Racconti Erotici > incesto > Ricordi d'infanzia 14-The evolution
incesto

Ricordi d'infanzia 14-The evolution


di Papy60
13.05.2010    |    45.260    |    0 8.3
"Avanzo lento premendo sull'imene, mi fa male, stringo i denti per non farlo capire; Avanzo, la fichetta è così stretta che me lo sta scuoiando; L'imene..."
Era sabato, sin dal primo mattino il mio pensiero era fisso là, non mi davo pace, avrei deflorato mia figlia, sarei entrato nel suo corpicino e l'avrei fatta donna; Ormai l'avevo deciso, ne avevo parlato con mia moglie e avevo letto sul suo viso un filo di preoccupazione.
Si era in pensiero non tanto nel temere una probali gravidanza ma per il lato fisico in sè
< Devi essere cauto sai Luca anche se ha 14 anni il suo fisico è minuto, gracile... io all'epoca ero più in carne di lei > Poi notando la mia apprensione continuò < ma vedrai che tutto andrà bene >. Venne la sera, l'inquietudine non mi lasciava; Avevo fatto una mezzoretta di joggin per cercare di calmarmi, ma quando uscito dal bagno mi vedo le miedo nne là sul divano, il cuore comincia a martellarmi in petto. Accendo lo stereo, un sotofondo musicale è d'obbligo per l'evento che stiamo per compiere. Anna si sta già coccolando Sara con moine tutte particolare, particolare come le occhiate che mi lancia. Poco dopo la piccola sembra aver captato qualcosa di strano, con sfuggenti ochiate ci scruta, cerca la conferma di ciò che già intuisce. Mi siedo vicino a lei, la bacio, attiro anche mia moglie e ci scambiamo il bacio a tre bocche, le lingue guizzano come serpentelli, impastiamo le nostre salive; Una mano di Sara mi preme la nuca incollando le labbra alle mie mentre Anna le bacia una guancia. Dieci minuti dura questa prefazione incestuosa, dieci minuti passionali, celestiali, cullati dalla musica. M'inginocchio ai suoi piedi, sposto un pochino il alto la gonnellina, appoggio il mento sulle ginocchia unite e, come ad Alba il cane da trifola, col fiuto scova i tartufi, così io m'inebrio
dei fragranti effluvi della sua giovane fica. Mia figlia tiene le mutandine, sà che al suo papà piace sfilargliele. Dopo essermi saziato cuore e mente del suo profumo di gioventù, gliele calo, lei m'aiuta alzando il bacino; Ecco ora quel boschetto scuro, quella piccola coltre di peletti neri celano l'adorata fessurina con il suo buchetto intatto. Il mio uccello è di marmo, sente la meta vicina e scalpita sotto l'accappatoio; L'afflusso del sangue è così violento che mi causa un dolorino, dolore che mi accompagnerà anche quando attirato il corpicino sul bordo del divano e allargatole le gambine incomincio a baciare e leccare, scosto con la lingua appuntita il vello già umidiccio, trovo le labbra vaginali e lecco, lecco, lecco; Sono emozionatissimo, sò per certo che sarà l'ultima vulva vergine che lecccherò. Intanto mia moglie se la tiene guancia a guancia, entrambe guardano il mio lavorìo di lingua; Ogni tanto alzo gli occhi e le osservo, ma e la fichetta della mia bambina che più mi attrae < Muuhhhh che bello > mugola mia figlia sommessamente < Si, cocchina si... tutti i papà sono bravi, vogliono bene alle loro bambine e sono delicati, delicati e bravi >. Le dceva così accarezzandole il visino delicatamente e io capivo perfettamente che erano parole atte a rassicurarla. Continuavo a leccarmela tutta, palpeggiando con rinnovata bramosia le cosciette e il polposo culetto.
Un sussulto, poi un'altro e un'altro ancora e la mia Sara abbevera la mia sete d'amore con i suoi sughetti.
Sono pochi minuti, meravigliosi, ineguagliabili, minuti di sobbalzi orgasmici; Poi nel rarefarsi dei sussulti, continuavo a leccare incuneando la punta della lingua nella fessura e togliere i residui del suo piacere. Guardavo le labbra rosate e pensavo che fra poco il mio uccello sarebbe entrato lì allargando il nascosto buchino, calcolavo anche quanto sarebbe entrato e se le avessi o no toccato l'uterino. Rimessomi a sedere, le bacio trasmettendo loro il sapore di fica. M'avvidi che contrariamente al solito
non avevo nemmeno sfiorato mia moglie ma, credo che lei ne abbia capito il perchè; Poco dopo mentre assaporo la boccuccia di Sara leccandole la linguetta, sento la sua manina che tremante scosta un lembo dell'accappatoio e mi trova il cazzo. Sensazioni fantastiche. Sposto la bocca per baciare Anna, mia figlia ne approfitta, si curva, s'abbassa. Ora la mia cappella è nella sua boccuccia, ogni tanto sento l'urto dei dentini che aumentano in modo esponenziale il mio eccitamento; Tiene il glande in bocca, con la manina mi impasta i testicoli e l'insieme, tra leccatine alla cappella, al prepuzio, il massaggio alle palle e il soave vellichio della sua guancia posata solla mia pancia, fanno scattare le velvole del piacere che esplodono in un torrente di sperma che lascio liberamente sgorgare in bocca. So che alla mia figlioletta piace il mio succo e non stupisco quando alza il capino sorridente e leccandosi le labbra come fa il gatto dopo il pasto. A Sara piace la leccornia che il papà le ha donato. Restiamo lì abbracciati per più di mezzora ascoltando melodie musicali. Ovattati dalla Canzone di Solvey e dal mattino di Grieg è un modo piacevole per recuperare le forze. Le mie donne a turno vanno in bagno e nei pochi minuti rimasti soli, mia moglie mi tempesta di raccomandazioni aumentando però la mia già latente preoccupazione. Sara torna, indossa una tutina da notte rosa, tutina aderente che mette in risalto le sue perfette forme, dal culetto alle tettine; E' bellissima, adorabile. Mi si getta letteralmente in braccio, ci baciamo, la libidine già presente aumenta a dismisura, la linguetta che duella con la mia, comunica al mia sesso che la mia donnina lo vuole, che è pronta; E' un baciarsi diverso dal solito, sento il richiamo della natura, sento la femmina che vuole l'accoppiamento, lei non parla, non dice nulla, ma sono i suoi giuochi di lingua, i suoi ansiti i suoi fremiti che invocano alla vita. La bocca di mia moglie trova le nostre; Sono baci misti ricchi di lussuria e d'affetto < Sara gioia mia - le sussurra all'orecchio - vuoi ancora perdere la verginità vero?
papà si è deciso sai, ma se hai qualche timore o hai cambiato idea> < Ooohhh sì sì mamma, sì lo voglio - poi volgendosi a me ancora incredula - d'avvero papy d'avvero lo fai? >
< Sì tesoro, ti voglio accontentare... ti voglio bene, diventerai donna ma dovrò farti un pò di male e..>. Ecco ora siamo alla griglia di partenza e sarà lì in soggiorno, lì sul divano che si abbasserà la bandiera dello starter, e come le auto si predispongono nei loro posti di pol-position, così noi ci apprestiamo nel cimentarsi nella gara che la natura ci ha assegnato. Dopo generose carezze al suo corpo stupendo, aggancio i calzoni della tutina vicino all'occhietto dell'ombelico, li tiro giù, li tiro giù lentamente mettendo a nudo il vellutato pancino; Spuntano i primi peletti neri e scendendo ancora, mostrano al mondo il capolavoro della natura stessa; E' la fica, è la fica di mia figlia, fica ancora per pochi minuti vergine, fica in fibrillazione ansiosa di vivere quello per cui è stata creata, fica che chi l'ha cresta fra poco la deflorerà con lo stesso strumento. E' un peccato contro la morale corrente, la penetrerà portandola alla realtà richiesta dalla vita. Sfilo del tutto l'indumento, libero le gambine ed è mia moglie che da il via; Mi scosta, s'inginocchia fra le sue coscie e parte, da baci al loro interno, risalendo con colpetti di lingua raggiunge la fessurina; Sara le pone una gambina sulla spalla, la lingua lambisce le labbra della vulvetta e le pennella indugiando sul clitoridino. Io vedo tutto, mi eccito e quando Anna vede la sua testa alzarsi, abbandona la fica e me lo prende in bocca. Per una decina di minuti si alterna dalla passerina al mio lui,
poi quando mi sento pronto le rubo il posto e mi posiziono; Le divarico le gambine alzandole e ponendole sopra le mie coscie. Sono davanti alla porta del paradiso; Mi metto un cuscino sotto le ginocchia;
Sono giusto giusto al livello della sua entrata; Tremante me lo prendo in mano e lo faccio scorrere delicatamente fra le sue vergini labbra. Anna si stringe guancia a guancia la figlia dandole conforto
< Rilassati gioia, rilassati... andrà tutto bene, si >
le dice sommessamente prima di posare una guancia sulla sua pancina. Mi ruba l'uccello e lo fa scorrere lei su e giù; Pochi movimenti, poi con un'eloquente occhiata, m'invita a spingermi in avanti; Io indugio
ancora, grava su di me il peso dell'estremo peccato; E' un atto eccezzionale che sto eseguendo, sto sverginando una fica, la giovane fica di mia figlia; Anna a pochi centimetri controlla e lei stessa lo guida sul buchino;
Spingo un poco, la cappella si è incuneata per un paio di centimetri, mi ritraggo per poi riaffondare un pochino di più. Dio mio è stretta, troppo stretta; Guardo il visino di Sara, è teso, ha una chiara smorfia di dolore, non l'ho mai vista così; Spingo ancora, ecco la cappella è sparita come fosse risucchiata dallo stretto pertugio; Spingo, entra ancora un poco; Anch'io provo dolore ma tengo d'occhio
la mia bimba che tremante attende il mio affondo finale. E' pallida, smunta, si morde le labbra. Ora la prendo per i fianchi anche con l'altra mano; L'attiro e spingo simultaneamente; Lo faccio lentamente perchè temo di farle roppo male, invece è peggio; Mia moglie
vede il cazzo che entra piano, vede il viso sofferente della sua creatura e nel tentativo di lenirle il dolore le stuzzica la clitoride. Avanzo lento premendo sull'imene, mi fa male, stringo i denti per non farlo capire; Avanzo, la fichetta è così stretta che me lo sta scuoiando; L'imene cede, si lacera, Sara lancia un alto urlo che arriva in cielo. Non ascolto più il mio dolore, sono tutto proteso per la mia bambina
< Ecco... è finito... è finito tesoro mio >.
La rincuora la madre abbracciandola e innondandola di baci. Io tenendole le
palle incollate al perineo, aggiungo Sara con un misto tra il pianto e il riso, scossa da singulti, abbraccia lamamma noscondendole lacrime che copiose le bagnavano le gote. Nel vederla rilassata e forse dando ascolto a sadici e ancestrali istinti, comincio ad andare avanti e indietro aumentando progressivamente il ritmo, sbattendo e schiacciando i testicoli sul suo corpicino.
Avverto ancora un pò di dolore ai primi andarivieni, ma m'accorgo della mia irruenza dall'espressione di mia moglie, ma tant'è, non l'ascolto e infoiato chiavo
spingendo con violenti affondi la cappella schiacciandola sull'utero. I miei 18 centimetri di cazzo, lavorano a spron battuto; Li ritraggo quasi a far uscire la cappella, poi con un colpo di reni li ricaccio tutti dentro, non ascolto più i suoi gemiti.
Questione di due o tre minuti, poi esplodo e sborro dentro e continuo a galoppare ancora dopo essermi svuotato, rallentando gradualmente fino a fermarmi; Sarà la fica a espellermi. Spossato, più mentalmente che fisicamente, mi stacco e mi metto a sederle vicino, l'abbraccio. E' stata un'eroina, ha sopportato egregiamente la mia irruenza. Anna schizza via come un fulmine, e torna dal bagno con un asciugamano per metà bagnato. Come un'umile ancella si prodiga a pulirci; Vedo il rosso del sangue disegnare arabesche accuse dell'estremo peccato; Quel rosso grida al mondo che è stato perpetrato un grave delitto, un padre, io, ha deflorata la figlia, una ragazzina e le ha goduto dentro; Va lapidato. Sento queste mute accuse alle quali tento di rispondere, che il mio rimorso è lieve, che è stata lei fin dalla prima adolescenza a volerlo, che è stata lei a traviarmi, è stata lei con la sua gioventù fresca e bella ad irretirmi... è stata lei o è stato invece il destino con la "D" maiuscola a tracciarne la via? Non lo so, so solo che ora si è dato l'avvio ad un'altra fase, più coinvolgente e perversa, densa di nuove emozioni ma anche di nuovi pericoli; Spero che mia figlia non abbia mai a pentirsene e accusarmi, ma forse dovrò essere io a tenere a freno questa puledrina, questa troietta che solo venti giorni dopo essere stata sverginata, mentre pranzavamo, ci dice < Mamma sai che dobbiamo tenere d'occhio il papà, Lucia la mia compagna di scuola, l'ha visto fare joggin e mi ha detto, dai che tuo padre è figo? Me lo farei...>

( Continua ) Papy60
PS: Se v'è piaciuto votatemelo.- Grazie.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ricordi d'infanzia 14-The evolution:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni