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Prime Esperienze

Passeggiate in campagna Nino e Nina


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
29.05.2020    |    1.028    |    1 6.0
"Va anche detto e non sottovalutato che una settantenne di trentacinque trentasette anni fa non sono di fatto le settantenni di adesso..."


Come molte famiglie negli anni ’80 si trasferivano ai paesi di origine per trascorrere le ferie , da qui prende inizio questo racconto .
Noi ci trasferivamo in un paesino della sabina arroccato su un colle e per noi ragazzi che come unico gioco esisteva la bicicletta che era adibita solo ad un uso estivo era una vera condanna , o si pedalava in salita o si andava in discesa per gustare una passeggiata l’unico modo era scendere a valle tra la campagna e fare merenda su un albero di ciliegie o un campo di fragole che spesso finiva scappando dai contadini che ci scoprivano.
Fu in uno di questi pomeriggi che esplorando un sentiero mai fatto prima tra degli alberi vedemmo una casina tutta chiusa ebbi una brillante idea di andare a curiosare tanto si presentava abbandonata rischi non sembravano ci fossero.
Avevamo lasciato le bici poco distanti per avere un margine di vantaggio qualora servisse scappare, entrammo io e Giovanni , anche se la casa era apparentemente vuota e disabitata , dovevamo trovare una via d’accesso senza fare danni ne casino, io con un bastoncino feci saltare in “cavalletto” della persiana e sempre con lo stesso lo feci ruotare fino a che bastava solo tirare per aprirla ovvio che scelsi la persiana con la finestra aperta dietro, il che mi lasciava qualche perplessità ma non lo dissi al mio amico.
Ovvio che l’intento era quello di farsi qualche pippa in compagnia profanando il talamo nunziale di turno, una volta dentro andammo curiosammo su come era sistemata la casa ricordo che era molto grande e man mano che scoprivamo nuovi ambienti commentavamo su cosa ci stesse , man mano che andavano aventi sempre con silenzio assoluto sentivamo dei lamenti che provenivano dalla porta più lontana da noi .
Giovanni impaurito mi fermò e mi fece cenno di scappare, io non ne volevo sapere ero curioso e impaurito allo stesso tempo mi avvicinai alla porta che era socchiusa dove si percepiva poco chiarore che penetrava dalle persiane mi avvicinai e andai a cercare qualcosa che si muovesse cosa che non tardò , vidi due persone che erano sul letto a fare l’amore , erano due persone che si rantolavano sul letto , dall’esperienza di ora era da poco che erano li ad amoreggiare perché erano ai preliminari lei sbocchinava lui ancora vestita di qualche indumento e lui con i pantaloni alle ginocchia che gli teneva la testa.
Ricorda la sensazione di quello che provavo , all’epoca già avevo confidenza con il sesso ma solo quello fai da te a parte qualche strusciata con qualche amichetta più calda, ma conoscevo le riviste porno “MEN LE ORE SUPERMEN SELENE e i primi racconti letti” ma non avevo mai visto un film porno e il primo lo stavo vedendo dal vivo.
Sempre con estrema attenzione guardavamo quei due amanti fino a che non si fermarono per spogliarsi del tutto e li riconoscemmo i volti erano Nino e Nina due anziani entrambi vedovi lei più grande ,intorno alla settantina lui che la seguiva con cinque, sei anni in meno, in quel momento avevamo tolto la testa dalla feritoia della porta per non essere visti, solo quando abbiamo di nuovo sentito i gemiti siamo tornati in galleria Nino e Nina si esibirono in un sessantanove , mentre prima il rischio di esser visti non c’era perché Nino era seduto sul letto di schiena a noi e Nina in ginocchio davanti al cazzo che neanche vedevamo , ora li avevamo di profilo e vedevamo bene la lingua rugosa di nono che esplorava la fica di Nina , e lei a sua volta divorava il cazzo di Nino gigantesco con le tette grosse ma molli e flaccide che ballonzolavano sul l’addome di Nino fino a finire sul suo mento.
…forse ai nostri occhi abituati alle nostre dimensioni di fatto era il primo cazzo adulto che vedevo almeno io , Giovanni mi disse che aveva spiato i suoi e paragonò il cazzo di Nino a quello del padre che disse era più piccolo.
Finito quel primo step di preliminari Nina si voltò supina e Nino subito la seguì e la penetro senza troppi complimenti grugniva come un maiale e Nina che godeva come una che sapeva cosa stesse facendo presto Nino si fermò e in ginocchio sul letto invito Nina a prenderlo in bocca ma la guidò a metterla di lato a lui in modo da palparle il culo anch’esso flaccido , quella posizione divento sublime per noi spettatori perche riuscivamo a vedere sia la bocca di Nina che succhiava e la mano nodosa di Nino che sondava il culo di lei.
Andò avanti un po’ quel bocchino palpato fino a quando Nino si sputo sulla mano e andò ad imbrattare completamente il culo di Nina che non gradì poi seguì uno pacca sulle chiappe che la zittì e di nuovo saliva ma questa volta infilò un dito che davvero era come il mio polso nel buco rettale e tra lamenti e gemiti Nina gattonando si portò davanti al cazzo di Nino che la penetrò con violenza la stava dominando lei era succube dell’autorità di Nino che iniziò a pomparla ed insultarla con parole colorite ..cosa che non capivo allora, perché Nino stava facendo l’amore con Nina e la ricopriva di insulti mentre lei gemeva e annuiva.
Noi dalla feritoia della porta assestavamo a quel film in prima visione col i nostri cazzetti inturgiditi non ci sembrava vero... arrivarono anche i mugugni e i gemiti di Nino che associava a pacche sulle chiappe anch’esse molli e attempate di Nina che dai suoi gemiti sembrava che stesse provando più dolore per via della pacche portate sulle chiappe da una mano più simile ad una palanca fino a quando con tutte e due le mani serrò Nina dai fianchi ed assestò gli ultimi colpi che lo portarono allo svuotamento schizzando direttamente prima sul buco e poi sulle chiappe.
Nina si sdraiò sul letto e lentamente si voltò contemporaneamente allungò la mano verso il cazzo di Nino dicendogli che duro come quando lo mette in culo non lo sente nella bernarda così la chiamò , si avvicinò di nuovo al cazzo e lo ripulì dalle secrezioni
Noi increduli ed ipnotizzati non ci siamo resi conto che Nino si stava voltando per ricomposi e ci vide nella feritoia della porta dicendo un perentorio e voi che fate lì…scappammo e l’idea di nascondere le biciclette più lontane fu azzeccata.
Quando arrivammo abbastanza lontano dalla casa ci siamo fermati assaliti anche dalla paura di essere riconosciuti ma non sapemmo darci una risposta plausibile che ci rincuorasse.. era ormai sera di quel pomeriggio estivo ma non potevamo concluderlo senza dedicare una sega a quanto per la prima volta avevamo visto con i nostri occhi.
Nel ritorno a casa la domanda che spesso ci facevamo con Giovanni era se ci avesse riconosciuto o meno, la risposta giunse qualche giorno dopo quando in giro per le stesse strade incontrammo Nina mentre eravamo seduti vicino una sorgente maturale , non la vedemmo arrivare per il fatto che la sorgente era nascosta da una rientranza della strada , ci disse : “birbanti cosa ci fate qua” rispondemmo qui da noi o si pedala in salita o si va in discesa ma se vuoi pedalare senza faticare troppo la soluzione è scendere a valle ..dicemmo.
Mentre Nina riempiva qualche contenitore d’acqua e lo sistemava nel canestro che poi si sarebbe messo in testa si voltò verso di noi avvicinandosi e ci mise le mani in mezzo le gambe palpandoci i mostri cazzetti e dicendoci se ci era piaciuto lo spettacolo, e aggiunse che quello che avevamo visto era solo una parte di quello che dovevamo vivere ma che la parte più bella era quella che appena stava per iniziare.

Faccio una breve riflessione Nina e Nino hanno lasciato dentro di me delle sensazioni forti ed indelebili come la passione per i seni grandi anche se flaccidi il sesso anale che cerco in ogni donna e le donne abbastanza mature che però di fatto per ora nella mia vita sessuale ce n’è stata soltanto ma una come Nina ancora no…credo perché rapportarsi con una persona di settanta anni non è facile neanche imbastire una conversazione che passa sfociare in certe azioni.
Va anche detto e non sottovalutato che una settantenne di trentacinque trentasette anni fa non sono di fatto le settantenni di adesso.. su questo siamo tutti d’accordo .

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