Racconti Erotici > tradimenti > L'adultera fedele 8
tradimenti

L'adultera fedele 8


di iltiralatte
01.12.2023    |    1.184    |    6 7.8
"Cautamente mi spingo a spiare all’interno..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Katia
Papino è partito ed io mi sento sola.
Questa notte specialmente la sua assenza si è fatta sentire: la villa mancava della sua presenza rassicurante ed in più pure Giorgia non c’era dato che si è trasferita immediatamente al magazzino dove si è allestita un ufficio ed un letto.
Solo Dio sa cosa combina in quell’ufficio dato che poi la mattina viene regolarmente in ditta.
Sono inoltre rimasta col rincrescimento di non aver potuto fare conoscere Vito a papà. Lui mi ha sempre messo in guardia contro i cacciatori di dote ed io, specialmente adesso che, con la maggiore età, farò ufficialmente ingresso nella Direzione Aziendale, sarei un bocconcino prelibato per quei figuri.
Non credo che Vito faccia parte di questo gruppo: ci scopo 2 o 3 volte la settimana e se fosse un falso me ne accorgerei ma ho in mio padre una fiducia assoluta.
È stato grazie a lui che ho accettato di fidarmi di Giorgia. La guerra è finita ed ora ne sono contenta.
Scherzosamente avevo detto alla moglie di mio padre che il mio compito in azienda sarebbe stato quello di fare fotocopie. Lei ridendo mi aveva smentito ma, forse senza che lei se ne accorgesse, proprio quello sono finita a fare.
Sia ben chiaro: non me ne lamento. So di essere veramente troppo giovane per un ruolo dirigenziale attivo. Anche dopo che sarò cooptata dovrò rassegnarmi ad assistere, dare qualche ingenuo parere ma accettare tutto quello che decideranno mio padre e sua moglie.
La giornata lavorativa è finita.
Giorgia col fattore capo ha trascorso la giornata tra i filari. Spero non ci sia qualche problema veramente serio.
Torno alla villa, ceno, un po’ di televisione (ma non c’è nulla di interessante) e guardo l’orologio.
Sono solo le 10 di sera: o vado a letto come una gallina o …
L’idea mi folgora improvvisa: posso andare al nuovo magazzino ed aiutare Giorgia in quello che sta facendo. Chissà che non le serva qualche fotocopia anche lì?
Prendo la macchina e mi dirigo al capannone.
Apro la porta col telecomando e posteggio all’interno mentre la saracinesca si abbassa automaticamente.
Il magazzino è buio e deserto.
Accendo io la luce e mi dirigo con passo svelto all’ufficietto.
Vuoto e buio anche qui. Possibile che Giorgia sia già andata a dormire?
Apro la porta della piccola cameretta ed accendo la luce.
Il letto è intatto ma noto una porta aperta di cui ignoravo l’esistenza.
Curiosa la attraverso … ed entro in un film porno.
Ancora tutto è buio. L’unica luce che mi guida è quella che riverbera dalla porta segreta lasciata aperta, ma odo rumori, gemiti . sospiri inequivocabili.
Uno spiraglio di luce davanti a me.
Mi dirigo in quella direzione: è una porta socchiusa.
Cautamente mi spingo a spiare all’interno.
Alla tenue luce di un abat-jour due persone stanno scopando nella classica posizione del missionario.
Mi sembra di riconoscere lui.
Ma certo. È Vito!
Papà aveva proprio ragione: i cacciatori di dote sono dappertutto.
Prendo il telefonino ed inizio in sordina a riprendere la scena.
Non avrò bisogno di papà per scaricarlo. Mostrandogli le prove della sua infedeltà dovrà correre veloce fino a quell’inferno dove lo manderò.
Mentre riprendo lui si scosta un po’ e mi consente di vedere la donna sotto di lui.
Resto impietrita: Giorgia.
L’antico odio verso di lei risorge istantaneo dandomi nel contempo una incredibile carica di sangue freddo..
Continuo silenziosamente a riprendere cercando di documentare tutto il meglio che posso.
Assisto a tutta la copula col telefonino in mano.
Più volte sono riuscita ad inquadrare bene i due amanti.
Ora lui si toglie ed io velocemente faccio dietro-front tornando via via alla cameretta, all’ufficio ed alla mia macchina ricordandomi di spegnere le luci nel percorso.
Torno sconvolta alla villa.
Finalmente avevo trovato la pace, una famiglia felice ed un fidanzato: ora tutto si è dissolto nel nulla.
Metto il telefono sotto carica e, non appena l’energia è tornata ad un livello decente invio il filmato a papà col messaggio “Torna immediatamente.”
Piango a dirotto, le lacrime ruscellano sul telefonino, spero di non averlo danneggiato ma non riesco proprio a trattenermi.

Per due giorni non vado in ufficio, Giorgia forse neppure se ne accorge.
Il terzo giorno vedo spalancarsi la porta e papà entrare.
Iva “Cosa è quella porcheria che mi hai inviato? E perché mi hai chiesto di tornare immediatamente?”
Corro ad abbracciarlo stringendomi a lui e, finalmente rassicurata dalla sua presenza maschia, guardo il suo telefono,Le immagini sono distorte, la trasmissione non è riuscita.
Prendo il mio e glielo mostro, le mie immagini sono molto più chiare.
Lui guarda a faccia scura quel porno, poi improvvisamente si sbianca in volto.
Iva “Ma … è Giorgia!”
Io “Purtroppo si papà e lui avrebbe dovuto essere il mio fidanzato.”
Nuovamente scoppio a piangere e mi rifugio tra le sue braccia.
Iva “Hai fatto bene a chiamarmi, questo è il momento della resa dei conti, ma tu smetti di piangere. Di certo quell’imbecille non ti merita. Sei stata fortunata a scoprirlo per tempo, ti avrebbe reso infelice per tutta la vita.
Quindi afferra la cornetta del telefono e fa un numero.
Iva “Giorgia, vieni immediatamente in villa. No non mi interessa se sei impegnata con dei clienti.”

Inutile qui proseguire nella descrizione degli eventi che seguirono.
Giorgia, messa di fronte al video che la ritraeva tentò qualche timida giustificazione ma accettò con dignità il divorzio che mio padre immediatamente pretese.
In compenso mio padre, riconoscendo il buon lavoro che la stessa aveva comunque svolto, la confermò alla guida della ditta pretendendo però che lei gli cedesse in misero 1% della sua quota proprietaria in modo che lui potesse avere comunque il controllo assoluto di tutto.
La presenza di mio padre era ingombrante e Vito comprese la cosa al volo: si dileguò cambiando città.
Abbiamo conservato la villa, la utilizzeremo per le vacanze. Io ho seguito papà in California: Los Angeles non è lontana e ne ho approfittato per visitarla accompagnata da un giovane americano presentatomi da papà.
Anche qui ho avuto qualche avventura, ma questa sarà forse oggetto di un nuovo prossimo racconto.

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'adultera fedele 8:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni