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Il furto - il patto


di Ubbidiente_69
16.09.2022    |    1.243    |    5 9.2
"Ti faranno male adesso" Nel dire questo prendo le sue mani e bacio e lecco il palmo, nel fare questo appoggio le mammelle al cazzo e con lo sguardo basso..."
Nelle settimane successive, quando porto Fra a farsi scopare, faccio in modo di farmi vedere. Ogni volta che la lasciomi viene una gran invidia; ma so che la settimana dopo sarò io a farmi riempire.
Ben presto Fabio non si accontenta più solo di bocca e figa. Me lo dice senza giri di parole una sera mentre saliamo le scale che portano nel suo appartamento. Penso che vuole il culo... e la cosa non mi dispiace affatto. Così appena entro, senza neanche attendere che chiuda la porta, mi slaccio il vestitino che indosso, lo faccio cadere ai miei piedi e mi metto a pecora sul tavolo. Il vestito è lì sotto apposta, si sporcherà del mio nettare e della sua sborra, così quando lo indosserò per andarmene sentirò il suo liquido sul mio corpo.
Attendo... sento che si sta spogliando. Divarico le cosce e inarco la schiena. Voglio che entrambi i buchi siano usabili. Mi afferra le natiche con forza e le apre, sento il suo cazzo che scorre sull'ano, poi arriva alla figa ed entra, violento fino alle palle già dalla prima spinta. Poi esce... la cappella si appoggia al buco del culo, lo allarga ma entra pochissimo, esce dal culo e subito entra in figa... ripete ancora e ancora... poi d'improvviso una violentissima sculacciata... cappella in culo, esce, sculacciata, cazzo in figa... ho il culo in fiamme, quando colpisce lo fa con forza, sento che vuole farmi male, la cosa mi eccita e lui lo capisce...ogni sculacciata è sempre più forte e dolorosa... lamenti di dolore e di godimento... adesso sono talmente aperta e lubrificata che anche entrare in culo è per lui facile. Sento il cazzo durissimo dentro di me... cazzo in culo fino in fondo, botte, cazzo in figa...
Dopo un tempo indefinibile, mi sborra in culo. Esce, raccoglie il vestito e si pulisce il cazzo, poi lo ributta dove era... la sborra cola dal buco del culo che, dilatato, non vuole chiudersi e trattenere il nettare... Lui si accascia sulla poltrona, io rimango a pecora a godermi le sensazioni... Quando mi alzo, vedo in uno specchio il riflesso del mio culo... segni, grossi ed evidenti, rossi, alcuni più scuri... magnifici... è ora di fare la gattina troia...
Mi inginocchio tra le sue gambe e accarezzo il cazzo sfinito... "Sei stato davvero cattivo con il mio culo... e con le tue mani. Ti faranno male adesso" Nel dire questo prendo le sue mani e bacio e lecco il palmo, nel fare questo appoggio le mammelle al cazzo e con lo sguardo basso da troietta sottomessa, continuo "Mi hai gratificato magnificamente, darti il culo e sentire come lo hai usato, mi eccita ancora adesso. Sei stato splendidamente famelico, violento, maschio... Certo che domani in ufficio sarà difficile star calma, il culo mi brucia da matti, sia dentro che fuori. Ti confesso che non so quale sensazione preferisco". Solo in quel momento alzo lo sguardo verso di lui; sorrido, il più malizioso che mi esce, prendo le sue mani e le poso sui miei seni. Le mia mani sulle sue, sto per iniziare un energico massaggio che lui mi anticipa e mi molla un violento schiaffo sulla mammella destra, poi afferra tutta l'areola del capezzolo, la stringe con grande forza, poi tira stirandomi la mammella; pian piano allenta la presa in modo che le dita scorrano lungo il capezzolo fino alla punta, proprio come semi stesse mungendo. Mentre mi fa questo gode nel vedere le smorfie sul mio viso e mi dice "Sei come la tua amica, troia allo stesso modo". Lo sfido "Ammettilo, io sono meglio. A lei il culo viola non glielo fai". Mi fa alzare e piegare verso di lui, in modo che le mammelle penzolino in avanti. Un ceffone sulle mammelle mentre mi parla "Hai ragione troia", altro schiaffo "Troia Francesca non può essere segnata" due forti pugni che le fanno ballare a destra e sinistra "Invece quella puttana di Patti..." un altro pugno, dritto sul capezzolo...
"Fabio - gli dico - so che ti piace picchiarmi, ma posso concederti molto, davvero molto di più se mi aiuti a realizzare un mio desiderio. Facciamo un patto?"
"Dimmi puttana, poi ti farò il mio prezzo"
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