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Il furto - il patto parte 4


di Ubbidiente_69
23.05.2023    |    634    |    5 9.5
"Mi fermo, il lembo della corda che ho al collo viene fatto passare sopra la trave e Fabio inizia a tirare..."
Ci siamo…Fabio mi ha messo la corda al collo, mentre Sandro mi scioglie il vestito che cade ai miei piedi. Strano, penso, mi aspettavo che mi spogliassero a frustate…Sandro prende delle manette e mi ammetta i polsi dietro la schiena; mi conduce fin sotto una trave, io lo seguo docile. Mi fermo, il lembo della corda che ho al collo viene fatto passare sopra la trave e Fabio inizia a tirare. Non del tutto soddisfatto, mi sistema bene il cappio sotto la gola e da uno strattone. Mi manca il fiato, ma dopo qualche secondo molla la presa. Poi un altro strattone e poi lascia. Sandro intanto mi sta legando i gomiti stretti, immagino vogliano torturarmi i seni; e la cosa non mi dispiace…
La corda alle braccia stringe forte, cerco di girarmi per capire cosa stia facendo, ma un ceffone di Fabio mi fa capire che devo rimanere immobile. Lo sento armeggiare, avverto una corda che passa fra le manette… provo a immaginare cosa abbia in mente… ad un tratto sento i polsi che sono tirati con forza verso l’alto. Tendo le braccia verso l’alto, ma più di tanto non riesco… la trazione è forte, le spalle bruciano… per lenire il dolore provo a piegarmi, ma il cappio me lo impedisce. Ecco che Fabio molla la corda e mi permette di abbassarmi. La trazione sulle manette continua, mi piego in avanti. Ed ecco che in quel momento torno a essere strangolata… respiro a fatica, con il filo di fiato che riesco a inspirare imploro… “Vi prego, soffoco”... Nessuna risposta dai due, nessun segno di pietà…”Vi prego…”.
Ogni mio sforzo per allentare la tensione al collo è inutile, ogni mio tentativo viene vanificato da Fabio che prontamente tira la corda. Intanto Sandro armeggia con delle cavigliere che poi assicura ad un bastone costringendomi ad allargare le gambe. Inevitabilmente allargare le gambe mi toglie centimetri preziosi che fanno aumentare la pressione su collo e polsi. “Mi senti puttana?” è la voce di Sandro… ”Certo Sandro, vi sento”. Tossisco per lo sforzo…Sento che afferra il plug e lo tira con forza fino ad estrarlo. Subito dopo affonda il suo cazzo nel buco del culo. Il dolore è intenso, le spinte brutali. La corda al collo mi strangola ad ogni spinta facendomi emettere dei rantoli. Finalmente si scarica, mi riempie di sperma. Appena esce da me, le corde sono allentate e mi permettono di sollevarmi. Il respiro si fa meno affannoso, il sangue torna a scorrere e la nebbia che offuscava la mente si dirada. Mi rendo conto solo in quel momento che Fabio mi ha sborrato sulla fronte e il suo liquido mi sta colando sul viso. Il sollievo dura un attimo e il cappio torna a stringere “Fabio ti prego” “Vuoi che smetta di strangolarti?” “Si, per favore, non resisto”.
La corda si allenta. I due escono dalla sale, io rimango lì, nuda a gambe aperte, le mani legate dietro la schiena e il cappio al collo. Passano i minuti, 10 forse. Di tanto in tanto qualche rumore… arriva un’auto si ferma. Sento chiudere le portiere, poi più nulla. Altri 5 o 10 minuti… Poi alle mie spalle uno schiocco di frusta nell’aria mi desta. Un secondo… Sento la voce di Fabio che mi parla
“Allora cara, direi sia giunto il momento di dirmi quali torture hai in serbo per la nostra amica Fra. Dimmi che le farai?”
“La frusterei, prima con quella lunga con le striscioline di cuoio sulla schiena e sul culo”
“Dai, troia, dammi qualche dettaglio, so che sei fantasiosa”
“Mi metterei dietro di lei, la colpisco su tette e ventre, come fai tu, strappando la frusta e segandole i fianchi”
“vuoi il suo sangue…”
Fa un passo indietro, sento il sibilo, la frusta mi colpisce il braccio destro, poi si avvolge attorno a me e colpisce l’apice del capezzolo
“ottimo colpo, un altro!” è il suo commento.
Ne arriva un altro, questa volta da sinistra “Conta fino a 20”. Arriva un’altra frustata “3!”.Un cenno della mano. ”Non fare la furba Patti, si parte da 1. Dai ricominciamo da capo”. Tetta destra “1”.Sinistra “2”.Destra “3”... La figa inizia a bagnarsi… “4,5,6” Il dolore cresce e ormai sento l’orgasmo che sta arrivando. Il bersaglio allora cambia. La frusta arriva sul fianco, dall’alto e colpisce il ventre “7” la magia di quell’erotico dolore svanisce.. Un’altra che arriva sull’interno coscia “8” altre due sulla coscia… contare diventa difficile, il dolore è intenso… “9”...”10”.
Un altro mi arriva proprio sul clitoride… lancio un urlo. “Ottimo, avanti così fino a che dico di smettere”. Chi mi frusta sa il fatto suo, colpi non violenti ma precisi che colpiscono le labbra e il clito. Cerco di chiudere le gambe, di proteggermi, ma è tutto inutile. Dopo altri colpi le gambe iniziano a cedere “Ferma!” è la voce di Fabio.
”Facciamo un indovinello, ti va? devi indovinare chi ti frusta. Se sbagli sono 20 colpi sulla...come la chiami tu?… pussy. Se vuoi un aiutino sono 25 per tetta con la frusta e altre 10 per tetta con le ortiche. Chiaro puttana? Dai, cominciamo dimmi un nome”
“Sandro”
“ahi ahi ahi…tesoro non è Sandro… avanti cara 25 in figa”.
I colpi adesso arrivano da sotto, ogni volta sento la frusta che colpisce e poi scorre nel solco delle labbra facendola bruciare. D’improvviso smette… una corda mi avvolge la caviglia destra e poi sento che viene tirata verso l’alto, come se volessero sospendermi per una gamba.
“Patti ci sei?”
“Fabio… si”
“Bene è il momento di dirmi un nome…e siccome ti ho già dato l’indizio che è donna, ti daremo 5 colpi in più in figa con le ortiche. avanti il nome”
“No, brutto stronzo non è giusto!”
“10 in figa con le ortiche! il nome”
“Bastardo, porco… la cameriera”
“Chi? la cameriera? ma che cazzo ti viene in mente… 15 con le ortiche e 25 con la frusta…dai che ci divertiamo!”.
La corda tira la caviglia e la gamba verso l’alto. La figa è esposta, aperta, indifesa… vengo frustata senza pietà. Chi mi frusta sta sempre dietro di me, mentre Fabio e Sandro sono seduti di fronte per godersi la scena. Entrambi nudi con il cazzo in mano che fanno dei commenti che non riesco a capire…
“Vi prego AHHHHHH fatela smettere, vi pregoooooooo”
Fabio si alza, con un cenno fa fermare le frustate… “Grazie Fabio, grazie…” Ha il cazzo duro e appoggia la cappella sulla figa, lo strofina lungo tutta la fessura facendomi sussultare per il dolore, ho le labbra sensibilissime, il clito che brucia e la pressione della cappella è insopportabile.
“Cazzo Patti, sei secca come il deserto, e lo sai vero che a me piace la figa bagnata?”
“Certo Fabio, lo so… ma…”
“Ma cosa lurida cagna? MA COSA?”
Non dico nulla, so che peggiorerei solo la mia situazione, ma non posso neanche stare zitta. Mi salva la porta che si apre, entrano altri 3 uomini; indossano delle maschere. Salutano Sandro e poi Fabio. “Ciao ragazzi, la vacca è quasi pronta”. Uno si avvicina e mi mette la mano sulla fica; è chiaro quello che mi aspetta…
“Fabio, Fabio cosa volete farmi?”
“Stuprarti tesoro, hai 5 cazzi da svuotare. Ma prima… Fra, dai, falle le mammelle a sangue!”
Non mi rendo subito conto di quello che ha detto. Solo quando vedo davanti a me il viso della mia amica realizzo. Lei mi guarda, non dice nulla. Indossa un perizoma nero e un giubbotto di pelle. Mi fissa mentre si spoglia
“Fra…”
“Zitta troia! Zitta… Adesso parlo solo io e tu, amica mia, dovrai solo stare a sentire e sorridere come una bella bambolina di carne che gioisce per quello che sta per succederle” “Fra, non puoi…”
come se non avessi detto nulla riprende
“come dicevi prima? La frusterei con quella lunga con le striscioline di cuoio sulla schiena e sul culo, su tette e ventre per farla sanguinare? ottimo! la pussy già sanguina, ma non abbastanza. Ma adesso è il turno delle tue immense mammelle. Poi, dopo, i ragazzi vorrebbero divertirsi un po’. Sai cara amica mia? ho chiesto loro di sborrarti negli occhi, sarà una goduria tenerti le palpebre sollevate mentre si scaricano. E la cosa bella è che il programmino piace a tutti loro! Dai Patti, vediamo di farli eccitare facendo ballare le tue mammelle”.
I cinque la incitano mentre lei si mette davanti a me, fa roteare la frusta e colpisce in pieno i capezzoli. I colpi si susseguono rapidi e feroci, senza sosta, ben presto ho le tette in fiamme. La mia amica si avvicina, mi solleva le tette “Guarda Patti, guarda che sei tutta sporca di sangue”. Sto tremando, in bilico su una gamba più volte ho perso l’equilibrio e ho dovuto far forza su polsi e caviglie per riacquisirlo.
Gli uomini si alzano, mi sciolgono i legacci e mi fanno inginocchiare. Ho il cazzo duro del primo davanti al viso. Lo prendo in mano, lo sego e lo bacio, umidi baci sul filetto mentre alzo lo sguardo; si avvicinano altri 2 che mettono le loro cappelle nei miei occhi. Lascio la presa del primo e afferro gli altri due, e sbocchino a turno tutti e tre. Fra alle mie spalle mi passa la frusta sulla schiena; ad un tratto si inginocchia al mio fianco e con le mani mi apre le palpebre e ordina “Dai segati e sborrale negli occhi!” Quello cui si è rivolta mi toglie il cazzo dalle mani, mi afferra per i capelli impedendomi di muovermi e mi appoggia la punta della cappella nell’occhio e subito si scarica di tutto lo sperma che ha in corpo. Gli altri 2 lo aiutano a tenermi ferma e Fra mi impedisce di chiudere le palpebre. “Bruciaaaa!!!” Il secondo mi conficca il cazzo in gola, un paio di spinte che mi soffocano; sento le mani che mi afferrano i capelli, Fra che come prima mi impedisce di serrare le palpebre e poi la sborrata che mi invade l’occhio. Appena mi liberano porto le mani sul viso cercando di ripulirmi. “Aspetta, fatti aiutare” dice una voce mentre un forte strattone ai capelli mi fa reclinare la testa all’indietro. Un getto caldo di piscio sulla fronte, poi un secondo e un altro e un altro ancora… Tutti e 3 si scaricano, i loro getti mi colpiscono gli occhi, sul naso in bocca…
Finalmente mollano la presa, mi accascio. Sono stesa a terra in un lago di piscio e sborra, umiliata, segnata… I 3 uomini mascherati se ne vanno… Fra si china su di me “Allora puttana, vuoi ancora torturarmi o ti è bastato?”
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