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L'adultera fedele 7


di iltiralatte
30.11.2023    |    1.087    |    2 7.5
"È così timido? Gli hai detto che non ne mangio mai più di uno alla volta?” Katia sorride: “Non è timido papà solo non riesco a convincerlo..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.
7
Giorgia
Stamane ho incrociato Katia, vestita con un completo sportivo, con una sacca ed una racchetta da tennis in mano.
Kat “Ciao Giorgia, vado a giocare a Padel, non vuoi venire con me?”
Io “Ti ringrazio cara, ma io sono rimasta ai tempi della pigra donna mediterranea. A me piace lo sport se a praticarlo sono altri. Quando ho un momento libero prendo un buon libro o sfoglio una rivista. Vai e divertiti, verrò ad osservarti quando sarai diventata una campionessa.”
Con un pigolio felice la ragazza si è allontanata.
Non sono sola: Ivan è con me. Mi segue ovunque ma la destinazione di noi adulti non richiede poi troppa fantasia.
“L’occhio del padrone ecc”: la nostra destinazione è l’azienda.
Durante la giornata non abbiamo tempo da dedicare a noi stessi, dirigere contemporaneamente 2 ditte, una sia pure ben affermata in Italia e l’altra in costruzione negli USA richiede una dedica pressoché completa e già più di una volta io ed Ivan abbiamo parlato di trasformare la nostra sas in una bella SPA con tanto di dirigenti in grado di darci una mano. Dai prospetti quando anche la California sarà al 100% il denaro scorrerà a fiumi … ma al momento le cose non stanno ancora così…
Lavoro sodo ma il tempo di pensare ce l’ho.
Padel, una specie di tennis in un gabbiotto di vetro.
Sembra un tentativo di trasformare il tennis in squash!
Beh ognuno ha i suoi gusti, se a Katia piace è giusto che lo pratichi.
All’improvviso mi blocco: da qualcun altro ho notato una racchetta da tennis.
Il padel è lo sport che pratica pure Vito.
Con chi diavolo va a giocare Katia? Possibile che … nohh, troppo evidente la differenza d’età.
Una donna che ha sposato un uomo molto più anziano di lei basta ed avanza in famiglia.
Io sono felice con Ivan ma che probabilità avrebbe Katia?
Mi rendo conto di non essere serena: in realtà non mi sto preoccupando per la mia figlioccia,
Io sono GELOSA! GELOSISSIMA anzi,
Devo assolutamente fare chiarezza.
Al momento ho Ivan ma quando lui partirà Vito deve essere mio, non di Katia.
La rivalità tra noi risorge improvvisa solo che ora non è più Ivan al centro della contesa, ma un altro ben diverso figuro.
La penna mi cade sulla scrivania devo assolutamente fare chiarezza. Non posso restare col dubbio.
Io “Ivan, esco, voglio andare ad osservare Katia giocare.”
Iva “Certo cara, al momento qui basto io.”
Ecco, sono al campo, Due persone stanno giocando nel campo di padel.
Mi avvicino e le riconosco Katia e Vito stanno colpendo furiosamente la stessa pallina.
Ora non so proprio più cosa fare.
Il panico si impadronisce di me.
Katia sta rubandomi l’amante.
A breve Vito tornerà in California ed allora cosa farò io?
Torno alla ditta ma naturalmente non posso chiedere consiglio ad Ivan.
Vedo una sola soluzione: devo spiegarmi con Vito.
Io “ivan, c’è qualche cosa che non mi convince al nuovo magazzino. Stasera dormirò la e farò gli opportuni controlli.”
Iva “Devi proprio? Questa è l’ultima sera che passo qui, poi domani dovrò partire.”
Io “Sta tranquillo non ti lascerò partire senza un sostanzioso ricordo di arrivederci, Ti succhierò tanto che dovrai dormire per tutto il viaggio aereo per recuperare le forze.”
Un rapido bacio e corro al magazzino.
È ancora presto: lavoricchio per passare il tempo.
Finalmente giunge l’ora do chiusura dello studio,
Immediatamente chiudo il magazzino e, attraverso la porta segreta, entro il casa di Vito.
MI trova ad attenderlo in corridoio battendo un piede
Io (urlando) “Così stai corteggiando Katia vero? Sei tu il misterioso elemento che teme di essere presentato alla sua famiglia, E vorrei ben vedere TU SEI MIO ricordalo.”
Vit “Certo che si Giorgia, ma tu stessa mi hai portato Katia allo studio. È una bella ragazza giovane e piena di vita: abbiamo simpatizzato. Quando poi abbiamo scoperto che ad ambedue piaceva il padel ci siamo accordati per giocare assieme,”
La spiegazione regge ed io non li avevo visti fare altro che giocare.
Non aveva senso restare ulteriormente li ed Ivan è da solo a casa: sono ancora in tempo a raggiungerlo..Mi volto e lo lascio senza notare la ghirlanda di sudore freddo che gli incornicia la fronte.

Io “Eccomi Ivan. Ho risolto il magazzino ed ora sono qui per te, Preparati perché poi per sei mesi non avrai più la possibilità di congiungerti con tua moglie.”
Ivan non mi risponde.
Mi abbraccia stringendomi forte a se poi mi porta sul letto denudandomi.
Quello che è successo in seguito lo definisco strettamente privato e facilmente immaginabile.
Posso solo riferire che la mattina seguente Katia, mentre accompagnavamo Ivan all’aeroporto, lo trova esausto e per tutto il tragitto mi osserva con aria di rimprovero.
Siamo al momento della partenza.
Questa vacanza è passata in un lampo, velocissima, troppo.
Iva “Katia, non mi hai poi presentato il tuo spasimante. È così timido? Gli hai detto che non ne mangio mai più di uno alla volta?”
Katia sorride: “Non è timido papà solo non riesco a convincerlo. Stiamo bene assieme ma non appena affronto l’argomento fidanzamento si irrigidisce. Andrà a finire che dovrò cercarmi un altro merlo!”
Katia non lo sa, ma con quelle parole mi ha tranquillizzata moltissimo.”
Iva “Se quel salame non sa riconoscere il tesoro che si ritrova in mano lascialo perdere. Vieni da me in California, Ti giuro che anche li è pieno di bravi ragazzi perennemente a caccia della compagna della vita.”
Un ultimo abbraccio.
Lo chiamano al cancello per imbarcarsi al bus che lo porterà all’aereo.
Io e Katia ci trasferiamo sul terrazzo. Vediamo l’aereo rollare, alzarsi in volo e sparire nell’infinito azzurro del cielo.
Io e Katia ci stringiamo le mani consolandoci a vicenda.
L’uomo che ci è più caro è diretto all’altra parte del mondo.
Torniamo a casa.
L’allegria del viaggio di andata è sparita, sostituita da un sottile velo di malinconia che avvolge entrambe.


Fine ?
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
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