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Andrea..una discussione finita tra gli oliveti


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
24.08.2021    |    259    |    1 8.0
"''cosa , il cazzo, già ti ha portato una volta le sigarette e me lo hai tenuto nascosto'' Io..."
al fontanile

...continuarono gli alti e bassi, ma in qualche modo o per parlare o per chiarire, ci incontravamo sia al lampione alla notte sia al fontanile, quelle sigarette e la sorella l'avevano destabilizzata, glielo dissi del perché da due parole tanta rabbia lei mi rispose..

Andrea..''perché non ti sopporterei in casa ora che Emanuele fa parte del passato''

Io..''e per forza dovrei essere io il futuro?''

Andrea..''tu sei un figlio di puttana , ed alle donne piacciono i figli di puttana,io sono donna e lo è anche mia sorella e lei ha una quarta da urlo''

Io..''ancora, la vuoi smettere con questa storia ''

Andrea''perché mi hai tenuto già nascosto un particolare che vi accomuna''

Io..''cosa''

Andrea..''cosa , il cazzo, già ti ha portato una volta le sigarette e me lo hai tenuto nascosto''

Io..''credevo e lo credo ancor più di prima che eravate d'accordo ''

Andrea ..'' no affatto!! ma è tornata a casa con gli occhi a cuoricino dicendo che se il resto è come le gambe chissà come sarà sotto...ma poi si può aprire ad una persona in mutande , una ragazza per giunta mia sorella....stronzo!!''

Io..''resto fermo sul mio punto che eravate d'accordo forse non avevate calcolato che tua sorella è troia quasi quanto te..non mi sarebbe mai saltata addosso, ciò che tu avresti fatto perché una possibilità così allettante non potevi fartela sfuggire, tua sorella in quanto donna cederebbe alle avance presto ma mai farebbe il primo passo..non mi ha neanche sfiorato...quando tu hai preteso che ti parlassi al femminile da subito , e alla prima occasione mi hai toccato se pur per sbaglio..almeno così dici...sbaglio un cazzo''

Che le sigarette e la sorella ,era evidente che era un argomento che gli metteva paura, di certo se con Andrea non era la normalità la sorella era di sicuro un pensiero  bannato dall'inizio, ma non potevo dire niente che le desse tranquillità, sopratutto da quello che la sorella già gli aveva raccontato e quale fossero stati i suoi pensieri, dovevo trovare un modo per farle capire che non ci fosse mai stato seguito se non fino a quando con lei era vivo questo rapporto, anche se le ragazze non me le facevo mancare, avevamo fatto una sorta di accordo che se ci fosse capitato dovevamo sentirci liberi di fare quello che sentivamo , ma che mai ne avremmo parlato tra noi, in fondo era anche un modo per non attirare i sospetti vista la mia attitudine per la patata .

Feci una cosa che credo fosse l'unica volta che l'ho fatto, eravamo in mezzo alla strada mentre ci parlavamo e la presi da dietro la vita e la tirai a me baciandola , lei mi abbracciò e quel bacio durò qualche istante che se fosse passato qualcuno di sicuro non poteva non vederci , ma non fu un'azione controllata.

se pur ci vedevamo e ci sentivamo avevamo le nostre abitudini che erano sempre segnali che solo noi riuscivamo a capire, uno di questi era quello che Andrea quando non veniva era perché era uscita al limite del lecito e andava direttamente al lampione ad aspettarmi, ed io sempre ogni notte prima di tornare a casa andavo a girare dopo il lampione per vedere se lei fosse lì.

Una sera forse ero pensieroso ho rimesso la macchina in garage e solo quando stavo per aprire la porta di casa mi sono reso conto che Andrea potesse stare li ad aspettarmi, riscossi di corsa e mi incamminai verso il lampione la vidi che era li seduta al solito muretto dietro la cabina del gas quando mi vide mi disse..

Andrea..''e come mai a piedi''?

Io..''mi ero dimenticato non so per quale motivo ho rimesso la macchina , solo quando stavo salendo le scale mi sono reso conto che potevi essere ad aspettarmi sono venuto a vedere a piedi...gli tesi la mano dicendogli andiamo facciamo due passi''

Andrea..''come i fidanzati''?

Io..''in fondo è come se lo siamo...ossia lo siamo ma lo sappiamo solo noi''

Andrea..''e mia sorella''

Io''e tua sorella, ma qui ci sei tu''

Comminammo nel buio mano per mano , fino a quando Andrea con la voce quasi rotta dall'emozione disse che bello meglio di stare in macchina, l'abbraccia e la baciai...

Lungo la strada i terreni sono tutti coltivati presi per mano Andrea e la tirai in una stradina che dava accesso ad un oliveto , ci addentrammo per un pezzetto in modo che le macchine non potessero intravederci, ed iniziammo a baciarci.

Tutto con Andrea prendeva un'altro sapore lo vivevamo sempre nel migliore dei modi tutto era naturale, credo fosse giugno luglio gli oliveti erano curati e puliti si sentiva l'odore dell'erba appena tagliata , la trascinai a terra , ci siamo posizionati uno di fronte a l'altra intenti a baciarci , Andrea si dedicò a slacciarmi i pantaloni palpandomi il cazzo per poi prenderlo in bocca il tempo di sentirlo duro da potergli penetrare le carni, quando lei si rese conto che era pronto, si alzò e si tirò giù i pantaloni, rossi stretti, e quel momento che anche le donne ancheggiano sinuose per favorire la discesa la tirai a me e inizia a leccarle il culo giocondo anche con il suo cazzo...

Me lo permise solo pochi istanti si tolse del tutto i pantaloni e mutandine , mi fece passare le gambe di lato e si impalò con decisione fino alla radice del cazzo...iniziammo a rantolerà tutti e due come animali, la nostra natura unita alla natura stessa ci faceva provare cose mai provate prima , mentre lei continuava a cavalcarmi sempre più velocemente, sentii le palle inturgidirsi e prima di sentire lo sperma salire mi alzai e la presi in piedi cn lei che si teneva ad un albero di olivo, protesa con il culo , verso di me in modo da sentiero lei fino in fondo ed il che sentivo le mie palle impattare sulle sue, solo quando sentì che stavo per venire si staccò e inginocchiandosi si attaccò al cazzo e mi succhiò fino all'ultima goccia.

restammo li fino alle 3 del mattino da mezza notte e qualche minuto, mi disse con sfacciata certezza che nel suo future voleva diventare donna e che appena poteva avrebbe iniziato la sua transizione...restai senza parole.

Iniziarono così le turbolente guerre di identità, Andrea intenta a voler diventare donna ed io che cercavo di farla ragionare che non era un gioco , che era un passaggio che gli avrebbe cambiato la vita,la sua ed anche quella di chi gli stava intorno.

Ne continuammo a parlare a brevi linee ma non potevamo in nessun modo considerare tutto, l'unica cosa chiara che avevo capiti era che non avrebbe mai nessuno farla tornare indietro, ed il tempo trascorso con lei non mi permetteva di fregarmene e lasciarla sola in questo percorso non facile ne psicologicamente ne socialmente.

Dalla mia parte c'era solo il tempo , disse che avrebbe iniziato la transizione quando si sarebbe trasferita in una  città.





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