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Prime Esperienze

Iniziazione di Andrea, nipote da guidare passo passo. Situazioni eccitanti, non solo una scopata.


di pasticcino69
18.10.2018    |    3.633    |    27 9.2
"Se la cava bene per essere la prima partita contro un essere umano, ma ogni volta che si china a raccogliere le palline è uno strazio, il cazzo mi gonfia il..."
Mi chiamo Emanuele e lavoro da anni a Milano in una multinazionale.
Marco era stato da poco promosso e trasferito da Firenze. Avendo le stesse origini stavamo iniziando a legare molto in fretta.

Io sono single per scelta e dopo qualche aperitivo veloce con i colleghi, una sera Marco mi invita a cena con la moglie Camilla e Andrea, 17 anni, adolescente dai tratti efebici, uno sguardo penetrante e un'aria misteriosa, vestita "a sacco" con una tuta grigia anonima.
Penso: "L'età della contestazione al mondo intero!".

Serata divertente, anche Andrea inizia a ridere e scherzare, scopro che gioca a tennis ma solo contro al muro del loro giardino "Per evitare confronti fa Camilla.
Io mi offro di sostituire il muro, visto che gioco da anni.

Il giorno dopo Marco è entusiasta, mi confessa che non aveva mai visto Andrea così loquace, mentre credevano ci volesse uno psicologo per farla analizzare.
La settimana successiva, nuova cena e Andrea entra in casa poco dopo di me.
E' tutta sudata, con dei pantaloncini due taglie in meno infilati su per il culo e i capelli all'indietro come uscita dalla doccia
"Cazzo che sexy!" penso tra me e me.

Non avevo ancora scoperto di che sesso era.
Avrei detto femmina perchè con quei mini pantaloncini non avevo notato alcun rigonfiamento, nè sotto nè sopra.
Il culo è indiscutibilmente todo, sodo, pronunciato, e questo mi basta per farmi rizzare l'uccello quando si china a slacciarsi le scarpe.
Vedo che se ne accorge, sorride con malizia, arrossisce
"Mami faccio una doccia e arrivo!".

La voce è immatura, intravedo il pomo di Adamo ma la peluria è quasi assente, e nessun altro indizio rivelatore.
Anche i genitori si riferiscono ad Andrea con il suo nome, ambiguo pure quello, ma non usano mai un termine e al maschile o al femminile...
e anche io non l'ho ancora fatto.
Nel complesso sembra una bomba sexy camuffata da petardo, per me etero convinto deve essere per forza una femmina da quanto me lo fa tirare, ma è minorenne e mi sto buono.

Fissiamo la prima partita tra me e Andrea, così due sere dopo passo da casa loro e andiamo ai campi.
Se la cava bene per essere la prima partita contro un essere umano, ma ogni volta che si china a raccogliere le palline è uno strazio, il cazzo mi gonfia il pantaloncino e quando mi manca la palla per la seconda di servizio mi fa:
"Dai prendi quella che hai nascosto in tasca da mezz'ora!", la sfacciata.

Alla fine entriamo negli spogliatoi e finalmente scoprirò di che sesso è.
Ma non entra in doccia.
Si siede in un angolo e io mi spoglio, asciugamano in vita entro in doccia, mi insapono con cura particolare per le parti intime, le palle belle gonfie, l'uccello ormai dritto, e insapono bene anche il culo.
Andrea sta lì, sempre con lo sguardo fisso, curioso e quasi stupito.
Mi asciugo, mi rivesto...neanche una parola.
Anche in auto stranamente non parliamo, ma mi saluta con un bacino sulla guancia "Ciao zio, grazie".
E' la prima volta che mi chiama zio!?!?!? Valle a capire le donne...

Per il suo diciottesimo compleanno chiedo al padre cosa posso regalare: una racchetta ce l'ha, altre passioni non ne ha...
decido di fare una sorpresa con due biglietti per la finale Federer-Nadal al Forum, evento più unico che raro.
Marco è esaltato: non solo Andrea si sta aprendo in casa, ma lui e Marina possono andare finalmente a cena fuori.

Durante il match Andrea è incontenibile nonostante il religioso silenzio di tutti.
Mi strofina la mano sulla coscia ad ogni punto, è dalla parte da cui il cazzo mi tira, e spesso finisce sulla cappella.
Poi mi chiede di uscire per andare in bagno e inciampando mi cade tra le braccia,
con il culo dritto sul cazzo ormai di marmo.
Al ritorno mi strofina il culo in faccia,
Per prendere da bere dall'omino si appoggia con la mano su tutta la lunghezza dell'asta.
Quasi mi bacia sul collo per prendere il resto.
In coda per uscire ogni tanto si ferma di colpo e io inevitabilmente le appoggio il cazzo sul culo.

I genitori sarebbero rientrati tra un paio di ore.
Così mi gioco il jolly
"I tuoi sono ancora fuori, ti va di venire da me che mangiamo qualcosina e ci rivediamo il match in differita?".
"Siii, ho anche sete che quella Coca Cola non me l'ha fatta passare!" fa Andrea.

Entriamo e vado dritto al punto "CarAAA, vieni a darmi una mano in cucina, che c'è molto da fare e tu mi sembri bravAAA!"
E Andrea "Smettila zietto, è la prima volta che mi trattano da femminuccia".
"Tu sei la femminAAA più forte che abbia mai incontrato a tennis"
"Dai zio se penso che sono la tua nipotina mi fai eccitare"
"Ti ho battutAAA sul campo e ora ti dò la rivincitAAA. Impara a servire, devi chinarti di più"
Le metto una mano sul petto e una sul culo.
Così la sua schiena si inarca.
Le passo dietro.
Appoggio il cazzo su quel culo di pietra.
"Questa è la posizione ideale!
Ora devi muoverti lentamente.
Trova l'equilibrio.
Prendi la mira.
Alza la palla".

Io le alzo la maglietta, la afferro dolcemente per i capezzoli e sento un
"Ahhh! Finalmente!".
Continuo con la lezione.
"Ora devi mantenere l'impugnatura salda"
Scarto a destra e le metto l'uccello in mano
"e portare la mazza ops la racchetta dietro la schiena"
Così la punta della cappella le affonda in mezzo alle chiappe.

"Alza il braccio e colpisci"
e io le abbasso pantaloni e mutande assieme.
Il culo è pure meglio di come mi ero immaginato!

Ci affondo la lingua,
è stretto ma so come far sbocciare quel fiorellino,
inizia a pulsare mentre la cappella mi sta scoppiando.

"Dai si, daaaaiiii"
Le piace! Porcellina!
Affondo il dito che mi aveva appena succhiato

"Sono vergine e so che mi farai male con quel coso enorme! Ma ti voglio dentro, adesso!"
Andrea è incontenibile.
Faccio per palparle la figa e immaginate lo stupore

Mi trovo in mano un pomello di 3 o 4 centimetri,
duro ma minuscolo.
La giro e mi abbasso per osservarlo da vicino:
è un perfetto uccello in miniatura

"Non era mai stato duro, mi dà fastidio!"
Andrea è stupitA, o dovrei dire stupitO?
Non ho dubbi:
"Tu sei la mia femmina e devi imparare a godere solo con il culo"

La metto con la pancia sul tavolo, le prendo le mani e le faccio aprire le chiappe con il culo a 90, altro giro di lingua, sputo e le punto la cappella e penso
"Altro che psicologo, adesso ti analizzo io".
Finalmente il buco cede,
accoglie la cappella,
spingo costante e
"Mmmhhh, ooohhh, ssshhh" Andrea mugola,
so che sta soffrendo e quel culetto vergine cerca di fare del suo meglio per farmi entrare.

"Spingi come per fare la cacca" è il consiglio giusto
Un centimentro alla volta entro fino alle palle.
"Ora si che mi sento piena, lo sento fino in gola, zio"
la voce è spezzata ma sento che gode,
inizio a pomparla,
stretta come un guanto,
si sta dilatando un pochino.

Dopo 10 minuti sento che le ho rotto il filetto e Andrea si lamenta
"Mi hai rotto il culo, zio"
"Adesso ti sborro Lasonil e passa tutto"

Come prima volta può bastare,
accellero i colpi, mi concentro,
arriva l'onda di sperma che mi travolge e la riempio
"Che caldo in pancia zietto, mi hai ingravidata?"

Ho ancora il cazzo duro e ora è una delizia scoparla nel mare di sperma che le ho scaricato dentro.
Scivola che è un piacere.
Ma Andrea è arrivata al limite,
lo tiro fuori mentre lei cola vergognosamente crema dalle chiappe, lungo le cosce e fino alle palle
"Ora pulisci bene"
E le porto la bocca sul cazzo.

Non me lo aveva ancora succhiato e non ci sa fare, ma che problema c'è... la prossima volta partiremo da qui!
"Lascia stare, andiamo in bagno a ripulirci che poi ti porto a casa."

Si avvicina al lavandino
"Cos'hai capito? Entra in doccia. In ginocchio che ti pulisco prima io"
Non pisciavo da tre ore,
la vescica mi stava scoppiando e penso
"Altro che psicologo, a te ci vuole un pissing-ologo",
e Andrea mi guarda docile
"Apri la bocca che odio gli sprechi"
Il primo getto arriva preciso
..."Glug"
Secondo getto
..."Glug"
"Zio sei proprio buono"
Ormai è dissetata
"Stai ferma" e sposto il getto
Addosso,
Sui capelli,
In faccia

E per altri lunghissimi secondi la inondo di piscio caldo, odoroso e...
saporito, visto come Andrea ne beveva avidamente quando gliene passava in bocca!

Con la scusa delle partite di tennis ho perso il conto di quante volte abbiamo fatto l'amore.
Una volta vestita da professoressa, un'altra da studentessa, e poi geisha, cuoca, babysitter, nuotatrice, modella, commessa, colf, badante, puttana e suora...
mille volte la mia femmina,
finalmente se stessa,
pienamente realizzata,
soddisfatta dal sesso e dal successo sul lavoro,

La sua figa, che qualcuno chiamerebbe per errore culo, si è aperta e il bozzolo si è schiuso!

Sia io che Andrea (nome di fantasia per una storia vera) apprezzeremo i tuoi commenti, consigli, esperienze.

Adesso che è aperta ed esperta potremmo anche riempirla in due, le piacerà.





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