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Prime Esperienze

Ida, la prima amica hot.


di vanitosa
16.02.2023    |    1.017    |    17 9.9
"Erano sole, quando Ida la incrociò in cucina era in imbarazzo, in molto imbarazzo! Fu Silvia a iniziare perché Ida non ce l’avrebbe mai fatta! Mamma, ieri..."
Ida è l’ultima a cui dedico il racconto delle nostre esperienze comuni ma, temporalmente, fu la prima.
Ci conoscevamo di vista insegnando nello stesso istituto comprensivo, io maestra lei professoressa di religione alle medie. Ad un collegio docenti ci troviamo sedute a fianco, mi piacque subito il tipo. Sorridente, risoluta, con le idee chiare. 43enne, magra, seno piccolo, altezza media, un bel viso, capelli biondo scuro abbastanza lunghi.
Scambiamo qualche chiacchiera, alla fine del collegio docenti le chiedo se ha tempo per prenderci qualcosa insieme.
Non molto ma volentieri, andiamo, risponde.
Era maggio inoltrato, una bella giornata, ci sediamo ad un tavolino all’aperto e tra chiacchiere varie finiamo per raccontarci gli eventi più significativi delle nostre vite.
La mia separazione, il mio trasferimento da un paesino della provincia di Roma.
Mi chiede il motivo della separazione. Con lei mi venne naturale dirle tutto in modo spontaneo: avevo un amante e mio marito ci ha scoperti.
Mi chiede tante cose: come vi ha scoperto, da quanto eravate amanti, come vivevo la situazione nei confronti dell’ormai ex marito, che tipo era il mio amante.
Le dico tutto senza remore, tutto in modo esplicito anche per un sottile piacere generato dal sapere che lei è insegnante di religione e, quindi, nell’immaginario collettivo, una donna morigerata.
Mi sono dovuta ricredere abbastanza presto quando le chiesi: e la tua situazione familiare? Come va?
Anche lei si aprì senza remore.
Il matrimonio non funziona, mio marito è un egoista, abbiamo fatto tre figlie, fatte una dopo l’altra, la maggiore ha 21 anni e la piccola 17, e lui non se ne occupa, deve sempre lavorare, sta pochissimo a casa, non mi ha mai aiutata.
Sempre per quel sottile piacere di “scandalizzare” una insegnante di religione le chiedo: e il sesso tra voi?
Anche quello un disastro, è già tanto se lui mi tocca un paio di volte al mese.
E tu? Che esigenze hai?
Io ne avrei molte, io faccio anche i corsi di preparazione al matrimonio in parrocchia e dico sempre ai promessi sposi: fate tanto sesso e fatelo bene!
Quindi sarai frustrata sotto questo aspetto…
Si, molto.
Decido di andare fino in fondo chiedendole: …e…hai mai fatto qualche pensierino su farti un amante?
E lei: continuamente!
E… hai concluso “qualcosa”…
Si…con due…un cugino di mio marito e un supplente di scuola…
Lo dici senza sensi di colpa…
Si, ho provato tante volte a farlo capire a mio marito ma lui ha fatto finta di niente. Quando suo cugino cominciò a farmi velate allusioni sono stata al gioco e dopo un paio di settimane eravamo a letto.
E il supplente, le chiedo…sai…anche io ho avuto un paio di supplenti…
Mi sorride…ci stiamo scoprendo molto simili…
Era un bel ragazzo, sveglio, si accorse che lo guardavo perché aveva un bel fisico, ci provò e…io accettai subito…ormai avevo già trasgredito con il cugino…una tragressione in più o una meno…che cambia?
Mi piacque molto perchè c’è stato un periodo in cui c’erano tutti e due.
Ed io: insieme? Cioè eravate tu e loro insieme…
Dici un trio? No…lunga pausa…non mi dispiacerebbe!
Capii che avevo trovato l’amica ideale!
Mancava l’ultima confidenza…mi buttai.
Hai mai avuto esperienze con un’altra donna?
No.
Perché non ti è capitato o perché non ti interessa?
Non mi è capitato.
E se ti capitasse?
…perché no, fu a sua risposta.
Perfetta!! L’amica perfetta!
Si era fatto tardi per lei, la accompagnai a casa e ci salutammo con uno sguardo complice che lasciava presagire un seguito.
La stessa sera le inviai un messaggio: Cara Ida, grazie per il bel pomeriggio, sei una bella persona e ti vorrei mia amica.
Mi rispose subito: sei già mia amica! Baci
A quel tempo era l’esibizionismo la più frequente trasgressione ma cominciavo ad avere quei tre quattro “amici” con cui mi sfogavo ed avevo iniziato con loro anche incontri a tre e a quattro…tutti per me!
Io e Ida cominciammo a scriverci messaggi per poterci vedere.
Quando ci incontravamo io la provocavo: sai, ti ho immaginata con l’amante, ti ho immaginata con entrambi gli amanti; stamattina ti pensavo, erano bei pensieri; oggi vorrei a tutti i costi vederti.
Per messaggi non volevo essere esplicita, non sapevo se tenesse il suo telefono solo per lei o lo potevano prendere il marito o le figlie. Glielo chiesi e mi disse che il marito lo teneva rigorosamente solo per sé e quindi anche lei. Parità tra i generi! Giusto!
Incominciavamo a incontrarci spesso, shopping, spesa, chiacchiere al bar.
Una volta, sedute in un bar, iniziai uno dei miei esibizionismi, apertura delle gambe davanti a due ragazzi seduti davanti a me, Ida di spalle. Lei noto i miei strani movimenti, non disse nulla, io scrutavo i due ragazzi e poi lei per vedere le sue reazioni. Sorrideva! Mi avvicino a lei e le sussurro… sono senza mutandine…
Non mi ero esposta molto con i ragazzi e loro non tentarono nessun approccio.
Uscimmo, la presi sottobraccio e stringendola a me le disse: cosa ne pensi?
Ridendo disse: Carino!!
Lo facciamo insieme?
Siiii, fu la sua risposta!
Dovremo cercare un posticino qualche chilometro fuori dal nostro paese per evitare la nascita di chiacchiere su di noi.
Tagliacozzo fu la destinazione scelta un paio di giorni dopo.
Gonne strette e molto al di sopra del ginocchio, rigorosamente senza mutandine.
Piazza dell’Obelisco, bella giornata tiepida di sole, ultimo tavolino all’angolo per avere la piazza aperta davanti a noi.
Siamo sedute una a fianco all’altra, rivolte verso la piazza, nell’angolo della piazza di fronte a noi ci sono altri locali con tavolini…perfetto! Li ci saranno i nostri spettatori
Ordiniamo una bibita e…è Ida che inizia! Ha la gonna più corta della mia, passano davanti a noi due ragazzi, lei li guarda e apre le gambe piuttosto velocemente, uno dei due si accorge del movimento, ne è incuriosito, rallenta, avanza un po’, poi parlottando con l’amico si fermano, ci guardano…apro anche io le gambe…due fiche pelose e mature esposte al tiepido sole di fine maggio…
L’altro ragazzo ci fa un cenno come per chiederci: veniamo lì?
Faccio cenno di no con la testa mentre apro di più le gambe…
Vi dovete accontentare di guardare!!
Ida è scatenata…si passa un dito sulla fica e lo mette sensualmente in bocca, appena tra le labbra.
Molto eccitante…io mi sto bagnando…chiudiamo e riapriamo le gambe diverse volte, i nostri movimenti attirano l’attenzione di una coppia seduta nel bar di fronte…lui è interessato, lei lo rimprovera! Alla fine se ne vanno! Peccato!
Chiudiamo le gambe e con un cenno salutiamo i due ragazzi che erano ancora lì.
Dopo un po’ si stancano di aspettare e se ne vanno.
Ce ne andiamo anche noi alla ricerca di un classico dell’esibizionismo: il negozio di scarpe. Solo al secondo negozio troviamo un commesso maschio.
Lascio tutta la scena a Ida: magistrale! Ha provato quattro paia di scarpa, il commesso, un povero 40enne non sapeva più cosa fare per mantenere la calma! Ida, ad ogni volta che lui era inginocchiato per aiutarla a calzare la scarpa gliela mostrava aprendo le cosce in modo osceno.
Ovviamente usciamo senza acquistare nulla.
Usciamo ridendo, decidiamo di riavvicinarci a casa, la invito da me…la volevo! Volevo fare l’amore con lei.
Arrivate a casa, appena chiusa la porta non le lascio neanche un attimo per capire.
L’abbraccio, la bacio, la accarezzo, le dico “Ti voglio”, lei non parla ma ricambia i baci, le carezze, inizio a spogliarla e lei fa altrettanto con me. Finalmente nude! Baci, sulle labbra, sul collo, sul seno, carezze sempre più intime.
La prendo per mano e la porto in camera da letto, la faccio sdraiare, le apro le gambe…è splendida!
Apro le labbra della fica…magnifica! E’ grande, lunga, belle labbra sporgenti e carnose…e umida…
La lecco con infinità voluttà…il suo sapore, il suo calore, i suoi gemiti quando la mia lingua la lecca in profondità…voglio farla godere…le succhio il clitoride abbastanza pronunciato come fosse un minuscolo cazzo…mi piace…mentre succhio il clitoride la penetro con due dita…si scioglie presto in un orgasmo dolce e potente.
La abbraccio mentre ancora è scossa dalle contrazioni del piacere, la bacio appassionatamente sulla bocca, la coccolo, la bacio dolcemente finchè non si distende godendosi ancora lievi ondate di piacere.
Ci guardiamo negli occhi…momenti sublimi…senza dire una parola si sistema tra le mie gambe e mi accarezza a lungo la fica, la apre, ne esplora ogni piega, stringe tra le dita le labbra sporgenti e carnose, le apre e mi lecca…è dolce, sento che è inesperta ma…un talento naturale impara subito! E lei è un talento naturale.
Sento arrivare l’orgasmo…le prendo la testa con le mani e la spingo sulla mia fica perché voglio che beva tutti i miei abbondanti umori…
Ecco, ora ciascuna si è inebriata del piacere dell’altra…
Ci abbracciamo e ci coccoliamo…
Il tempo passa, lei deve andare…sulla porta ci baciamo come amanti costretti ad allontanarsi.
La sera mi manda un messaggio: solo cuoricini e baci, che ricambio.
Per tutta la settimana successiva ci incontriamo a casa mia e facciamo l’amore…scopro il suo modo di fare sesso…come se non ci fosse un domani!
Appassionata, frenetica, vogliosa fino all’inverosimile. Confesso che mi travolse questo suo modo di fare sesso e…mi lasciai travolgere!
Decisi di farle una sorpresa…per il pomeriggio di un paio di giorni dopo chiamai tre miei amici, avrei preferito quattro ma non ci riuscii.
Avevo intenzione, stavolta, di travolgerla io…tre maschi tutti per lei e anche io solo per lei.
Avevo organizzato in modo che i tre ragazzi arrivassero prima, si sistemassero nudi sul letto in attesa che io e lei entrassimo. Avevo previsto che al suo arrivo avrei iniziato subito a baciarla e a spogliarla e a spogliarci e quando fummo nude la presi per mano e la condussi in camera da letto.
Quando vide lo spettacolo di tre maschi nudi, già abbastanza eccitati, si voltò verso di me e disse solo: grazie!!
La portai vicino al letto, feci sistemare i ragazzi in modo che lei li potesse succhiare passando da uno all’altro…si gustò con la bocca quei tre bei cazzi, io ero dietro di lei e la accarezzavo i fianchi, il culo, la fica fradicia di umori.
Ci sapeva fare con la bocca, tutti e tre mugolavano di piacere quando lei aveva il loro cazzo in bocca.
Aveva le idee chiare…sazia dei pompini fece capire che voleva essere scopata…io l’abbracciai e le sussurrai…lascia che ti guidi, abbandonati a me.
La feci sedere sul cazzo più grosso e glielo guidai dentro, dissi ad un altro di mettersi davanti a lei e farselo succhiare…bellissimo vederla come le piaceva tutto questo.
Mentre era scopata e succhiava io iniziai a leccarle il culo per inumidirlo e prepararlo al prossimo cazzo…lei si volto un attimo verso di me e mi disse:
SI!
Dissi al terzo ragazzo di sistemarsi e incularla…
Sembrava una tigre che si dimenava, non per liberarsi e fuggire ma per prendersi ogni più piccolo brivido di piacere!
Fu bellissimo! Uno dopo l’altro porto i ragazzi a godere e a prendersi dentro lo sperma.
Anche in fica oltre che in bocca e nel culo.
Solo allora arrivò il suo orgasmo che la scosse per un tempo interminabile fino a crollare.
Mentre era abbandonata, quasi svenuta, la leccai...la baciai…
Feci cenno ai ragazzi di andare via.
Rimanemmo accoccolate scambiandoci tenerezze.
Le chiesi se prendeva la pillola visto che si era fatta schizzare dentro.
Lei disse di no.
Io gli manifestai la mia preoccupazione ma lei mi disse che era tranquilla, che da anni lo faceva senza precauzioni col marito e con gli amanti e non rimaneva incinta.
Da quel momento io e Ida abbiamo condiviso tutto.
Esibizionismo sempre più spinto, le prime scopate con sconosciuti dopo l’esibizionismo, i pomeriggi con i miei amici che diventarono sempre più numerosi…gli amici e i pomeriggi!
Iniziammo anche a mandarci delle foto durante i pochi incontri che avevamo da sole e poi a scattarci qualche foto nei nostri incontri tra noi e con gli amici.
Era eccitante rivederle e rievocare…ed è sempre stato eccitante pensare che questo ciclone di passione insegna religione!
Ma il diavolo ci mise lo zampino. Era in macchina con la figlia più grande, Silvia, che le chiese il telefono perché lei lo aveva dimenticato a casa.
Dopo la telefonata Silvia continuò a tenere il telefono, dopo qualche minuto Ida si rese conto e le richiese il telefono…Silvia continuò a guardare il telefono finchè Ida non la sollecitò di nuovo e visto che non glielo riconsegnava glielo prese dalle mani e lo ripose nella borsa.
Arrivata a casa, dopo un po’ aprì il telefono e…Silvia aveva aperto la galleria delle foto e sullo schermo apparve a Ida la foto di me nuda che la accarezzavo da dietro mentre scopava seduta su un poderoso cazzo nero!
Quella diavoletta di Silvia...Ida mi raccontò che si sentì sprofondare. Silvia non le aveva detto niente, apparentemente nessuna reazione.
Non sapeva che fare, mi chiamò, mi informò e anche io rimasi interdetta.
Le consigliai di lasciare passare la serata senza dirle nulla. Ci avremmo riflettuto e magari domani ci sarebbe venuta qualche idea…
L’indomani mattina Ida entrava a scuola tardi, le due figlie minori andarono a scuola, Silvia, che frequenta l’università, rimase a casa. Erano sole, quando Ida la incrociò in cucina era in imbarazzo, in molto imbarazzo!
Fu Silvia a iniziare perché Ida non ce l’avrebbe mai fatta!
Mamma, ieri non volendo ho visto alcune tue foto…
Ida era sui carboni ardenti…le balenarono nella mente le scuse più improbabili…non sono io, me le hanno spedite ma non so chi…è una che mi somiglia...
Cercava di dirle qualcosa ma non sapeva cosa!
Negare? Impossibile.
Minimizzare? Si, ma come?
Silvia guardava tranquillamente Ida e questo, mi disse, le diede la forza di essere sincera con lei.
Silvia, le cose con tuo padre non vanno bene, io ho cercato tanto di parlargli e far cambiare le cose ma non ne ha voluto sapere, ha continuato imperterrito per la sua strada…
Silvia interrompendola le dice: lo conosciamo papà e tutte noi ci chiediamo come fai a sopportarlo!
Ida è stupita. Vorrebbe che fosse Silvia a continuare a parlare…
Guarda, io sarei più stupita se tu non lo tradissi piuttosto che …lo tradisci! E poi…Vanessa è davvero una amica!
Ida, sempre più nel pallone, che pur di parlare non sa cosa dice…si, si, Vanessa, una grande amica.
A ripensarci dopo, Silvia fu davvero grande…praticamente assolse la madre dicendole: se papà è così ottuso fai bene! Ma perché non vi separate?
I giorni successivi furono un po’ pesanti per le preoccupazioni che ci vennero in mente ma Silvia era tranquilla e le cose scorrevano come sempre e pian piano ci tranquillizzammo anche noi.
Il rapporto tra Silvia e Ida migliorò molto, Silvia aveva visto la madre come una donna che reagisce e si prende la sua libertà anche se non in modo completo perché c’è il timore che separandosi perda il posto di lavoro. Per una insegnante di religione la “moralità” pubblica è ancora importante.
Migliorò anche la confidenza tra loro, rivelando a Ida la natura vivace, molto vivace, di Silvia…ma questa è un’altra storia.
Poi… conobbi Franco, il nostro ingresso nel gruppo di Villetta Barrea, dapprima io, poi portai Ida e di seguito Cinzia, Claudia e Paola.
Ora noi cinque siamo, senza falsa modestia, le “anime” del gruppo.
Le più costanti nel frequentarla, le più disponibili ad ogni esperienza, le più fantasiose e Ida la più scatenata tra tutte le femmine del gruppo.
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