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incesto

il figlio - 1


di Ubbidiente_69
19.12.2023    |    759    |    13 9.8
"Sento dei rumori e penso che sia con qualcuno; vado a vedere senza far rumore, si sa mai che sia con una ragazza…Era in bagno, nudo che si stava segando..."
Una sera a casa della mia amica Alberta. Dopo un paio di gin&tonic, come sempre accade tra di noi, il discorso vira su questioni di sesso
“Ho visto tuo figlio Stefano oggi. Bel ragazzo. Atletico senza esagerare… chissà sotto come è messo”
“Già… però è un po’ imbranato con le ragazze. A scuola va bene niente da dire, anzi sono davvero contenta. Solo che mi piacerebbe vederlo scopare”
“che mammina premurosa che sei!”
“Scema…”
Mi alzo e mi dirigo al mobiletto del bar e preparo un paio di London Mule. Non che abbiamo bisogno di essere ubriache per dire porcate, ma così Alberta diventa volgare e la cosa mi eccita da matti.
“Tieni Alberta, e brindiamo alla prima scopata di Ste”
“Seee… facciamo tempo a finire tutte le bottiglie!”
Siamo semi sdraiate fianco a fianco. Io indosso degli short inguinali e una canottina quasi impalpabile e praticamente trasparente, lei un vestitino leggero con una scollatura profondissima. Queste serate finiscono sempre con dei lunghi 69…
“Potresti aiutarlo, sai. Il dovere di una brava mammina è quello di educare il proprio figlio, insegnargli che una donna ha tre buchi che devono essere riempiti tutti in ugual misura e con abbondanti sborrate”
“Taci…”
“non dirmi che sei scandalizzata…una troia come te”
“Vuoi che non ci abbia pensato? Hai presente scorsa settimana? quando era qui coi suoi due amici… cazzo mi sarei fatta sbattere da tutti e tre insieme…”
“invece non hai fatto nulla e ti sei consumata le dita nella fica…”
“Guarda ieri pomeriggio sono tornata a casa presto. Ste era in bagno e non mi ha sentito arrivare. Sento dei rumori e penso che sia con qualcuno; vado a vedere senza far rumore, si sa mai che sia con una ragazza…Era in bagno, nudo che si stava segando. Un cazzo davvero grosso, sai?”
“mmmm e tu che hai fatto? dai racconta!”
“Mi nascondo dietro alla porta. Si era depilato tutta l’asta e scappellato era davvero invitante.Se lo segava piano. Ad un certo punto vedo che va a frugare nel cesto della biancheria da lavare, tira fuori un reggiseno e se lo mette proprio davanti alla cappella e lo riempie di sborra! ti giuro! avrà fatto almeno 4 o 5 schizzi… Beh a quel punto che faccio?”
“Che fai?? dai stronzetta racconta!”
“Torno giù sbatto la porta dell’ingresso e urlo per salutarlo e gli dico che devo correre in bagno che mi scappa da pisciare da morire. Arrivo di corsa, entro in bagno senza bussare. In fondo speravo di beccarlo ancora col cazzo in mano. Invece vedo che si tira su in fretta e furia la tuta ed esce. Che sfiga è? senza chiudere la porta frugo sperando che almeno il reggiseno lo aveva buttato nel cesto senza pulirlo…te la faccio breve, tanto lo so che lo stai pensando, e ti confermo che ho trovato il reggiseno, era fradicio e ho leccato tutta la sborra. Cazzo che buona… densa, ancora calda e poi tanta, tantissima!!!”
Bevo un sorso di London Mule che tengo in bocca, mi avvicino e la bacio, passando il liquido dalla mia bocca alla sua. Deglutisce e riprende
“mmm buono anche questo, ma la sborra rimane la mia bevanda preferita! Patti adesso mi devi aiutare”
“Si il gin lo metterei, al secondo o al terzo posto?”
“Sborra number one senza dubbio… in questo momento ti direi che il London sta al terzo”
Mi alzo, sono proprio davanti a lei e mi abbasso a novanta per sfilarmi gli short. Ultimo sorso al mio London Mule; metto il bicchiere sotto la figa che mi allargo con l’altra mano e piscio fino a riempire e a farne uscire un po’ sul pavimento. Ne bevo un sorso, poi porgo il bicchiere
“Ed ecco un bel bicchiere della seconda bevanda preferita dalle troione come noi… dai dimmi, non vedo come posso aiutarti, ma dimmi”
“Sai… ho paura ad essere diretta con lui, non vorrei si bloccasse…” mentre parla intervalla ogni frase da un sorso di piscio che gusta tenendolo alcuni secondi in bocca prima di deglutire
“Prossimo bicchiere ci faccio una squirtatina, scommetto che ti piace di più! Ma che cazzo dici? ha sborrato nel tuo reggiseno! Lo vedi come ti guarda? e poi quella chat? ricordi cosa diceva al suo amico? prendiglielo in mano e non dura 5 secondi”
“Lì stava parlando di te…”
“Questo lo pensi tu…”
“No quello l’ho letto io… ma comunque non voglio fare cose sbagliate. Tu come hai iniziato a scopare tuo padre?”
“Beh lo sai… mi aveva beccata più volte che lo spiavo mentre si faceva la doccia o quando pisciava. Io pensavo di essere furba, ma lui lo era più di me. E una sera che eravamo soli è entrato in camera mia, completamente nudo… me lo ricordo ancora quel cazzone duro e scappellato che dondolava ad ogni passo mentre si avvicinava. Non riuscivo a staccare gli occhi e ne avevo paura… sposta il lenzuolo mi da della lurida troia, visto che ero nuda e intanto si sega… me lo mette in faccia e poi… via! Potresti fare lo stesso… perchè no?”
“Perchè no… te l’ho detto… facciamo che invece tu indaghi… hai capito no?”
“boh… secondo me sarebbe meglio che gli salti addosso e ti metti quel palo in gola, giù giù fino a soffocare e lo guardi con gli occhi che grondano lacrime. Piace a tutti e tuo figlio non fa certo diverso dagli altri. Ma se per indagare dovessi che ne so…prenderglielo in bocca?”
“Non sono gelosa…voglio solo essere la prima a dargli il culo”
“Che vacca!”
“Ma cosa dici? voglio solo vedere se è porco come suo padre. Faccio il mio dovere di brava mamma!”
Si alza, appoggia il bicchiere a terra e si inginocchia sopra. So quello che vuole fare e mi godo la scena… Si sfila il vestito, lentamente. Lo butta a terra, le mani passano sui seni, li sollevano, li espongono e intanto scivolano verso i capezzoli fino ad afferrarli e stringerli. I suoi occhi sono fissi su di me, mi guarda eccitata dal mostrarsi e dall’offrire il suo corpo. Sinuosa, erotica… sento l’eccitazione che cresce fra le mie cosce. Apro le gambe, voglio che veda la mia figa bagnata, lucida e vogliosa. Sorride… Le mani abbandonano i seni e scivolano sul costato, sui fianchi fino a raggiungere la sua figa… si accarezza le grandi labbra… Vorrei buttarmi su di lei, ma so che non vuole, che vuole portare avanti il suo spettacolo. Si appoggia con una mano al pavimento e si china in avanti, il suo viso è a pochi centimetri dalla mia figa. “il tuo odore - sussurra - è forte… avanti dillo!”
“Sono la tua troia in calore” le dico aprendo ancora di più le gambe e spingendomi in avanti per sentire il suo fiato sul clitoride.
Soddisfatta dalle mie parole mi bacia l’interno della coscia, sfiorando con la guancia le grandi labbra ormai fradice. Si masturba e mentre lo fa muove il viso strofinandolo sulla mia figa, sfiorandola e facendo crescere a dismisura la mia voglia.
“Leccami Alberta, non resisto”
“Zitta lurida cagna. Comando io! Sei la mia schiava puttana… chi sei tu?”
“Sono la tua schiava puttana”
“Brava troia…e cosa devi fare domani?”
“Succhiare tuo figlio”
“E…”
“E dirgli che sua madre è una vacca che vuole il suo cazzo e tutta sua sborra calda, che sua madre è una troia con il culo sfondato che va riempito di cazzo”
Porta la bocca spalancata sulla figa, la morde, mentre con le dita continua a masturbarsi fino a squirtare nel bicchiere. Sfatta prende il bicchiere e me lo porge, sorridendo… “Bevi puttana”
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