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Pasqua.... In famiglia


di CpMorbida
21.04.2022    |    873    |    6 9.3
"Vedevo la nostra immagine riflessa nel parabrezza della sua auto, e vedevo la faccia eccitata di quel ragazzotto, e la profonda aria da vacca che avevo..."
Ripensare a quanto accaduto per la giornata di Pasqua, mi provoca ancora i brividi... Di piacere ovviamente.

Il pranzo a casa dei suoceri si stava rivelando una bella occasione per stare un po' assieme alla famiglia di mio marito, i bimbi tanto si divertivano con i nonni, mia cognata era un po' che non la vedevamo e passare in sua compagnia un po' di tempo fa molto piacere, e poi mio cognato, che seppur di 10 anni più giovane di noi, é sempre un divertente interlocutore, oltre che un piacere per i miei occhi.
L'ho visto crescere, dato che sono entrata in famiglia che aveva appena una decina d'anni.
Ora é un bel ragazzo di 25 anni, fisico curato da ore e ore trascorse in palestra.
Su di lui apparte qualche apparizione in qualche mio sogno notturno, mai avevo pensato come un "oggetto" del desiderio, anche se ammetto che i suoi sguardi a volte insistenti, sul mio seno, non mi lascino indifferente.
Per l'occasione ho indossato una canotta in raso appena scollata, con sopra un vestito nero molto particolare, scalvato sul fronte, la schiena scoperta e la gonna lunga ma aperta sui lati fin sopra il ginocchio, completato con calze autoreggenti che sarebbero state le sorpresa per la serata con mio marito.

Terminato il banchetto, ci siamo rilassati sul divano in terrazza a bere qualche amaro, che data la mia poca propensione a reggere l'alcol, mi aveva già fatto girare un po' la testa e aveva reso i miei movimenti meno accorti a non scoprirmi, così rigirandomi sul divano avevo scoperto le coscie mostrando buona parte delle autoreggenti.
Evidentemente con il risultato di aver fatto eccitare sia il porco del mio maritino, che il suo fratellino, che non riusciva a scollarmi gli occhi di dosso.

La nostra chiacchierata fu interrotta da mio suocero, che ci annunciava che avrebbero portato i bimbi a mangiare un gelato e se li avessimo aspettati li sarebbero tornati nel giro di un paio d'ore.
Ma mentre nella mia mente balzavano pensieri peccaminosi, Fabio mi fece ridestare.

"dai allora venite con me giù nei garage, così vi faccio vedere la macchina nuova" esordi mio cognato, trovando la nostra approvazione.

Entrati nell'ascensore, con ancora la testa che mi girava, guardavo sempre con più eccitazione i miei due accompagnatori, e mi stava venendo in mente una serie di idee per rendere più prolifera l'attesa del rientro dei bimbi.
Approfittai dello spazio angusto e mi sfregavo con il culo addosso a mio cognato, sentendo che a lui è al suo pisello iniziavo a fare un certo effetto.
Facendo finta di perdere l'equilibrio passai una mano sulla patta dei suoi jeans...
"oh scusa Fabio, ma che strano effetto ti fa l'alcool... Ti si é gonfiato tutto...." poi gli feci un occhiolino...
"ahahahah no no... Non é l'alcool, fidati.."
Mio marito iniziava a capire le mie intenzioni, così appena usciti dal l'ascensore, mi giro verso di lui e mi sussurrò all'orecchio...
"sei proprio porca, mi piaci così, vuoi farlo divertire con noi?"
"Mmmhhh, si deve essere quello che abbiamo bevuto, ma ho una gran voglia di voi... Ora..."

Mentre percorrevano il corsello che portava al suo garage, rimasi qualche passo indietro per sistemare le tette nella canotta, in modo che risaltassero un po' di più fuori dal vestito, volevo le vedesse bene.
Entrati nel garage, lo vedo girarsi verso di noi e sbarrare gli occhi alla vista delle mie tette...
Subito mio marito fece in modo di metterlo a suo agio
"Fabietto, oramai ti escono gli occhi dalle orbite, la stai spogliando con gli occhi, cosa c'è di così interessante, non é che stai facendo pensieri sconci su tua cognata?"
"Ma ma ma no... Cioè, come faccio a non guardare... Ma non é che... Cioè io..."
"ma dai pirla, non hai mai visto due tette, vuoi toccarle" gli dissi io ridacchiando e ammiccando, paramdomi a pochi centimetri da lui, poi gli presi una mano e la poggiai sul mio seno...
Era rosso in viso, ma si stava eccitando parecchio, si vedeva dal bozzo che gli cresceva sotto la vita.
"guarda, si é anche messa le autoreggenti per essere sicura di farci eccitare"
Mio marito si piazzo dietro di me e con la mano si impossessó dell'altra tetta, e iniziarono a massagiarmele con decisione.
Mi stavo eccitando di brutto, mio marito prese a baciarmi il collo, mentre mio cognato, si avvicinó e mi stampa un bel bacio sulle labbra, oramai il ghiaccio era rotto, e io avevo una gran voglia di sentirmi troia.. li volevo, così presi a limonarlo con la lingua.
"adesso fatemi vedere cosa stavate pensando di farmi"

Mi fecero togliere il vestito, lasciandomi in canotta, calze, perizome e tacchi, poi si calarono i pantaloni facendo uscire i loro cazzi già belli duri, così iniziai a segarli entrambi...

"Fabio, vuoi vedere quanto è puttana la tua cognatina?"

“oh si dai.... Fammi vedere.... "

Ne Approfittai e gli presi il cazzo in bocca, mi piace troppo fare i pompini e il ragazzo ha veramente un bel cazzo, così iniziai un pompino con i fiocchi, continuando una sega a mio marito...

"ohhhh cazzo che bocca che hai, non fermarti, succhiamelo tutto"

Interruppi quel trattamento per girarmi, appoggiarmi al cofano e invitare mio marito a leccarmela, cosa che inizió a fare immediatamente, mentre il suo fratellino prese fuori dal reggiseno le tette e inizio a leccarmi i capezzoli.

"dai cazzo, ho voglia di scoparti, e tu Fabio, le vuoi fare il culo? “

“merda ho una gran voglia di scoparla anche io..."

Mi presero per un braccio e mi fecero appoggiare al cofano, poi sentii mio cognato posizionarsi dietro di me ed entrare nella mia figa bagnatissima, prendendo a scoparmi con una gran foga alla pecorina.

Mi scopó così per un po', lo sentivo grugnire mentre affondata dentro di me con colpi sempre più decisi, poi per non venire subito si diede il cambio con mio marito, che però aveva ben altre intenzioni, e passato due dita sul buchetto per lubrificarlo con i miei umori, avvicinó il suo cazzo al mio culo, entrando in esso, prima con delicatezza, poi spingendo lo fino in fondo, e prese a scoparmi tenendomi per i capelli, mi ruotó in modo che potessi accogliere nella bocca il cazzo di Fabio...
Mi piace da morire essere scopata così, ma non riuscivo a urlare perché mio cognato mi spingeva il cazzo fino in gola, provocandomi i conati.
Sentendo i rumori che uscivano dalla mia gola, mio marito si stava eccitando ancora di più aumentando il ritmo dell'inculata.
Poi uscì da me....

"dai Fabio, ora senti come é ben allargata Marika"

Non se lo fece ripetere, si piazzó lui dietro di me, e approfittando del mio buchetto ancora bello largo, prese a scoparmi il culo tenendomi per le tette...
Vedevo la nostra immagine riflessa nel parabrezza della sua auto, e vedevo la faccia eccitata di quel ragazzotto, e la profonda aria da vacca che avevo stampata in volto io..
Mi torturava i capezzoli, stringeva le mie tette come fossero finte dal tanto che le serrava nelle sue mani, poi ritraeva il suo cazzo e ammirava il mio culo oscenamente allargato, vi sputava sopra, e poi tornava a fottermi con un vigore prorompente

"dai bravo, scopami più forte... Fammi venire... Stringimi le tette..."

Lo stavo facendo eccitare sempre di più..

"non sborrare dentro, voglio leccarveli assieme"

"dai allora girati, non resisto ancora molto"

Non faccio a tempo a staccarmi che mi prendono per le braccia tutti e due, facendomi inginochiare, ed iniziano a turno a scoparmi la bocca.
Per fargli capire dove volevo farli venire, mi strinsi le tette, e dopo un paio di minuti di pompini ad entrambi, iniziarono a schizzarmi una gran quantità di sborra sulle tette.....

"ohhh cazzo, che troia, sai quante volte ho sognato questa scena" confessó Fabio continuando a menarsi il cazzo per far uscire fino all'ultima goccia il suo seme..

Da brava troia quale sono diventata, poi ho voluto che mi mio marito mi facesse una foto, da regalare a mio cognato

"tienila anche tu, così quando non potrai venire a trovarci, invece di sognata, te la puoi riguardare...
Ma ora me la fai vedere sta macchina, cosa aspetti...."
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