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Gay & Bisex

incontro a tre


di Berto747
19.12.2019    |    2.270    |    1 9.7
"Marco mi tira un po’ a se e d entra sempre di più..."
Io e Marco ci frequentavamo da un po’. Marco è uno di quegli amici che ognuno vorrebbe avere: bello, premuroso, divertente. E con un cazzo da favola. Scopa da Dio. Durante uno dei nostri ultimi incontri gli confidai la mia voglia di essere “usato” da 2 uomini contemporaneamente, lui e un altro. Ammiccò e mi disse che ci avrebbe pensato lui. Ed eccoci qui. Martedì sera, appuntamento alle 19.30 a casa di Marco. Io ero in fibrillazione già dal pomeriggio. Il cuore a mille, qualche ora prima di uscire mi ero fatto un bel clistere per essere sicuro che mi trovassero perfettamente pulito e profumato. Non un pelo sul mio corpo, dal collo alla punta dei piedi. Arrivo, suono il campanello, le gambe mi tremano dall’emozione. Click. Il cancelletto si apre. Percorro il vialetto. 3 scalini la porta socchiusa. Un profondo respiro. Marco mi accoglie sulla porta, un bacio sulla guancia e mi presenta Riccardo che siede sul divano. Un bel ragazzo, moro, coetaneo di Marco. Mi accomodo sul divano vicino a Marco e si inizia a chiacchierare del più e del meno per conoscerci meglio. Marco ci prepara un bel bicchiere di rhum con ghiaccio e torna a sedersi accanto a me. Beviamo e continuiamo a parlare. I discorsi si fanno più interessanti con qualche doppio senso. Dico a Riccardo che la mia parte femminile spesso prende il sopravvento, vogliosa di esperienze forti, vogliosa di godere. Marco sa che è giunto il momento e con la mano inizia a carezzarmi la coscia. Indosso jeans, una camicia e niente mutandine, come sempre. Riccardo rimane ancora un po’ in disparte, parla e osserva. Allungo anche io la mia mano e vado direttamente sul cazzo di Marco. Lo sento ancora morbido sotto i pantaloni della tuta. Lo massaggio delicatamente e lo guardo negli occhi facendogli capire che sono pronto. Si abbassa la tuta e… Dio, il suo cazzo è li, tutto per me. Adoro le sue vene ben marcate; lo stringo nel palmo della mano e senza pensarci mi abbasso prendendolo tutto in bocca. Ha un sapore di pulito, la cappella entra tra le mie labbra e scorre in fondo alla gola fino a che i suoi peli non solleticano il naso. E’ ancora molle ma attimo dopo attimo lo sento crescere. “Lo vedi Riccardo come gli piace? Lo prende in bocca come una troia. ”Marco sa che mi eccita da morire esser chiamata troia. Riccardo si avvicina, si abbassa i jeans e le mutande a mezza gamba e porta davanti al mio viso il suo cazzo. Continuo un lento lavoro di mano con Marco e subito mi godo questo cazzo nuovo. E’ un po’ meno largo ma terribilmente piacevole da succhiare. Riccardo mi prende la testa e la tira verso di se. Lo ho tutto in bocca, non ancora duro ma decisamente “ingombrante”. 2 cazzi. Uno in mano ed uno in bocca. Ed è solo l’inizio…. Il linguaggio inizia a farsi più volgare. Marco mi abbassa i jeans e scopre il mio culo. Mi tolgo le scarpe e li sfilo del tutto. Tolgo la camicia. Sono nudo davanti a loro. Li faccio sedere fianco a fianco sul divano ed inizio a spompinarli a turno mentre le loro mani palpano il mio culo, le dita sfiorano le grinze del mio buchetto. Ora sono eccitati. Cazzo se lo sono. Non ho mai chiesto le misure, non sono un geometra, ma vi garantisco che fanno una splendida figura, lucidi della mia saliva, fieramente svettanti, con la cappella che punta verso di me. Marco finalmente dice “Saliamo in camera che saremo più comodi”. Il rhum mi sta dando una piacevole euforia, mi sento leggero, disinibito, fottutamente voglioso d’esser usato, scopato, inculato. Salgo prima io con le loro mani che non si staccano dal mio culo. Mi piace sapere che lo guardano e lo desiderano. Arriviamo in camera, un bel letto matrimoniale ci accoglie, preservativi sul comodino vicini al tubetto di lubrificante. Adoro Marco. Luce soffusa. Iniziano le danze. Mi fanno sdraiare a pancia in su. Riccardo si mette vicino alla mia testa e me lo infila in bocca mentre Marco mi apre le gambe ed inizia a leccare il mio ano. La sua lingua calda mi piace da morire. Prende il lubrificante. Lo sento colare sul mio buchino. Un dito spinge dolcemente e mi entra fino in fondo. Gemo con il cazzo di Riccardo in bocca. Avanti e indietro, avanti e indietro. Ora sono 2 le dita che mi esplorano. Non avrei mai pensato di poter vivere tutto questo. “Inculami Marco, ti prego”, sussurro. Apre il preservativo e si stende sul letto. Il lubrificante cola. Sa che amo impalarmi su di lui all’inizio per abituarmi alla scopata. Riccardo si sposta dietro la testa Marco con il cazzo davanti alle mie labbra. Afferro il cazzo di Marco, duro come non mai. Sono in ginocchio sopra di lui con la cappella che punta il mio buco. Respiro ed inizio a scendere. Il cazzo di Riccardo nella mia bocca. Centimetro dopo centimetro. La punta è dentro. Mi fermo per abituarmi e gemo, gemo come una puttana. Perché questo è quello che sono in questo momento, in questo frammento di vita. Marco mi tira un po’ a se e d entra sempre di più. Inizio a salire e scendere su quel pezzo di carne. Il mio culo si sta abituando e Marco accompagna i movimenti con più decisione. Riccardo è sempre nella mia bocca. “Hai un cazzo magnifico, voglio anche il tuo nel culo” gli dico. Marco ora muove il suo bacino tenendomi fermo. Mi incula come un Dio ed io forse inizio ad urlare. Godo e vorrei non finisse mai. Mi fanno mettere a pecorina, Riccardo indossa il preservativo, si piazza dietro il mio culo e piano entra. Lo accolgo senza difficoltà e lo incito a fottermi. Marco ora me lo mette in bocca, lo masturbo e lo succhio. La saliva cola. Riccardo ha un buon ritmo, affonda con decisione, lo tira fuori, osserva il mio buco oscenamente spalancato e lo infila fino in fondo. Mi sculaccia. Lo incito e godo. Dal mio cazzo spruzzi di sperma che arrivano sul letto. Adoro guardarmelo mentre balla avanti ed indietro, mollemente al ritmo dell’inculata. Marco mi alza il viso e mi sussurra se voglio essere scopato da due cazzi insieme. Io, inebriato dal sesso, ed eccitato dalle scopate fino a quel momento ricevute, annuisco, passandomi la lingua sulle labbra e mordicchiandomi il labbro inferiore con voglia e lussuria.
Marco si riposiziona sotto di me, mi prendono entrambi, e mi posizionano sopra il suo cazzo. Li lascio fare, anche perché ormai sono abbastanza aperto. Infatti entra subito dentro di me, tutto fino a sentire il suo pelo sulle mie natiche. Mi chino fino ad abbracciarlo e lo bacio in bocca. La sua lingua entra nella mia bocca, la sento che esplora, cerca e finalmente trova la mia. Si intrecciano con voglia, scorrono una sull’altra. Sono al settimo cielo. Sento il cazzo di Riccardo che si appresta ad entrare nel mio buchetto. Si posiziona sopra a quello di Marco, spinge con leggerezza. Io sono rilassato, e quindi Riccardo non fa fatica ad entrare. Sono entrambi dentro di me, io urlo e godo. Ho riempito di liquido caldo e denso il ventre di Marco. Mi stanno stantuffando il mio culo entrambi, con una sincronia da far perdere la testa. Io continuo a urlare dal piacere e mi accorgo che non smetto più di venire. Loro ci danno con sempre più impeto, mi sento pieno dei loro cazzi duri. Vorrei che non finisse mai. Si fermano quasi insieme, si sfilano entrambi, lasciandomi una stranissima sensazione, mista tra freschezza e vuoto.
Riccardo sta per venire. Gli dico che la voglio tutta in faccia. Si porta davanti al mio viso, si masturba e finalmente le mie labbra ed il viso si bagnano del suo sperma salato. 3, 4 fiotti caldi. Marco fa lo stesso. Ma mi vuole in ginocchio. Davanti a lui. Docilmente sottomesso. La bocca aperta. La sua mano sa cosa fare. Pochi movimenti ed esplode nella mia bocca. Marco sborra di più. Ne bevo un po’ e il resto la faccio colare. Mi stendo sul letto. Sono svuotato. Sono venuto talmente tanto che mi sento spossato. Anche i miei due amanti, stanchi e soddisfatti si stendono a fianco a me. Mi giro e abbraccio Riccardo, lo bacio in bocca, le nostre lingue si trovano e si amano. Da dietro sento Marco che ci abbraccia, mi bacia sul collo e mi sussurra: ti è piaciuto, ti abbiamo soddisfatto troia?
Ci addormentiamo abbracciati
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