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Lui & Lei

La nave scuola


di iltiralatte
15.10.2022    |    4.963    |    1 7.0
"Durò meno di un anno poi, avvertendo per tempo i miei istinti prendere il sopravvento, mi imposi a lui “Simone, non ne posso più..."
Anche qui ricordo che TUTTI i miei racconti sono esclusivamente frutto della mia fantasia-
Questa però qualche cosa di vero ce l’ha. Ho saputo di un lui veramente imbranato con una lei molto esperta e che voleva rifiutarsi di fare da nave scuola al marito. Come poi siano finiti nella realtà lo ignoro. Di certo, non conoscendoli personalmente, ho dovuto inventarmi 2 personaggi che, dovessero corrispondere ai veri in qualche modo, È PURAMENTE CASUALE.

Fin dall’età di 17 anni ero stata parecchio birichina.
I miei genitori non ne volevano sapere di miei eventuali amori giovanili “Troppo giovane Frida “ dicevano ed io, per accontentarli, ho saltato il fosso passando dagli amori giovanili a quelli maturi
Non mi ricordo di quanti giorni avessi passato i 17 anni quando immolai la mia verginità sull’altare di *****. Un ragazzotto più o meno della mia età che, dopo avermi scopato si accorse di avere l’uccello sporco di sangue.
Dapprima si toccò il pene per accertarsi di non essere stato ferito (ma la figa non ha denti), poi si accorse che il sangue era uscito dalla mia vagina “Ti sei fatta male? Pos so fa re qual che co sa?” balbettòo. Quindi, con tutta tranquillità svenne ed io mi trovai col problema di far rinvenire e sostenere uno che era il doppio di me
Questo è stato il mio primo approccio con l’altro sesso ma lo gradii molto ugualmente
Fino all’età di 22 anni ho pensato solo a divertirmi, con gran cruccio dei miei genitori. Volete sapere quanti amanti ho collezionato? Bella domanda, anch’io magari vorrei conoscerne la risposta: comunque erano parecchi. Svariavo dai miei coetanei agli uomini un po’ maturi. Mi ricordo di aver collezionato un maestro, un idraulico, un piccolo industriale e persino un prete.
Tutte storie leggere, però. Scopavo e li lasciavo tutti alle mie spalle: il loro compito era quello di darmi piacere ma mai quello di darmi grane-
O Dio: qualche piccola grana l’ho avuta. Un paio di ritardi che mi hanno spaventato un po’ dopo il maestro ed il prete se ricordo bene, ma fortunatamente solo di ritardi si è trattato e non ci sono proprio state altre conseguenze
Poi ho conosciuto Simone
Era un bel ragazzo, alto, slanciato, simpatico!
Mentre io ero agnostica lui era molto legato ad Azione Cattolica. Era un vero guerriero della Fede ma a me la cosa non interessava proprio. Pur senza avvicinarmi alla sua sacrosanta religione decisi di mettere la testa a posto, almeno così mi avevano detto i miei.
Tutto quel tourbillon di ragazzi attorno a me svanì all’improvviso ed io mi convertii alla monogamia.
Conversione necessaria ma durissima: lui mi baciava sulla fronte o sulla guancia, mi accarezzava castamente i capelli. Il massimo del sesso avveniva quando, cingendomi la vita, inavvertitamente mi sfiorava un seno.
Io bollivo nei miei umori ma, per amor suo e per rispetto delle sue credenze religiose, avevo imparato a trattenermi, ad esaltarmi persino nel praticare quell’ascesi forzata.
Durò meno di un anno poi, avvertendo per tempo i miei istinti prendere il sopravvento, mi imposi a lui
“Simone, non ne posso più. Ti amo e ti voglio tutto per me. Non so quanto ancora potrò tenere a freno i miei desideri ed i miei appetiti per cui, se non vuoi tramutarti in un cervo, esiste una sola soluzione: sposami e poi dovrai pensare tu a calmarmi i bollori”
Lui mi ha profondamente guardato con quei suoi begli occhioni ingenui “Certo Frida. Anch’io sono assolutamente innamorato di te. Credo tu abbia assolutamente ragione: è giunta l’ora di applicare il precetto di Dio CRESCETE E MOLTIPLICATEVI.
Il nostro matrimonio potrà avviare queste azioni benedette”
Inutile descrivere i preparativi delle nozze: basti dire che avvennero due mesi dopo con le benedizioni della Chiesa e delle famiglie
Partimmo per il viaggio di nozze: tutto mi attendevo tranne che lui lo considerasse alla stregua di un ritiro spirituale.
Non sapevo più cosa fare o come comportarmi. In pubblico mi strusciavo su di lui, in privato, mentre era seduto, mi gli sedevo in braccio mettendogli in bocca una mammella. Lui mi baciava il capezzolo dicendomi “Si, è proprio bello, sono certo che il nostro primogenito lo apprezzerà moltissimo.”
Allora gli prendevo la mano portandogliela a contatto della mia patatina bollente (che avevo precedentemente privato della protezione delle mutandine) e gli dicevo “Allora dobbiamo farlo questo benedetto primogenito. Che stiamo aspettando?”
Mi carezzava l’organo con dolcezza “Tu vuoi mostrarmi il Paradiso “diceva ”Ma io ancora non ne sono degno. Il tuo corpo è un tempio che non va violato senza motivi. Devo purificarmi abbi pazienza!”
“Altro che inviolato “ avrei voluto rispondergli: “Sapessi quanti uccelli ha accolto alla faccia della non violazione-” ma non potevo. In caso contrario avrei violato la sua convinzione sulla santità del mio corpo ed ancora non ero pronta ad infliggergli un colpo simile-
Quando tornammo dal viaggio di nozze non ero vergine solo perché qualcuno mi aveva già deflorata ben prima del matrimonio ma, fosse dipeso da lui, avrei potuto tranquillamente indossare con pieno onore l’abito bianco.
Una volta a casa, veramente, una volta lui tentò una piccola scopata ma, quando ambedue mostrammo i nostri sessi, lui dopo avermi aperte le gambe si limitò ad appoggiare il suo membro, piuttosto molle, sulla mia fessura. Cercai, manualmente, di condurlo ad un sufficiente grado di rigidità ed introdurmelo, ma lui non sapeva ancora come doveva muoversi. Glielo spiegai, lui provò ed un istante dopo si trovava a scopare il materasso fuori dalla mia figa
A questo punto esplosi “Possibile che tu, neppure parlando coi tuoi amici, abbia mai imparato come si deve fare l’amore? Ora basta: o metti da parte le tue convinzioni religiose e mi accompagni da un sessuologo o ti lascio … e le tue convinzioni me le porto con me”
“Ma sei mia moglie Frida,non puoi lasciarmi il matrimonio è un sacramento indissolubile.” Protestò-
Per risposta inarcai un sopracciglio. Lui capì ed immediatamente cedette. Il giorno dopo avremmo cercato qualcuno in grado di aiutarci
Impiegammo qualche cosa più di un giorno per trovare la persona adatta, ma alla fini riuscimmo a fissare un appuntamento col prof. dott. Laureato con bacio accademico **** che ci ricevette nel suo studio.
Il prof etc era un ometto anziano ed azzimato con un perenne sorriso incollato alle labbra.
Toccò naturalmente a me spiegare tutte le difficoltà e tutti i timori di mio marito e lui mi ascoltò pazientemente.
Poi si rivolse a Simone: “E lei cos’ha da dirmi?”
Non fu una risposta lunga, attraverso la scrivania e sottovoce nella speranza che io non sentissi gli rispose “Io non sono capace, sono tutte cose che non ho mai fatto!”
Il luminare, avuta quella risposta ci pensò un po’ su ed alla fine giunse ad una decisione “Allora signori, credo di potervi aiutare ma, debbo avvertirla signora, se seguirà i miei consigli, alla fine si ritroverà incinta.”
“Questo mi sembra il massimo desiderio di mio marito, vero Simone?” lo guardai ed egli accennò un si colla testa
Riprese il luminare “Devo avvertire, signore, che la cosa potrebbe risultare molto dolorosa, specialmente in campo psichico. È proprio sicuro di voler affrontare la prova?”
Finalmente mio marito ritrovò in pieno la voce “Io amo moltissimo mia moglie, professore. Mi rendo conto delle mie mancanze e sono disposto a tutto pur di porre loro rimedio.”
Il prof mi si avvicinò. Prese il bottone superiore della mia camicetta cominciando a slacciarlo “Come prima cosa devo scopare sua moglie, subito e qui davanti a lei.” lo provocò il prof.
“Se questo è necessario per guarirmi da questa mia timidezza eccessiva, faccia pure professore. Dove devo mettermi?”
Il professore si mise a ridere “Tranquillo, sono troppo vecchio per queste cose, ma quello che ho detto è una parte della sua cura anche se non usando un vecchietto arrapato. Tuttavia se lei è disposto ad accettare una cosa simile la speranza di guarigione è legittima”
Poi mi si rivolse “Signora, quanto ama suo marito?”
“Moltissimo” risposi “Ho avuto molti amanti in gioventù, ma per lui li ho abbandonati tutti.” e guardai Simone che aveva certo sentito “Perdonami di non avertelo detto prima caro ma avevo terrore del tuo giudizio.” Simone, comprensivo, mi prese una mano e me la strinse
Il gesto non sfuggì al professore che riprese “Lei signora deve adattarsi a fare da nave scuola a suo marito, ma non può farlo solo a parole. È necessaria l’azione ed è indispensabile che una certa sofferenza psicologica raggiunga suo marito.
Per far questo è assolutamente indispensabile che lei si scelga un amante provvisorio da cui suo marito possa copiare i comportamenti”
“Ma dottore “ risposi “ormai sono completamente uscita dal giro. Anche volessi scegliere uno dei miei vecchi amici, oramai si sarà fatto il suo giro personale, magari la sua famiglia. Non posso più importunarli domandando loro se possono scoparmi.”
“Questo è un problema risolubile signora, basterà posporre di un mesetto l’inizio della cura. In questo mese lei potrà scegliersi un amante adatto, ma devo chiederle di scegliere oculatamente: l’amante provvisorio deve soddisfarla integralmente ed essere disposto a fungere da maestro per suo marito. Dovrà essere uno ed uno solo Il vostro matrimonio potrebbe entrare in crisi in caso contrario. Un amante, terapeutico, sarebbe assorbibile anche se non facilmente, due sarebbero uno di troppo ed il matrimonio scoppierebbe Lei cosa ne pensa sig Simone?”
“Penso che se proprio la ricerca di un amante è indispensabile potrei cedere la nostra camera da letto perché lei possa sceglierlo con calma in un ambiente a lei ben noto. Lo ho detto e lo ripeto sono disposto a tutto pur di trattenere Frida al mio fianco. Io potrei dormire per un mese nella camera dei bambini, tanto abbiamo la camera ma non i bambini così da poterle concedere quella riservatezza e quella tranquillità che ni sembra di capire, per lei sono necessarie”
“Questa sua disponibilità le fa onore sig Simone. Allora adesso poniamo conto che sua moglie si sia scelta un amante provvisorio.
Non appena lei avrà terminato il suo ciclo mensile la cura potrà cominciare. Dovrete acquistare 30 preservativi e sua moglie dovrà scopare quotidianamente sempre con l’amante per primo e con lei subito dopo.
Prima di cominciare le applicherà un preservativo che lei dovrà usare quando sarà il suo turno nella copula, mentre l’amante scoperà a pelle ed il rapporto dovrà assolutamente essere completo con tanto di eiaculazione interna finale.
Guardi bene ed attentamente come si muove il suo rivale e non esiti a fare domande a lui o a sua moglie, su qualsiasi argomento. Lei ha 5 o 6 giorni al massimo per copiare completamente il suo maestro, convincere sua moglie di essere °normalizzato° e ad applicare a lui il preservativo facendosi finalmente scopare a pelle da lei. Ogni giorno in più del sesto sarà un pericolo per la sua paternità., Gli spermatozoi del seme dell’amante avranno ogni giorno sempre maggiori opportunità di sopravvivere abbastanza a lungo da trovare l’ovulo e la signora resterà incinta, ma non di lei.
La signora però, per fare questo, dovrà essere assolutamente essere stata completamente soddisfatta dalle sue prestazioni sia pure come secondo.
Mi spiace per lei, ma questa pressione psicologica è indispensabile per la buona riuscita del piano: dopotutto parliamo di atti che dovrebbero far parte del nostro bagaglio istintivo di conoscenze ed apprenderli non dovrebbe proprio essere difficile.
Qui viene il difficile: quando lei avrà imparato come si deve scopare, se vuole salvare il suo matrimonio, non deve congedare immediatamente l’amante provvisorio. Deve concedergli di terminare la dotazione di preservativi. In tal modo di abituerà certamente a vedere la sua signora con un altro maschio e l’abitudine potrà darle una mano per il passo successivo. La riconoscenza finale sarà il necessario suggello della cura e sarà quella che salverà il vostro matrimonio.”
Abbracciai Simone e tornammo alla nostra casa, ancora incerti nonostante le parole del luminare. Ci guardammo negli occhi, ed ora riporto come decidemmo di seguirne i consigli.
Cosa avevamo da perdere? In tutti i casi io avrei calmato i miei bollori ed avrei concepito il figlio che lui tanto desiderava

SEGUE

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