamente una piacevole compagnia e il tempo scorre sereno.
Scorrono sereni anche i 4 drink che abbiamo bevuto, e sapendo che Marika non regge un gran che le chiedo se era tutto ok!

"Si eh.... Tutto benissimo, ma mi hanno fatto venire un caldo sto spritz...."

E mentre lo diceva, con una mano allargava quella poca stoffa che le copriva le tette.
Marco subito ha notato il movimento e non si è lasciato sfuggire l'occasione per darci una sbirciatina, e non lo biasimo per niente, anche i miei occhi erano fissi sullo stesso dettaglio, quelle due tette enormi sembravano voler schizzare fuori di lì.
Allora propongo di uscire a fumare una sigaretta, pago il conto, e ci avviamo verso l'uscita.
Noto che Marco ha aiutato Marika a prendere la borsa sulla sedia di fronte e poi in maniera nemmeno troppo velata, nel voler simulare un gesto di galanteria le ha fatto strada, appoggiandole una mano sul culo, e quando lei stava camminando davanti a lui, le ha sussurrato qualcosa nell'orecchio.
Usciamo, l'aria era diventata più fresca e fumare con quella temperatura era tutto fuorché piacevole.
Se ne esce Marco dicendoci che in auto aveva i gadget di natale che avrebbe dovuto consegnare in negozio a Marika l'indomani mattina, e che già che c'erano, glieli avrebbe lasciati subito, così da non dover tornare da Bologna il giorno successivo.
Ok... Era deciso saremmo andati nel suo negozio e qualcosa mi dice che non sarebbe stata una consegna come le altre, Marika era visibilmente alticcia ed eccitata, per come la vedevo muoversi, per i discorsi e gli sguardi che ci lanciava, Marco sembrava non desiderasse altro che saltarle addosso e strappargli i vestiti, e io avevo una gran voglia di scoparla, forte, di sentirla godere e vedere quel visino angelico trasformarsi nel viso di una porca vogliosa di cazzo.

"Ok dai allora ci vediamo davanti al negozio di Maki, tanto la strada la conosci?"

"Si si tranquilli, ci vediamo lì."

Saliamo in auto e Marika effettivamente sembra proprio aver voglia... Si siede e inizia a baciarmi l'orecchio, il collo, e mi porta una mano in mezzo alle sue gambe, dove trovo già un lago di umori.
Non dico nulla, ma la situazione che prospettavo prende sempre più forma.
Arriviamo, io e Marco scarichiamo gli scatoloni intanto che Marika apre la serranda ed entra ad accedere le luci.

M: Luca sai che hai una moglie che è una bomba?
Dai ma come si fa a non volerla appoggiare al bancone e sbatterla fortissimo?

Resto un attimo interdetto da tanta franchezza ma mi riprendo al volo

"Eh già, a me fa proprio lo stesso effetto, e secondo me anche lei sarebbe molto d'accordo sul fatto di essere sbattuta sai?"

M: Perfetto .... Allora cosa aspettiamo....

Vedo il suo viso cambiare espressione, da gioviale interlocutore, a porco voglioso, gli faccio l'occhiolino ed entriamo, appoggiamo gli scatoloni all'ingresso dello sgabuzzino, e ci spostiamo da un lato, Marika stava arrivando a mostrarci dove metterli.
Ci dà le spalle e si china sugli scatoloni per vederne il contenuto, ma così facendo la gonna sale qual tanto che basta da scoprire il bordo di pizzo delle autoreggenti.
A quella vista nessuno dei due si è saputo trattenere.
Marco le si appoggia al culo per farle sentire che era già duro come il marmo, e con entrambe le mani le cinge le tette ed inizia a massaggiarle.
Un "mmmmh" strozzato sono le uniche cose che le escono dalla bocca, mentre con una mano dietro la schiena saggia l'effetto che fa su Marco dalla sua patta dei pantaloni.
Sono eccitatissimo e la voglio, così, senza perdere tempo, tiro fuori il cazzo dai pantaloni, le passo davanti e prendendola per la coda lo metto a pochi centimetri dalle sue rossissime labbra.
Mi guarda, eccitata, quello sguardo lo conosco benissimo, vuole sentirsi troia, e io ho tutta la voglia di fargliela fare.
Mentre sento le sue labbra avvolgere il mio membro, vedo che Marco non perde tempo, si abbassa i jeans, le scosta l'intimo e con un gesto rapidissimo le entra dentro, e sempre tenendola per le tette, prende a scoparla con forza.
Lei gode, gode tantissimo e si fa affondare il mio cazzo sempre più in gola, con una mano mi accarezza le palle e con una si tiene alla maglia di Marco, che la sta scopando alla pecora con una forza tale da farle perdere l'equilibrio.
I suoi gemiti sono musica per le orecchie, è bellissima con quella voglia negli occhi di essere posseduta.
Marco si stacca, le strappa letteralmente il vestito di dosso, lasciandola in intimo, autoreggenti, reggiseno, e tacchi.

M: Madonna che donna che sei Marika, mi fai venire il cazzo duro solo a pensarti, ti voglio sbattere, sbattere forte"

Lo seguo mentre la tiene per un braccio e si avvicina al divanetto, si siede, e la tira a se, tenendo con una mano il suo cazzo in posizione, pronto per entrarle nel culo.
Lei è larga e lui non fatica, la tira a se facendola impalare da quei quasi 25 cm di carne.
Lei spalanca la bocca, le piace, poi inizia a muoversi, sempre più forte, ansima....

"Oooohhhh. Dai dai dai, scopatemi, vieni qui Luca, prendimi anche tu.... Ooohhh. Madonna se lo sento"

Allora mi avvicino e le tiro su le gambe, lei si ferma e mi facilità l'ingresso nella sua figa.
È un lago, e i suoi umori colano anche sul cazzo che ha nel secondo canale.
Iniziamo ad alternarci come una macchina perfetta per darle piacere, lei gode e godiamo anche noi.
Vedo le sue tette strette nelle mani di Marco, che ondeggiano ad ogni spinta ricevuta, i suoi capezzoli sono stretti nelle sue dita, e Marika gode, viene, ci incita a fare più forte, a dirle che la vogliamo, che vogliamo scopare ogni buco di lei.
Io e Marco decidiamo di scambiarci posizione, e dopo essermi seduto la tiro a me.
La tengo per le tette e spingo, spingo e godo nel sentirla urlare.
Marco però, prima di ricominciare la doppia, le prende la testa e affonda il suo cazzo nella sua gola.
Il suo buchetto è larghissimo ormai, il che le dona solo piacere senza dolore.
Sento i versi che le escono dalla bocca oscenamente scopata da quel cazzo.
Vedo Marco tenersi stretta la base del cazzo con una mano e con l'altra tenere i capelli di Marika, attendere che lei apra la bocca per infilarlo tutto nella sua bocca, mentre la sua lingua ne percorre l'intera lunghezza.
Si gira un po' di lato per permettermi di vederla quasi in viso.
È rossa, gli occhi spalancati, e la bava che le cola dalle labbra.
Le tira la testa indietro per permetterle di respirare, poi senza remore, la usa a suo piacimento, provocandole i conati, strozzando gli urli che vorrebbe fare per il trattamento che sto riservando al suo lato b, e per quanto la faccia godere avere un cazzo che le scopa la bocca.

M: Dai cazzo Marika, fammi sborrare in questa bocca magnifica, da puttana... Perché tu sei una puttana e io voglio usarti. Dai che ti scopo la gola, apri la bocca, da brava!!!!"

Lei continua a muoversi profondamente ed a inarcare la schiena per sentire meglio il mio cazzo nel suo intestino, e preso a due mani il cazzo di Marco, inizia a sfilarselo dalla gola e inizia un pompino da favola, di quelli che quando vuole lei, ti fa schizzare in un minuto.
Lui geme, grugnisce, io aumento il ritmo, sto per arrivare al culmine, mi sfilo rapido da sotto e la tiro indietro, facendola stendere sul divano.
Ora Marco prende a scoparle le tette, mentre io da dietro le tiro a me la testa e mi gusto la sua lingua.
Un minuto di quel trattamento, di quel corpo così caldo e di quegli incitamenti a schizzarle ovunque, a scoparle la bocca, ci fanno schizzare quasi all'unisono, lui da sotto le riempie tette, e mento, e io da sopra occhiali e bocca.

È proprio una gran maiale la mia mogliettina vista così.
Si sente appagata quando è al centro delle attenzioni.

Anche Marco è visibilmente soddisfatto.

M: Oh Marika sei sempre una garanzia.
Luca tua moglie merita di essere presa così più spesso, e mi sa che tornerò a farle consegne serali anche con l'altro mio collega sai. Lui se la ricorda bene la nostra tettona sai?

Oh beh, allora la prendo come una promessa, e dal suo sguardo di assenso, lei non aspetta altro.
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