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Il Diavolo e l'acqua Santa


di papy60
08.02.2012    |    39.764    |    0 8.1
"==L'angelo pur non temendo nulla, avendo alle spalle nientepopodimeno che il Creatore, a quell'invito si rasserenò completamente..."
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Non era mai andato d'accordo con gli altri cherubini Angelino, lui se ne stava spesso in disparte, poche volte volava in stormo con gli altri; Si dichiarava stanco, adduceva sempre qualche scusa; Quel giorno volando da solo, si era abbassato un pò troppo e, passando davanti all'abbisso dell'inferno, non resistette alla curiosità; Planò sul bordo del precipizio, inviando subito il suo curiosissimo sguardo laggiù, in quella valle di lacrime.
==Sapeva in teoria cos'era l'inferno , se ne parlava spesso fra angeli ma, vederlo dal vivo era tutta un'altra cosa; Guardò, vide e restò molto impressionato Angelino e col suo animo candido, provò pietà anche per quelle anime tormentate.
==Nonostante il forte calore che saliva dal baratro, non volle allontanarsi; Aveva chiuso le ali e, sporgendosi un pochino per vedere oltre un dirupo, mosse un sasso e lo fece rotolare giù.
--Chi cazzo è lì che viene a rompere i coglioni.
==La brutale frase che Angelino udì, le raggelò il sangue nelle vene; Quella voce cavernosa avrebbe impaurito
qualsiasi essere, figurarsi la nostra creatura; In un attimo si ritrovò faccia a faccia con un diavolo, nero come la pece, con gli occhi rossi come le braci e che, con gli artigli, brandiva un tridente puntandoglielo contro, poi vedendo quella candida creatura, lo usò come bastone di sostegno.
--Che cazzo fai qui - chiese col suo linguaggio triviale; Angelino un poco tremante, rispose.
--Beh...niente...passavo di qui ma, se ti dò fastidio vado via subito.
--Ma no - disse dopo una breve pausa - ma dai resta qui...facciamo quattro chiacchere.
==L'angelo pur non temendo nulla, avendo alle spalle nientepopodimeno che il Creatore, a quell'invito si rasserenò completamente.
--Hai visto quanta gente abbiamo quaggiù?
--Sì vedo ma, anche da noi ce ne tanta.
==Sorrise il demone, poi saltò sù dicendo.
--Vedi, pur essendocene a migliaia, noi conosciamo le loro strorie una ad una.
--Davvero?
--Sicuro, vedi quella, quella immersa nella cisterna di sangue bollente e con i capelli di fuoco? Ebbene quella da viva, era un diavolo più di noi...viveva in Ungheria, era Signora di vaste province, questa troia sgozzava giovanissime fanciulle per fare poi il bagno nel loro sangue.
--Mio Dio...mi ero mosso a pietà ma se è proprio così, se lo merita anche, se credo siate stati voi a spingerla a tanta crudeltà.
--Certo...certo dopotutto è il nostro mestiere no?
--Quei due lì, che si tengono abbracciati, cosa hanno fatto.-
--Cosa hanno fatto?...cosa hanno fatto? Si sono fottuti due bambini; La loro pena consiste nel rivedersi come erano in passato, rivedono se stessi come fossero davanti alla tv, si rivedono ai bei tempi ma, privi dei sessi ,
soffrono di fortissimi stimoli ai quali non possono dare sfogo; Si lamentano in continuazione, non solo ma, i miei colleghi con sberleffi li prendono per il culo infilando tizzoni ardenti a forma di cazzo, nei loro buchi.
==Arrossì Angelino nell'udire quelle parole oscene, poi chiese curioso.
--Dicevi che hanno fatto sesso con dei bambini...
--Proprio bambini non erano, avevano 12 e 13 anni, la bimba era addirittura la loro figlioletta - poi vedendo l'angioletto imporporarsi le gote per la vergogna, il diavolo continuò - Io potrei raccontarti tutto di loro sai? Per filo e per segno, posso descriverti anche i loro pensieri di allora - e qui il sadismo insito in lucifero lo fece godere vedendo Angelino soffrire; Dopo averlo preavvertito che parlerà papale, papale,iniziò a narrare; Lui il padre Carlo, un giorno scoprì la sua bambina che baciava l'immagine di se stessa riflessa nello specchio; Vide anche e, ne restò schoccato ed eccitato, che la piccola si toccava la passerina; La sera stessa, come tutte le sere, la riportò a letto, lei come sempre, si era addormentata davanti alla tv; Nel deporla nel suo lettino, la camiciola da notte, finì alzata; Lui nel vederle quelle due belle coscette nude e, spinto dall'immagine di lei che si baciava allo specchio e che si toccava, le si rizzò il cazzo.
--Tu sei un'anima pura, non puoi capire certe cose, ma i cazzi ragionano con la propria testa, teste appunto di cazzo.
--E allora...cosa fece - chiese con un fil di voce e con una malcelata curiosità.
--Quella sera lì nulla, ma, nei giorni che seguirono, il papà la coccolava e si tratteneva sempre più con la figlioletta, che di certo seguendo il suo naturale istinto, seminato ovviamente da noi diavoletti lei, la piccola non si tirava indietro; Più di una volta rimase turbata alquanto dalle carezzine che le faceva il suo paparino; Veniva stimolata dai brancicamenti ma ancor più da un gioco che papà le faceva spesso; Sottolineava il suo divertimento con squillanti e ininterrotte risatine nel sentirsi soffiare l'alito caldo sul pancino, infatti il padre appoggiava la bocca sul vestitino, la premeva e soffiava forte, a lui quel gioco dava la sensazione di leccarle
la fichetta ma, a parte qualche volta che si sentì perduto,, era sempre riuscito a controllarsi anche perchè, dopo si scaricava sulla consorte con enorme piacere anche di lei. Una sera, quando rientrò dal lavoro, si era messo in libertà e, in attesa del rientro della moglie, si era seduto su una sedia tirandosi, tra le gambe allargate, la sua bambina; Felice la piccina, le gettò le braccia al collo e lui, la strinse a sè scendendo subito con le mani sul prominente culetto; Con la sinistra la tenne stretta, con l'altra seguendo la forma delle gambe
scese giù fino e oltre l'orlo della gonnellina; poi, mentre le elargiva una miriade di bacetti sulle vellutate guance, la sua mano prese il cammino inverso, questa voilta sotto la gonna, sulla pelle nuda; Piano e delicatamente le raggiunse il culetto; Strinse leggermente il gluteo gustandone il turgore; Ormai la mano era separata dalla pelle dalle sottilissime mutandine; Intanto la piccina continuava a baciargli gioiosamente le guance; Dopo qualche bacetto, il padre volle provare a baciarle la boccuccia; Le diede un lieve bacetto sulle labbra che subito la fanciulla ricambiò; Era chiarissimo che la figlia lo gradiva, così lui aumentò la pressione;
Il calore dei baci della sua piccola e la visione di lei allo specchio, lo fecero più ardito; Per un buon quarto d'ora continuarono a scambiarsi quei baci dal sapore peccaminoso, però sempre con le labbra chiuse ma, come era ugualmente delizioso per entrambi quel gioco; A quel punto l'uomo s'accorse d'essere pervaso da una fortissima eccitazione.
--Cos'è l'eccitazione? Chiese Angelino rosso in viso.
--Le si rizzò il cazzo - spiegò il Diavolo, riprendendo la narrazione.- Si era trovato con entrambe le mani sotto la gonnellina della figlioletta; Le stava accarezzando le cosce di velluto; Cinque minuti ancora e nascondendo l'enorme bozzo che gli riempì i calzoni, dovette scappare in bagno e scaricare, con due menatine, la tempersta che gli si era accumulata nei testicoli; Col viso ancora colorito da un live rossore, tornò dalla sua piccola riprendendo il pericoloso gioco dei bacetti; Poco dopo però, il suo cazzo ebbe un guizzo formidabile, la bambina, forse imitando i baci visti in tv ma, sopratutto istigata al peccato da noi, aperse leggermente le carnose labbra; Lui non seppe o, più giustamente non volle resistere a quella tentazione; Non fu solo la visione della bimba allo specchio ma, a farlo decidere di baciarla con la lingua, è stata l'opera di un mio collega che continuava a suggerirle con voce suadente " Guarda Carlo la tua bambina com'è cresciuta, guarda che gioiello è diventata, pensa che bello sarebbe per te leccartela tutta, ciucciarle le tettine, la bocca, il culetto...pensa che bello sarebbe farti succhiare l'uccello, chiavarla, entrare nella fichettina e nel culetto..
--Vedi Angelino,- disse rivolto all'angelo - lui aveva cominciato a punzecchiarlo fin da quando la figlia non aveva ancora dieci anni e con, i desideri che gli istigò, vedendo la fresca bocchina, cedette a quella tentazione; Piegando un poco il capo, incollò le sue labbra a quelle mielate della fanciulla, che chiudendo gli occhi estasiata, ricambiò il bacio aprendo ancora di più la sua vergine bocca; Il padre gli parve di svenire, troppo forte quella sensazione; Lui poi rallentò la suzione, si fermo, ma ora era la sua piccina che continuava a baciarlo; La sua mente quasi vaneggiava, e vinto dal piacere, osò; Allungò titubante la punta della lingua accarezzandole i dentini; Che meravigliosa sensazione; Era proprio un bacio incestuoso, stava baciando la bocchina di sua figlia, una fanciulla appena tredicenne ma con un corpicino talmente minuto che le si poteva
dare un paio d'anni in meno ; Carlo se la teneva avvinta beandosi nel pastrugnarle per bene il carnoso culettino, godeva a quei baci peccaminosi rendendosi sempre più conto che erano così tanto eccitanti perchè proibiti dalle leggi umane; La piccola provava ora dal vivo sensazioni sulle quali negli ultimi tempi, aveva così a lungo fantasticato; Gli ansiti riempivano le loro orecchie; In quel vortice di sensazioni, la ragazzina, schiudendo appena la chiostra dei dentini, fece conoscenza con la lingua di suo padre che veloce le invase la bocca; Le lingue frammiste fra fremiti e mugolii, si regalarono piaceri inennarrabili; Con il viso in fiamme e tenendo come trasognata gli occhi chiusi, la fanciulla dopo alcuni minuti di quel febbrile lavorio, sondava anche lei con saettanti colpetti di lingua, la bocca del proprio babbo; L'arrivo della moglie interruppe
quell'idillio, la sera stessa però, sul divano, anche se tutto avveniva sotto gli occhi della moglie, l'uomo spinse un tantino più avanti del solito le sue avances nei riguardi della figlia; Continuò a palpeggiarsi le gambette della figlia fissando la moglie e, gli parve di leggere in lei una tacita approvazione.
--Ma come - l'interruppe l'angelo, tutto teso - la mamma permetteva quelle cose alla sua bambina ?
--Sì, lo permetteva mio caro, perchè a sua volta lei stessa, era stata l'amante di suo padre, e lui lo sapeva...
--Caspiterina, ma allora anche lei era una gran pu... - si bloccò di colpo, ma Satana capì lostesso.
--E...cosa successe allora - chiese curioso e forse sessualmente stimolato.
--Successe che lui volendo mettere a prova l'accomdiscendenza della donna, l'attirò a sè baciandola sotto gli occhi della figlioletta; La baciò con tanto di lingua toccandole addirittura una tetta; La piccola ammutolì provando una punta di gelosia; Seguiva con gli occhi la mano del papà che sbottonati due bottoni, le impastava bramoso i due globi di carne; Lui però gran conoscitore dell'animo femminile, strizzò l'occhio alla figlioletta in segno d'intesa, e la fanciulla a quel cenno di complicità cancellò la naturale e nascente gelosia; Sorridendo, la piccola s'avvicinò ai visi dei suoi genitori distribuendo ad entrambi dei bacetti a fior di labbra; La madre, anche per nascobdere un poco la mano del marito che si era intrufolata sotto la gonna, le stava sfregando la passera, eccitata strinse a sè la bimba andando lei stessa con una mano sotto la sua gonnellina; Forse spinta anche dall'eccitazione mossagli dal marito, palpò anche lei il culettino della figlia provandone un considerevole turbamento che la stupì non poco; Quando la mano di Carlo raggiunse la sua sulla coscia della loro bambina, la donna rivide se stessa tanti anni prima, quando il babbo se la palpeggiava per bene, vide se stessa che...e seguendo istintivamente un impulso erotico, premette la mano su quella di lui e sulle sode natichette della fanciulla che continuava, abbracciandoli a dare e ricevere bacetti quasi innocenti; La donna, presa nel vortice della libidine più pura, si slacciò il reggipetto liberando i seni e offrendoli al marito che viaggiando con la stessa logica si precipitò a palparli frullando i capezzoli proprio sotto gli occhbietti della loro figliola; La piccola guardava la scena sorpresa e divertita allo stesso tempo; "Tesoro" gli si rivolse il padre con un accattivante sorriso "nel giro di un paio d'anni, crescerà anche a te un bel seno come questo...si amore, ancora qualche annetto e diventerai una bellissima signorina...vedrai sarai la più bella della città, vero amore? " Disse rivolto alla moglie " Certo...e chissà quanti maschietti vorranno palparglielo, come fai sempre tu con me " Le rispose, poi rivolgendosi alla piccola, " Perchè sai tutti gli uomini ne vanno matti e a noi donne piace farseli toccare"
--Mamma - chiese la bambina - quanti anni avevi quando sei diventata signorina.
--Beh...ne avevo quasi dodici...ma come fai a sapere queste cose?
--Me lo disse una mia compagna delle medie ...mi ha detto che le è uscito del sangue ma senza dolore e poi deve mettere dei pannolini ogni mese.
--Certo è proprio così...tieniti pronta anche tu...saresti anche un pò in ritardo - poi rivolta al marito -su...su caro, è ora d'andare a letto, su...-
--No nooo, - protestò la piccola che voleva prolungare ancora quella piacevole intimità - è ancora presto, restiamo qui...vediamo la fine del film.
--Ma se non lo guardava nessuno - la rimbeccò suo padre; Si alzarono tutti, Nadia imbronciata si diresse verso la sua cameretta, ma prima di chiudere la porta, disse con un sorrisino impertinente da saputella.
--Lo sò perchè volete andare a letto così presto...volete fare all'amore.
==Fecero, in effetti, l'amore, i sessi erano già accaldati, solo che il padre, mentre la donna le pompava il cazzo, pensava alla piccola, immaginava fosse la sua bocca a suggerle il cazzo e il cuore; Il Diavolo fece qui una pausa.
--Beato te che sei assessuato, io, per esempio mi sono eccitato da solo...devo spararmi una sega...su voltati altrimenti tu mi svieni; Angelino, bastian-contrario si mise le mani sul viso...ma tra le dita vide...e vide tutto.-
--- continua ---

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